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Archive for the ‘alberi’ Category

La Corte costituzionale definisce il riparto di competenze in materia di ubicazione degli impianti energetici da fonti rinnovabili.


Tuili – Gesturi, Giara, Pauli Maiori, bosco, sullo sfondo il Gennargentu innevato

La Corte costituzionale, con la sentenza Corte cost. 16 dicembre 2025, n. 184, ha delineato la ripartizione delle competenze riguardo l’ubicazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili.

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Torino, perché un nuovo ospedale nel Parco della Pellerina?


Torino, Parco della Pellerina

Torino ha bisogno di un nuovo ospedale.

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“Torri” eoliche e pannelli fotovoltaici sulle terre collettive sarde, ecco perchè si prepara un nuovo Editto delle Chiudende. Petizione popolare per la difesa delle terre collettive.


Buddusò – Alà dei Sardi, centrale eolica Geopower Italia (Gruppo Falck Renewables)

qui puoi firmare la petizione popolare per la difesa delle terre collettive ” a rischio” in Sardegna.

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Ancora ci chiediamo se davvero qualche anima bella pensa sul serio che sia necessario “avviare un nuovo processo di mappatura dei terreni regionali gravati da uso civico sulla base di un’interlocuzione diretta con le comunità” per venire incontro alle esigenze di tutela dei diritti dei cittadini titolari degli usi civici e per difendere l’ambiente, come pretende di farci capire la risoluzione n. 5/XVII approvata dal Consiglio regionale della Sardegna lo scorso 26 novembre 2025.

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Siena, i Carabinieri Forestale hanno avviato gli accertamenti sul taglio degli alberi della Piazza d’Armi.


Merlo (Turdus merula)

Il locale Gruppo dei Carabinieri Forestale ha comunicato (nota prot.n. 215/2-4/2025 del 10 dicembre 2025) che “sono stati avviati gli accertamenti del caso da parte del Nucleo Carabinieri Forestale” di Siena in relazione al taglio dei Pini marittimi (Pinus pinasteravviato il 9 dicembre scorso dal Comune di Siena per risistemare la pavimentazione stradale di Piazza Amendola, nota come la storica Piazza d’Armi.

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Siena, chi ha autorizzato il taglio degli alberi della Piazza d’Armi?


Siena, Piazza G. Amendola (o Piazza d’Armi), taglio alberi (9 dic. 2025)

Il Comune di Siena ha deciso di risistemare la pavimentazione stradale di Piazza Amendola, nota come la storica Piazza d’Armi, e per far questo, nonostante la sbandierata pretesa buona gestione del verde pubblico e incurante delle richieste e delle proteste dei senesi, ha iniziato il 9 dicembre 2025 a eliminare le attuali alberate di Pini marittimi (Pinus pinaster).

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Il Rally Città di Cagliari cambia percorso e deve svolgere le procedure di valutazione d’incidenza ambientale.


Massiccio dei Sette Fratelli, Tomba dei Giganti di Is Concias

E’ giunto il sussulto di semplice buon senso che eviti danni e degrado ambientale e della salute pubblica auspicato dall’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG) con l’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (8 novembre 2025) riguardo il percorso del 1° Rally Città di Cagliari (13-14 dicembre 2025) nelle strade cittadine, nelle strade dell’area vasta e, soprattutto, anche nei boschi del Massiccio dei Sette Fratelli.

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Siena, perché tagliare gli alberi della Piazza d’Armi?


Siena, Piazza Amendola, nota anche come Piazza d’Armi, con i suoi alberi

Il Comune di Siena ha deciso di risistemare la pavimentazione stradale di Piazza Amendola, nota come la storica Piazza d’Armi, e per far questo intende eliminare le attuali alberate di Pini marittimi (Pinus pinaster).

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Ancora una volta si prepara un nuovo Editto delle Chiudende in Sardegna. Petizione popolare per la difesa delle terre collettive.


Cavallino della Giara

Passano gli anni, ma l’appetito sulle terre collettive in Sardegna non svanisce.

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Avanza il cantiere del gasdotto degli scempi e dei terremoti sull’Appennino.


Avanzano i lavori dell’esteso cantiere del gasdotto “Rete Adriatica lungo l’Appennino, fra Romagna e Marche.

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Ancora poca chiarezza sui 750 Lecci del Parco della Reggia di Caserta.


Leccio (Quercus ilex)

La Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Caserta ha risposto (nota prot. n. 26747 del 14 novembre 2025) alla specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali, adozione degli opportuni provvedimenti inviata (11 novembre 2025) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) in relazione al ventilato taglio o rimozione dei 750 esemplari di Leccio (Quercus ilex) che coronano la Via d’Acqua nel Parco della Reggia di Caserta, bene culturale di eccezionale valore ambientale e storico-monumentale incluso (1997) nella lista del Patrimonio dell’Umanità sotto l’egida dell’UNESCO.

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Ennesimo progetto di centrale eolica in Gallura. La Sardegna aggredita dalla speculazione energetica.


Cavallo e Gallina prataiola

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato un atto di intervento (19 novembre 2025) nell’ambito del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto di realizzazione della centrale eolica “Eolia, l’ennesima centrale eolica che si vorrebbe realizzare in Sardegna, stavolta a opera della società lombarda NVA 5 s.r.l. in Gallura, nei territori comunali di Berchidda, Monti, Telti, Olbia, Padru (OT).

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La speculazione energetica all’assalto dell’Anglona.


Nuraghe e rottami

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato un atto di intervento (17 novembre 2025) nell’ambito del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto di realizzazione della centrale eolica “Nulvi, l’ennesima centrale eolica, stavolta a opera della società milanese Nulvi s.r.l. in Anglona, nei territori comunali di Nulvi, Martis, Tergu, Laerru (SS).

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Per quale motivo si vogliono “far fuori” 750 Lecci del Parco della Reggia di Caserta?


Parco della Reggia di Caserta, la Via d’Acqua e i Lecci (foto Miguel Hermoso Cuesta/Wikipedia)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato (11 novembre 2025) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali, adozione degli opportuni provvedimenti in relazione al ventilato taglio o rimozione dei 750 esemplari di Leccio (Quercus ilex) che coronano la Via d’Acqua nel Parco della Reggia di Caserta, bene culturale di eccezionale valore ambientale e storico-monumentale incluso (1997) nella lista del Patrimonio dell’Umanità sotto l’egida dell’UNESCO.

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Tagliati i Cipressi del Mausoleo di Adriano, saranno sostituiti, ma quando?


Roma, Mausoleo di Augusto Imperatore (foto Mumbler Jamie – Wikipedia)

In queste ultime settimane ha destato scalpore il taglio degli storici Cipressi presenti intorno al Mausoleo di Augusto Imperatore.

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Il gasdotto degli scempi e dei terremoti è arrivato sull’Appennino.


Proseguono i lavori dell’esteso cantiere del gasdotto “Rete Adriatica lungo l’Appennino, fra Romagna e Marche.

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EuroJust e i crimini ambientali europei.


Da alcuni anni è entrata in vigore la direttiva 2008/99/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, sulla tutela penale dell’ambiente, al cui funzionamento partecipa EuroJust, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione in materia di giustizia penale.

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Sentenza del Commissario per gli Usi Civici di Napoli: tutte le terre collettive di Rocca d’Evandro devono tornare ai cittadini.


Rocca d’Evandro, demanio civico Feudo Vandra

Il Commissario per gli Usi Civici di Napoli dott. Leonardo Pica, con sentenza del 16 ottobre 2025 (causa n. 3/2021 e n. 2/2024) ha deciso che il demanio civico di Rocca d’Evandro (circa 584 ettari) dev’essere reintegrato in favore della collettività locale titolare dei diritti di uso civico, considerando inefficaci le presunte sdemanializzazioni operate su impulso comunale.

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Difendi il bosco e finisci in Tribunale.


Gallarate, poco più di 50 mila residenti nel Varesotto.

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Cason di Lanza, assurde strade forestali sulle Alpi Carniche.


bosco sotto la neve

Non c’è nulla da fare, nel disgraziato Bel Paese una delle fisse più deleterie per l’ambiente è la stradomanìa, ovviamente sostenuta da soldi pubblici, anche nei posti naturalisticamente più rilevanti, anche in assenza di flussi di traffico di una qualche entità, spesso solo per cercare di acquisire un qualche consenso in sede elettorale.

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Dove finiscono gli impianti rinnovabili a fine ciclo industriale?


La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Una delle problematiche di grande rilievo relativamente alla realizzazione di qualsiasi impianto industriale è la fase della dismissione (decommissioning) e del successivo ripristino ambientale.

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