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I nuovi reati ambientali sono ambigui e non c’è da gioire.
Lo scorso 19 maggio 2015 il Senato della Repubblica ha approvato, a larga maggioranza (P.D., M5S, N.C.D.-U.D.C., qui i dati) in via definitiva il testo del disegno di legge n. 1345-B sui delitti contro l’ambiente, i nuovi reati ambientali (qui il testo, da pag. 60).
Cancellato il reato concernente l’utilizzo delle tecniche di airgun per le ricerche energetiche a mare, contiene delle ambiguità (per non dire altro) che rischiano di svuotare i contenuti innovativi della norma. Leggi tutto…
Arrivano i nuovi reati ambientali: fumo negli occhi e nei polmoni.
Il Senato della Repubblica ha approvato, a larga maggioranza (P.D., M5S, N.C.D.-U.D.C., qui i dati) in via definitiva il testo del disegno di legge n. 1345-B sui delitti contro l’ambiente, i nuovi reati ambientali (qui il testo, da pag. 60).
Cancellato il reato concernente l’utilizzo delle tecniche di airgun, contiene delle ambiguità (per non dire altro) che rischiano di svuotare i contenuti innovativi della norma. Leggi tutto…
La grande ambiguità dei reati ambientali prossimi venturi.

Cologna Veneta, scarico collettore fognario ARICA, di raccolta dei reflui di cinque depuratori (Trissino, Montecchio Maggiore, Arzignano, Montebello Vicentino e Lonigo) nel Fiume Fratta-Gorzone
Cancellato il reato concernente l’utilizzo delle tecniche di airgun dal testo approvato dalla Camera dei Deputati, pronubi il Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti e del presidente della Commissione permanente “ambiente” della Camera dei Deputati Ermete Realacci, il disegno di legge n. 1345 sui delitti contro l’ambiente approda al Senato della Repubblica in quarta lettura.
E’ sostenuto da una maggioranza trasversale bulgara, dal P.D. a Legambiente, dal Movimento 5 Stelle a Greenpeace, da Forza Italia alle mille sfaccettature politiche che si richiamano al centro-destra. Leggi tutto…
Anche il Gruppo E.On. deve rispondere del grave inquinamento ambientale.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (22 aprile 2015) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari una specifica segnalazione concernente l’opportunità di aprire una procedura per l’accertamento della responsabilità del Gruppo E.On. in relazione ai gravissimi fatti di inquinamento ambientale presso la centrale termoelettrica di Fiume Santo (Comuni di Sassari e di Porto Torres). Leggi tutto…
Chi inquina deve pagare.
“Là sotto c’è un inferno”.
Le parole che escono dalle intercettazioni che riguardano i responsabili della E.On si riferiscono alla loro centrale termoelettrica di Fiume Santo (Porto Torres), felicemente e serenamente dotata di certificazione EMAS ISO 14001 sul piano del rispetto dell’ambiente.
Ora indaga la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, sono scattati arresti e provvedimenti inibitori.
Ed è in corso il processo contro la marea nera nel Golfo dell’Asinara che li coinvolge pienamente e che ci vede parte civile, nell’assenza di Stato e Regione autonoma della Sardegna. Leggi tutto…
Da oggi inquinare e avvelenare potrà essere più semplice.
anche su Il Manifesto Sardo (“Inquinare e avvelenare potrà essere più semplice“), n. 189, 1 aprile 2015
Il 2 aprile 2015 entra in vigore il decreto legislativo n. 28/2015, “Disposizioni in materia di non punibilita’ per particolare tenuita’ del fatto, a norma dell’articolo 1, comma 1, lettera m), della legge 28 aprile 2014, n. 67”. La nuova legge, come da tempo denunciato, rivela un’oscena potenzialità assolutoria dei reati contro l’ambiente, la pubblica amministrazione, gli altri animali, la salute pubblica. Leggi tutto…
Il disastro ambientale “abusivo” e la depenalizzazione strisciante dei reati ambientali, un unico disegno.
Gianfranco Amendola, uno dei padri del diritto ambientale in Italia, attualmente Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civtavecchia, nei giorni scorsi aveva descritto con la competenza e la passione che lo distingue la sorpresa che non sorprende presente nel disegno di legge n. 1345 sui delitti contro l’ambiente (qui il testo), appena licenziato dal Senato della Repubblica e ora in terza lettura presso la Camera dei Deputati. Il disastro ambientale abusivo, con il suo carico di velenosa ambiguità. Hanno replicato Legambiente e Libera, confermando la validità del nuovo testo normativo in corso di approvazione definitiva. Leggi tutto…
Il disastro ambientale “abusivo”.
Siamo alla putrida, interessata, apparente follìa.
Siamo alla cinica delinquenza inquinante istituzionalizzata.
L’iter di approvazione legislativa del disegno di legge n. 1345 sui delitti contro l’ambiente (qui il testo), appena licenziato dal Senato della Repubblica e ora in terza lettura presso la Camera dei Deputati, rivela una nuova assurda sorpresa che non sorprende. Leggi tutto…
Il traffico illecito di rifiuti industriali può integrare diverse fattispecie di reati.
I Giudici penali cagliaritani stanno esaminando in questi anni, nei vari gradi di giudizio, un ingente traffico illecito di rifiuti industriali provenienti dai poli di Portovesme e di San Gavino Monreale.
Si tratta di indagini condotte dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e dai Carabinieri del N.O.E. confluite nel procedimento penale n. 5890/2007 G.I.P. (R.N.R. 2923/2007) e concernenti circa 15 mila tonnellate di rifiuti con elevati tenòri di zinco, nichel, piombo, cadmio, rame, solfati, floruri prodotti dalle lavorazioni degli impianti della Portovesme s.r.l. smaltiti illecitamente in cave del Cagliaritano e, addirittura, nella realizzazione di riempimenti stradali e piazzali degli ospedali cittadini. Leggi tutto…
Dall’Alta velocità fiorentina all’Expo: ancora arresti e pessimi esempi.
Il procedimento penale è partito nel 2011 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze anche grazie a quanto segnalato dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, insieme ad associazioni, comitati, amministrazioni pubbliche, sul progetto ferroviario “alta velocità” – sottoattraversamento dell’area urbana di Firenze (“nodo di Firenze”) e sul connesso utilizzo delle relative terre da scavo per il recupero ambientale della miniera di S. Barbara (Comuni di Caviglia, AR, e di Figline Valdarno, FI).
Poi vi sono già stati arresti, sequestri preventivi e iscrizioni nel registro degli indagati in una vicenda che definire scandalosa è voler minimizzare.
Ora altri arresti, fra cui il potentissimo Ercole Incalza, già dirigente per parecchi anni e attualmente consulente del Ministero dei lavori pubblici, e decine di altri indagati. Leggi tutto…
Ma quanta Sardegna è inquinata davvero?
In questi giorni è sorta una polemica un po’ assurda riguardo l’estensione delle aree inquinate in Sardegna.
All’articolo “La Sardegna è la regione più inquinata d’Italia” del giornalista Augusto Ditel (L’Unione Sarda, 7 marzo 2015) ha replicato seccamente l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente Donatella Spano (“Siti contaminati, l’assessore contesta i dati”, L’Unione Sarda, 8 marzo 2015).
A sua volta, il Presidente regionale dell’I.S.D.E. Vincenzo Migaleddu ha ribadito la correttezza dei dati (“Migaleddu: un sardo su tre vive in una zona inquinata”, L’Unione Sarda, 10 marzo 2015), ma l’Assessore Spano e la sua collega Assessore regionale dell’industria Maria Grazia Piras hanno nuovamente replicato nettamente (“Bonifiche, la Giunta: ‘Solo l’1% del territorio sardo potenzialmente inquinato”, Sardinia Post, 12 marzo 2015), fra le contestazioni di alcune associazioni e comitati ambientalisti. Leggi tutto…
No alle tecniche di airgun nei mari italiani, sì alla punizione dei delitti ambientali: lo dice il Senato della Repubblica.
Buone notizie dall’aula del Senato della Repubblica.
Nel corso della seduta del 3 marzo 2015 riguardante l’esame del disegno di legge n. 1345 sui delitti contro l’ambiente (qui il testo), con 114 voti a favore (e 103 contrari) sono stati approvati due emendamenti presentati rispettivamente dal sen. Antonio D’Ali (Forza Italia) e dal sen. Giuseppe Compagnone (G.A.L.) che pongono un divieto con sanzioni penali di effettuare le tecniche di airgun e altre tecniche esplosive per le ricerche minerarie ed energetiche in mare. Leggi tutto…
Era di vaste – molto vaste – dimensioni il traffico di rifiuti speciali al campo nomadi di Cagliari.
Nuove contestazioni da parte della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari e del Nucleo investigativo del Corpo forestale e di vigilanza ambientale nell’ambito delle indagini relative al campo nomadi di Cagliari – di proprietà del Comune di Cagliari – diventato un vero e proprio attivo crocevia dello smaltimento illecito di rifiuti speciali.
Dopo gli arresti (novembre 2014) di Pietro Porcu (52 anni) e Iolao Pistis (51 anni), funzionari regionali, e Luciano Serra (54 anni), imprenditore (altre nove persone risultano indagate), si ampliano le accuse.
Ormai è lunga la serie di ipotesi di reato ambientali e contro la pubblica amministrazione. Leggi tutto…
Un Martin pescatore fra i rifiuti, un parco naturale da ripulire. In tutti i sensi.
Un Martin pescatore (Alcedo atthis) si aggira fra i rifiuti nel parco naturale regionale “Molentargius – Saline”.
E’ stato fotografato nei giorni scorsi da Gavino Meloni ed Elisabeth Dell, professionisti dell’escursionismo ambientale (Keya), piuttosto sconcertati dalle condizioni igienico-sanitarie riscontrabili in numerosi punti dell’area naturale protetta a causa dei rifiuti abbandonati. Leggi tutto…
Cambiano le norme sulla procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA.
La legge n. 116/2014 (art. 15, comma 1°, lettera c) ha stabilito che – temporaneamente – non esistono più soglie dimensionali per le procedure di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale.
Centrali a biomassa, centrali eoliche, tanti altri progetti nel concreto effettivamente impattanti sull’ambiente e sui contesti economico-sociali in via transitoria devono essere concretamente valutati in tutti i casi. Leggi tutto…
Perché sarà difficile individuare il sito unico delle scorie nucleari in Sardegna.
Il prof. Giacomo Oggiano è docente ordinario di geologia strutturale nel Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università degli Studi di Sassari.
Spesso abbiamo contestato le sue posizioni favorevoli alle ricerche di energie geotermiche, ma è certamente uomo di scienza e molto preparato nella sua materia.
Ecco perché difficilmente sarà individuato in Sardegna il sito unico di deposito definitivo delle scorie radioattive. Leggi tutto…
Ancora una condanna per il traffico di rifiuti industriali a Portovesme.
Il Tribunale di Cagliari, Sez. II, in composizione monocratica (giudice Massimo Poddighe), in sostanziale accoglimento delle richieste della pubblica accusa, ha emesso (7 gennaio 2015) sentenza di condanna a due anni e sei mesi di reclusione (pena sospesa) nei confronti di Massimo Pistoia (amministratore unico della Tecnoscavi), Lamberto Barca (gestore della società Gap service s.r.l.) e Danilo Baldini (socio e coordinatore dell’area chimico-analitica del laboratorio di analisi Tecnochem s.r.l.). Deciso anche il risarcimento di 10 mila euro in favore delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, parti civili nel presente procedimento penale grazie all’avv. Lia Pacifico, mentre per le restanti parti civili (Comuni di Portoscuso e Serramanna, ASL n. 8 di Cagliari) si procederà in separata sede civile, dopo la provvisionale di 10 mila euro.
Assolti Stefano Puggioni, Giampaolo Puggioni, Larbi El Oualladi (dipendenti della Tecnoscavi). Leggi tutto…
Dove sarà il sito unico per le scorie nucleari.
La Sogin s.p.a. ha provveduto, in questi giorni, a definire la lista dei siti candidati a ospitare il sito unico nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari, circa 90 mila metri cubi di materiale radioattivo (scorie delle 4 centrali nucleari chiuse, residui della medicina nucleare, degli istituti di ricerca e industriali) e ha consegnato all’I.S.P.R.A. la Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) per la prosecuzione della procedura di individuazione. Leggi tutto…
I vandali devono pagare!
Il Comune di Cagliari spenderà a breve 450 mila euro per bonificare le discariche abusive lungo le sponde dello Stagno di Santa Gilla.
Sappiamo qual è il loro pesante carico inquinante per averle denunciate parecchie volte. E varie volte il Comune ha provveduto in passato alla bonifica ambientale.
Così come nella necropoli e nei giardini pubblici di Bonaria e in tanti altri luoghi della Città. Leggi tutto…
Ancora una volta chiesta la revoca dell’autorizzazione unica per la centrale a biomassa di Decimoputzu (CA).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha nuovamente chiesto (18 dicembre 2014) la revoca dell’autorizzazione unica (art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003 e s.m.i., leggi regionali n. 3/2009, n. 5/2009) emessa (determinazione direttoriale n. 12193 del 29 giugno 2012) dal Servizio Energia dell’Assessorato dell’industria della Regione autonoma della Sardegna per la costruzione e l’esercizio dell’impianto per la produzione di energia da fonti rinnovabili, consistente in un impianto di biometanizzazione e produzione di energia elettrica da biomassa,[1] da parte della Società Agricola Agrifera s.r.l. situata nella zona agricola di Terramaini, in gran parte nel Comune di Decimoputzu e in piccola parte nel Comune di Villasor (CA).
La richiesta è determinata dalla palese violazione dell’art. 6 dell’autorizzazione unica secondo cui “la Società agricola Agrifera S.r.l. è tenuta agli impegni ed obblighi … derivanti dalla presente Determinazione pena la revoca della Autorizzazione Unica”. Leggi tutto…
















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