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Ecco perché la Corte dei conti non ha registrato gli atti del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.
La Sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti ha pubblicato la Deliberazione n. SCCLEG/19/2025/PREV del 27 novembre 2025 con cui ha negato il visto e la conseguente registrazione della Delibera CIPESS n. 41/2025, seduta del 6 agosto 2025 relativa al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, così come annunciato lo scorso 29 ottobre 2025.
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In questi giorni la Corte dei conti ha negato la registrazione degli atti inerenti l’approvazione governativa del progetto per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
Leggi tutto…Italia, come si spreca l’acqua.
“Manca l’acqua, colpa della siccità”, quante volte abbiamo letto e sentito quest’affermazione?
Leggi tutto…La bonifica dei siti inquinati d’interesse nazionale prosegue con lentezza e disorganizzazione.

Passano gli anni e la situazione complessiva migliora con l’elettrizzante velocità di una Lumaca.
Leggi tutto…Non disturbate il manovratore.
Recentemente nel Governo è emerso un qualche disappunto, per usare un eufemismo, riguardo ai controlli della Corte dei conti sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Leggi tutto…Danno erariale, la produzione di energia da serre fotovoltaiche deve essere a supporto dell’attività agricola.
La Corte dei conti – Sezione giurisdizionale per la Sardegna ha recentemente emanato una pronuncia di sensibile importanza in relazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all’acquisizione dei relativi benefici economici di legge.
Leggi tutto…Il PNRR, a che punto siamo?
Qualche informazione sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ricordando che un’efficace programmazione dei fondi connessi al Next generation EU, che unitamente al bilancio a lungo termine dell’Unione Europea (2021-2027), attualmente costituisce il punto di riferimento fondamentale per consentire all’Italia e agli altri Paesi europei di uscire positivamente dalla perdurante crisi economico-sociale aggravata dagli effetti della pandemia di coronavirus Covid-19, dagli esiti dei cambiamenti climatici e dalle conseguenze della guerra in Ucraina.
Leggi tutto…Il PNRR per le aree verdi metropolitane.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è lo strumento di programmazione e finanziario che può permettere all’Italia di uscire positivamente dalla perdurante crisi economico-sociale aggravata dagli effetti della pandemia di coronavirus Covid-19, dagli esiti dei cambiamenti climatici e dalle conseguenze della guerra in Ucraina.
Leggi tutto…In Veneto i cacciatori combattono il bracconaggio con pizzette, tramezzini e prosecco.

Non è una novità, il Gruppo d’Intervento Giuridico l’aveva denunciato nel 2018.
Leggi tutto…Come l’Italia combatte il dissesto idrogeologico.

E’ di queste settimane l’approvazione di un’importante atto della Corte dei conti – Sezione centrale di controllo sulle Amministrazioni dello Stato relativa alla gestione del Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, la cassaforte e la regìa nazionale per la lotta al dissesto idrogeologico che tante calamità innaturali causa al nostro povero Bel Paese.
Leggi tutto…Reiterare provvedimenti illegittimi in danno della fauna costituisce danno erariale.

Marmotta (Marmota marmota)
Rilevante pronuncia da parte della Corte dei conti in sede giurisdizionale sui reiterati abbattimenti illegittimi di esemplari di fauna selvatica. Leggi tutto…
Non gestire gli immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale comporta danno erariale.
Non occuparsi della corretta gestione degli immobili abusivi una volta acquisiti al patrimonio comunale, secondo le modalità offerte dalla legge, costituisce danno erariale.
La sentenza Sez. giursdiz. Corte dei conti Campania, 22 novembre 2017, n. 408, infatti, ha riconosciuto la responsabilità per danno erariale di amministratori e funzionari pubblici del Comune di Lettere (NA) per non aver curato la riscossione di canoni per l’occupazione di due immobili abusivi, acquisiti dall’Amministrazione comunale in seguito a specifica manifestazione di volontà di mantenimento per fini di pubblico interesse. Leggi tutto…
Spetta solo allo Stato avviare l’azione per danno ambientale.
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 126 dell’1 giugno 2016, sembra proprio aver fissato un punto fermo in relazione all’esperimento dell’azione per danno ambientale nel nostro Ordinamento.
In Italia, è stata la Corte dei conti a introdurre l’ipotesi risarcitoria per i danni causati all’ambiente e alle risorse naturali fin dagli anni ’70 del secolo scorso con la vicenda processuale del Parco nazionale d’Abruzzo, (Corte dei conti, Sez. I giurisd., n. 39/1973, poi confermata da SS.RR., n. 108/1975) e, soprattutto, con le pronunce sui c.d. fanghi rossi di Scarlino (Corte dei conti, Sez. I giurisd., 8 ottobre 1979, n. 61). In quella occasione il Giudice erariale affermò che lo Stato aveva un proprio interesse diretto alla salvaguardia dell’ambiente (nella specie, si trattava delle acque marine, tutelate allora dalla legge n. 963/1965) e che la compromissione di esso costituiva danno erariale ai sensi dell’art. 52 del regio decreto n. 1214/1934 e s.m.i. (Testo unico sulla Corte dei conti) in quanto “…. la nozione di danno erariale non comprendeva esclusivamente ipotesi finanziarie, quale l’alterazione e turbativa dei bilanci, ovvero patrimoniali, quali la distruzione, sottrazione e danneggiamento di beni demaniali, o il recupero di somme pagate per fatti lesivi commessi dai pubblici dipendenti, ma altresì la lesione di interessi più generali, di natura eminentemente pubblica (interessando tutta la categoria dei cittadini), purché suscettibili di valutazione economica”. Leggi tutto…
Il Poetto di Cagliari, ripascimento inutile e dannoso.
Ma sì, facciamoci del male e andiamo a vedere la spiaggia del Poetto dalla Sella del Diavolo.
A Cagliari puoi far così una splendida passeggiata fra natura e cultura, ma puoi anche vedere come sia stato inutile e dannoso l’intervento di ripascimento della spiaggia compiuto una quindicina di anni fa dalla Provincia di Cagliari. Leggi tutto…
Non intervenire contro i danni ambientali comporta responsabilità erariale.
Pronuncia di grande interesse resa dalla Sezione Giurisdizionale lombarda della Corte dei conti in materia di responsabilità erariale per mancato intervento avverso danni all’ambiente.
Con sentenza n. 137/2015 del 31 luglio 2015, la Sezione Giurisdizionale per la Lombardia della Corte dei conti ha condannato componenti degli organi rappresentativi e gestionali del Consorzio tra le Comunità Montane Alto Lario occidentale, Valchiavenna e Valtellina di Morbegno (oggi Ente autonomo di diritto pubblico finanziato da tali tre Comunità), quale gestore della Riserva naturale Pian di Spagna – Lago di Mezzola, per non aver posto in essere le attività ostative di legge nei confronti di gravi violazioni ambientali e urbanistico-edilizie compiute dalla Larioscavi s.r.l. (poi Novamin s.p.a., infine Novate Mineraria s.r.l.) nel corso degli anni con un’attività di lavorazione, frantumazione e deposito inerti dentro l’area naturale protetta. Leggi tutto…
Come vengono utilizzati i fondi comunitari in Sardegna.
Come vengono gestiti e utilizzati i fondi comunitari assegnati alla Sardegna?
Quali utilità e benefici hanno causato? Quali ricadute sul tessuto economico-sociale?
Ladri di Stato.
Purtroppo non era difficile capirlo, fin dalle origini.
Le criticatissime operazioni di cartolarizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato si sono rivelate un vero e proprio furto ai danni della Collettività. Leggi tutto…
Nei terreni a uso civico non si possono aprire cave e chi lo fa risponde di danno erariale.
La Corte dei conti, in sede giurisdizionale, ha scritto un’importante pagina del diritto ambientale in relazione alla “salvaguardia all’ambiente, quale bene immateriale valutabile economicamente”.
La sentenza Corte dei conti, Sez. II Giurisdizionale app., 27 novembre 2014, n. 684, accogliendo parzialmente il ricorso del Procuratore erariale regionale molisano avverso una contraddittoria pronuncia della Sezione giurisdizionale locale, ha affermato la propria giurisdizione in concorrenza con quella del Giudice ordinario per il danno ambientale (artt. 299 e ss. del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.). Leggi tutto…
Un po’ di chiarezza sul 5 x 1000.
Da alcuni anni possiamo destinare una piccola parte del nostro gettito fiscale per una buona causa.
Infatti, le varie leggi di stabilità annuali (in precedenza denominate leggi finanziarie) prevedono la possibilità per il contribuente di destinare una quota pari al cinque per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche ad associazioni non lucrative (onlus), come la nostra[1].
Tale scelta non determina maggiori imposte da pagare ma è solo un’indicazione allo Stato di come destinare il 5 per mille delle nostre imposte (come già avviene per l’otto per mille in favore dello Stato per scopi sociali o in favore delle Confessioni religiose). Leggi tutto…














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