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Posts Tagged ‘metalli pesanti’

L’inferno in paradiso, alla foce del Rio Irvi – Piscinas.


Arbus, foce del Rio Irvi-Piscinas “rosso” di metalli pesanti

Passano gli anni, ma non cambia nulla.

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Veleno nei campi, veleno nei nostri piatti.


scarichi fognari

Grazie al governo del cambiamento giallo-verde, sono stati sdoganati i fanghi tossici in agricoltura.

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Fanghi tossici in agricoltura, una follia.


Masua, scarico di fanghi tossici in mare (1978)

Masua, scarico di fanghi tossici in mare (foto Raniero Massoli Novelli, 1978).   Ora li buttiamo nei campi?

Si stenta a credere a quello che si legge. Leggi tutto…

Stop al nuovo pesante inquinamento ambientale a Portoscuso!


Portoscuso, polo industriale di Portovesme

Portoscuso, polo industriale di Portovesme

L’intero territorio comunale di Portoscuso rientra nel sito di interesse nazionale (S.I.N.) per le bonifiche ambientali del Sulcis-Iglesiente-Guspinese (D.M. n. 468/2001).       Leggi tutto…

Volete continuare con queste industrie inquinanti? Bene, avete più possibilità di far morire di cancro e prendetevene la responsabilità.


Portoscuso, polo industriale di Portovesme

Portoscuso, polo industriale di Portovesme

E’ stato recentemente pubblicato l’aggiornamento del Rapporto SENTIERI­ – Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento, progetto finanziato dal Ministero della salute e coordinato dall’Istituto superiore di sanità (I.S.S.), avente quale obiettivo lo studio del rischio per la salute nei 44 siti di interesse nazionale per le bonifiche (S.I.N.). Leggi tutto…

Portoscuso, non resta che crepare tranquilli.


Portoscuso, zona industriale di Portovesme, centrale termoelettrica Enel

Portoscuso, zona industriale di Portovesme, centrale termoelettrica Enel

Reportage di Marina Forti per la rivista svizzera Area sul disastro ambientale, sanitario, sociale ed economico di Portoscuso. Leggi tutto…

Inquinamento da PFAS: danni alla salute e, forse, un po’ di giustizia per il popolo inquinato.


Cologna Veneta, scarico collettore fognario ARICA, di raccolta dei reflui di cinque depuratori (Trissino, Montecchio Maggiore, Arzignano, Montebello Vicentino e Lonigo) nel Fiume Fratta-Gorzone

Cologna Veneta, scarico collettore fognario ARICA, di raccolta dei reflui di cinque depuratori (Trissino, Montecchio Maggiore, Arzignano, Montebello Vicentino e Lonigo) nel Fiume Fratta-Gorzone

Su iniziativa della Regione Veneto, finalmente attiva sul tema, si è svolto l’importante convegno internazionale Progettare lo studio epidemiologico sulla popolazione del Veneto esposta a Pfas(Venezia, Ospedale civile SS. Giovanni e Paolo, 22-23 febbraio 2017) con la partecipazione di alcuni fra i più importanti esperti in materia.

I dati epidemiologici emersi sono molto preoccupanti: si ipotizzano seri effetti negativi sulla salute a medio-lungo termine su bambini, gestanti, adolescenti. Leggi tutto…

Rio Irvi – Piscinas, avvelenamento continuo.


Arbus, foce del Rio Irvi-Piscinas "rosso"

Arbus, foce del Rio Irvi-Piscinas “rosso”

Nei giorni scorsi si è tenuto ad Arbus (VS) un dibattito pubblico promosso dall’associazione Arbus 20e20 riguardo il pesante inquinamento determinato dalla fuoruscita di metalli pesanti dai cantieri minerari dismessi di Casargiu, sempre nel territorio comunale di Arbus.  In precedenza si era tenuto un sopralluogo.

Nulla di nuovo, se non la necessità di 40 milioni di euro per gli interventi più immediati e l’affermazione di Michele Caria, amministratore delegato della società regionale Igea s.p.a. (obbligata dalla legge alle bonifiche ambientali), secondo cui “quel fiume che nasce da Casargiu e arriva fino alle dune di Piscinas trasportando il suo carico di metalli pesanti continuerà a uscire inesorabilmente dal sottosuolo. La cosa da fare è impedirgli di arrivare a Piscinas”.

Sembrano parole un po’ banali, quasi da scoperta dell’acqua calda.  Soprattutto sembrano un esercizio del classico scaricabarile.

In realtà, soldi pubblici, opere pubbliche e cantieri sono stati posti in essere in questi ultimi anni, con risultati sconcertanti. Leggi tutto…

Nord Este del Brasile e Sulcis, storie comuni.


Sono ben vive le immagini del gravissimo disastro ambientale accaduto nel Nord Este del Brasile, a Bento Rodrigues,  dove il Rio Doce e le coste oceaniche sono stati inquinati da oltre 62 milioni di metri cubi di fanghi tossici (mercurio, arsenico, piombo, altri metalli pesanti) a causa del crollo di due dighe di contenimento in una miniera di ferro nello Stato del Minais Gerais.

Una ventina di morti e danni ambientali non ancora stimabili. Sotto accusa la società mineraria Samarco, titolare della miniera.

Grazie alle foto del prof. Raniero Massoli Novelli, geologo e appassionato ambientalista, possiamo vedere come le cose non andassero diversamente nella Sardegna a cavallo fra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso. Leggi tutto…

Com’è l’aria del Sulcis? Lo dicono le Api.


Ape (Apis mellifera L.)

Ape (Apis mellifera L.)

Ilaria Negri è un’entomologa parmense e ha recentemente condotto una ricerca scientifica concernente il monitoraggio delle polveri inquinanti a Iglesias utilizzando le Api (gen. Apis).

Lo studio rivela una forte contaminazione di questi insetti causata da polveri contenenti metalli pesanti, derivanti dall’antica attività mineraria, ma anche dal polo industriale di Portoscuso-Portovesme.

I risultati sono in linea con gli studi epidemiologici del Progetto Sentieri (Min. Salute, 2011). Leggi tutto…

A Portoscuso la catena alimentare è ormai irrimediabilmente compromessa?


Portoscuso, porto e zona industriale di Portovesme

Portoscuso, porto e zona industriale di Portovesme

E’ pervenuta la risposta (nota prot. n. PG/201416911 dell’11 giugno 2014) da parte della Direzione generale dell’Azienda USL n. 7 di Carbonia riguardo la richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione degli opportuni interventi inoltrata (30 aprile 2014) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus  concernente la predisposizione e lo svolgimento di un adeguato monitoraggio della qualità delle sostanze destinate al consumo alimentare prodotte nel territorio comunale portoscusese (regolamento CE n. 466/2001).

Erano stati coinvolti anche il Ministero dell’ambiente, gli Assessorati regionali della difesa dell’ambiente e della sanità, il Comune di Portoscuso, l’A.R.P.A.S., la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e la Commissione europea.

La situazione esposta dalla Direzione generale dell’Azienda USL n. 7 di Carbonia, frutto di analisi e monitoraggi che si protraggono da lunghi anni, appare decisamente orientata verso gli scenari peggiori: forse la stessa catena alimentare è ormai compromessa. Leggi tutto…

Rio Irvi-Piscinas e mare: cadmio e metalli pesanti, ma anche acqua, per fortuna.


Arbus, foce del Rio Irvi-Piscinas “rosso”

L’A.R.P.A.S. – Dipartimento di Cagliari ha comunicato (nota n. 22369 del 23 agosto 2012) i risultati delle analisi effettuate nel corso d’acqua del Rio Irvi – Piscinas, e nel mare prospiciente la foce in seguito alla specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi (25 giugno 2012), riguardo lo scarico di acque inquinate da metalli pesanti dal pozzo minerario dismesso di Casargiu, in Comune di Arbus (VS).

Sono stati effettuati i campionamenti “delle acque provenienti dalla galleria mineraria presente in località Casargiu (Pozzo Fais) … delle acque provenienti dalla seconda galleria situata nel promontorio che ospita la miniera di Casargiu” e “n. 3 prelievi di acqua di mare prospiciente la foce del Rio Piscinas”.  Inoltre, l’A.R.P.A.S. – Dipartimento di Cagliari effettua controlli mensili per la salvaguardia della salute pubblica (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. e D.M. n. 260/2010).

I risultati sono drammatici: “nei tre campioni di acqua di mare è stato riscontrato un contenuto di Cadmio superiore allo standard di qualità previsto dal D.M. 260/2010”, cioè da 1 μg/l  a 4 μg/l. Leggi tutto…

Richiesta ecologista dell’azione per danno ambientale contro l’inquinamento da metalli pesanti di Piscinas (Arbus).


Arbus, Rio Irvi-Piscinas “rosso”

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno inoltrato (25 giugno 2012) una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi, compreso l’esperimento dell’azione per danno ambientale, riguardo lo scarico di acque inquinate da metalli pesanti dal pozzo minerario dismesso di Casargiu, in Comune di Arbus (VS), nel corso d’acqua del Rio Irvi – Piscinas, fino al compendio dunale di Piscinas e alla foce in mare.

Interessati il Ministero dell’ambiente, l’A.R.P.A.S., la Provincia del Medio Campidano, il Comune di Arbus, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, la Commissione europea, i Carabinieri del N.O.E., la Capitaneria di Porto di Oristano e, per gli aspetti rispettivamente di competenza penale ed erariale la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e la Procura regionale della Corte dei conti per la Sardegna. Leggi tutto…

La strada dei veleni.


“La strada dei veleni”, di Marco Mostallino per Sardegna 24, è la S.S. n. 131 “Carlo Felice: tra il chilometro 41 e il 58,500, poggia su un letto di scorie tossiche che, ad ogni pioggia, rilasciano nel terreno acido solforico, ruggine, mercurio. E’ uno dei frutti malati dell’avventura nel preteso Klondike sardo, la miniera d’oro di Furtei (VS), teatro di varie azioni legali delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, in particolare contro la scandalosa speculazione affaristica e l’ignavia della Regione autonoma della Sardegna

“Il sogno della miniera si esaurisce in fretta: pochissimo oro estratto, tanti operai sulla strada e, soprattutto, montagne di scorie tossiche abbandonate. Finché l’appalto per una nuova strada diventa la maniera per far sparire i veleni: finiscono sotto l’asfalto e il costoso smaltimento diventa così un lucroso affare per pochi, autorizzato da una serie di analisi poi misteriosamente scomparse. Ma gli acidi cominciano a colare, danneggiando i cavalcavia e inquinando i campi: un disastro ambientale pagato con denaro pubblico”

Inchiesta molto interessante, da vedere.

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra