Il disastro ambientale dell’Ilva va alla sbarra.
Fra politici, industriali, funzionari pubblici, appartenenti alle Forze dell’ordine, preti, dirigenti d’azienda sono 53 le persone per cui la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio.
Le ipotesi penali in contestazione sono pesantissime: dai reati contro la pubblica amministrazione all’avvelenamento di acque e sostanze destinate all’uso alimentare, dai reati ambientali all’omicidio colposo.
Il disastro ambientale e sanitario determinato dagli impianti industriali dell’ILVA s.p.a. finirà molto probabilmente alla sbarra insieme ai suoi presunti responsabili, diretti e indiretti.
Sono ormai alla fine i tempi gloriosi dell’arroganza dei proprietari Riva, dello stesso commissario straordinario Enrico Bondi, accomunati dal disprezzo per l’ambiente, la salute pubblica e l’intelligenza del prossimo.
Ricordiamo qualche dato contenuto in atti giudiziari, precisamente in Tribunale di Taranto, sez. feriale, in sede di riesame, 20 agosto 2012, n. 98/12 (ord.).
Nei 13 anni esaminati (1998-2010), secondo le stime peritali, nei due quartieri tarantini di Tamburi e Borgo sono stati causati dall’inquinamento dell’ILVA ben 386 decessi totali, in gran parte per cause cardiache (30 all’anno), 237 casi di tumore maligno (18 all’anno), 247 eventi coronarici (19 all’anno) e 937 casi di malattie respiratorie (74 all’anno), in gran parte della popolazione infantile (638 casi totali, 49 all’anno). A Taranto, sempre secondo i periti, la mortalità, per patologie tumorali e del sistema cardiocircolatorio, per malattie ischemiche e dell’apparato respiratorio, è “più alta rispetto alla Puglia”, mentre per la mortalità infantile si registra “un eccesso, soprattutto con riferimento alle malattie respiratorie acute al di sotto dell’anno di età, oltre che a quelle tumorali”.
Pesanti le conseguenze per la salute dei lavoratori del siderurgico che nello stesso periodo hanno accusato malattie respiratorie e tumorali non da asbesto: “tale evidenza può essere collegata all’esposizione dei lavoratori Ilva a cancerogeni ambientali diversi dall’asbesto, in particolare Ipa (idrocarburi policiclici aromatici, n.d.r.) e benzene”.
Le conclusioni peritali sono lapidarie: l’Ilva ha provocato “malattia e morte”.
L’Azienda – favorita anche da una scandalosa norma ad aziendam contro ogni buon senso – e le amministrazioni pubbliche competenti dovrebbero avere un sussulto di decenza e avviare seriamente quelle prescritte bonifiche ambientali, necessarie perché l’impresa e il lavoro non siano a discapito della salute e dell’ambiente.
Intanto chi ne è responsabile paghi, sotto ogni profilo.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
qui lo Studio epidemiologico S.E.N.T.I.E.R.I. – risultati (2012)
A.N.S.A., 6 marzo 2014
Ilva: Pm Taranto chiedono processo per 53, anche Vendola. Governatore Puglia accusato di concussione aggravata. Verso rinvio a giudizio per i tre Riva. Per 11 anche associazione a delinquere.
La Procura della Repubblica di Taranto ha chiesto all’ufficio del gip il rinvio a giudizio per 50 persone e tre società nell’inchiesta sul disastro ambientale che sarebbe stato causato dall’Ilva. Tra coloro che rischiano il processo, oltre alla famiglia Riva, c’è il governatore della Puglia, Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata. La richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal procuratore, Franco Sebastio, dal procuratore aggiunto, Pietro Argentino, e dai sostituti procuratori Mariano Buccoliero, Giovanna Cannarile, Remo Epifani e Raffaele Graziano, riguarda tutti i 53 indagati ai quali il 30 ottobre scorso era stato notificato dalla Guardia di finanza di Taranto l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Oltre ad Emilio, Fabio e Nicola Riva e a Vendola, la richiesta riguarda vertici vecchi e nuovi dell’Ilva prima del commissariamento, un assessore regionale (Lorenzo Nicastro), un deputato ed ex assessore della Puglia (Nicola Fratoianni), consiglieri regionali, l’ex presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido, il sindaco del capoluogo ionico, Ippazio Stefàno, dirigenti e funzionari ministeriali e della Regione Puglia, un poliziotto, un carabiniere, un sacerdote, nonché uno stuolo di dirigenti ed ex dirigenti del Siderurgico tarantino. Tra questi figurano i cosiddetti ‘fiduciari’, cioè un gruppo di persone non alle dipendenze dirette dell’Ilva che però in fabbrica, secondo l’accusa, avrebbe costituito un ‘governo-ombra’ che prendeva ordini dalla famiglia Riva. Ad 11 indagati la Procura contesta il reato di associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale e a reati contro la pubblica amministrazione, nonché l’avvelenamento di acque e sostanze alimentari. Tra le imputazioni, anche quella di omicidio colposo per due ‘morti bianche’ all’Ilva.
da Il Fatto Quotidiano, 6 marzo 2014
Vendola, chiesto il rinvio a giudizio sul caso Ilva: “Concussione aggravata”.
La procura di Taranto accusa il governatore di concussione aggravata nell’inchiesta per disastro ambientale. Il provvedimento tocca 50 persone, compresi Emilio, Fabio e Nicola Riva, e tre società.
Non sono bastate oltre sette ore di interrogatorio per convincere la Procura di Tarantodell’innocenza del governatore di Puglia Nichi Vendola, accusato di concussione al termine dell’inchiesta “ambiente svenduto” sull’Ilva di Taranto. Un interrogatorio caratterizzato da “troppi non ricordo”, che secondo fonti investigative oggi si sono tradotti per il leader di Sinistra ecologia e libertà nella richiesta di rinvio a giudizio che gli inquirenti hanno depositato poche ore fa. Per il pool di magistrati guidati dal procuratore Franco Sebastio, infatti, Vendola in accordo con Fabio Riva, proprietario della fabbrica, e l’ex potente responsabile delle relazioni istituzionali Girolamo Archinà ha abusato “della sua qualita di Presidente della Regione Puglia” e “mediante minaccia implicita della mancata riconferma nell’incarico” di direttore dell’Arpa Puglia, ha costretto Giorgio Assennato ad “ammorbidire” la posizione dell’agenzia regionale di protezione ambientale “nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’impianto siderurgico dell’Ilva s.p.a. ed a dare quindi utilità a quest’ultima, consistente nella possibilità di proseguire l’attività produttiva ai massimi livelli, come sino ad allora avvenuto, senza perciò dover subire le auspicate riduzioni o rimodulazioni”.
Proprio Assennato, infatti, con una nota del 21 giugno 2010 aveva suggerito “sulla scorta dei risultati dei campionamenti della qualità dell’aria eseguiti dall’Arpa nell’anno 2009 che avevano evidenziato valori estremamente elevati di benzo(a)pirene, l’esigenza di procedere ad una riduzione e rimodulazione del ciclo produttivo dello stabilimento siderurgico di Taranto”. Un’ipotesi che aveva mandato su tutte le furie i Riva e lo stesso Vendola che il giorno dopo, il 22 giugno 2010, in un incontro con gli assessori Nicola Fratoianni e Michele Losappio, aveva “fortemente criticato” l’operato dell’Arpa e sostenuto che ‘cosi com’è Arpa Puglia può andare a casa perché hanno rotto…’” ribadendo che “in nessun caso l’attività produttiva dell’Ilva avrebbe dovuto subire ripercussioni”. Non solo. I pm scrivono che dopo sole 24 ore Vendola ha convocato il direttore scientifico dell’agenzia, Massimo Blonda, “per ribadirgli i concetti espressi nell’incontro” del giorno precedente. Infine, il 15 luglio successivo, aveva indetto una riunione informale alla quale hanno partecipato anche i Riva, Archinà e l’allora direttore dell’Ilva Luigi Capogrosso, mentre Giorgio Assennato, “che pure era stato convocato” era stato lasciato fuori dalla stanza e “ammonito dal dirigente Antonicelli, su incarico del Vendola, a non utilizzare i dati tecnici sul benzo(a)pirene come ‘bombe carta che poi si trasformano in bombe a mano’”. Accuse gravi, insomma, per le qualiNichi Vendola rischia di finire sotto processo.
La stessa richiesta è stata formulata per gli altri 49 indagati e per le tre società (Ilva, Riva Fire e Riva Forni Elettrici) finite nell’inchiesta all’atto di chiusura delle indagini. La Procura di Taranto, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio anche per Emilio, Nicola e Fabio Riva accusati di associazione a delinquere insieme ad Archinà, al direttore Capogrosso, al consulente legale dell’aziendaFrancesco Perli e a cinque fiduciari, finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari e all’omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro. Non solo. Fabio Riva e Archinà dovranno rispondere anche di corruzione in atti giudiziari per aver versato secondo i pm una tangente da 10mila euro a Lorenzo Liberti, docente universitario e all’epoca dei fatti consulente della procura che indagava sulle emissioni della fabbrica.
Rischiano il processo anche il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e l’ex presidente della Provincia,Gianni Florido. Stefàno è accusato di omissioni in atti d’ufficio, perché in qualità di primo cittadino e quindi di autorità locale avrebbe omesso di adottare provvedimenti per “prevenire e di eliminare i gravi pericoli” derivanti dall’allarmante situazione di emergenza dovuta ai veleni dell’Ilva di cui era a conoscenza. Un atteggiamento omissivo, che secondo i magistrati, avrebbe procurato alla famiglia riva e all’Ilva un vantaggio economico visto che non sono stati abbassati i livelli produttivi. Florido, finito in carcere il 15 maggio 2013 è accusato insieme all’ex assessore all’Ambiente,Michele Conserva, e ad Archinà, di tentata concussione: secondo le dichiarazioni del dirigente Luigi Romandini, Florido a Conserva avrebbero fatto pressioni perché il dirigente rilasciasse l’autorizzazione alla discarica Ilva per permettere all’azienda di smaltire i rifuti all’interno risparmiando così milioni di euro.
Richiesta di rinvio a giudizio anche per Luigi Pelaggi, ex capo della segreteria tecnica del ministro Stefania Prestigiacomo e membro della commissione che nel 2011 rilasciò l’autorizzazione a produrre all’Ilva.
(foto A.N.S.A., da mailing list ambientalista)
Cosa ci si poteva aspettare da vendola,il suo silenzio su Taranto era ne èla prova.Andate sul fatto e guardate il video dove c’è l’intercettazione telefonica di ECOVENDOLA con ARCHINÀ,uomo di riva……andateci per piacere per rendervi conto di come ci prendono per il culo,a noi è al giornalista che faceva domanda sull’aumento dei casi di cancro.È facile parlare di ecologia e libertà con il culo degli altri
IL FATTO QUOTIDIANO////////Sequestro centrale tirreno vado ligure,secondo il GIP: “C’È NESSO TRA EMISSIONI,MORTI E PATTOLOGIE.Secondo la procura di Savona i fumi della centrale a CARBONE hanno causato442 morti tra il 2000 e il 2007 e 1700-2000 ricoveri di adulti per malattie cardiovascolari e respiratorie.Mentre 450 bambini sarebbero stati ricoverati per patologie respiratorie e attacchi d’asma.La centrale ha iniziato a spegnere gli impianti di produzione di energia/////////In sardegna la centrale di portovesme Grazia deledda aperta da decenni e brucia oltre al carbone biomasse che producono polveri sottili altamente inquinanti,che stanno seminando morte e malattie tra la popolazione del Sulcis iglesiente,inquinando anche la catena alimentare.Complici dello sterminio di stato i partiti tutti indistintamente,compresi i presidenti che si sono susseguiti alla regione e alla provincia in questo trentennio e che hanno appoggiato e favorito lo sterminio della popolazione.Non sono da meno parte delle istituzioni ,le asl e l’arpas.Solo la voce di angelo cremone e i carlofortini preoccupati hanno rotto questo omertoso silenzio,venendo definiti terroristi ambientali dai sindacalisti servi del regime,tutte le volte che protestavano contro le fabbriche della morte.È ORA DI INTERVENIRE PER FERMARE L’OLOCAUSTO E CONDANNARE I CARNEFICI
A.N.S.A., 11 marzo 2014
Tirreno Power, c’è nesso tra emissioni e morti. I fumi non avrebbero rispettato limiti imposti da Aia: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/liguria/2014/03/11/Tirreno-Power-procura-chiede-sequestro_10213420.html
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Tirreno Power:procura,ha fatto 440 morti. Nell’inchiesta ci sarebbero cinque indagati: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/liguria/speciali/2014/03/11/Tirreno-Power-procura-ha-fatto-440-morti_10217221.html
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Sindacati: preoccupati per il lavoro. ‘Urgente’ vertice con prefetto, azienda e enti locali: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/liguria/speciali/2014/03/11/Sindacati-preoccupati-il-lavoro_10217226.html
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Tirreno Power sequestrata, le foto. L’azienda continua a inquinare: http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/liguria/speciali/2014/03/11/Tirreno-Power-sequestrata-foto_10217348.html
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da Il Corriere della Sera, 11 marzo 2013
LA DECISIONE DEL GIP: «NESSO TRA EMISSIONI E VITTIME». Tirreno Power, sotto sequestro la centrale a carbone.
La richiesta era partita dalla Procura: nel mirino decine di morti sospette tra il 2000 e il 2007. Nella notte di martedì 11 terminerà lo spegnimento: http://www.corriere.it/cronache/14_marzo_11/tirreno-power-sotto-sequestro-centrale-carbone-532b06b2-a917-11e3-a393-9f8a3f4bf9ce.shtml
condanna per l’inquinamento derivato dalla centrale ENEL di Porto Tolle.
A.N.S.A., 31 marzo 2014
Centrale Enel Porto Tolle, condannati Tatò e Scaroni. Ad entrambi 3 anni, assolto attuale Ad Fulvio Conti. (http://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2014/03/31/centrale-enel-porto-tolle-condannati-tato-e-scaroni_99cc3cf4-2e04-4748-9fb4-829da1f6b855.html)
Gli ex ad di Enel Franco Tatò e Paolo Scaroni sono stati condannati a tre anni per disastro ambientale doloso ed assolti per omesse cautele nel processo a Rovigo sulla gestione della centrale Enel di Porto Tolle. I giudici hanno hanno anche deciso l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolto l’attuale ad di Enel, Fulvio Conti.
Con Conti sono stati assolti altri sei imputati. Il pm Manuela Fasolato aveva chiesto la condanna per tutti gli ex vertici e l’attuale ad di Enel, accusati di disastro ambientale per l’omessa installazione di apparecchi al fine di prevenire il deterioramento dell’ambiente circostante la centrale e l’aumento delle malattie respiratorie nei bambini, evidenziato anche dall’Istituto tumori Veneto. Scaroni e Tatò sono stati condannati anche al pagamento di provvisionali alle parti civili per circa 430 mila euro.
Scaroni, farò ricorso – “Sono completamente estraneo alla vicenda e farò immediatamente ricorso”. Lo ha detto all’ANSA l’ad Eni Paolo Scaroni sulla condanna per la centrale di Porto Tolle. “Sono stupefatto da questa decisione, come dimostrato dalle difese la centrale Enel di Porto Tolle ha sempre rispettato gli standard in vigore anche all’epoca dei fatti”.
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da Il Fatto Quotidiano, 31 marzo 2014
Sentenza Porto Tolle: tre anni di carcere a Tatò e Scaroni, assolto Conti. (Thomas Mackinson): http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/31/sentenza-porto-tolle-tre-anni-di-carcere-a-tato-e-scaroni-assolto-conti/932965/
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Centrale Enel di Porto Tolle, “il danno economico da risarcire è 3,6 miliardi”.
Una perizia dell’Ispra depositata nel processo “Enel bis” a Rovigo per la prima volta calcola i costi della mortalità e dei danni ambientali per le emissioni in eccesso prodotte dall’impianto termoelettrico a olio. La quantificazione del danno potrebbe costituire un precedente anche rispetto ad altri casi, da Vado Ligure a Brindisi. “Chi inquina paga”, esultano gli ambientalisti, ma per i legali della società si tratta di una stima “abnorme”: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/13/centrale-enel-porto-tolle-danno-economico-causato-tre-miliardi/836775/
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Poltrone pubbliche, sui rinnovi di Scaroni e Conti pesa il processo Enel bis.
Arriva a sentenza l’inchiesta per disastro ambientale sulla centrale elettrica di Porto Tolle (Rovigo), i numeri uno di Eni ed Enel sono imputati. Ma il calendario giudiziario si incrocia con quello politico: il 15 aprile l’esecutivo deve decidere se ricandidarli: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/20/poltrone-pubbliche-sui-rinnovi-di-scaroni-e-conti-pesa-il-processo-enel-bis/919238/
disastro criminale in Abruzzo.
A.N.S.A., 4 aprile 2014
Bussi:Pm, 1 tn veleni al giorno in fiume.
Requisitoria accusa, fino ad anni ’60 sversamenti quotidiani: http://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2014/04/04/bussipm-1-tn-veleni-al-giorno-in-fiume_4d2bd910-895d-4f56-9c75-e18f884bc993.html
A.N.S.A., 23 maggio 2014
Ilva, condannati 28 ex dirigenti: http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/05/23/ilva-condannati-28-ex-dirigenti_e4270acb-c709-4d66-8c99-8aa159a6fc67.html
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da Il Corriere della Sera, 23 maggio 2014
Processo Ilva, 28 ex manager condannati per morti amianto.
La sentenza del tribunale di Taranto. Le pene ai dirigenti dello stabilimento siderurgico Italsider che venne poi acquistato dal gruppo Riva: http://www.corriere.it/cronache/14_maggio_23/processo-ilva-28-ex-manager-condannati-morti-amianto-04f9313a-e26a-11e3-ac6b-33bb804580af.shtml
povero bambino…
A.N.S.A., 31 luglio 2014
Muore Lorenzo, bimbo simbolo dramma Ilva.
Il bambino di Taranto e’ morto di tumore. Papa’ lo annuncia su Fb: http://www.ansa.it/sito/photogallery/primopiano/2014/07/31/muore-lorenzo-bimbo-simbolo-dramma-ilva_628e1f2f-fcab-4666-bfd8-2eea92a973a9.html
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da Il Corriere della Sera, 31 luglio 2014
INQUINAMENTO A TARANTO. Ilva, bimbo di 5 anni muore di tumore. Il padre lo annuncia su Facebook.
È deceduto Lorenzo Zaratta, malato da quando aveva soli tre mesi. Domani corteo pro-Ilva degli industriali: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/cronaca/2014/31-luglio-2014/ilva-bimbo-5-anni-muore-tumoreil-padre-annuncia-facebook-223662999372.shtml
da Il Fatto Quotidiano, 22 aprile 2015
Ilva chiede al ministero di patteggiare nel processo per disastro ambientale.
Per la prima volta l’azienda potrebbe ammettere la sua colpevolezza nell’inchiesta che la vede accusata di emissioni nocive, omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro e avvelenamento di acque o sostanze alimentari. Ma per i Verdi è una strategia: “Se confiscata potrà essere nazionalizzata senza incorrere in procedure di infrazione Ue”: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/22/ilva-svolta-nel-processo-disastro-ambientale-chiesto-patteggiamento/1613971/
da Il Fatto Quotidiano, 28 maggio 2015
Ilva, rinviata l’udienza e la difesa Gnudi spera di ottenere un patteggiamento. (Francesco Casula): http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/28/ilva-rinviata-ludienza-e-cosi-la-difesa-gnudi-spera-di-ottenere-un-patteggiamento/1727916/
da Il Fatto Quotidiano, 1luglio 2015
Ilva, la Procura rifiuta il patteggiamento: “Danno ambientale da 1,8 miliardi”.
Il no della Procura di Taranto alla richiesta del gruppo siderurgico durante l’udienza preliminare per disastro ambientale. L’ azienda aveva proposto il pagamento di una multa attorno ai 3 milioni di euro. Il procuratore Sebastio: “Ineluttabile” la richiesta di rinvio a giudizio per Nichi Vendola: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/01/ilva-la-procura-rifiuta-il-patteggiamento-danno-ambientale-da-18-miliardi/1832559/
da Il Corriere della Sera, 14 luglio 2015
L’ACCIAIERIA DI TARANTO. Decreto Ilva, dubbi di costituzionalità. Il gip solleva questione di legittimità. Dopo il sequestro dell’altoforno da parte della magistratura e il dl del governo
arriva una nuova mossa dei giudici: gli atti trasmessi alla Corte costituzionale: http://www.corriere.it/economia/15_luglio_14/decreto-ilva-dubbi-costituzionalita-gip-solleva-questione-legittimita-ea6bff2e-2a38-11e5-b455-a2526e9b2de2.shtml
a giudizio, una volta per tutte.
A.N.S.A., 23 luglio 2015
Ilva: disastro ambientale, 47 a giudizio, anche Vendola. Due condanne con abbreviato.
Due imputati sono stati condannati con rito abbreviato. (http://www.ansa.it/puglia/notizie/2015/07/23/ilva-disastro-ambientale-47-a-giudizio-e-due-condanne-_b49f495c-531c-4302-a77c-02b27e16fd24.html)
Il gup del tribunale di Taranto Vilma Gilli ha rinviato a giudizio 44 persone fisiche e tre società per l’inchiesta sul presunto disastro ambientale provocato dall’Ilva. Tra gli imputati rinviati a giudizio c’è anche l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, accusato di concussione aggravata in concorso. Altri due imputati sono stati condannati con rito abbreviato: sono don Marco Gerardo, ex segretario dell’ex arcivescovo di Taranto Benigno Luigi Papa, e l’ex consulente della Procura ionica Roberto Primerano. Al sacerdote, accusato di favoreggiamento personale, sono stati inflitti 10 mesi di reclusione (stessa richiesta della Procura); Primerano è stato condannato tre anni e quattro mesi per falso ideologico e assolto dalle accuse di disastro doloso in concorso e avvelenamento in concorso di acque o di sostanze alimentari. E’ stato invece assolto l’ex assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro dall’accusa di favoreggiamento personale. Il processo comincerà il 20 ottobre.
Secondo l’accusa, Vendola avrebbe esercitato pressioni sul direttore generale di Arpa Puglia (Agenzia regionale di protezione ambientale), Giorgio Assennato (a sua volta a giudizio per favoreggiamento personale), per far “ammorbidire” la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva. In questo modo, sostiene la Procura, Vendola avrebbe consentito all’azienda di continuare a produrre senza riduzioni di emissioni inquinanti, come invece suggerito dall’Arpa in una nota del 21 giugno 2010 stilata dopo una campionatura che aveva rilevato picchi di benzoapirene.
Sempre secondo l’accusa, Vendola avrebbe ‘minacciato’ la non riconferma di Assennato, il cui mandato scadeva nel febbraio 2011. I fatti contestati sono compresi nel periodo che va dal 22 giugno 2010 al 28 marzo 2011. La concussione aggravata è contestata a Vendola in concorso con l’ex responsabile Rapporti istituzionali dell’Ilva Girolamo Archinà, l’ex vice presidente di Riva Fire Fabio Riva, l’ex direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto Luigi Capogrosso e il legale dell’Ilva Francesco Perli.
I due imputati condannati – Condannati con rito abbreviato sono don Marco Gerardo, ex segretario dell’ex arcivescovo di Taranto Benigno Luigi Papa, e l’ex consulente della Procura ionica Roberto Primerano. Al sacerdote, accusato di favoreggiamento personale, sono stati inflitti 10 mesi di reclusione (stessa richiesta della Procura); Primerano è stato condannato tre anni e quattro mesi per falso ideologico e assolto dalle accuse di disastro doloso in concorso e avvelenamento in concorso di acque o di sostanze alimentari.
Vendola, vado a processo con coscienza pulita – “Sarei insincero se dicessi, come si usa fare in queste circostanze, che sono sereno. Sento come insopportabile la ferita che mi viene inferta da un’accusa che cancella la verità storica dei fatti: quella verita’ e’ scritta in migliaia di atti, di documenti, di fatti. Io ho rappresentato la prima e l’unica classe dirigente che ha sfidato l’onnipotenza dell’Ilva e che ha prodotto leggi regionali all’avanguardia per il contrasto dell’inquinamento ambientale a Taranto”. Lo afferma il leader di Sel ed ex governatore della Puglia Nichi Vendola.
“Io ho rappresentato, in un territorio colonizzato dai Riva, – prosegue Vendola – la politica che non ha preso soldi e non si e’ piegata. Io ho rappresentato la prima e unica istituzione che ha posto sotto monitoraggio i camini del grande siderurgico e che, con la produzione dei dati dell’inquinamento, ha consentito alla magistratura di procedere nei confronti dell’Ilva: la quale ha inquinato anche nei cinquant’anni precedenti al mio governo, senza che alcuna autorità se ne occupasse. L’unica mia colpa e’ di aver cercato di costruire un doveroso equilibrio tra diritto alla salute e diritto al lavoro: ma non credo che questo sia un reato. Mi aspettavo che l’inconsistenza del teorema accusatorio producesse il mio proscioglimento già a conclusione dell’udienza preliminare. Per chi come me crede nei valori della giustizia e della legalità oggi e’ un giorno di delusione e di amarezza. Ma vado a processo con la coscienza pulita – conclude Vendola – di chi sa di aver sempre operato per il bene comune. Come sempre mi difendero’ nel processo e non dal processo. Nel contempo non posso non esprimere viva soddisfazione per la piena assoluzione dell’ex Assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro, che rispondeva di un’accusa che offendeva la sua storia di uomo e di magistrato”.
Il procuratore: nostra testi accolta quasi in toto da gup – ”Sembra, anche se poi dobbiamo leggere le motivazioni, che l’istanza accusatoria portata avanti dal mio ufficio abbia trovato quasi completo accoglimento”. Lo ha detto il procuratore di Taranto Franco Sebastio commentando la decisione del gup Vilma Gilli sui rinvii a giudizio e i riti abbreviati degli imputati dell’inchiesta per il disastro ambientale dell’Ilva. ”Da una parte – ha aggiunto – per noi è un motivo di tranquillità. Siccome noi siamo sempre preoccupati per il fatto di poter commettere errori, sempre dietro l’angolo. Questa prima pronuncia, che va inquadrata nei tempi contenuti e ridotti di un provvedimento di rinvio a giudizio, ci rassicura, ci rasserena. A quanto pare errori, quanto meno madornali, non ne abbiamo commessi, fermo restando – ha osservato Sebastio – che ci sarà un approfondimento dibattimentale e poi si andrà alle decisioni di merito”.
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da Il Corriere della Sera, 23 luglio 2015
TARANTO. Dagli arresti alla telefonata di Vendola: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/cards/dagli-arresti-telefonata-vendola/a-taranto-piu-grande-inchiesta-reati-ambientali_principale.shtml
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L’INCHIESTA «AMBIENTE SVENDUTO» A TARANTO. Copertura politica a favore dell’Ilva. Vendola a processo: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/15_luglio_23/copertura-politica-favore-dell-ilva-vendola-processo-riva-61dc67d6-3120-11e5-8ca1-8d5632c36c20.shtml
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da Il Fatto Quotidiano, 23 luglio 2015
Ilva, rinvio a giudizio per Nichi Vendola e la famiglia Riva. 44 persone a processo. A dibattimento tutti gli imputati che hanno scelto il rito ordinario e tre società. Tra cui l’ex presidente della provincia di Taranto, Gianni Florido, e il sindaco del capoluogo ionico Ippazio Stefano. Assolto ex assessore regionale all’ambiente Lorenzo Nicastro. Ex governatore: “Ho coscienza pulita”. (Francesco Casula): http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/23/ilva-rinvio-giudizio-per-nichi-vendola-e-la-famiglia-riva-44-persone-a-processo/1899761/
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Ilva, audio choc di Vendola: risate per le domande a Riva sui tumori: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/ilva-audio-choc-di-vendola-risate-per-domande-sui-tumori-di-cronista-a-emilio-riva/253445/
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Ilva, l’audio choc di Riva: “Due casi di tumore in più all’anno? Una minchiata”: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/ilva-laudio-choc-di-riva-due-casi-di-tumore-in-piu-allanno-minchiata/253567/
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Ilva, Archinà ordina al sindaco di Taranto: “Sposta la data del referendum su di noi”: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/ilva-archina-ordina-al-sindaco-di-taranto-sposta-data-del-referendum-su-di-noi/253576/
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Ilva, Perli a Riva: “Ministero farà sopralluogo, ma senza sorprese”: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/ilva-ministero-fara-sopralluogo-ma-senza-sorprese/253580/
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Ilva, le pressioni sul ministero Ambiente: “Senza Aia salta la Prestigiacomo”: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/ilva-pressioni-sul-ministero-ambiente-senza-aia-salta-prestigiacomo/253582/
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Ilva, il segretario della Prestigiacomo chiede a Riva di finanziare la sua fondazione: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/11/15/ilva-segretario-della-prestigiacomo-a-riva-finanzia-sua-fondazione/253584/
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da La Repubblica, 23 luglio 2015
Disastro Ilva, Vendola a processo a Taranto con la famiglia Riva e l’ex prefetto Ferrante. Disastro Ilva, Vendola a processo a Taranto con la famiglia Riva e l’ex prefetto Ferrante.
Quarantaquattro persone e tre società a giudizio per l’inchiesta sul presunto disastro ambientale. L’ex governatore è accusato di concussione aggravata in concorso: “Sento come insopportabile la ferita che mi viene inferta da un’accusa che cancella la verità storica dei fatti”. Dieci mesi a monsignor Marco Gerardo: http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/07/23/news/disastro_ilva_vendola_a_processo_a_taranto_con_la_famiglia_riva_e_l_ex_prefetto_ferrante-119662774/?ref=HREA-1
da Il Corriere della Sera, 7 settembre 2015
Ilva, schiarita per l’azienda. Dissequestrato l’altoforno 2
Il gip del tribunale di Taranto ha disposto il dissequestro.
Il siderurgico però dovrebbe attuare alcune prescrizioni entro il 31 ottobre. (Nazzareno Dinoi): http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/bari/cronaca/15_settembre_07/ilva-schiarita-l-azienda-dissequestrato-l-altoforno-2-0cc2376c-5574-11e5-9cb9-704b6ebd96ca.shtml
stavolta vanno davvero alla sbarra.
A.N.S.A., 29 febbraio 2016
Processo Ilva: disastro ambientale, di nuovo tutti a giudizio.
Il processo era tornato all’udienza preliminare dopo che la Corte d’assise di Taranto aveva rilevato un vizio di forma. (http://www.ansa.it/puglia/notizie/2016/02/29/processo-ilva-gup-in-camera-consiglio_50bc7ae7-b573-43df-8feb-3ef133e75d16.html)
Il gup di Taranto Anna De Simone ha nuovamente rinviato a giudizio le 44 persone fisiche (tra dirigenti Ilva, politici e imprenditori) e le tre società (Ilva, Riva Fire e Riva Forni elettrici) coinvolte nell’inchiesta legata al presunto disastro ambientale causato a Taranto dal Siderurgico. Il processo era tornato all’udienza preliminare dopo che la Corte d’assise di Taranto aveva rilevato un vizio di forma. La prima udienza del dibattimento è fissata per il 17 maggio prossimo dinanzi alla Corte d’assise.
Il vizio di forma che ha costretto a una nuova udienza preliminare era consistito nella mancata indicazione del difensore d’ufficio per dieci imputati sprovvisti del legale di fiducia. Il collegio giudicante sarà composto dagli stessi due giudici togati (Michele Petrangelo e Fulvia Misserini) che avevano deciso per il rinvio degli atti al gup. Circostanza questa, secondo alcuni legali, che potrebbe essere motivo di nuove eccezioni.
A.N.S.A., 15 maggio 2016
Ilva:martedì processo, in 47 alla sbarra. Tra imputati ex governatore Vendola, pende istanza ricusazione. (http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/05/15/ilvamartedi-processo-in-47-alla-sbarra_3ed5bc80-2fea-481c-9b26-2592cfb3cb5a.html)
TARANTO, 15 MAG – Dopo il replay di parte dell’udienza preliminare a causa di un vizio procedurale, inizia martedì prossimo nell’aula Alessandrini della Corte d’Assise di Taranto il processo per il presunto disastro ambientale causato dall’Ilva. Alla sbarra 44 persone fisiche e tre società. Tra gli imputati ci sono i fratelli Fabio e Nicola Riva, della proprietà Ilva (oggi in amministrazione straordinaria), l’ex governatore della Puglia, Nichi Vendola, il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, l’ex presidente della Provincia Gianni Florido, l’ex presidente dell’Ilva Bruno Ferrante, e il deputato di Sel (ex assessore regionale) Nicola Fratoianni. Circa mille le parti civili.
Un imputato, l’ex assessore provinciale all’Ambiente Michele Conserva (Pd), accusato di concussione tentata e consumata a carico di due dirigenti della Provincia impegnati nel rilascio di autorizzazioni a favore del gruppo Riva, ha presentato istanza di ricusazione nei confronti del giudice Michele Petrangelo, che presiede la Corte di Assise.
A.N.S.A., 17 maggio 2016
Ilva Taranto: Italia a processo alla Corte di Strasburgo, ‘non ha protetto la vita dei cittadini’.
L’accusa: non aver tutelato salute 182 cittadini: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2016/05/17/ilva-taranto-processo-corte-strasburgo_9179743b-7880-4ab4-a3d2-32b9872a3bb9.html
purtroppo era immaginabile.
da Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2016
Taranto, la Asl: “Ridurre l’inquinamento non basta, picco di tumori impossibile da calcolare”.
L’aggiornamento dei dati del locale Registro Tumori, pubblicati poche ore fa dall’Azienda sanitaria locale, conferma sostanzialmente che il danno causato dal disastro ambientale e sanitario nel tarantino è già fatto e che se ne pagheranno le conseguenze ancora per anni. Ad aggravare la situazione, anche un sistema sanitario carente; “L’assistenza – dice la coordinatrice – va decisamente migliorata”. (Maria Teresa Totaro): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/07/taranto-la-asl-ridurre-linquinamento-non-basta-picco-di-tumori-impossibile-da-calcolare/2806584/
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Taranto, i legali del piccolo Lorenzo: “Veleni nel suo cervello perché la madre in gravidanza lavorava ai Tamburi”.
Il bambino è morto di cancro nel 2014 quando aveva 5 anni. Suo padre Mauro è diventato un simbolo della lotta per salute nel capoluogo ionico. I consulenti legano la presenza di polveri d’acciaio negli organi alla prolungata presenza di sua madre in una “notoriamente soggetta a inquinamento”. La relazione medica è stata depositata in procura. (Francesco Casula): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/07/taranto-legali-del-piccolo-lorenzo-veleni-nel-suo-cervello-perche-la-madre-in-gravidanza-lavorava-ai-tamburi/2806575/
da Il Fatto Quotidiano, 18 luglio 2016
Ilva, quattro direttori e l’azienda indagati per gestione illecita di rifiuti pericolosi.
La guardia di finanza ha notificato agli interessati l’avviso di conclusione delle indagini. La bonifica dell’area, fanno sapere la fiamme gialle, non è ancora stata avviata, nonostante la società sia stata autorizzata quattro mesi fa. La società prevede di concludere i lavori entro il 31 agosto: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/18/ilva-quattro-direttori-e-lazienda-indagati-per-gestione-illecita-di-rifiuti-pericolosi/2916102/
Alla sbarra dovrebbe andare il disastro ambientale Italia e tutto il carrozzone che con I silenzi ha avvallato gli inquinatori.I 4 dell’ave maria,compagni di merenda con il duo di piadena della porcovesme………ASSASSINI
da Il Fatto Quotidiano, 3 ottobre 2016
Ilva, report della Regione Puglia: “Più 24 e 26 per cento di bambini malati in due quartieri vicini all’impianto”.
Secondo lo studio, tra il 2008 e il 2014 c’è stato un nesso chiaro tra l’inquinamento e la mortalità nei rioni a rischio di Taranto, soprattutto per cause respiratorie. Emiliano. “Connessione diretta tra tumori e malattie e incremento della produttività. Servono provvedimenti urgenti del Governo”. (Andrea Tundo): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/03/ilva-report-della-regione-puglia-piu-24-e-26-per-cento-di-bambini-malati-in-due-quartieri-vicini-allimpianto/3072147/
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Ilva Taranto, nuove malattie per vecchi problemi. Che il governo continua a coprire con i decreti ad aziendam.
Da Monti a Renzi, gli esecutivi hanno permesso al siderurgico tarantino di rimandare continuamente la copertura dei parchi, unico strumento idoneo per garantire una drastica riduzione dei veleni. Peccato che sia anche il più costoso. (Francesco Casula): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/03/ilva-taranto-nuovi-malattie-per-vecchi-problemi-che-il-governo-continua-a-coprire-con-i-decreti-ad-aziendam/3072863/
Il governo?Il regime caro Grig,il regime……Che stato è quello che nega il diritto alla vita ai bambini.
non è la Repubblica Italiana della nostra Costituzione.
Capitelo tutti, una buona volta.
da Il Fatto Quotidiano, 5 ottobre 2016
Ilva Taranto, il maxiprocesso rischia nuovo annullamento. Legali dei Riva: “Violato il loro diritto di difesa”.
Secondo i difensori Fabio Riva e gli altri imputati per disastro ambientale, nella seconda udienza preliminare, per disposizione del giudice non hanno potuto farsi interrogare, rendere dichiarazioni spontanee o chiedere riti alternativi. Se la tesi passerà sarà più probabile che scatti la prescrizione. Chiesto anche il trasferimento del procedimento a Potenza. (Francesco Casula): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/05/ilva-taranto-il-maxiprocesso-rischia-nuovo-annullamento-legali-dei-riva-violato-il-loro-diritto-di-difesa/3075704/
vergogna istituzionale.
da Il Fatto Quotidiano, 27 novembre 2016
Bilancio, via i 50 milioni per l’emergenza sanitaria di Taranto. Il relatore Guerra: “I pareri contrari venivano dal Governo”.
Il no della commissione Bilancio era arrivato perché la misura veniva ritenuta troppo specifica e locale. “L’impegno politico dovrà essere onorato. Abbiamo un altro passaggio parlamentare al Senato. Si tratta di capire quali potranno essere le modalità di copertura per quella spesa in deroga” ha spiegato il deputato del Pd. Il ministro dello Sviluppo economico Calenda: “E’ stata fatta confusione”. (Andrea Tundo): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/27/bilancio-via-i-50-milioni-per-lemergenza-sanitaria-di-taranto-il-relatore-guerra-i-pareri-contrari-venivano-dal-governo/3219940/
da Il Fatto Quotidiano, 6 dicembre 2016
Ilva, ecco l’accordo con le Procure: allo Stato la holding dei Riva.
La cassaforte delle acciaierie sotto processo cambia gestione: nominati tre commissari governativi. E oggi “Riva forni elettrici” chiederà il patteggiamento a Taranto. ( Francesco Casula); http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/ecco-laccordo-procure-ilva-allo-stato-la-holding-dei-riva/
Con il patteggiamento non dovranno rispondere dei danni richiesti da parte della popolazione che si è ammalata.Il governo come sempre è il maggiore responsabile e complice di questi delinquenti.
notizie dal capitalismo.
da La Stampa, 31 maggio 2017
Gli operai: “Prima i danni alla salute e adesso ci tolgono il posto di lavoro”.
Scatta la protesta: “Non una parola sugli investimenti”. (Paolo Baroni): http://www.lastampa.it/2017/05/31/italia/cronache/gli-operai-prima-i-danni-alla-salute-e-adesso-ci-tolgono-il-posto-di-lavoro-v7QTKOLi4TtF0uTQ0iGekM/pagina.html
da Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2017
Ilva alla cordata Marcegaglia. Il ministro Calenda firma, nonostante i pareri negativi e il rischio Antitrust europeo.
Dopo i pareri dei commissari e del Comitato di vigilanza, arriva la firma del titolare del Mise. L’Ilva ha dei nuovi proprietari: saranno il colosso ArcelorMittal e il Gruppo Marcegaglia. Ma i tecnici avevano stroncato il piano, la cordata perdente lascia intendere che potrebbe ricorrere contro l’assegnazione e l’Antitrust Ue deve pronunciarsi sulle quote di mercato. E c’è il nodo esuberi. (Francesco Casula, Andrea Tundo): http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/05/ilva-alla-cordata-marcegaglia-calenda-firma-nonostante-pareri-negativi-e-il-rischio-antitrust/3637746/
senza parole.
da Il Fatto Quotidiano, 23 ottobre 2017
Taranto, soffia il vento: le polveri dell’Ilva oscurano il cielo e ricoprono Tamburi. Emiliano: “Una vera tragedia”.
Proteste di centinaia di genitori che hanno postato foto e video sui social network. Scatti che hanno portato l’associazione Peacelink a raccogliere il materiale per portarlo in procura, mentre il presidente della Regione Puglia ha condiviso un video girato da un operaio dello stabilimento. (Andrea Tundo): http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/23/taranto-soffia-il-vento-le-polveri-dellilva-oscurano-il-cielo-e-ricoprono-tamburi-emiliano-una-vera-tragedia/3931114/
da Il Fatto Quotidiano, 27 novembre 2017
Taranto, polveri Ilva sul rione Tamburi: scuole chiuse per 4 giorni in un mese. La preside: ‘Senza istruzione non c’è riscatto’.
Il 27 e 28 novembre scuole chiuse nel rione più vicino all’acciaieria perché c’è il rischio che il minerale dell’acciaieria, stoccato a cielo, raggiunga il quartiere popolare. La dirigente di una delle scuole coinvolte: “Una contraddizione costituzionale – dice al Fatto.it – Questi poveri figli hanno come unica possibilità di riscatto crescere e formarsi, avendo così gli strumenti giusti per cambiare questa realtà”. Rabbia dei genitori sui social. (Andrea Tundo): https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/27/taranto-polveri-ilva-sul-rione-tamburi-scuole-chiuse-per-4-giorni-un-mese-la-preside-senza-istruzione-non-ce-riscatto/4004149/
A.N.S.A., 29 novembre 2017
Ilva: Calenda, stop negoziato attesa Tar. Tavoli inutili, se accolta impugnativa si spegne l’impianto. (http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/11/29/ilva-calenda-stop-negoziato-attesa-tar_38008138-e660-4a4f-8c44-e1086767180e.html)
ROMA, 29 NOV – “Ho deciso che congeleremo il negoziato sull’Ilva aspettando la decisione del Tar di Lecce sull’impugnativa del governatore della regione Puglia, Emiliano, e del Comune di Taranto”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, durante l’assemblea della Cgil sull’acciaio. “Sono inutili i tavoli finché non è chiara la situazione. Se il Tar di Lecce accoglie l’impugnativa, l’amministrazione straordinaria dovrà procedere allo spegnimento dell’Ilva”.
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da Il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2017
Ilva, Regione Puglia impugna decreto del governo su piano ambientale. Calenda vs Emiliano: ‘Irresponsabile ostruzionismo’.
Il governatore Emiliano: “Il provvedimento è illegittimo, consente di proseguire sino al 2023 l’attività siderurgica a condizioni illegittime”. Il ministro: “A rischio la cessione e il piano di riqualificazione, spero abbiano valutato conseguenze”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/28/ilva-regione-puglia-impugna-decreto-del-governo-sul-piano-ambientale-calenda-irresponsabile-ostruzionismo/4007515/
da Il Fatto Quotidiano, 20 dicembre 2017
Ilva, Calenda: “Se Tar accoglie sospensiva chiesta da Regione Puglia e Comune, il 9 gennaio spegniamo l’impianto”.
Al termine dell’incontro con Michele Emiliano e il sindaco di Taranto, il ministro Calenda annuncia che il tavolo è già concluso: “Non sono disposto a buttare 2,2 miliardi di euro per pagare il conto della politica dei ricorsi”. Emiliano: “Ha avuto uno scambio di sms con De Vincenti, poi una crisi di nervi. È immaturo, sta facendo una pantomima”. Il sindaco: “Ritiro l’istanza cautelare”. Sospeso anche il negoziato tra azienda e sindacati: https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/12/20/ilva-calenda-se-tar-accoglie-sospensiva-chiesta-da-regione-puglia-e-comune-il-9-gennaio-spegniamo-limpianto/4051028/
A.N.S.A., 22 dicembre 2017
Ilva: appello di Gentiloni a Emiliano-Melucci: ‘Stop a ricorso’.
Il presidente della Regione Puglia: a disposizione del governo per un incontro: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/12/22/-ilva-appello-di-gentiloni-a-emiliano-melucci-stop-a-ricorso_77ada8e6-0570-4994-b2ac-5df921628c2f.html
siamo al ridicolo.
A.N.S.A., 29 dicembre 2017
Ilva: Regione Puglia rinuncia sospensiva.
Il ministro su Twitter. scongiurato spegnimento impianto il 9/1: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/12/29/ilva-regione-puglia-rinuncia-sospensiva_98adf54d-79e5-4a74-836f-8b0946055182.html
A.N.S.A., 8 gennaio 2018
Ilva, Calenda: ‘Sgombrare campo da ricorsi’. Emiliano: ‘No se salute a rischio’.
Domani la seduta del Consiglio sull’eventuale ritiro: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2018/01/08/ilvacalendasgombrare-campo-ricorsi_219879fd-f2a0-4a4b-9630-ff569c6b037f.html
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Ilva, Emiliano tira dritto sul ricorso.
‘Anche se me lo chiede il Consiglio regionale della Puglia’: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2018/01/08/ilva-emiliano-tira-dritto-sul-ricorso_60b82808-d02f-491b-a041-5900a9cb749d.html
da Il Fatto Quotidiano, 10 gennaio 2018
Ilva, Tar di Lecce rinvia le decisioni sul ricorso a dopo il voto. Il 6 marzo udienza sulla competenza territoriale.
La difesa del siderurgico commissariato chiede che il procedimento venga discusso dal Tar del Lazio. Intanto il governatore Emiliano continua a sostenere che il ministro Calenda “ha compreso che occorre lavorare per integrare il Dpcm che detta le condizioni di acquisto e di funzionamento della fabbrica negli anni a venire”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/09/ilva-tar-di-lecce-rinvia-le-decisioni-sul-ricorso-a-dopo-il-voto-il-6-marzo-udienza-sulla-competenza-territoriale/4082867/
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da La Stampa, 10 gennaio 2018
Inchiesta Stige: in Calabria i rifiuti tossici dell’Ilva.
È quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip. Nelle intercettazioni: «Deve venire qua questo materiale. Ci sono dieci, dodici viaggi al giorno»: http://www.lastampa.it/2018/01/10/italia/cronache/in-calabria-i-rifiuti-tossici-dellilva-I0NRyal1vsUFD826u7iOtM/pagina.html
vabbè…
da Il Fatto Quotidiano, 8 giugno 2018
Ilva, Beppe Grillo: “Nessuno ha mai pensato di chiuderla. Riconversione e bonifica come nel bacino della Ruhr”.
Con un post sul proprio blog, intitolato “Il cielo sopra l’Ilva torni sempre più blu”, il fondatore del M5s torna a parlare del siderurgico avanzando una proposta simile a quella messa in campo dalla Germania nella regione della Ruhr: “Ci sono, credo, ancora 2,2 miliardi di fondi europei ai quali potremmo accedere”, afferma. Immediata risposta dell’ex ministro Calenda: “Video da brividi”. I sindacati a Di Maio: “Incontro urgente, da luglio l’acquirente può andare avanti senza l’accordo sindacale”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/07/ilva-beppe-grillo-nessuno-ha-mai-pensato-di-chiuderla-riconversione-e-bonifica-come-nel-bacino-della-ruhr/4411771/
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Ilva, il ministro Di Maio: “Tutto sarà gestito con responsabilità. Da Grillo e altri opinioni personali”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/08/ilva-il-ministro-di-maio-tutto-sara-gestito-con-responsabilita-da-grillo-e-altri-opinioni-personali/4412648/
ancora in alto mare.
da Il Fatto Quotidiano, 30 luglio 2018
Ilva, ecco il piano di Arcelor: copertura parchi più veloce, meno Co2 e “valutiamo uso del gas”. Di Maio: “Non basta”.
Presentato a 62 delegazioni il nuovo addendum di 42 pagine, che Ilfattoquotidiano.it può anticipare integralmente. Previsti diversi anticipi rispetto al piano ambientale e l’impegno a valutare fonti alternative al carbone se gli stabilimenti supereranno le 8 milioni di tonnellate di acciaio prodotte. Peacelink: “Un bluff”. Il ministro: “Ora incontro con i sindacati”. Palombella (Uilm): “Concentrarsi sul lavoro”. (Andrea Tundo): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/30/ilva-ecco-il-piano-di-arcelor-copertura-parchi-piu-veloce-meno-co2-e-valutiamo-uso-del-gas-di-maio-non-basta/4525698/
ecco scodellato.
A.N.S.A., 6 settembre 2018
Ilva, firmato l’accordo: subito 10.700 assunzioni. Di Maio: ‘Così non si annulla la gara. Non ci sarà il Jobs Act’.
I sindacati sottoporranno il testo dell’intesa al referendum tra i lavoratori: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2018/09/05/ilva-di-maio-sono-ore-delicatissime_47cffa5f-c5f2-402b-ab78-81d703739126.html
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da Il Fatto Quotidiano, 6 settembre 2018
Ilva, più assunzioni dirette e soldi per gli esodi: così Di Maio ha migliorato il “piano Calenda” e convinto i sindacati.
Settecento posti in più da subito ed esuberi azzerati, mentre l’accordo proposto dall’ex titolare del ministero di via Veneto prevedeva che a gestirli fosse una società che avrebbe “vissuto” dei lavori assegnati da AmIvestco e, in caso di insuccesso, Invitalia. Sale da 200 a 250 milioni la dote pubblica per indurre circa 2500 dipendenti all’uscita anticipata. Sul fronte ambientale è anticipata al 2019 la copertura dei parchi minerari. (Andrea Tundo): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/06/ilva-piu-assunzioni-dirette-e-soldi-per-gli-esodi-cosi-di-maio-ha-migliorato-il-piano-calenda-e-convinto-i-sindacati/4607632/
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Ilva, a Taranto contestata deputata M5s: “Dovevate chiuderla”. Emiliano: “Non firmo piano ambientale senza garanzie”.
Sit-in di cittadini e associazioni per chiedere il rispetto di quanto annunciato nel contratto di governo, cioè la “chiusura delle fonti inquinanti” e la riconversione economica dell’area. Parlamentari e consiglieri regionali pentastellati: “L’obiettivo resta quello, rallentato a causa del ‘delitto perfetto’ del precedente governo”. Il governatore: “Se resta aperta occorre la decarbonizzazione. Altrimenti per noi prevalgono le ragioni della salute”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/06/ilva-a-taranto-contestata-deputata-m5s-dovevate-chiuderla-emiliano-non-firmo-piano-ambientale-senza-garanzie/4609167/
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Ilva, oggi si è celebrato il funerale politico del M5s. Ora gli eletti di Taranto si dimetteranno? (Valentina Petrini): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/06/ilva-oggi-si-e-celebrato-il-funerale-politico-del-m5s-ora-gli-eletti-di-taranto-si-dimetteranno/4608504/
da Il Fatto Quotidiano, 9 settembre 2018
Ilva, da “chiusura e bonifica” al via libera ad Arcelor Mittal: tutte le posizioni Cinque Stelle e la realpolitik di governo.
Cronistoria delle dichiarazioni del Movimento, cristallizzate nella “riconversione economica” citata nel contratto di governo che ora fa infuriare gli ambientalisti. Dopo la chiusura dell’accordo che permetterà al colosso dell’acciaio di prendere possesso delle acciaierie, i rappresentanti locali pronti a rilanciare: “È il giorno zero. Facciamoci forza, l’obiettivo rimane lo stesso e il delitto perfetto del Pd ha solo rallentato il processo”. (Andrea Tundo): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/09/ilva-da-chiusura-e-bonifica-al-via-libera-ad-arcelormittal-tutte-le-posizioni-cinque-stelle-e-la-realpolitik-di-governo/4611093/
da Tiscali Notizie, 11 settembre 2018
“Aumenterà la produzione e aumenteranno le emissioni nocive. I Cinque Stelle sull’Ilva ci hanno tradito”.
Parla il fondatore di Pacelink, una delle associazioni più impegnate contro l’inquinamento delle acciaierie Ilva: “Il M5s in questo modo viene meno al suo contratto di governo che parlava di chiusura delle fonti inquinanti per Taranto”. (Guido Ruotolo): https://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/Cinque-Stelle-Ilva-tradito/
A.N.S.A., 30 ottobre 2018
Ilva: sequestrate aree, trasformate in discariche.
9 indagati per disastro ambientale, 5 milioni di tonnellate di rifiuti: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2018/10/30/ilva-sequestrate-aree-sono-discariche_61305a96-da3e-4a87-8e42-c32ae105988f.html
complimenti.
da Il Fatto Quotidiano, 20 novembre 2018
Ex Ilva, Genitori tarantini a Di Maio nella Giornata dei diritti dei bimbi: “Hai tradito la filosofia del M5s, fai un Vergogna-day”.
Nella Giornata dei diritti dell’infanzia, lettera aperta dell’associazione tarantina al vicepremier per contestare la giravolta sulla chiusura dell’Ilva: “Vi avevamo servito un assist per impugnare la cessione. Non ci avete ascoltato – si legge nel testo – Riteniamo un’offesa essere rappresentati da persone come lei”. E insistono: “Quando un bambino muore o si ammala, tutti dovrebbero interrogarsi per capire se hanno fatto il massimo”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/20/ex-ilva-genitori-tarantini-a-di-maio-nella-giornata-dei-diritti-dei-bimbi-hai-tradito-la-filosofia-del-m5s-fai-un-vergogna-day/4778828/
da Il Fatto Quotidiano, 24 gennaio 2019
Ilva, la Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia: “Non ha protetto i cittadini di Taranto dall’inquinamento”.
I giudici hanno stabilito che le misure per assicurare la protezione della salute e dell’ambiente devono essere messe in atto il più rapidamente possibile. A chiamarli in causa erano stati due ricorsi presentati nel 2013 e 1015 da 180 tarantini, lamentando gli effetti tossici delle emissioni e l’inefficacia dei rimedi italiani. E infatti la Corte censura i decreti Salva-Ilva: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/24/ilva-la-corte-europea-dei-diritti-umani-condanna-litalia-non-ha-protetto-i-cittadini-di-taranto-dallinquinamento/4920462/
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Ilva, l’Italia ha violato i diritti umani dei tarantini. Adesso va cancellata l’immunità penale. (Alessandro Marescotti): https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/24/ilva-litalia-ha-violato-i-diritti-umani-dei-tarantini-adesso-va-cancellata-limmunita-penale/4921277/
da Il Fatto Quotidiano, 8 febbraio 2019
Ilva, il giudice invia gli atti alla Consulta: “L’immunità penale per i vertici viola 7 articoli della Carta”.
Il giudice Benedetto Ruberto che ha sollevato questione di legittimità costituzionale sui diversi provvedimenti emessi dai Governi per salvare lo stabilimento siderurgico. Il magistrato del tribunale di Taranto ha emesso un’ordinanza di ben 33 pagine nelle quali chiede alla Consulta di pronunciarsi sulla violazione degli articoli 3, 24, 32, 35, 41, 112 e 117 della Costituzione. (Francesco Casula): https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/08/ilva-il-giudice-invia-gli-atti-alla-consulta-limmunita-penale-per-i-vertici-viola-7-articoli-della-carta/4958907/
da Il Fatto Quotidiano, 25 febbraio 2019
Ex Ilva, migliaia in corteo a Taranto per ricordare bimbi morti per inquinamento. Peacelink: ‘Emissioni aumentate nel 2019’.
A un mese dall’ultimo decesso di un minorenne, Taranto scende in piazza per ricordare tutte le vittime di malattie riconducibili all’inquinamento. In migliaia hanno sfilato per le vie della città in silenzio: “Tutto l’acciaio del mondo non vale la vita di un solo bambino”. Peacelink diffonde dati Arpa Puglia delle emissioni inquinanti: a gennaio-febbraio aumento del 195% degli Ipa, 150% di benzene, 111% di idrogeno solforato: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/25/ex-ilva-migliaia-in-corteo-a-taranto-per-ricordare-bimbi-morti-per-inquinamento-peacelink-emissioni-aumentate-nel-2019/4997153/
da Il Fatto Quotidiano, 28 febbraio 2019
Processo Ilva, Nichi Vendola interrogato in aula respinge le accuse di pressioni su Arpa Puglia.
L’ex governatore, rispondendo alle domande del pm, ha anche respinto ogni ipotesi di atteggiamento morbido nei confronti dell’ex proprietà del siderurgico e ha aggiunto di non aver mai avuto intenzione di non confermare l’ex dg di Arpa, Giorgio Assennato. L’accusa nei suoi confronti è di concussione aggravata: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/27/processo-ilva-nichi-vendola-interrogato-in-aula-respinge-le-accuse-di-pressioni-su-arpa-puglia/5002763/
come prima, più di prima…
A.N.S.A., 2 marzo 2019
Ex Ilva, dal 2017 +916% di diossina a Taranto. Bonelli, ‘da 0,77 picogrammi a 7,06, si torna ai livelli del 2009’. (http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/inquinamento/2019/03/02/ex-ilva-bonelli-dal-2017-916-diossina-a-taranto_5fe64b40-7814-4395-a9a8-40e1af064dc5.html)
“In un anno il valore della diossina a Taranto è aumentato del 916%”, passando “da 0,77 picogrammi del 2017 a 7,06 picogrammi del 2018, molto vicino agli 8 picogrammi del 2009” quando nella “masseria Carmine furono prelevati 1.124 capi di bestiame per essere abbattuti”. Lo denunciano il coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e il consigliere comunale Vincenzo Fornaro, ex allevatore, riportando “i dati di Arpa Puglia”.
Secondo i dati, “nella masseria Carmine si è passati da 0,77 picogrammi per metro quadro ‘Die’ ad un dato del 2018 pari a 7,06 picogrammi”. Bonelli e Fornero sostengono che “sono in aumento le diossine anche nell’area dell’agglomerato del siderurgico con un valore di 11 picogrammi, e nel quartiere Tamburi, in via Orsini, con valore pari 5,5 picogrammi”. “In altri paesi europei come Francia e Germania – sottolineano – i valori limiti sono pari a 5 e 4 picogrammi”. Secondo Bonelli e Fornaro “ci troviamo di fronte ad una situazione drammatica che evidenzia come a Taranto non si sia mai smesso di inquinare e che il regime d’immunità penale ha favorito questa gravissima situazione”.
“Presenteremo un esposto all’autorità giudiziaria – annunciano – perché a questo punto sarà inevitabile aprire una nuova inchiesta ‘Ambiente svenduto 2’, perché l’inquinamento a Taranto non è mai cessato”. La città di Taranto viene “colpita e affondata – sostengono – dalla latitanza del ministro Costa e del ministro Di Maio che hanno irresponsabilmente confermato la norma sull’immunità penale prevista dal decreto 98/2016, voluta da Renzi e Calenda, e peggiorato la situazione ambientale con il famoso addendum di Arcelor Mittal”. “Già lunedì – concludono – invieremo una diffida al ministro Costa affinché ordini il riesame dell’Aia dell’ex Ilva di Taranto, oggi di proprietà Arcelor Mittal, e al ministro Di Maio chiedendogli di abrogare la scandalosa immunità penale”.
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da Il Fatto Quotidiano, 2 marzo 2019
Ex Ilva, Bonelli (Verdi): “Valori diossina tornati a livelli di guardia secondo Arpa nel 2018”. I dati ufficializzati lunedì.
I dati dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale sono stati anticipati dal coordinatore dei Verdi, Angelo Bonelli, e dal consigliere Vincenzo Fornaro, proprietario della masseria dove è installato uno dei rilevatori: “Nel 2017 valori di 0,77 picogrammi, lo scorso anno 7,06. Nel 2009, quando venne ordinato l’abbattimento del bestiame, era di 8 picogrammi”. La ministra Lezzi: “Presto toglieremo l’immunità penale”. (Francesco Casula, Andrea Tundo): https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/02/ex-ilva-bonelli-verdi-valori-diossina-tornati-a-livelli-di-guardia-secondo-arpa-nel-2018-i-dati-ufficializzati-lunedi/5008845/
da Il Fatto Quotidiano, 2 febbraio 2021
“L’Ilva venne gestita in maniera criminale”: l’accusa finale ai Riva nel processo di Taranto.
Il pubblico ministero Mariano Buccoliero ha descritto l’attività dell’ex Ilva di Taranto negli anni della famiglia Riva: “Famiglie decimate dalle malattie e bambini che a Natale, come regalo, facevano l’aerosol”. La requisitoria durerà sei udienze, gli imputati sono 44. Tra loro anche l’ex governatore Nichi Vendola. L’udienza a primavera inoltrata. (Francesco Casula): https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/02/02/lilva-venne-gestita-in-maniera-criminale-laccusa-finale-ai-riva-nel-processo-di-taranto/6087969/
A.N.S.A., 17 febbraio 2021
Ilva: chiesti 28 e 25 anni per i Riva e 5 anni per Vendola.
Nel processo ‘Ambiente svenduto’ 47 imputati. (https://www.ansa.it/puglia/notizie/2021/02/17/ilva-chiesti-28-e-25-anni-per-i-riva-e-5-anni-per-vendola_a376a93e-3b77-4a81-80a8-2fdc8ff3dc2b.html)
I pm del pool per i reati ambientali della procura di Taranto hanno chiesto 28 e 25 anni di reclusione per Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’Ilva, tra i 47 imputati (44 persone e tre società) nel processo chiamato Ambiente Svenduto sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico. Sono accusati di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.
Cinque anni di reclusione sono stati chiesti per l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che è accusato di concussione aggravata in concorso, in quanto, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far “ammorbidire” la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva. Assennato ha sempre negato ingerenze da parte dell’ex governatore che oggi ha detto sentirsi “deluso” perché ritiene di aver “sempre operato nel rispetto della legge”, e ha aggiunto che attenderà la sentenza “con serenità”.