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Chiare e fresche, putride acque…da riciclare.
Il regolamento (UE) 2020/741 del 25 maggio 2020 del Parlamento europeo e del Consiglio dispone prescrizioni minime per il riutilizzo delle acque riciclate in agricoltura ed entrerà in vigore nel giugno 2023.
Leggi tutto…L’Italia tratta male l’ambiente e fioccano le sanzioni europee.

L’Italia, purtroppo, spesso non da corretta esecuzione alla normativa comunitaria e internazionale in materia ambientale e, conseguentemente, non sono poche le procedure di infrazione e le condanne da parte della Corte di Giustizia europea e della Corte europea dei Diritti dell’Uomo.
Leggi tutto…Alghero: ambiente, cultura e turismo finiscono nei liquami.
anche su Il Manifesto Sardo (“Alghero: ambiente, cultura e turismo finiscono nei liquami“), 1 settembre 2018
Alghero, serata d’agosto, turisti a passeggio lungo i Bastioni sul mare, residenti che preparano la cena sulle terrazze che s’affacciano su uno dei paesaggi urbani più ricchi di storia e di ambiente del Mediterraneo. Leggi tutto…
La Corte di Giustizia europea condanna l’Italia per inadempimento della normativa sulla tutela delle acque.

corso d’acqua inquinato da scarichi
La Corte di giustizia europea ha condannato l’Italia per inadempimento della normativa comunitaria in materia di tutela delle acque.
La sentenza Corte Giust. UE, Sez. I, 31 maggio 2018, causa C-251/17 ha imposto all’Italia una sanzione pecuniaria di 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma di oltre 100 centri urbani o aree sprovvisti di reti fognarie o sistemi di trattamento delle acque reflue in violazione della direttiva n. 91/271/CEE. Leggi tutto…
La salute dei cittadini dev’essere sempre in primo piano.
Importante sentenza del T.A.R. Molise in tema di salute pubblica e pericoli di carattere igienico-sanitari. Leggi tutto…
Giù le mani dall’Asinara e da Capo Caccia!
Due proposte dal sen fuggite, l’una del senatore Bachisio Lai (P.D.), l’altra dei Comitati di Borgata di Guardia Grande – Corea, Sa Segada – Tanca Farrà e Maristella.
Ambedue assurde: alberghi a 5 stelle all’Asinara per il sen. Lai, una terrazza panoramica in vetro e cemento a Capo Caccia per il Comitato delle borgate algheresi. Leggi tutto…
Inquinamento da PFAS: l’ennesimo disastro ambientale “cronico”?
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Veneto ha inoltrato (23 giugno 2016), l’ennesima richiesta di informazioni a carattere ambientale (interessati, tra gli altri, il Ministro dell’Ambiente, la Regione Veneto, l’ARPAV, la ULSS 6, la Provincia di Vicenza, e per conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza e la Commissione Europea) relativamente alla grave situazione di inquinamento da sostanze alchiliche (PFAS) e da cromo e zinco, che riguardano le aree attraversate dal fiume Fratta-Gorzone, nella Regione Veneto.
La grave situazione legata all’inquinamento da PFAS è nota a tutti, da anni e, recentemente, ha ripreso vigore, dopo anni di stasi, il relativo procedimento penale aperto dalla Procura della Repubblica vicentina. Leggi tutto…
Gli scarichi industriali devono essere autorizzati, quasi sempre.
Importante principio ribadito dalla Corte di cassazione penale in tema di scarichi industriali e tutela delle acque.
La sentenza Corte cass., Sez. III, 16 gennaio 2015, n. 1993 ha ricordato autorevolmente che lo scarico di origine industriale deve in linea generale essere preventivamente autorizzato.
Qualora non lo sia, dev’essere dimostrato che rientri in concreto nella previsione della disciplina speciale derogatoria prevista dal D.P.R. n. 227/2011, Allegato A, tabella 2 (“attività che generano acque reflue assimilate alle acque reflue domestiche”). Leggi tutto…
Un fiume che non può depurare i reflui di un depuratore, fra le Province di Vicenza e Padova, a Veggiano.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (30 dicembre 2014) una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il progetto di ampliamento del depuratore consortile (progetto 46/2014) gestito da Acque Vicentine s.p.a.[1], nel Comune di Grisignano di Zocco (VI), attualmente assoggettato a procedimento di valutazione di impatto ambientale – V.I.A. (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., legge regionale Veneto n. 10/1999 e s.m.i.).
Coinvolti il Ministero dell’ambiente, la Regione Veneto, le Province di Vicenza e di Padova, Acque Vicentine s.p.a., i Comuni di Veggiano e di Grisignano di Zocco. Leggi tutto…
Depuratori e cialtronaggine, sta per arrivare il conto e sarà salatissimo.
Ne avevamo parlato tempo fa. Due anni e mezzo fa, come raccontava , Alessandro Agostinelli per L’Espresso, ben 159 agglomerati urbani italiani sopra i 15 mila abitanti era privo di un decente sistema di depurazione, in violazione della direttiva n. 91/271/CEE.
A oggi la situazione non è cambiata di molto, se la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche recentemente creata dal Governo Renzi prevede per il prossimo 1 gennaio 2016 quasi un miliardo di euro di sanzione pecuniaria da parte dell’Unione europea. Leggi tutto…
La responsabilità in tema di superamento dei limiti nello scarico di reflui deve essere esclusa quando esiste un soggetto delegato competente.
anche sulla Rivista telematica di diritto ambientale Lexambiente (“Acque. Scarico, responsabilità e delega”), 8 gennaio 2014
Interessante pronuncia del Tribunale civile di Reggio Emilia in materia di superamento dei limiti di immissione di scarichi reflui nelle reti pubbliche.
Il Tribunale civile di Reggio Emilia, con la sentenza, sez. II, 28 novembre 2013, ha accolto il ricorso n. 8382/2008 del Condominio Corte Gonzaga e di Cristina Denti contro il Comune di Reggio Emilia per l’annullamento dell’ordinanza del Comune di Reggio Emilia n. 20864 del 30 settembre 2008 con la quale veniva ingiunto il pagamento di una sanzione amministrativa per la violazione dell’art. 101, comma 2°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. a causa del cattivo funzionamento del proprio “impianto biologico a fanghi di attivi di trattamento di reflui”, verificato dall’A.R.P.A. Emilia-Romagna (verbale n. 45/2007). Leggi tutto…
Non è possibile costruire in assenza di fognature e impianti di depurazione anche in lotti interclusi.
Pronuncia di grande interesse quella emessa recentemente dal T.A.R. Sardegna in relazione all’edificabilità delle aree rientranti nei piani di lottizzazione con convenzioni ormai prive di efficacia per il decorso del tempo.
Com’è noto, il Consiglio di Stato ha più volte ribadito il principio per il quale “le lottizzazioni convenzionate non possono avere l’efficacia di condizionare a tempo indeterminato la pianificazione urbanistica e quindi, mutuando il termine di cui all’art. 16 della legge urbanistica, va individuato un tempo decennale di durata massima delle convenzioni, che risponde al preminente interesse pubblico non soltanto per l’esecuzione delle opere di urbanizzazione, ma anche per l’edificazione dei lotti” (Cons. Stato, Sez. IV, 29 novembre 2010, n. 8348; in tal senso vds. anche Cons. Stato Sez. IV, 2 marzo 2004, n. 957; 25 luglio 2001, n. 4074; 3 novembre 1998, n. 1412; 16 marzo 1999, n. 286). Leggi tutto…
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