Archivio
Che cosa deve fare il titolare del sito inquinato non responsabile della contaminazione.
Spesso accade che il responsabile della contaminazione di un sito non sia il proprietario o il gestore a vario titolo dell’area.
L’inquinamento non si ferma a metà del Canale di San Pietro…
Riceviamo dal Comitato Carlofortini Preoccupati e pubblichiamo molto volentieri.
L’inquinamento di origine industriale del basso Sulcis ha raggiunto ormai da tempo livelli intollerabili per l’ambiente, la salute e le finanze pubbliche.
Tore Casanova ne parla, in tabarkino, nel programma radiofonico Artzia Sa Boxi, su Radio Rai Sardegna, lunedi 24 marzo 2014 alle ore 12.30. Da ascoltare! Leggi tutto…
Una Festa della Donna un po’ diversa.
Un 8 marzo un po’ diverso quello di diverse donne di Portoscuso.
Con l’ordinanza n. 9 del 6 marzo 2014 il Sindaco di Portoscuso Giorgio Alimonda ha disposto il divieto a qualsiasi titolo la commercializzazione e distribuzione di vino, uva, peperoni, olive, zucchine e pomodori prodotti nel centro sulcitano in base alle risultanze delle indagini scientifiche dell’Azienda A.S.L. n. 7 di Carbonia. Leggi tutto…
La “santa” prescrizione fa i miracoli.
E’ stata blandita, invocata, pregata.
E alla fine ha volto il suo occhio benevolo verso il manipolo trepidante di dirigenti industriali.
La santa prescrizione ha fatto il suo miracolo: il G.U.P. del Tribunale di Sassari Carla Altieri non ha potuto far altro che prosciogliere Gianfranco Righi, Guido Safran, Diego Carmello, Francesco Maria Appeddu, già dirigenti degli impianti Syndial, Sasol e Ineos, dalle accuse di avvelenamento e disastro ambientale colposi per l’intervenuta prescrizione dei reati contestati.
Eppure era sotto gli occhi di tanti, ma nulla è stato fatto per troppi anni. Leggi tutto…
Il disastro ambientale dell’Ilva va alla sbarra.
Fra politici, industriali, funzionari pubblici, appartenenti alle Forze dell’ordine, preti, dirigenti d’azienda sono 53 le persone per cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio.
Le ipotesi penali in contestazione sono pesantissime: dai reati contro la pubblica amministrazione all’avvelenamento di acque e sostanze destinate all’uso alimentare, dai reati ambientali all’omicidio colposo.
Il disastro ambientale e sanitario determinato dagli impianti industriali dell’ILVA s.p.a. finirà molto probabilmente alla sbarra insieme ai suoi presunti responsabili, diretti e indiretti. Leggi tutto…
Eco-crimini nel codice penale.
La Direzione nazionale antimafia (D.N.A.) ha licenziato la relazione annuale 2013. La parte concernente le “Ecomafie”, curata dal magistrato Roberto Pennisi, chiede riforme del diritto penale comune, introducendo alcune nuove ipotesi di reato fra cui quella di disastro ambientale.
Per punire gli eco-crimini, dove le tradizionali mafie sono ormai in netta minoranza. Anche a Cagliari. Leggi tutto…
Ecco il quattordicesimo rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna.
E’ stato reso pubblico il XIV rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, elaborato dal Catasto Rifiuti istituito presso l’A.R.P.A.S.
Si riferisce al 2012 e andrà a comporre la parte isolana del rapporto nazionale sulla gestione dei rifiuti urbani predisposto dall’I.S.P.R.A. Leggi tutto…
Bonificare (e sorvegliare) il parcheggio pubblico di Viale La Plaja, a Cagliari!
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, dietro segnalazione di cittadini, hanno inoltrato (15 febbraio 2014) al Comune di Cagliari una richiesta di bonifica ambientale del parcheggio pubblico di Viale La Plaja, all’ingresso est della Città. Leggi tutto…
Auto abbandonate nelle campagne di Veggiano (PD).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inviato (20 gennaio 2014) al Comune di Veggiano, alla Polizia provinciale di Padova e, per opportuna conoscenza, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova una specifica richiesta di rimozione e bonifica ambientale relativa alla presenza di due automobili abbandonate nella macchia presso la strada provinciale n. 51, nelle campagne di Veggiano (PD).
Le automobili non più in uso vanno consegnate ai centri di rottamazione, non possono certo essere abbandonate in campagna con il loro carico inquinante (vernici, olio esausto, batterie, pneumatici, ecc.) e dai numeri di impressi nei telai si può risalire ai proprietari. Leggi tutto…
“Rifiuti connection” ai danni di Roma, del Lazio, dell’ambiente e delle casse pubbliche.
“E ‘tte pareva che ‘sta monnezza stavano a riciclalla? Ma quanno mai!”
Così penseranno i Gatti che bazzicano intorno al Colosseo, fra alberi, erba e troppi rifiuti.
Ma quanto avrebbero messo sù amministratori e funzionari pubblici insieme al “re” dei rifiuti Manlio Cerroni, titolare della discarica controllata di Malagrotta, molto probabilmente la più grande d’Europa, sarebbe proprio criminale.
Secondo le indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e dei Carabinieri del Comando per la Tutela dell’Ambiente coordinati dal col Sergio De Caprio, vi sarebbe stata una vera e propria associazione a delinquere per la gestione dei rifiuti, alibi per assaltare le casse pubbliche. Leggi tutto…
Il proprietario non deve sempre rispondere dello scarico di rifiuti sul suo terreno.
Rilevante pronuncia della Suprema Corte di cassazione in relazione agli obblighi ricadenti in capo al titolare di un terreno.
La sentenza Cass. pen., sez. III, 9 dicembre 2013 ha, in particolare, ribadito che “una posizione di garanzia … non trova fondamento alcuno nel nostro ordinamento giuridico, in forza della quale chi è proprietario di un terreno adiacente ad un torrente deve cintarlo affinchè nessuno possa scaricare rifiuti nello stesso”, in caso diverso sarebbe “responsabile (‘a titolo di colpa’) del comportamento illecito dei terzi”. La Corte di cassazione ha ricordato che “anche sulla base degli artt. 23 e 25 Cost., che nessuno può essere chiamato a rispondere per il semplice fatto che un suo possibile intervento soccorritore avrebbe scongiurato la lesione di beni giuridici altrui, a meno che non vi sia uno specifico obbligo giuridico, imposto espressamente da una specifica disposizione legislativa, di impedire il verificarsi di quello specifico evento”. Leggi tutto…
Si saprà mai che cos’è lo “strano” inquinamento di Quirra? E i responsabili?
Si saprà mai che cosa ha determinato lo strano inquinamento di Quirra e chi sono i responsabili?
Arriverà un’efficace bonifica ambientale o tutto sarà insabbiato dalla santa prescrizione? Leggi tutto…
Qualsiasi edificabilità di suoli in siti inquinati di interesse nazionale deve essere preceduta dalla completa bonifica ambientale.
Importante decisione dei Giudici amministrativi trentini in materia di edificabilità di aree ricomprese in siti inquinati di interesse nazionale (S.I.N.).
Il T.A.R. Trento, con la sentenza, sez. un., 20 novembre 2013, n. 382, ha ribadito la necessità della preventiva completa bonifica ambientale dell’area ricadente in un S.I.N. prima di qualsiasi attività edificatoria e conseguente destinazione residenziale o commerciale o servizi. Non può essere consentita nemmeno l’edificazione parziale, per lotti. Leggi tutto…
Affarismo e cafoni per le discariche abusive.
Da RAI 3 Sardegna, 8 novembre 2013: affarismo e cafoni rendono la Sardegna un vero e proprio letamaio. Leggi tutto…
Sa Rovineria. Della famiglia Moratti e di altri demoni.
La dott.ssa Ilaria Scioni è fra le vincitrici del concorso nazionale a premi per tesi di laurea aventi ambito nel diritto ambientale, promosso dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus,
Con “Perché nasce un conflitto ambientale?” ha iniziato ad analizzare motivi, cause, sviluppi dei conflitti relativi a territorio, salute e ambiente.
Prosegue ora con l’approfondimento del caso Sarroch. Leggi tutto…
Terre e rocce da scavo, i subdoli tentativi di avvelenare ambiente e salute per il profitto.
E’ un argomento borderline del diritto ambientale, a cavallo fra disciplina di gestione dei rifiuti e normativa in tema di difesa del suolo, costituisce da tempo oggetto di confronti anche particolarmente aspri.
Dopo l’entrata entrato in vigore (6 ottobre 2012, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 221 del 21 settembre 2012) del decreto del Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare 10 agosto 2012, n. 161, concernente il Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo, si pensava al raggiungimento di un punto di equilibrio[1].
Ma le pressioni da parte imprenditoriale e un’inconfessabile tendenza al malaffare (il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus se ne occupa da tempo riguardo l’alta velocità ferroviaria fiorentina) portano ancora a una serie di tentativi di diluizione del contenuto della normativa di tutela, fino alla legge n. 98/2013. Leggi tutto…
Una discarica abusiva da bonificare sulla costa di Capo Boi (Sinnai).
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato (15 ottobre 2013) una specifica richiesta di bonifica ambientale relativa a un’ampia discarica abusiva di detriti da edilizia, materiale plastico e lastre di cemento-amianto (eternit) sulla costa di Cala Sirena – Capo Boi, in Comune di Sinnai (CA), presso la strada provinciale Quartu S. Elena – Villasimius, a picco sull’incantevole Golfo di Cagliari.
Interessati il Comune di Sìnnai, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, i Carabinieri del N.O.E., la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari. Leggi tutto…
Come si vive nelle nostre città?
Nei giorni scorsi, l’ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha presentato il “IX Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano”, lo studio che raccoglie tutte le informazioni legate allo stato dell’ambiente nei luoghi nei quali, oramai, si svolge la vita della maggior parte degli italiani, le città. L’obiettivo è quello di fotografare la situazione delle nostre città e dare agli enti locali uno strumento informativo ulteriore affinchè possano “metter in atto politiche di sviluppo orientate verso una maggiore sostenibilità, quale premessa indispensabile per la crescita”. Tra gli elementi valutati nel Rapporto dell’ISPRA su un campione di 60 città italiane: la riduzione della concentrazione di sostanze inquinanti, la mobilità, il consumo di acqua, la cementificazione del territorio, la qualità delle informazioni ambientali rese al pubblico. Leggi tutto…
La Terra dei Fuochi, in Campania.
Oltre 3.500 roghi di rifiuti industriali nel solo 2012, più di 300 mila tonnellate di rifiuti tossici interrate nel solo 2002.
E’ la terra dei fuochi, è la terra dei tumori. Leggi tutto…















Commenti recenti