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Nessun mistero sul censimento di Lepre sarda e Pernice sarda, semplicemente non esiste.


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Pernice sarda (Alectoris barbara, foto Raniero Massoli Novelli)

Come ormai ben noto, la caccia alla Pernice sarda (Alectoris barbara) e alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) è stata inibita in via giurisdizionale per il secondo anno di seguito su ricorso delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.), Lega Anti-Vivisezione (L.A.V.),Lega Italiana Protezione Uccelli – LIPU – BirdLife Italia, WWF Italia.

Sono intervenuti ben tre provvedimenti giurisdizionali cautelari da parte di T.A.R. Sardegna e Consiglio di Stato: in ordine cronologico, il decreto presidenziale T.A.R. Sardegna, Sez. I, n. 260 dell’1 settembre 2018, l’ordinanza T.A.R. Sardegna, Sez. I, 13 settembre 2018, n. 275 e il decreto presidenziale Cons. Stato, Sez. III, n. 4456 del 20 settembre 2018, che hanno sospeso il decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna n. 16139/13 del 20 luglio 2018 relativo al calendario venatorio regionale sardo 2018-2019, nella parte in cui prevede la caccia alla Lepre sarda e alla Pernice sarda.

Il motivo è stato sempre lo stesso: la carenza di puntuali censimenti sulle popolazioni delle due specie faunistiche in Sardegna che potessero giustificare l’assurdo “carniere” potenziale complessivo di ben 71.974 Lepri sarde e 143.948 Pernici sarde per i 35.987 cacciatori autorizzati alla caccia in Sardegna secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili (piano faunistico-venatorio della Sardegna in corso di approvazione).

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Pernice sarda (Alectoris barbara, foto Raniero Massoli Novelli)

Con nota prot. n. 45393/T-A11 del 13 luglio 2018 l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) aveva fornito il parere di legge (art. 18, comma 4°, della legge n. 157/1992 e s.m.i.) in merito alla proposta di calendario venatorio regionale sardo 2018-2019 e aveva chiesto esplicitamente la chiusura della caccia alla Lepre sarda e alla Pernice sarda in assenza di censimenti relativi alle popolazioni esistenti nell’Isola.

La Regione autonoma della Sardegna ha ritenuto di potersi discostare dal parere I.S.P.R.A. in base a un presunto “censimento” svolto.

Allora due parole sul preteso “censimento” svolto delle popolazioni presenti in Sardegna di Pernice sarda e di Lepre sarda e contenuto nella “relazione preliminare ‘indagine per la valutazione della consistenza di Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e Pernice sarda (Alectoris barbara) sul territorio della regione Sardegna anno 2018’, predisposta dall’Università degli studi di Sassari Dipartimento di Medicina Veterinaria (giugno 2018).

Cagliari, sede del T.A.R. Sardegna

Cagliari, sede del T.A.R. Sardegna (Piazza del Carmine-Via Sassari)

Nell’atto di ricorso regionale al Consiglio di Stato si evidenzia che “l’indagine si è sviluppata in18 autogestite distribuite in 6 ambiti territoriali differenti in modo da poter essere censite a gruppi di tre al fine di facilitare la logistica delle operazioni di stima quantitativa’”.

Quanto non dice l’atto di appello regionale è che le Autogestite di caccia in Sardegna sono ben 203 (dati Piano faunistico venatorio regionale in corso di approvazione definitiva, tabelle 3.2.4 e 3.2.5, pagg. 119 e ss., dic. 2014, in http://www.sardegnaambiente.it/documenti/18_183_20160830151655.pdf), pertanto il preteso “censimento esaustivo” si sarebbe svolto solo sull’8,86% delle Autogestite sarde, che, a loro volta, rappresentano soltanto il 10,6% della superficie agraria utilizzabile a fini venatori.

bosco

Foresta demaniale dei “Sette Fratelli”

La superficie delle 18 Autogestite di caccia dove è stato fatto tale rilevamento è di ettari 34.378,8, cioè poco più del 10% della superficie di tutte le 203 Autogestite sarde (ettari 245.993,12).

Vuol dire che il preteso “censimento” ha interessato solo l’1,5% della superficie agraria utilizzabile a fini venatori (SASP).

Se si volesse considerare questo un “censimento”, si dovrebbe parlare di un censimento “minimalista” o “lillipuziano”.

Ma così non è e non può essere, i censimenti faunistici si fanno diversamente e l’I.S.P.R.A. lo spiega molto bene.

Un po’ di serietà e di rispetto per ambiente, fauna selvatica e intelligenza altrui non guasta.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

girasoli nel bosco

bosco e girasoli

qualche esempio:

* rapporto I.S.P.R.A. sulla Lepre (1993)

* rapporto I.S.P.R.A. sugli Ungulati (2009)

* linee guida I.S.P.R.A. per la gestione degli Ungulati (2013)

* manuale I.S.P.R.A. per il monitoraggio di specie faunistiche e habitat d’interesse comunitario (2016)

 

Lepre sarda (foto Raniero Massoli Novelli)

Lepre (Lepus capensis mediterraneus, foto Raniero Massoli Novelli)

(foto Raniero Massoli Novelli, S.D., archivio GrIG)

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  1. settembre 25, 2018 alle 10:17 PM

    con decreto presidenziale n. 1035/2018 del 25 settembre 2018 il Consiglio di Stato, Sez. III, su richiesta della Regione autonoma della Sardegna ha concesso l’anticipazione dell’udienza di sospensiva in sede collegiale per il 4 ottobre 2018: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=3WODEIIWXM536X3IRCY4SLT77A&q=

    ma quanti voti “ambientalisti” contano di prendere Pigliaru & Co. alle prossime elezioni regionali del febbraio 2019?

    Così, per curiosità 😉

  2. settembre 25, 2018 alle 11:35 PM

    che pena…

    dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna
    Caccia, Comitato faunistico chiede chiarimenti a Ispra.
    Il Comitato faunistico regionale ha deciso a maggioranza di chiedere all’Ispra, Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, chiarimenti sul precedente parere relativo al calendario venatorio 2018-2019 con specifico riferimento alla Pernice sarda e alla Lepre sarda e di trasmettere contestualmente la relazione dell’Università degli Studi di Sassari che sta svolgendo studi e ricerche in collaborazione con la Regione. (https://www.regione.sardegna.it/xml/getpage.php?cat=65)

    Cagliari, 25 settembre 2018 – Il Comitato faunistico regionale, riunito questo pomeriggio a Cagliari alla presenza dell’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, ha deciso a maggioranza di chiedere all’Ispra, Istituto per la protezione e la ricerca ambientale, chiarimenti sul precedente parere relativo al calendario venatorio 2018-2019 con specifico riferimento alla Pernice sarda e alla Lepre sarda e di trasmettere contestualmente la relazione dell’Università degli Studi di Sassari che sta svolgendo studi e ricerche in collaborazione con la Regione.

    CACCIA A MEZZA GIORNATA. Con senso di responsabilità, il Comitato regionale faunistico aveva deliberato a maggioranza due mezze giornate per il 30 settembre e il 7 ottobre, intervallate da un silenzio venatorio di una settimana al fine di tutelare al massimo la Lepre sarda e la Pernice sarda. A seguito della sospensione del calendario venatorio limitatamente alle due specie da parte del Tar, il Comitato regionale faunistico ha deciso di sottoporre all’Ispra una nuova richiesta di parere per l’estensione alla giornata intera nei giorni citati per tutte le specie consentite fatta eccezione di lepre e pernice.

    PARERE PRECEDENTE. Nel parere reso sul Calendario venatorio regionale 2018/2019 l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale aveva manifestato il proprio apprezzamento per l’avvio della raccolta dati sulla consistenza e sul successo riproduttivo delle popolazioni di Pernice sarda e Lepre sarda in aree campione della Sardegna e per l’intenzione della Regione di effettuare censimenti all’interno delle zone in concessione per la caccia autogestita, funzionali alla predisposizione dei piani di prelievo.

  3. settembre 28, 2018 alle 2:44 PM

    con decreto assessoriale /DecA/ 17 del 26 settembre 2018 (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_179_20180926132532.pdf) è stata esclusa la caccia a Lepre sarda e Pernice sarda in esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali cautelari, ma sono state prolungate le giornate di caccia del 30 settembre e 7 ottobre 2018 alle restanti specie faunistiche oggetto di caccia.

  4. gennaio 11, 2019 alle 2:46 PM

    da L’Unione Sarda, 11 gennaio 2019
    La polemica. Al via assemblee in tutta l’Isola. L’ira dei cacciatori per il censimento di lepri e pernici.
    Protestano le 200 “autogestite” sarde «Diamo già troppi soldi alla Regione»: https://www.unionesarda.it/articolo/carta_regione/2019/01/11/l_ira_dei_cacciatori_per_il_cens-76-3320477.html

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