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Il “singolare” ritorno del Castoro nell’Italia centrale.
La sensazionale notizia per la natura del nostro Bel Paese era del dicembre 2018: dopo cinque secoli, il Castoro europeo (Castor fiber) era ritornato in Italia.
Leggi tutto…Ma chi va in giro a liberare Castori nell’Italia centrale?
La sensazionale notizia per la natura del nostro Bel Paese era del dicembre 2018: dopo cinque secoli, il Castoro europeo (Castor fiber) era ritornato in Italia.
Leggi tutto…Luci e ombre per una corretta gestione dei demani civici.

Buone notizie, in prospettiva, per una migliore tutela e gestione del grande patrimonio rappresentato dai demani civici, più di 5 milioni di ettari in tutta Italia, presenti un po’ dappertutto.
Leggi tutto…Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus in difesa del demanio civico della Laguna di Marano.

Garzetta (Egretta garzetta) in volo sul canneto
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus interviene in difesa della Laguna di Marano e dei diritti di uso civico della Comunità locale di Marano Lagunare, a sostegno del Comune di Marano Lagunare, ente gestore del relativo demanio civico, contro le prevaricazioni in corso da parte della Regione autonoma del Friuli – Venezia Giulia. Leggi tutto…
Onorevole, restituisca il maltolto!
E’ giunta la prima sentenza che condanna, per colpa grave, un capo-gruppo consiliare per la mancata vigilanza sulla correttezza dell’utilizzo dei fondi pubblici assegnati ai gruppi politici dei Consigli regionali. Leggi tutto…
Demani civici dimenticati nel Friuli – Venezia Giulia.
Riceviamo e pubblichiamo volentieri la decisa presa di posizione del Coordinamento regionale della Proprietà collettiva in occasione del 50° anniversario della promulgazione dello Statuto di autonomia della Regione Friuli – Venezia Giulia.
I demani civici, le terre collettive, sono abbandonati o mal gestiti nel territorio regionale, una situazione purtroppo comune a tante parti d’Italia.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
Migliaia di cittadini friulani e giuliani, il 31 gennaio, non potranno festeggiare.
L’aria pesante di Trieste.
Lo scorso mese di ottobre, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia ha reso pubblici i risultati del monitoraggio sulla qualità dell’aria della città di Trieste relativi all’anno 2010, e i dati emersi non sono rassicuranti, soprattutto per la presenza di inquinanti particolarmente nocivi per la salute umana e per l’ambiente, la cui presenza è legata in parte alla densità demografica e, soprattutto, alle numerose attività industriali nell’area triestina.
I dati più allarmanti riguardano l’elevata concentrazione di Biossidi di Azoto, secondo il monitoraggio“significativamente superiori al previsto limite normativo, fissato a 40 μg/m3”, in particolar modo quelle rilevate presso le postazioni di piazza Vico e piazza Libertà, arrivate a 64,8 μg/m3 e 59,2 μg/m3, e la concentrazione di Benzo(a)Pirene misurata presso la postazione di via Pitacco, dove è stato evidenziato un andamento annuale anomalo con concentrazioni medie mensili elevate nei mesi estivi tali da determinare un valore medio annuo pari a 1,6 ng/m3 (rispetto al valore di riferimento 1ng/ m3. I dati relativi al Benzo(a)Pirene, nella postazione in questione, sono spiegabili, secondo la relazione, “ipotizzando l’origine delle ricadute di Benzo(a)Pirene dall’impianto industriale della Lucchini S.p.A. contiguo all’area monitorata”. Leggi tutto…
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