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Può la prevenzione sismica basarsi sugli scongiuri?
Vale la pena di correre dei rischi solcando aree colpite più volte negli anni recenti da terremoti devastanti?” Leggi tutto…
Sulmona insorge contro il gasdotto Rete Adriatica.
Il Consiglio dei Ministri sta per approvare definitivamente il progetto di gasdotto Snam s.p.a. “Rete Adriatica”, lungo l’Appennino, nelle zone a maggior rischio sismico d’Italia, ricche di valori naturalistici e paesaggistici.
Potrebbe danneggiare gravemente turismo e prodotti tipici locali (il tartufo umbro-marchigiano, per esempio). In più non serve, visto che interessa zone già servite da metanodotti e il consumo in Italia diminuisce da anni. Leggi tutto…
Michele Boato aderisce alla campagna di mail bombing contro il gasdotto “Rete Adriatica”.
Michele Boato, già parlamentare e assessore regionale del Veneto, aderisce alla campagna di mail bombing contro il devastante e inutile progetto di gasdotto “Rete Adriatica”.
Centinaia di cittadini italiani l’hanno già fatto, Facciamolo anche noi! Leggi tutto…
Il gasdotto esplode, la Snam minimizza, il Governo Renzi fa il pesce in barile.
E’ bastata una normale perturbazione invernale, forse un banale smottamento e il gasdotto è esploso.
E’ avvenuto a Mutignano, in Comune di Pineto, in Abruzzo, il 6 marzo 2015. Feriti e gravi danni, solo per un miracolo non c’è stata una strage.
E non è nemmeno la prima volta: i gasdotti possono esplodere ed esplodono.
E non lo fanno nemmeno per fare un dispetto al Gruppo Snam, il monopolista dei gasdotti in Italia, che tenta una qualche spiegazione minimizzatrice.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo ha aperto un procedimento penale per incendio colposo e crollo colposo. Leggi tutto…
Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus per l’ambiente e la salute pubblica nel 2014.
329 azioni legali e di sensibilizzazione per la difesa delle coste e delle zone umide, per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti ed un utilizzo intelligente delle energie rinnovabili, contro l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, per la tutela degli altri animali, in favore dei parchi naturali, dei boschi e delle aree archeologiche, per la salvaguardia dei diritti civili.
In ben 293 casi (l’89,05%) c’è stato un riscontro da parte delle amministrazioni pubbliche competenti e, quando richiesta, da parte della magistratura. Leggi tutto…
Un altro gasdotto per la speculazione energetica, il T.A.P.
“I volumi di gas naturale approvvigionati dalle società consolidate sono stati di 85,67 miliardi di metri cubi con un decremento rispetto al 2012 di 1,02 miliardi di metri cubi, pari al 1,2%”, così afferma l’E.N.I. s.p.a., holding controllante del sistema monopolistico dei gasdotti e del gas naturale[1] in Italia insieme al gruppo S.N.A.M. in riferimento al 2013.
Non vi quindi sono aumenti della richiesta di gas naturale. I consumi di gas, nel nostro Paese, non hanno mai superato gli 85 miliardi di metri cubi l’anno, mentre le infrastrutture esistenti (metanodotti e rigassificatori) hanno la ben superiore capacità di importazione di 107 miliardi di metri cubi annui. Abbiamo, inoltre, un’ottima diversificazione degli approvvigionamenti di gas: l’85-90 % viaggia in gasdotti che arrivano dal nord Europa (Olanda e Norvegia), dall’Est (Russia) e dall’Africa (Algeria e Libia). Inoltre sono operativi due rigassificatori (Rovigo e Panigaglia) che danno circa il 15% del gas consumato in Italia. Gli impianti di stoccaggio (8 strategici principali, 15 miliardi di metri cubi) sono in mano alla Stogit s.p.a., controllata dalla S.N.A.M. anch’essa. Leggi tutto…
No al barbaro tentativo di sventrare l’Appennino per un gasdotto inutile e dannoso!
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (27 luglio 2014) un atto di intervento con “osservazioni” nel procedimento per l’autorizzazione alla costruzione del “Metanodotto Foligno-Sestino DN 1200 (48”) DP 75 bar” e per la costituzione del vincolo preordinato all’esproprio della Snam Rete Gas s.p.a. (art. 52 quinques del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.). Leggi tutto…
Il più deciso “no” a “questo” tracciato del gasdotto Snam sull’Appennino!
Il Comitato interregionale “No Tubo”e l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato (13 settembre 2012) un atto di intervento con “osservazioni” nel procedimento di “verifica di assoggettabilità” relativo al progetto di variante del tracciato del gasdotto “Rete Adriatica” (tronco Foligno-Sestino) nei Comuni di Gubbio e Gualdo Tadino (PG)proposto dalla Snam Rete Gas s.p.a.
La variante è stata determinata dalla prescrizione della Regione Umbria (punto E36) contenuta nel decreto ministeriale del 16 maggio 2011, n. 256 contenente giudizio positivo condizionato di compatibilità ambientale del progetto originario. Leggi tutto…
Bye, bye, gasdotto Galsi?
I padroni del gas, la società di Stato algerina Sonatrach, non sono più tanto convinti di voler realizzare il progetto di gasdotto Algeria – Sardegna – Toscana proposto da Galsi s.p.a. (di cui sono gli azionisti di riferimento). Il motivo è molto importante, anzi determinante: le formule di prezzo non condivise.
La Sonatrach vorrebbe un “prezzo fisso” garantito, gli altri soci “pesanti” di Galsi s.p.a. (Edison, Enel, Hera) vorrebbero invece un “prezzo variabile” in ragione delle oscillazioni del mercato. La Regione autonoma della Sardegna (che detiene l’11,6% del capitale sociale mediante la Sfirs s.p.a.) sborsa soldi (ben 150 milioni di euro), non ne ha un beneficio diretto e fà un po’ la figura dell’utile idiota.
Se ne riparlerà nel novembre 2012. Leggi tutto…
lettera aperta al Ministro dell’ambiente Corrado Clini sul gasdotto “Rete Adriatica”.
Associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Via Cocco Ortu n. 32 – 09128 Cagliari – posta elettronica grigsardegna5@gmail.com.
Prof. Corrado Clini
Ministro dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare
Gent.mo Signor Ministro,
riteniamo giustamente fondate le Sue preoccupazioni in merito ad alcuni progetti del settore energetico che dovrebbero essere realizzati nelle aree dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto dei giorni scorsi. Leggi tutto…
La British Gas rinuncia al rigassificatore di Brindisi: ha ancora senso il gasdotto “Rete Adriatica”?
Il grande metanodotto Rete Adriatica era stato concepito dalla SNAM come infrastruttura al servizio del rigassificatore di Brindisi.
Ora la BRITISH GAS, che per 11 anni ha tentato invano di costruire il rigassificatore, ha deciso di gettare la spugna: rinuncia al progetto e cessa ogni attività in Puglia.
A questa conclusione il colosso energetico inglese, é giunto dopo una lunga serie di vicissitudini e di violazioni di legge che avevano portato al sequestro penale dell’area e al processo per corruzione a carico dell’ex sindaco di Brindisi Giovanni Antonino, che nel 2007 fu travolto dallo scandalo per la tangente di 360 milioni di lire pagatagli dalla BG in cambio dell’autorizzazione a realizzare l’impianto. Leggi tutto…
Quando il gasdotto esplode.
I soliti esperti dicono che sia impossibile, che i sistemi di sicurezza impediscano qualsiasi avvenimento simile.
Eppure, ostinatamente, i gasdotti esplodono. Sembra che lo facciano apposta per dar ragione agli ecologisti che rompono le scatole ai portatori di benessere.
Dal canto nostro continuiamo le durissime battaglie contro i folli progetti di gasdotto Galsi s.p.a. e “Rete Adriatica”. Pesanti danni ambientali, gravissimi rischi sismici, inutilità, duri problemi economico-sociali, ecco il futuro.
Amici della Terra, Comitato interregionale “No Tubo”, Lega per l’Abolizione della Caccia, Gruppo d’Intervento Giuridico Leggi tutto…
Gasdotto Galsi: il sonno della Regione genera mostri.
Come avevamo previsto, con i picchetti sui terreni e le ruspe pronte a intervenire, residenti, amministrazioni locali, aziende interessati daranno vita a contestazioni di vario genere contro il progetto di gasdotto Galsi s.p.a. che attraverserà la Sardegna.
Infatti, il 25 luglio 2011 sul quotidiano La Nuova Sardegna veniva stato pubblicato l’avviso + elenco particelle catastali e proprietari (art. 52 ter del D.P.R. n. 327/2001 e s.m.i.) di avvio del procedimento di esproprio delle aree interessate dal tracciato del gasdotto Galsi s.p.a. in Sardegna e a Piombino, in Toscana.
Nonostante se ne parli da anni, nonostante una battaglia disperata delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico, Amici della Terra e Lega per l’Abolizione della Caccia ha consentito – grazie soprattutto alla preziosissima opera dell’ornitologo Giuseppe Floris e della biologa marina Paola Turella – la riapertura del procedimento di valutazione di impatto ambientale (gennaio 2010), l’interesse mostrato da amministrazioni locali e popolazioni interessate è stato piuttosto scarso fino a queste ultime settimane. Leggi tutto…
















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