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Posts Tagged ‘I.S.P.R.A.’

Ecco che cosa combina l’airgun alla fauna marina.


airgun, modalità di ricerca (da “A deaf Whale is a dead Whale”, Oceana)

L’Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione Ambientale (I.S.P.R.A.) ha pubblicato il Secondo rapporto sugli effetti per l’ecosistema marino della tecnica dell’airgun (dicembre 2017), la metodologia utilizzata per le ricerche in mare di petrolio e gas naturale.

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Anche l’I.S.P.R.A., come i Giudici amministrativi, boccia definitivamente la Regione autonoma della Sardegna sulla caccia a Lepri e Pernici sarde.


RMN Pernice sarda 2 w

Pernice sarda (Alectoris barbara, foto Raniero Massoli Novelli)

Detto francamente ‘sta storia del preteso “censimento” realizzato dall’Università degli Studi di Sassari per conto della Regione autonoma della Sardegna sulla consistenza di Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e Pernice sarda (Alectoris barbara) ha preso a noia, per non dire altro. Leggi tutto…

Il Consiglio di Stato boccia definitivamente la Regione autonoma della Sardegna sulla caccia a Lepri e Pernici sarde.


Lepre sarda (foto Raniero Massoli Novelli)

Lepre (Lepus capensis mediterraneus, foto Raniero Massoli Novelli)

Il Consiglio di Stato rifila una sonora sberla giuridica alla Regione autonoma della Sardegna sulla caccia. Leggi tutto…

Nessun mistero sul censimento di Lepre sarda e Pernice sarda, semplicemente non esiste.


RMN Pernice sarda 2 w

Pernice sarda (Alectoris barbara, foto Raniero Massoli Novelli)

Come ormai ben noto, la caccia alla Pernice sarda (Alectoris barbara) e alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) è stata inibita in via giurisdizionale per il secondo anno di seguito su ricorso delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.), Lega Anti-Vivisezione (L.A.V.),Lega Italiana Protezione Uccelli – LIPU – BirdLife Italia, WWF Italia. Leggi tutto…

Il Consiglio di Stato salva definitivamente Lepri e Pernici sarde.


Lepre sarda (foto Raniero Massoli Novelli)

Lepre (Lepus capensis mediterraneus, foto Raniero Massoli Novelli)

Il Consiglio di Stato impartisce una severa lezione alla Regione autonoma della Sardegna sulla caccia. Leggi tutto…

Quanto suolo viene consumato in Italia.


Zerbolò, taglio del bosco di Venara

Zerbolò (PV), Parco naturale regionale del Ticino, taglio del bosco di Venara (2012)

E’ stato presentato il Rapporto sul consumo di suolo in Italia 2018 predisposto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.).   Leggi tutto…

I pesticidi nella tua acqua e nel tuo piatto.


parco naturale regionale "Molentargius-Saline", Rollone, canale, pesce morto (12 aprile 2015)

parco naturale regionale “Molentargius-Saline”, Rollone, canale, pesce morto (12 aprile 2015)

Non è una novità. Leggi tutto…

Il T.A.R. Sardegna accoglie definitivamente il ricorso “salva Lepri e Pernici sarde”.


Pernice sarda (Alectoris barbara, foto Raniero Massoli Novelli)

Il T.A.R. Sardegna, con sentenza Sez. II, 1 febbraio 2018, n. 65, ha accolto definitivamente il ricorso presentato dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, grazie al prezioso operato dell’avv. Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari, contro il decreto Assessore difesa ambiente R.A.S. n. 25/15746 del 21 luglio 2017 relativo al calendario venatorio regionale sardo 2017-2018, nella parte in cui prevede la caccia alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e alla Pernice sarda (Alectoris barbara). Leggi tutto…

Richiami vivi. L’ombra della luce.


esemplare di Merlo (Turdus merula) utilizzato come richiamo vivo

I tempi cambiano e le gabbiette per gli uccelli da richiamo non sono più intoccabili. Leggi tutto…

Il singolare sistema venatorio della Provincia di Padova.


Volpe (Vulpes vulpes, foto Stefano Bottazzo)

Le Volpi, le Gazze e le Cornacchie grigie da anni vengono uccise illegalmente nella Provincia di Padova, in palese violazione dell’art. 19 della legge n. 157/1992 e s.m.i. Leggi tutto…

Il consumo del suolo in Italia.


Castell’Azzara (GR), colline

Nei giorni scorsi l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) ha presentato il Rapporto sul consumo di suolo in Italia 2017.

Un mezzo disastro per il povero Bel Paese. Leggi tutto…

Stop alla caccia alla Lepre e alla Pernice sarda!


Pernice sarda (Alectoris barbara, foto Raniero Massoli Novelli)

Come ogni estate, il Comitato regionale faunistico si appresta ad approvare il calendario venatorio regionale annuale per la Sardegna. Leggi tutto…

I calendari venatori non possono discostarsi dal parere I.S.P.R.A. senza approfondita e valida motivazione.


Cardellini (Carduelis carduelis)

Cardellini (Carduelis carduelis)

anche nella Rivista telematica di diritto ambientale Lexambiente (“I calendari venatori non possono discostarsi dal parere ISPRA senza approfondita e valida motivazione“), 30 maggio 2016

 

Importante principio giurisprudenziale ribadito recentemente dal T.A.R. Lombardia in materia di caccia e, in particolare, di calendari venatori.

Con la sentenza T.A.R. Lombardia, MI, Sez. I, 6 maggio 2016, n. 900, pur dichiarando improcedibile il ricorso della L.A.C. per sopravvenuta carenza d’interesse (la stagione venatoria 2015-2016 si è conclusa), ha statuito che, “come si è già affermato in sede cautelare, è, invero, fondata la censura con cui viene lamentata l’illegittimità del provvedimento impugnato poiché lo stesso si è discostato dal parere reso dall’Ispra senza essere supportato da un’adeguata istruttoria e motivazione, facendo riferimento ai prelievi dei cacciatori di una sola provincia; né la circostanza che si tratti della zona in cui il prelievo della specie è massimo palesa, di per sé, la logicità della scelta”.

Ha conseguentemente condannato la Regione Lombardia al pagamento delle spese in favore dell’Associazione ecologista in base al principio della soccombenza virtuale. Leggi tutto…

Controllo delle specie selvatiche: non si può sparare “a vanvera”.


Volpi (Vulpes vulpes) a Selvazzano Dentro

Volpi (Vulpes vulpes) a Selvazzano Dentro

Importante pronuncia del Consiglio di Stato in tema di controllo delle specie animali selvatiche,

La sentenza Cons. Stato, Sez. V, 5 aprile 2016, n. 1333 ha ricordato che i principali e fondamentali metodi di controllo delle specie appartenenti alla fauna selvatica, “patrimonio indisponibile dello Stato … tutelata  nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale” (art. 1 della legge n. 157/1992 e s.m.i.), sono quelli “ecologici” e incruenti, anche ai fini della tutela delle produzioni zoo-agro-forestali.

I provvedimenti delle amministrazioni locali tesi a garantire gli interessi delle produzioni zoo-agro-forestali o per motivi sanitari (art. 19, comma 2°, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) che comportino il controllo delle specie di fauna selvatica devono esser preventivamente approvati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – I.S.P.R.A. (già Istituto nazionale per la Fauna Selvatica – I.N.F.S.) e devono avere a oggetto metodologie incruente.    Solo “qualora l’Istituto verifichi l’inefficacia dei predetti metodi, le regioni possono autorizzare piani di abbattimento”: il ricorso alle “doppiette”, infatti, riveste carattere eccezionale e deve essere puntualmente motivato. Leggi tutto…

Avvelenati dai pesticidi.


Pecora che bruca l'erba in prossimità di una cunetta stradale diserbata

Pecora che bruca l’erba in prossimità di una cunetta stradale diserbata

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) ha pubblicato in questi giorni il Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2013-2014 (edizione 2016), autentica analisi approfondita sui livelli di contaminazione delle acque superficiali e sotterranee in Italia.

Su gran parte dell’Italia, in verità, perché alcune Regioni hanno risposto parzialmente oppure non hanno risposto proprio.

Le acque superficiali sono risultate contaminate in ben il 63,9% dei campionamenti effettuati, le acque sotterranee nel 31,7% dei campionamenti svolti.

Un peggioramento rispetto ai dati raccolti nel 2012.  Nella Pianura padana c’è la contaminazione più pesante e profonda. Leggi tutto…

Ecco l’Italia a rischio idrogeologico.


Capoterra, Frutti d'Oro, alluvione (autunno 2008)

Capoterra, Frutti d’Oro, alluvione (autunno 2008, foto A.N.S.A.)

L’Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione Ambientale (I.S.P.R.A.) ha presentato il Rapporto sul Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio, con dati elaborati nel 2015,.

Il Rapporto offre una conoscenza completa ed aggiornata sulla pericolosità da frana, idraulica e di erosione costiera dell’intero territorio nazionale.

Purtroppo, in Italia, negli ultimi 55 anni, sono stati più di 5.000 i morti a causa delle ripetute, consuete calamità innaturali.

Da Olbia a Genova fino a Refrontolo.   In tutta Italia.  Si ripetono sistematicamente.

Le cause?   Sempre le stesse: quelle calamità che si chiamano uomo. Leggi tutto…

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) boccia il calendario venatorio nato morto.


Cinghiale (Sus scrofa meridionalis, foto Raniero Massoli Novelli)

Cinghiale (Sus scrofa meridionalis, foto Raniero Massoli Novelli)

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) ha emanato il prescritto parere sulla proposta di calendario venatorio regionale sardo 2015-2016 deliberata lo scorso 9 luglio 2015 dal Comitato faunistico regionale.

Con la nota prot. n. 32237 del 21 luglio 2015 ha reso il proprio il parere tecnico-scientifico – sostanzialmente vincolante – previsto dall’art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i., predisposto in base alla GUIDA PER LA STESURA DEI CALENDARI VENATORI AI SENSI DELLA LEGGE N. 157/92, COSI’ COME MODIFICATA DALLA LEGGE COMUNITARIA 2009, ART. 42.

Il parere I.S.P.R.A. è pesantemente negativo: come avevamo previsto, si tratta di un calendario venatorio regionale nato morto. Leggi tutto…

Il Comitato faunistico regionale sardo partorisce un calendario venatorio nato morto.


Merlo femmina (Turdus merula)

Merlo femmina (Turdus merula)

Giovedi 9 luglio 2015  si è riunito il Comitato faunistico regionale sardo per deliberare il calendario venatorio regionale 2015-2016.

Uno dei calendari peggiori di questi ultimi anni: non soltanto non rispetta l’arco temporale previsto dal noto “Key Concepts document on Period of Reproduction and prenuptial Migration of huntable bird Species in the EU, la guida comunitaria in materia, ma in alcuni casi va contro la normativa vigente in tema di caccia. Leggi tutto…

Dove sarà il sito unico per le scorie nucleari.


Gran Bretagna, deposito scorie radioattive

Gran Bretagna, deposito scorie radioattive

La Sogin s.p.a. ha provveduto, in questi giorni, a definire la lista dei siti candidati a ospitare il sito unico nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari, circa 90 mila metri cubi di materiale radioattivo (scorie delle 4 centrali nucleari chiuse, residui della medicina nucleare, degli istituti di ricerca e industriali) e ha consegnato all’I.S.P.R.A. la Carta delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) per la prosecuzione della procedura di individuazione. Leggi tutto…

L’I.S.P.R.A. “demolisce” la proposta di calendario venatorio regionale sardo 2014-2015.


Cinghiali (Sus scrofa meridionalis)

Cinghiali (Sus scrofa meridionalis)

Dopo la riunione del Comitato faunistico regionale (3 luglio 2014) dalla quale è scaturita la proposta di calendario venatorio regionale sardo 2014-2015, è giunto il necessario parere tecnico-scientifico dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.), previsto dall’art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i. Leggi tutto…