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Stop alla legge regionale liberticida veneta!
Sergio Antonio Berlato è un consigliere regionale veneto, già assessore regionale ed europarlamentare, piuttosto monomaniaco.
Si occupa pressochè esclusivamente di caccia e di tutto quanto possa garantire la possibilità di ammazzare quei pochi esseri viventi che in Veneto riescono a sfuggire a quella giungla di pedemontane, svincoli, capannoni, villette a schiera, diserbanti, città mercato, tangenziali, inquinamenti che ammorbano la un tempo ridente campagna veneta. Leggi tutto…
Cher Ami. Quando i piccioni erano…
Li abbiamo chiamati in decine di modi diversi: colombi di piazza, piccioni urbani, colombi randagi, piccioni torraioli, perfino “ratti con le ali”. Ma sono pochi a sapere chi siano veramente. Leggi tutto…
21 grammi. Uccisero passeri, tortore, storni, cigni e i mandanti non hanno mai pagato.
Si dice che nel preciso istante della morte tutti perdiamo 21 grammi di peso[1]. 21 grammi, il peso di 5 monete da 5 centesimi una sull’altra, di 3 bustine di lievito di birra disidratato. Il peso di un passero.
Era il 21 marzo 1997 quando il presidente del Consiglio dei Ministri decretò che la passera d’Italia e la passera mattugia fossero escluse dall’elenco delle specie cacciabili[2] di cui all’art. 18, comma 1, della legge 11 febbraio 1992, n. 157. Leggi tutto…
Bloody Days. Il massacro delle Volpi può essere fermato domani.
“People have the power” canta Patti Smith.
Il potere di sognare, di governare, di lottare per allontanare dal mondo gli impostori.
Non è uno scherzo, il massacro delle volpi in Provincia di Padova e in tutto il Veneto può essere fermato già da domani, perché non ha alcuna buona ragione di esistere. Leggi tutto…
Vent’anni ignoranti. Quello che la Regione Veneto e la Provincia di Padova non raccontano sulle Nutrie.
«Bisogna fare presto» è una delle frasi che si sentono dire più spesso.
Bisogna fare presto con la soluzione finale della questione nutrie, con lo sterminio sistematico delle nutrie. Leggi tutto…
La caccia è davvero utile per risolvere il “problema Cinghiali”?
Il dott. Davide Asnicar è un biologo padovano e si è interessato alle problematiche dell’eccessiva localizzata presenza del Cinghiale (Sus scrofa). Leggi tutto…
Give Fertility Control A Chance. Una campagna per cambiare rotta.
“Give Fertility Control A Chance” è lo slogan della nuova campagna social per voltare pagina sui Colli Euganei, abbandonando l’inutile, violenta e costosa politica di abbattimento di cinghiali e daini (circa 8.000 cinghiali massacrati in 15 anni e milioni di euro buttati, senza alcuna soluzione!), in favore di un approccio multidisciplinare innovativo, gentile, scientifico, basato sulla combinazione del controllo della fertilità tramite telecontraccezione con vaccino immuno-contraccettivo unitamente ad altre misure quali recinzioni elettriche e prevenzione dei danni all’agricoltura con l’aiuto di un consulente tecnico dell’area protetta. Leggi tutto…
La scienziata Giovanna Massei disponibile a lavorare con Cinghiali e Daini per i Colli Euganei.
Il suo nome è Giovanna Massei, ecologa di altissimo livello con sede a York, in Inghilterra. Si è laureata all’Università di Firenze e ha conseguito il dottorato all’Università di Aberdeen, in Scozia. Leggi tutto…
Polli da fucile. Così la Provincia di Padova favorisce i cacciatori con i nostri soldi.
Carlo Consiglio, professore di Zoologia all’Università di Roma (La Sapienza), ha più volte scritto che “Giustificare la caccia con la necessità di proteggere la caccia stessa costituisce una petizione di principio”[1].
In effetti la circolarità viziosa del ragionamento è evidente. Ma lo è per tutti? Leggi tutto…
La propaganda della Regione Veneto per cancellare il Parco naturale regionale dei Colli Euganei.
Il Parco Naturale dei Colli Euganei sta subendo un attacco senza precedenti e rischia di scomparire.
È compito di tutte le persone che ancora credono in questo Parco difenderlo con tutte le forze dai bugiardi e dagli affaristi. Leggi tutto…
Al posto tuo. Come i cacciatori hanno fregato gli ambientalisti.
I nostalgici di X-Files (serie televisiva degli anni novanta) ricorderanno sicuramente la scena in cui la dottoressa Dana Scully, appena dopo aver accolto nella notte l’agente speciale Fox Mulder, riceve una telefonata dallo stesso che le dice: “Scully sono io. Dove sei?”
In effetti Dana aveva appena commesso l’errore di introdurre in casa propria un cacciatore di taglie alieno.
A quanto pare la capacità di assumere le sembianze altrui è una particolarità dei cacciatori in generale, e non solo alieni. Leggi tutto…
Ciclopista della Val Brenta: sì, ma nel rispetto di un ambiente unico.
È in corso di realizzazione il progetto per la costruzione della ciclopista del Brenta, che interessa i comuni di Enego, Valstagna, Campolongo, Bassano del Grappa, Solagna e Pove del Grappa. Fino a Enego (Cornale) la ciclopista esiste già, ora il progetto è di realizzare il prolungamento verso sud; da Valstagna a Campese corre sulla dx Brenta, dopodiché vi sarà un salto e il percorso riprenderà sulla sinistra del Brenta a Solagna per proseguire verso Pove del Grappa utilizzando il sentiero pedonale attualmente presente e da lì in avanti si congiungerebbe con Bassano del Grappa.
LE CONSEGUENZE. In alcune zone, come nel tratto che va da Solagna a Bassano, i lavori comporteranno lo stravolgimento di un ambiente naturale splendido percorso ogni anno a piedi da decine di migliaia di persone. Leggi tutto…
Il Governo impugna davanti alla Corte costituzionale la nuova legge regionale veneta sulla caccia su istanza ecologista.
Il Governo nazionale, nella seduta del 10 agosto 2016, ha deliberato la decisione di inoltrare ricorso davanti alla Corte costituzionale (art. 127 cost.) avverso la legge regionale Veneto 27 giugno 2016, n. 18 “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa in materia di politiche economiche, del turismo, della cultura, del lavoro, dell’agricoltura, della pesca, della caccia e dello sport” per violazione delle competenze statali esclusive in materia di tutela dell’ambiente (art. 117, comma 2°, lettera s, cost.), approvata dal Consiglio regionale veneto con l’opposizione esclusivamente dei consiglieri Andrea Zanoni (P.D.) e Patrizia Bartelle (M5S).
E’ effetto anche dell’articolata istanza al Governo effettuata (11 luglio 2016) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Veneto. Leggi tutto…
Istanza al Governo per il ricorso alla Corte costituzionale avverso la nuova legge regionale veneta sulla caccia.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Veneto ha inoltrato (11 luglio 2016) un’articolata istanza al Governo nazionale perché effettui ricorso davanti alla Corte costituzionale (art. 127 cost.) avverso la legge regionale Veneto 27 giugno 2016, n. 18 “Disposizioni di riordino e semplificazione normativa in materia di politiche economiche, del turismo, della cultura, del lavoro, dell’agricoltura, della pesca, della caccia e dello sport” per violazione delle competenze statali esclusive in materia di tutela dell’ambiente (art. 117, comma 2°, lettera s, cost.).
Numerose le disposizioni di dubbia legittimità costituzionale, in particolare quelle che prevedono (art. 65) il ritorno al c.d. nomadismo venatorio, in base al quale ogni cacciatore avrebbe la possibilità di cacciare al di fuori dell’ambito territoriale di caccia (A.T.C.) di iscrizione per quindici giornate di caccia all’avifauna migratoria. Esse contrastano con l’art. 14 della legge n. 157/1992 e s.m.i. che dispone il c.d. legame cacciatore-territorio fra le norme fondamentali della materia. Leggi tutto…
Dare di più o togliere di meno? I miglioramenti ambientali a fini faunistici.
La presenza di una grande varietà di specie animali selvatiche in un territorio, tanto più se i popolamenti sono abbondanti e ben strutturati per classi d’età, ci dice che siamo in presenza di una buona qualità ambientale, anche per l’uomo.
Negli ultimi decenni gli agro-ecosistemi del Veneto sono stati pesantemente semplificati e banalizzati: oggi si coltivano poche specie (perlopiù colture sarchiate come mais, soia, barbabietola, ecc.) e le superfici destinate a foraggere (graminacee e leguminose) sono state molto ridotte. Leggi tutto…
proposta di legge regionale Veneto n. 143: divide et impera.

Montegaldella, Fiume Bacchiglione prima degli interventi di “regolazione” e snaturamento dell’alveo fluviale (2011)
“[…] per fare l’albero ci vuole il seme, per fare il seme ci vuole il frutto, per fare il frutto ci vuole un fiore…”. Ma se sei la Regione Veneto, non ti serve nulla di tutto questo.
Infatti il Disegno dilLegge di iniziativa della Giunta regionale n. 143 intitolato “Disciplina e valorizzazione della rete ecologica regionale e delle aree naturali protette” non si occupa, come ci si aspetterebbe, di rinaturazione, di corridoi ecologici, di ambienti agricoli, miglioramento ambientale, boschi, corsi d’acqua, dighe, cave, discariche, siepi campestri, aree a verde pubblico, flora, fauna e così via, ma si limita ad abolire i vigenti piani ambientali dei parchi regionali e a delegare alla amministrazioni comunali il compito di decidere in materia paesaggistica. Cioè disfa tutto ciò che era stato fatto a tutela dei parchi naturali del Veneto e rimette al centro gli interessi umani rispetto a quelli di conservazione della natura.
L’Avvocato leghista Cristiano Corazzari[1], Assessore al territorio, cultura e sicurezza e promotore del disegno di legge[2], sta portando avanti con gran fretta il DDL: se ne prevede l’approvazione entro l’estate. Leggi tutto…
Inquinamento da PFAS: l’ennesimo disastro ambientale “cronico”?
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Veneto ha inoltrato (23 giugno 2016), l’ennesima richiesta di informazioni a carattere ambientale (interessati, tra gli altri, il Ministro dell’Ambiente, la Regione Veneto, l’ARPAV, la ULSS 6, la Provincia di Vicenza, e per conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza e la Commissione Europea) relativamente alla grave situazione di inquinamento da sostanze alchiliche (PFAS) e da cromo e zinco, che riguardano le aree attraversate dal fiume Fratta-Gorzone, nella Regione Veneto.
La grave situazione legata all’inquinamento da PFAS è nota a tutti, da anni e, recentemente, ha ripreso vigore, dopo anni di stasi, il relativo procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica vicentina. Leggi tutto…
Si vis pacem, para bellum. La lotta per il Popolo Migratore.
Scardovari, frazione del Comune di Porto Tolle (Rovigo). Uno scatto del fotografo B.S. (solo le iniziali per evitare ritorsioni) racconta l’assurdità, l’avidità e l’imbroglio della caccia del tempo presente. La foto ritrae due cacciatori “migratoristi” (quelli che cacciano gli uccelli svernanti in autunno e inverno) nascosti dietro un paravento ormai comodamente acquistabile da Decathlon (che negli ultimi anni ha creato un reparto caccia a prezzo conveniente[1]). Di fronte al capanno di caccia si vedono le gabbiette contenenti i richiami vivi[2]: gli uccelli che vengono impiegati dai cacciatori per ingannare i conspecifici e attrarli ad un tiro di schioppo, per l’appunto. Leggi tutto…
Il Trattato di Schengen..per i cacciatori veneti.
Il 19 maggio 2016 la Terza Commissione consiliare permanente della Regione Veneto ha approvato l’Art. 57 intitolato «Modifiche all’articolo 14 “ Esercizio dell’attività venatoria ” della legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica ed il prelievo venatorio”»[1]. Si tratta di un emendamento presentato al PDL 138 dai consiglieri regionali Barison di Forza Italia, Finco della Liga Veneta Lega Nord, Rizzato della Lista Zaia, Guadagnini di Veneto Indipendente, Berlato di Fratelli d’Italia e Ciambetti, anch’esso insignito di pochette verde nonché Presidente del Consiglio Regionale Veneto.
L’Art. 57 introduce due nuove possibilità: ai cacciatori che optano per l’esercizio venatorio da appostamento fisso vengono regalate “quindici giornate di caccia in forma vagante da usufruire per la caccia alla selvaggina migratoria…”, mentre per i cacciatori che preferiscono l’esercizio venatorio in altre forme (comprende la caccia d’appostamento temporaneo) l’elargizione sale a “trenta giornate di caccia da usufruire per la caccia alla selvaggina migratoria in tutti gli Ambiti Territoriali di Caccia del Veneto…”. Leggi tutto…
Al Governo Renzi interessa tutelare il territorio del Veneto?
Con delibera del 10 maggio 2016, il Consiglio dei Ministri ha deciso di non proporre l’impugnazione della legge regionale Veneto n. 11/2016 sugli appostamenti fissi di caccia (vds. http://www.affariregionali.it/banche-dati/dettaglioleggeregionale/?id=10689). Precedentemente infatti l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus aveva inoltrato in data 20 marzo 2016 un’istanza al Governo nazionale affinchè provvedesse a impugnare la legge regionale davanti alla Corte costituzionale per violazione delle competenze esclusive statali (art. 127 cost.) in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio (art. 117, comma 2°, lettera s). Leggi tutto…















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