I progetti di gasdotto in Sardegna non possono essere valutati a pezzi e pezzettini!
A livello europeo è noto come salami slicing, cioè la furbesca divisione di un unico progetto per attenuarne il previsto impatto ambientale. E’ una prassi vietata, anche secondo la costante giurisprudenza comunitaria e nazionale.
Ed è quello che si sta facendo in Sardegna in questi mesi in relazione ai progetti della Società Gasdotti Italia s.p.a. e Snam Rete Gas s.p.a. per la realizzazione della dorsale di trasporto del gas naturale (metano) e delle relative derivazioni.
Le due società hanno furbescamente presentato istanza[1] per avviare i rispettivi procedimenti di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) esclusivamente per il tronco centro-meridionale dell’Isola (Città metropolitana di Cagliari e Province del Sud Sardegna e di Oristano), dimenticandosi del tronco centro-settentrionale (Province di Sassari e di Nuoro).
Non solo. Sarebbe necessario valutare gli impatti cumulativi dei due diversi progetti, qualora non fossero anche formalmente alternativi. In caso diverso, la Sardegna passerebbe da nessuna rete metanifera a ben due reti metanifere concorrenziali!
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, pertanto, inviato (21 giugno 2017) un atto di intervento nei due procedimenti di V.I.A. relativi ai rispettivi progetti di gasdotto al Servizio valutazioni ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma della Sardegna, chiedendone la dichiarazione di improcedibilità per la mancata valutazione integrale e cumulativa degli impatti ambientali.
Il gas naturale è una fonte di energia di origine fossile, come il carbone e il petrolio, il cui utilizzo comporta l’emissione di gas serra e di altri inquinanti atmosferici, però in misura sensibilmente inferiore rispetto agli altri combustibili fossili. Infatti, a parità di energia prodotta, la combustione del gas naturale emette circa il 75% dell’anidride carbonica (CO2) prodotta dall’olio combustibile e circa il 50% di quella prodotta dal carbone.
Nell’attuale fase di transizione dal presente sistema energetico mondiale imperniato sulle fonti fossili al futuro sistema basato sulle fonti rinnovabili, il gas naturale rappresenta certo un’utile soluzione temporanea. In tal senso, l’impiego del gas naturale, in sostituzione di altre fonti fossili come derivati petroliferi e carbone, appare senza dubbio auspicabile.
Attualmente (dati piano energetico ambientale regionale) in Sardegna abbiamo i seguenti dati relativi alle fonti di produzione energetica: 78% termoelettrica, 11% eolica, 5% bioenergie, 5% fotovoltaico, 1% idroelettrico. Fonte termoelettrica: 42% carbone; 49% derivati dal petrolio; 9% biomasse. L’utilizzo del gas naturale sarebbe conveniente sul piano ambientale ed economico, qualora sostitutivo del carbone e dei derivati dal petrolio. Tuttavia, oltre il 46% dell’energia prodotta “non serve” all’Isola e viene esportato.
In ogni caso, la realizzazione di un unico gasdotto deve avere il minimo impatto sull’ambiente e sui contesti economico-sociali interessati. Di altri scempi ambientali non se ne sente proprio il bisogno.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
____________
[1] qui il procedimento di V.I.A. del progetto presentato dalla Società Gasdotti Italia s.p.a. Il progetto presentato dalla Snam Rete Gas s.p.a. non è ancora stato pubblicato sul sito web istituzionale Sardegna Ambiente.
(foto Raniero Massoli Novelli, Cristiana Verazza, S.D., archivio GrIG)
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- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
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Due progetti per un unico metanodotto. Grig: “Verifiche più stringenti”: http://www.sardiniapost.it/ambiente/due-progetti-per-un-unico-metanodotto-grig-verifiche-piu-stringenti/
______________
da Cagliaripad, 21 giugno 2017
I progetti di gasdotto in Sardegna non possono essere valutati a pezzi e pezzettini.
A livello europeo è noto come salami slicing, cioè la furbesca divisione di un unico progetto per attenuarne il previsto impatto ambientale: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=53713
Forse una tecnica per superare una valutazione complessa che unica darebbe realmente la dimensione degli impatti ma spezzettata potrebbe riservare un esito diverso.
sì, appunto.
Passati esempi e alcuni tuttora possono essere molto negativi per la Sardegna.
ecco qui, un altro “pezzo”.
dal sito web istituzionale Sardegna Ambiente, 26 giugno 2017
Valutazione di impatto ambientale per il progetto “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Nord” ubicati in vari comuni delle province di Sassari, Nuoro e Oristano.
La Società Gasdotti Italia SpA ha depositato, presso il Servizio delle valutazioni ambientali (SVA) dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, l’istanza di Valutazione di impatto ambientale (VIA), corredata della relativa documentazione, per il progetto “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Nord” ubicato nei Comuni di Porto Torres, Sassari, Usini, Tissi, Ossi, Muros, Carceghe, Codrongianos, Siligo, Bonnannaro, Torralba, Cheremule, Giave, Cossoine, Pozzomaggiore, Sindia, Macomer, Borore, Dualchi, Noragugume, Bolotana, Ottana, Orani, Oniferi, Nuoro, Norbello, Abbasanta, Paulilatino, Villanova Truschedu, Zerfaliu, Ollastra, Simaxis, Oristano, Palmas Arborea.
La pubblicazione è stata effettuata nel quotidiano La Nuova Sardegna in data 13 giugno 2017.
Lo SIA e gli elaborati progettuali sono consultabili anche presso i Comuni di Porto Torres, Sassari, Usini, Tissi, Ossi, Muros, Carceghe, Codrongianos, Siligo, Bonnannaro, Torralba, Cheremule, Giave, Cossoine, Pozzomaggiore, Sindia, Macomer, Borore, Dualchi, Noragugume, Bolotana, Ottana, Orani, Oniferi, Nuoro, Norbello, Abbasanta, Paulilatino, Villanova Truschedu, Zerfaliu, Ollastra, Simaxis, Oristano, Palmas Arborea, nelle province di Sassari, Nuoro e Oristano: http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=341055&v=2&c=4807&idsito=18&b=1
e qui un altro “pezzo” ancora.
dal sito web istituzionale Sardegna Ambiente, 23 giugno 2017
Valutazione di impatto ambientale per il progetto “Metanizzazione Sardegna” ubicato in vari comuni delle province di Oristano, Sud Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari.
La Società Snam Rete Gas SpA ha depositato, presso il Servizio delle valutazioni ambientali (SVA) dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, l’istanza di Valutazione di impatto ambientale (VIA), corredata della relativa documentazione, per il progetto “Metanizzazione Sardegna”, ubicato nei Comuni di Assemini, Cagliari, Carbonia, Capoterra, Decimoputzu, Domusnovas, Guspini, Iglesias, Marrubiu, Mogoro, Musei, Oristano, Pabillonis, Palmas Arborea, San Gavino Monreale, Sanluri, Santa Giusta, Sardara, Sarroch, Serramanna, Sestu, Siliqua, Terralba, Uras, Uta, Vallermosa, Villacidro, Villamassargia, Villasor, Villaspeciosa.
La pubblicazione è stata effettuata nel quotidiano L’Unione Sarda in data 21 giugno 2017.
Lo SIA e gli elaborati progettuali sono consultabili anche presso i Comuni di Assemini, Cagliari, Carbonia, Capoterra, Decimoputzu, Domusnovas, Guspini, Iglesias, Marrubiu, Mogoro, Musei, Oristano, Pabillonis, Palmas Arborea, San Gavino Monreale, Sanluri, Santa Giusta, Sardara, Sarroch, Serramanna, Sestu, Siliqua, Terralba, Uras, Uta, Vallermosa, Villacidro, Villamassargia, Villasor, Villaspeciosa, nelle province di Oristano, Sud Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari: http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=340949&v=2&c=4807&idsito=18&b=1
da La Stampa, 28 giugno 2017
Il gas supera il petrolio, è la prima fonte di energia in Italia.
A tirare le fila dei consumi energetici è stata l’Unione Petrolifera nel corso dell’assemblea annuale: http://www.lastampa.it/2017/06/27/economia/il-gas-supera-il-petrolio-la-prima-fonte-di-energia-in-italia-by28HY2ExtSCWDKk4WWd5M/pagina.html
“In ogni caso, la realizzazione di un unico gasdotto deve avere il minimo impatto sull’ambiente e sui contesti economico-sociali interessati. Di altri scempi ambientali non se ne sente proprio il bisogno.” Quindi il solare termodinamico sarebbe lo scempio ambientale, mentre il gasdotto che attraversa tutta la Sardegna da sud a nord e le varie diramazioniper il sulcis, per il nuorese e per Olbia una striscia lunga centinaia di chilometri e larga 60 metri, che attraversa decine di aree protette, che spiana colline, che inquina solo il 75% del carbone (senza contare l’inquinamento in fase di estrazione e di trasporto che lo colloca al primo posto tra gli inquinanti), sarebbe “il minimo impatto sull’ambiente”? e le ricadute economico-sociali quali sarebbero, quelle per cui il prezzo del gas lo fa la regione e non il fornitore, il trasportatore, il rigasificatore e il distributore?
il solare termodinamico è uno scempio ambientale e sociale quando ci si ostina in modo tanto arrogante quanto presuntuoso a volerlo realizzare su terreni agricoli anzichè in aree industriali.
Non è difficile capirlo.
Il problema è che, per interessi personali, alcuni non vogliono proprio capirlo. E’ un problema tutto loro.
Poi non capire che cosa c’è scritto nell’articolo è un altro problema.
Il succo è semplice: se il metano sostituisce i derivati dal petrolio avremo un combustibile fossile meno inquinante in fase di transizione verso le fonti di energia rinnovabili.
Non è difficile capirlo.
Buona serata.
Stefano Deliperi
e ora cambia il tavolo, se non le carte 😉
da Sardinia Post, 12 agosto 2017
Le verifiche sul metanodotto traslocano da Cagliari a Roma: http://www.sardiniapost.it/ambiente/le-verifiche-sul-metanodotto-traslocano-roma/
dal sito web istituzionale Sardegna Ambiente
Trasferimento procedimenti al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare a seguito del nuovo riparto di competenze stabilito con il D.Lgs. 104/2017, (http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=344874&v=2&c=4807&idsito=18&b=1)
Il Servizio Valutazioni Ambientali (SVA) informa che con l’entrata in vigore del Decreto legislativo 104/2017, che ha modificato la parte Seconda, Titolo Terzo del D.Lgs. 152/2006, recante la disciplina in materia di valutazione di impatto ambientale, il Ministero dell’Ambiente ha attratto alla sua sfera di competenza diverse categorie di progetti da sottoporre alle procedure in materia di VIA.
Di conseguenza, per quanto attiene a 3 progetti relativi alla realizzazione della dorsale di trasporto del gas in Sardegna, rispetto ai quali le società SGI e SNAM, avevano depositato le relative istanze di VIA presso lo SVA, anche in riscontro all’invito dei Ministeri dello Sviluppo economico, del Ministero dell’Ambiente e alla richiesta avanzata dalle Società, con note prot. 17056 del 7.08.2017, n. 17308 del 09.08.2017 e 17458 dell’11.08.2017, lo SVA ha provveduto al trasferimento dei procedimenti alla nuova Autorità competente. Ogni informazione è disponibile anche presso i link istituzionali regionali e ministeriali relativi ai singoli procedimenti.
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Valutazione di impatto ambientale per il “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Sud” ubicato in vari comuni delle province di Oristano, Sud Sardegna e della Città Metropolitana di Cagliari. (http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=336323&v=2&c=4807&t=1&b=1)
La Società Gasdotti Italia S.p.A. ha depositato, presso il Servizio delle valutazioni ambientali (SVA) dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, l’istanza di Valutazione di impatto ambientale (VIA), corredata della relativa documentazione, per il progetto “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Sud” ubicato nei Comuni di Oristano, Palmas Arborea, Santa Giusta, Marrubiu, Uras, Mogoro, Pabillonis, Sardara, San Gavino Monreale, Villacidro, Serramanna, Villasor, Decimoputzu, Villaspeciosa, Vallermosa, Siliqua, Musei, Domusnovas, Villamassargia, Iglesias, Carbonia, Decimomannu, Uta, Assemini, Capoterra, Sarroch, Sestu, Selargius, Monserrato, nelle province di Oristano, Sud Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari.
La pubblicazione è stata effettuata nel quotidiano L’Unione Sarda in data 16 marzo 2017. Lo SIA e gli elaborati progettuali sono consultabili anche presso i Comuni Oristano, Palmas Arborea, Santa Giusta, Marrubiu, Uras, Mogoro, Pabillonis, Sardara, San Gavino Monreale, Villacidro, Serramanna, Villasor, Decimoputzu, Villaspeciosa, Vallermosa, Siliqua, Musei, Domusnovas, Villamassargia, Iglesias, Carbonia, Decimomannu, Uta, Assemini, Capoterra, Sarroch, Sestu, Selargius, Monserrato e presso le province di Oristano, Sud Sardegna e la Città Metropolitana di Cagliari.
Procedimento trasferito al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con nota SVA n. prot. 17308 del 9.08.2017 a seguito del nuovo riparto di competenze stabilito con il D.Lgs. 104/2017
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Valutazione di impatto ambientale per il progetto “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Nord” ubicati in vari comuni delle province di Sassari, Nuoro e Oristano. (http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=341055&v=2&c=4807&t=1)
La Società Gasdotti Italia SpA ha depositato, presso il Servizio delle valutazioni ambientali (SVA) dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, l’istanza di Valutazione di impatto ambientale (VIA), corredata della relativa documentazione, per il progetto “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Nord” ubicato nei Comuni di Porto Torres, Sassari, Usini, Tissi, Ossi, Muros, Carceghe, Codrongianos, Siligo, Bonnannaro, Torralba, Cheremule, Giave, Cossoine, Pozzomaggiore, Sindia, Macomer, Borore, Dualchi, Noragugume, Bolotana, Ottana, Orani, Oniferi, Nuoro, Norbello, Abbasanta, Paulilatino, Villanova Truschedu, Zerfaliu, Ollastra, Simaxis, Oristano, Palmas Arborea.
La pubblicazione è stata effettuata nel quotidiano La Nuova Sardegna in data 13 giugno 2017.
Lo SIA e gli elaborati progettuali sono consultabili anche presso i Comuni di Porto Torres, Sassari, Usini, Tissi, Ossi, Muros, Carceghe, Codrongianos, Siligo, Bonnannaro, Torralba, Cheremule, Giave, Cossoine, Pozzomaggiore, Sindia, Macomer, Borore, Dualchi, Noragugume, Bolotana, Ottana, Orani, Oniferi, Nuoro, Norbello, Abbasanta, Paulilatino, Villanova Truschedu, Zerfaliu, Ollastra, Simaxis, Oristano, Palmas Arborea, nelle province di Sassari, Nuoro e Oristano.
Procedimento trasferito al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con nota SVA n. prot. 17458 del 11.08.2017 a seguito del nuovo riparto di competenze stabilito con il D.Lgs. 104/2017
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Valutazione di impatto ambientale per il progetto “Metanizzazione Sardegna” ubicato in vari comuni delle province di Oristano, Sud Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari.(http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=340949&v=2&c=4807&idsito=18&b=1)
La Società Snam Rete Gas SpA ha depositato, presso il Servizio delle valutazioni ambientali (SVA) dell’Assessorato regionale della Difesa dell’ambiente, l’istanza di Valutazione di impatto ambientale (VIA), corredata della relativa documentazione, per il progetto “Metanizzazione Sardegna”, ubicato nei Comuni di Assemini, Cagliari, Carbonia, Capoterra, Decimoputzu, Domusnovas, Guspini, Iglesias, Marrubiu, Mogoro, Musei, Oristano, Pabillonis, Palmas Arborea, San Gavino Monreale, Sanluri, Santa Giusta, Sardara, Sarroch, Serramanna, Sestu, Siliqua, Terralba, Uras, Uta, Vallermosa, Villacidro, Villamassargia, Villasor, Villaspeciosa.
La pubblicazione è stata effettuata nel quotidiano L’Unione Sarda in data 21 giugno 2017.
Lo SIA e gli elaborati progettuali sono consultabili anche presso i Comuni di Assemini, Cagliari, Carbonia, Capoterra, Decimoputzu, Domusnovas, Guspini, Iglesias, Marrubiu, Mogoro, Musei, Oristano, Pabillonis, Palmas Arborea, San Gavino Monreale, Sanluri, Santa Giusta, Sardara, Sarroch, Serramanna, Sestu, Siliqua, Terralba, Uras, Uta, Vallermosa, Villacidro, Villamassargia, Villasor, Villaspeciosa, nelle province di Oristano, Sud Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari.
Procedimento trasferito al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con nota SVA n. prot. 17056 del 7.08.2017 a seguito del nuovo riparto di competenze stabilito con il D.Lgs. 104/2017
da L’Unione Sarda, 13 settembre 2017
Metanodotto sardo, è corsa a due. Ora i tempi si allungano. (Fabio Manca) (http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/09/13/metanodotto_sardo_corsa_a_due_ora_i_tempi_si_allungano-68-643907.html)
Il percorso è tracciato. Scritto nero su bianco nella Strategia elettrica nazionale: entro il 2025 la Sardegna dovrebbe avere il suo metanodotto e, di conseguenza, una bolletta energetica uguale a quella del resto d’Italia. Trasporterà Gas naturale liquefatto (Gnl), di cui il Qatar è il principale esportatore al mondo, e per realizzarlo il governo con il Patto sulla Sardegna ha messo sul piatto oltre un miliardo e mezzo di euro che in realtà sarà riversato in buona parte sulla tariffa nazionale di trasporto (che viene pagata dalle bollette degli italiani già allacciati alle reti gas).
I TEMPI SLITTANO – I tempi, tuttavia, sono destinati a slittare. Principalmente per quattro ragioni: la prima è che la partecipazione di due società ai progetti per le due dorsali di trasporto del gas – una rete di circa 600 chilometri di tubi e raccordi – è un fatto inedito che ha imposto al ministero dello Sviluppo economico l’attuazione di nuove procedure, allungando la tempistica prevista. La seconda è che la competenza della procedura di valutazione di impatto ambientale, necessaria per dare il via ai progetti, è stata avviata dalla Regione e poi – dopo un cambio normativo avvenuto a metà giugno – un mese fa è passata al ministero dell’Ambiente a cui da via Roma stanno passando le carte. La terza è la continua domanda di integrazioni progettuali che fa slittare le scadenze; la quarta è la richiesta formale di una valutazione cumulativa dei due progetti da parte degli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico che sospettano che la presentazione di due progetti singoli sia un escamotage per attenuarne l’impatto ambientale.
IN CHE FASE È IL PROGETTO – Attualmente la situazione è questa: il 16 marzo e il 13 giugno scorsi la Sgi (Società gasdotti Italia, di proprietà del fondo di investimento Macquarie Infrastructure) ha presentato le richieste di valutazione di impatto per il cosiddetto “Sistema di trasporto gas naturale Sardegna” (dorsale centro-sud e dorsale nord); tra il 21 giugno e il 26 luglio sono state presentate quelle di Snam rete Italia. Entrambe le procedure (quella di Sgi ha subito un primo intoppo tecnico, già superato) sono ancora nella fase iniziale.
I DEPOSITI COSTIERI – Al ministero sono in corso anche i procedimenti autorizzativi di alcuni dei depositi costieri – in linea di massima ce ne sarà uno in ogni porto – necessari per approvvigionare le navi o le autocisterne che trasportano il gas ai clienti finali. Tre avranno sede nella zona di Oristano e sono stati presentati da Higas (che ha già avuto l’ok), Edison e Ivi petrolifera; un quarto è stato proposto dalla IsGas, che gestisce la rete di distribuzione ad aria propanata di Cagliari, e prevede la costruzione al porto di Cagliari di serbatoi di gas naturale liquefatto per un volume complessivo di 20mila metri cubi connessi a un rigassificatore (ce ne vorranno anche altri) da allacciare agli adduttori che già oggi alimentano la rete di distribuzione ad aria propanata dell’area metropolitana cagliaritana. Altri due progetti sono stati annunciati ma non risultano procedure in corso: uno è di Eni, per la localizzazione di una nave di stoccaggio a Porto Torres, l’altro del Consorzio industriale della provincia di Sassari per la realizzazione di un deposito.
ASSESSORE PREOCCUPATO – Alla Regione non negano un po’ di apprensione. “Per i tempi della metanizzazione siamo preoccupati ogni giorno dall’inizio della legislatura”, commenta l’assessore all’Industria Maria Grazia Piras. “Siamo l’ultima regione italiana priva del metano e fra le poche rimaste in Europa. Siamo in questa situazione da almeno 25 anni. Al momento c’è uno slittamento dovuto alla procedura di Via, ma qualche ritardo dato che si tratta di un’opera importante e con implicazioni tecniche rilevanti poteva essere messo in conto. A patto che sia dentro limiti temporali ragionevoli”.
SGI: “NOI SERENI” – Ottenute le autorizzazioni ambientali, il Mise confronterà gli elaborati e sceglierà quello migliore sul piano dei costi – benefici. Sgi è fiduciosa: “Abbiamo presentato e discusso il progetto a tutti gli enti locali coinvolti dal tracciato e svolto incontri pubblici per illustrare il progetto alla popolazione”, spiega Giovanni Galgano, responsabile delle relazioni esterne della società. Avendo formalizzato il progetto più recentemente e dopo il passaggio delle competenze a Roma, Snam non ha ancora avviato il dialogo con le popolazioni ma, come si apprende da fonti della società, lo farà.
da L’Unione Sarda, 27 settembre 2017
Metanizzazione della Sardegna: sì o no? Tutti i numeri, dai costi alle emissioni: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/09/27/metanizzazione_della_sardegna_s_o_no_tutti_i_numeri_dai_costi_all-68-649145.html
Criteria ha analizzato la sostenibilità ambientale. Sarebbe interessante sapere chi ha commissionato questo lavoro e chi paga… Questa schifezza del metano arriva troppo tardi e puzza già da lontano.
Amici sardi, quando smetterete di distruggere la vostra bellissima isola?
da Il Fatto Quotidiano, 28 novembre 2017
Metanizzare la Sardegna? La pazza idea uscita dalla Cop23, (Mario Agostinelli): https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/28/metanizzare-la-sardegna-la-pazza-idea-uscita-dalla-cop23/4004453/
non c’è nemmeno un progetto, non c’è stato – ovviamente – un procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) unico, ma a breve partiranno i lavori.
Quante balle raccontano..e quanto fumo negli occhi.
A.N.S.A., 5 dicembre 2017
Metanizzazione della Sardegna è realtà. De Vincenti, passo avanti decisivo. Renzi,lavorato personalmente. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/12/05/metanizzazione-della-sardegna-e-realta_c4115602-8006-42fc-a6dd-57413ecf6e4b.html)
Ora è ufficiale: a breve cominceranno i lavori per la metanizzazione della Sardegna. Lo hanno annunciato Snam, Società Gasdotti Italia (SGI) e i suoi azionisti, il fondo infrastrutturale Macquarie European Infrastructure Fund 4 e la compagnia assicurativa Swiss Life Holding, che hanno individuato un progetto comune per realizzare l’infrastruttura di trasporto di gas naturale nell’isola alimentata da una molteplicità di punti di ingresso attualmente identificati in Cagliari, Oristano e Porto Torres.
Il progetto è in grado di favorire minori costi in bolletta per famiglie e imprese oltre a nuove opportunità di sviluppo e competitività per l’economia locale e per l’occupazione, in particolare nei settori manifatturiero e dei trasporti marittimi. La costruzione e messa in esercizio del primo tratto di rete è stimata nel primo semestre 2020, previo ottenimento delle autorizzazioni necessarie.
Il segretario del Pd Matteo Renzi, in visita in Sardegna, ha commentato con un tweet: “Nel giorno in cui la Snam annuncia finalmente l’inizio dei lavori per la metanizzazione della Sardegna, visito diverse realtà di questa regione meravigliosa. Avanti, insieme”. Poi ha aggiunto: “È una delle cose alle quali ho lavorato più di tutte personalmente”. E nella sua tappa a Cagliari, prima di ripartire per Roma, ha sottolineato: “Oggi è arrivata una notizia molto importante per la Sardegna e che riguarda un progetto nel quale mi sono personalmente impegnato e del quale mi sono personalmente occupato nei mesi in cui sono stato a Palazzo Chigi, vale a dire la metanizzazione.
Snam ha dato ufficialmente la notizia: partono i cantieri per la metanizzazione dell’isola e nel primo semestre del 2020 finalmente il gas arriverà in Sardegna – ha aggiunto – certo, pensare che si debba attendere il 2020 per avere il gas può sembrare assurdo: il giorno più adatto era ieri, se ieri non si è fatto è bene iniziare oggi”, ha chiarito l’ex premier.
Soddisfazione è stata espressa anche dal ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti. “La metanizzazione rappresenta un passo avanti decisivo per l’intera Isola, un obiettivo stabilito nel Patto Sardegna firmato poco più di un anno fa da Renzi e Pigliaru e che oggi prende forma grazie all’azione di Governo e Regione”.
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da L’Unione Sarda, 5 dicembre 2017
Renzi in visita nell’Isola: “Dal 2020 arriva il metano”: http://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2017/12/05/matteo_renzi_a_cagliari_primo_tema_la_continuit_territoriale-1-673411.html
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da Sardinia Post, 5 dicembre 2017
Snam e Sgi puntano sull’Isola per la rete gas: “Bollette meno care”: http://www.sardiniapost.it/economia/snam-sgi-puntano-sullisola-la-rete-gas-bollette-meno-care/
Bene: ora il metano in Sardegna ha nome e cognome. Se l’ineffabile ex premier si è personalmente (!) impegnato nel progetto, siamo sicuri che o non si farà oppure sarà l’ennesima porcheria rifilata ai sardi. Il bello è che molti (troppi…) di loro sorridono felici, credono nella barzelletta che ci sarà un calo nelle bollette. AH AH AH.
A.N.S.A., 2 marzo 2018
Metano: accelerazione dopo incontro Mise. Convergenza Snam e Sgi, ora iter procede velocemente. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/03/02/metano-accelerazione-dopo-incontro-mise_a335b363-5471-43a4-9a81-0bc6330723c3.html)
Nuova accelerazione per la metanizzazione dell’isola. In un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico Snam e SGI hanno annunciato la convergenza sul progetto presentato da Snam, il cui iter autorizzativo sta procedendo speditamente. Nel contempo, le due società stanno finalizzando l’accordo per la costituzione della joint-venture operativa che realizzerà e gestirà la nuova infrastruttura.
Il Mise ha dunque impresso un significativo impulso al progetto di metanizzazione della Sardegna, convocando in un incontro dedicato, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, le assessore dell’Industria e dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, e tutti gli operatori interessati, alla presenza del Ministero dell’Ambiente e dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.
Data l’urgenza e la strategicità dell’opera, gli uffici dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente hanno confermato la propria disponibilità ad effettuare le valutazioni di competenza in tempi rapidi rispetto al normale iter di valutazione dei piani decennali di sviluppo della rete di trasporto.
Si è manifestato un grande interesse da parte degli operatori disponibili ad effettuare investimenti in infrastrutture di approvvigionamento di GNL, che hanno evidenziato apprezzabili progressi degli iter autorizzativi e la necessità di completamento del quadro regolatorio di riferimento. In particolare, l’Eni ha manifestato disponibilità a mettere a disposizione di un soggetto terzo strutture e aree per la realizzazione di un terminale di rigassificazione nell’area di Porto Torres. L’Eni inoltre è disponibile a fornire per due anni al mercato sardo GNL a un prezzo in linea a quello del gas italiano. Gli uffici dell’Autorità hanno quindi espresso il loro impegno per la definizione del quadro regolatorio relativo all’attuazione della direttiva DAFI, presumibilmente nel corso dell’anno, con la predisposizione di documenti di consultazione entro la prossima primavera.
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da La Nuova Sardegna, 3 marzo 2018
Regione e ministero accelerano sul metano, a Porto Torres il nuovo rigassificatore.
Per il presidente della giunta Francesco Pigliaru si è fatto avanti un passo decisivo. C’è stato un avvicinamento tra le due società che gestiranno la nuova infrastruttura. Eni metterà a disposizione aree e impianti nella zona industriale. (Claudio Zoccheddu): http://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/03/03/news/regione-e-ministero-accelerano-sul-metano-a-porto-torres-il-nuovo-rigassificatore-1.16547726
A.N.S.A., 15 marzo 2018
Snam, 300 milioni per metano in Sardegna.
Pigliaru, annuncio Alverà era notizia che attendevamo. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/03/15/snam-300-milioni-per-metano-in-sardegna_be9d5f49-34ed-4d5a-a322-9d77aeff2c4c.html)
Nell’Isola arrivano 300 milioni di investimenti da parte di Snam che ha annunciato che tra i 5,2 miliardi di euro previsti, 4,6 miliardi sono per la rete di trasporto, inclusa la rete ad alta pressione in Sardegna, insieme a Sgi. “L’annuncio dell’investimento della Snam era la notizia positiva che ci attendevamo dopo l’incontro del 2 marzo scorso, al Mise, della cabina di regia sulla metanizzazione della Sardegna”, commenta il governatore Francesco Pigliaru dopo le dichiarazioni dei vertici della società.
“L’Isola vale 300 dei 500 milioni di investimenti aggiuntivi previsti nell’aggiornamento del piano industriale al 2021”, ha detto oggi a Londra l’ad di Snam Marco Alverà. Adesso, spiega il presidente della Giunta, “non resta che proseguire nel percorso avviato a luglio del 2016, con la firma del Patto per la Sardegna, per dare quanto prima ai cittadini e alle imprese sarde pari opportunità nel settore energetico”.
Secondo Pigliaru i prossimi passi riguardano “la realizzazione della dorsale sarda significa dotare l’isola di un’infrastruttura fondamentale per garantire la fase di transizione energetica e garantire un nuovo modello di sviluppo sostenibile”. Anche l’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras, nel corso del dibattito in Consiglio regionale sulla situazione industriale in Sardegna, ha commentato gli impegni Snam. “L’annuncio – afferma – dimostra ancora una volta che la metanizzazione nell’Isola è un progetto ormai acquisito e irreversibile. Tutto ciò darà fiducia alle imprese, garantirà ulteriori e importanti investimenti con conseguente rilancio dell’occupazione. E porterà a un’accelerazione della fase di completamento dei bacini del gas”.
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da La Nuova Sardegna, 15 marzo 2018
Metanizzazione, la Snam investe 300milioni di euro in Sardegna.
L’ad della società: “Verso la pari opportunità energetica dei sardi”. Pigliaru: “La dorsale infrastruttura fondamentale”: http://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/03/15/news/metanizzazione-la-snam-investe-300milioni-di-euro-in-sardegna-1.16594447
dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna
Metano, Pigliaru al Convegno Isola dell’energia: “Siamo vicini al traguardo”.
Il presidente ha ricordato che la Sardegna è fermamente impegnata nel processo di decarbonizzazione, come dimostrano gli investimenti della Giunta su efficienza energetica, smart grid, accumulo e mobilità elettrica. Nel contempo, ha proseguito Pigliaru, “con altrettanta convinzione e determinazione gestiamo la transizione energetica all’interno della quale il metano, come avviene ovunque nel mondo, svolge un ruolo temporaneo ma fondamentale”. (https://www.regione.sardegna.it/j/v/2568?s=362864&v=2&c=125&t=1)
CAGLIARI, 12 APRILE 2018 – “Siamo come maratoneti che vedono il traguardo consapevoli però che manca ancora qualche chilometro da percorrere”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Francesco Pigliaru intervenendo questo pomeriggio, al T Hotel di Cagliari, al 4° Convegno Isola dell’energia – Sardegna leader del GNL nel Mediterraneo.
“Sulla metanizzazione della Sardegna molto è stato fatto, anche grazie all’importante sostegno del Governo e alla fattiva e costante collaborazione con il MISE2, ha aggiunto Francesco Pigliaru citando la strategia condivisa con l’Esecutivo nazionale con il Patto per la Sardegna firmato nel luglio 2016.
Il presidente ha ricordato che la Sardegna è fermamente impegnata nel processo di decarbonizzazione, come dimostrano gli investimenti della Giunta su efficienza energetica, smart grid, accumulo e mobilità elettrica. Nel contempo, ha proseguito Pigliaru, “con altrettanta convinzione e determinazione gestiamo la transizione energetica all’interno della quale il metano, come avviene ovunque nel mondo, svolge un ruolo temporaneo ma fondamentale”.
Francesco Pigliaru ha poi citato gli ultimi tasselli fondamentali, ovvero la realizzazione dei depositi autorizzati e dei rigassificatori, delle reti di distribuzione a partire dalla dorsale e del sistema tariffario che “deve prevedere condizioni analoghe a quelle prevalenti a livello nazionale”.
In conclusione, la notizia della consultazione pubblica lanciata dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) proprio sull’ipotesi per la definizione di un ambito tariffario specifico per la Sardegna, documento che analizza le varie fasi indicate nella Strategia Energetica Nazionale che dovrebbero condurre “alla graduale integrazione delle reti isolate e dei loro punti di alimentazione in un unico sistema gas sardo, con conseguente applicazione della disciplina generale prevista per il settore del gas naturale”.
Persino loro dichiarano che la metanizzazione della Sardegna ha “un ruolo temporaneo”.
Come a dire che i cittadini di tutta Italia spenderanno svariati milioni per violentare irrimediabilmente il territorio isolano, in nome di una soluzione “temporanea”. I costi ambientali saranno molto gravi e non serviranno il doppio o triplo dei milioni per riportare l’Isola alle condizioni attuali (già molto degradate..).
Senza contare che la pericolosità dei rigassificatori passa sotto silenzio.
Possibile che non si levi nessuna voce di buon senso a gridare un secco NO, come succede per il deposito delle scorie radioattive?
da La Nuova Sardegna, 17 aprile 2018
Metanizzazione della Sardegna, Pigliaru incontra i vertici di Italgas.
Nuovo impulso ai lavori per portare il metano nell’isola: http://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/04/17/news/metanizzazione-della-sardegna-pigliaru-incontra-i-vertici-di-italgas-1.16724930