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Posts Tagged ‘fascia di rispetto’

Sono giunte le nuove regole per le centrali di produzione energetica da fonti rinnovabili.


Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) in volo e centrale eolica

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica ed è entrato in vigore il decreto-legge 21 novembre 2025, n. 175 (Misure urgenti in materia di Piano Transizione 5.0 e di produzione di energia da fonti rinnovabili) che ha posto le nuove disposizioni per l’ubicazione delle centrali di produzione energetica da fonti rinnovabili.

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La giurisprudenza amministrativa indica i limiti territoriali dell’ubicazione degli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili.


Villanovaforru, aree non idonee in quanto fasce di rispetto da beni culturali

la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui

Pronuncia di rilevante interesse emanata recentemente dal T.A.R. Sardegna in tema di ubicazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili.

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Ma gli imprenditori dell’energia sono pazzi?


Las Plassas, ruderi del castello giudicale (XII sec.)

la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui

Sedici “torri” eoliche alte centinaia di metri, ognuna di 7,2 MW di potenza (potenza complessiva di 115,2 MW), la centrale eolica “Su Pranu proposta dalla bolzanina Green Energy Sardegna 2 s.r.l. nel paesaggio agrario fra Campidano e Marmilla, tra Furtei, San Gavino Monreale e Sanluri è soltanto uno degli ultimi progetti di cui è stato chiesto l’avvio del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.).

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Perché non si prende in considerazione la produzione energetica fotovoltaica diffusa sui tetti e si privilegiano i grandi impianti eolici e fotovoltaici?


pannello fotovoltaico

la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui

E’ davvero difficile capire per quali motivi a livello nazionale non si prenda in considerazione la produzione energetica fotovoltaica diffusa sui tetti e si privilegiano i grandi impianti eolici e fotovoltaici per sopperire alle reali esigenze energetiche del Bel Paese.  

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Il GrIG presenta l’atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima per la mega-centrale eolica offshore Wind Alfa nel mare del Sulcis.


Gonnesa-Iglesias, costa di Nebida e Funtanamare

la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato l’atto di opposizione al rilascio della concessione demaniale marittima trentennale per la realizzazione della centrale eolica offshore proposta dalla società pugliese Wind Alfa s.r.l. nel mare del Sulcis, davanti alle coste di Nebida (Iglesias), Carloforte, Gonnesa e Portoscuso.

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Quali soluzioni per una transizione energetica che realmente rispetti l’ambiente e il territorio?


Sella del Diavolo
Cagliari, il mare dalla Sella del Diavolo

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui

Il rapporto virtuoso fra transizione energetica dalle fonti fossili tradizionali (petrolio, gas naturale) alle fonti rinnovabili (sole, vento, acqua) e tutela del territorio è senz’altro complesso, ma è tutt’altro che impossibile da realizzare.

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Progetto di ennesima centrale eolica bocciato e niente soldi. La transizione energetica non deve “massacrare” il territorio.


Nuraghe e rottami

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Stavolta è andata male.

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Alghero, assemblea pubblica “Senza tutele di fronte alla speculazione?”


La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Domenica 13 aprile 2025, presso la sala conferenze Quarter (I piano), in Largo Lo Quarter, Alghero, con inizio alle ore 10.00, si tiene l’assemblea pubblica Senza tutele di fronte alla speculazione?, promossa dai Comitati Su Entu Nostu, de Turres, Nuraxino e Carlofortino.  

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Quali normative di tutela del territorio in caso di venuta meno della legge regionale sarda sulle aree idonee e non idonee per l’installazione degli impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili?


Massiccio dei Sette Fratelli, Tomba dei Giganti di Is Concias

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Mentre l’Amministrazione regionale Todde sta individuando puntualmente le aree idonee e inidonee per l’installazione di impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili, pur avendo a disposizione ampia, esaustiva e ben nota cartografia digitale disponibile in https://www.sardegnageoportale.it/, una domanda vien spesso posta: che cosa accadrebbe nel caso in cui la Corte costituzionale dichiarasse l’illegittimità costituzionale della legge regionale Sardegna n. 20/2024 di individuazione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili?

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La Regione autonoma della Sardegna è chiamata ad applicare la legge regionale n. 20 del 2024.


Las Plassas, ruderi del castello giudicale (XII sec.)

La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Com’era prevedibile, il Consiglio di Stato, con la sentenza Sez. IV, 20 gennaio 2025, n. 392, ha confermato la sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. I, 29 maggio 2024, n. 414, relativa a un progetto di centrale fotovoltaica a breve distanza dal complesso nuragico di Su Nuraxi di Barumini e dal Castello di Las Plassas (SU).

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Come ti salvo il territorio dalla speculazione energetica.


Villanovaforru, aree di rispetto dai Nuraghi di Genna Maria (limiti in rosso), Pinn’e Maiolu (limiti in giallo), Mori Siliqua (limiti in viola, in blu i limiti del territorio comunale)

la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Villanovaforru è un piccolo centro della Marmilla, nella Provincia del Sud Sardegna, con settecentoventicinque residenti.

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Un po’ di ripascimento – ma solo un pochino – e ombrelloni arretrati sulla battigia al Forte Village.


S. Margherita di Pula, servizi balneari e ripascimento (lug. 2019)

E’ ben noto: la fascia dei 5 metri dalla battigia marina dev’essere libera per consentire il transito di tutti – italiani e stranieri – che vogliano beneficiare della spiaggia, così come le dune e una fascia di almeno 5 metri dalla loro base dev’essere libera e non deve far parte di concessioni demaniali per salvaguardare un ambiente naturale unico e straordinario.

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Il chiosco-muro di Chia si sposterà, forse.


Chia, isolotto di Su Giudeu

Forse è in arrivo una soluzione per il chiosco  incastrato fra battigia marina e le tutelatissime dune di Chia, davanti all’isolotto di Su Giudeu e le dune stesse.

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Ripascimento e servizi balneari sulla battigia al Forte Village, sono legittimi o no?


S. Margherita di Pula, servizi balneari Forte Village (luglio 2019)

E’ ben noto: la fascia dei 5 metri dalla battigia marina dev’essere libera per consentire il transito di tutti – italiani e stranieri – che vogliano beneficiare della spiaggia, così come le dune e una fascia di almeno 5 metri dalla loro base dev’essere libera e non deve far parte di concessioni demaniali per salvaguardare un ambiente naturale unico e straordinario.

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Il chiosco-muro di Chia è ancora lì.


Domus de Maria, Chia, Su Giudeu, chiosco servizi balneari (luglio 2019), distanza dalle dune

Mentre simpatici turisti bivaccano allegramente sulle tutelatissime dune di Chia, il chiosco permane incastrato fra battigia marina davanti all’isolotto di Su Giudeu e le dune stesse.

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Dispute sui confini e abusi edilizi in Gallura.


Sardegna, muro a secco di confine

Nei secoli passati chi in Gallura aveva del bestiame che sconfinava in terreni altrui vedeva immancabilmente impoverire il suo gregge o la sua mandria.  Se gli sconfinamenti, nonostante tutto, continuavano, l’agguato fra olivastri, macchie e muretti a secco era pressoché certo.   Era il clima aspro, selvaggio, narrato dagli storici e descritto magistralmente nelle dense pagine di Pietro Casu, nel suo Notte Sarda.

Oggi, fortunatamente, agli sconfinamenti si risponde diversamente.

Non sono scomparsi, spesso hanno mutato forma.

E’ il caso che ha visto protagonista Pietro Sotgiu, già sindaco di Trinità d’Agultu (OT) e consigliere provinciale, in passato coinvolto in vicende penali urbanistiche dalle quali uscì pienamente assolto. Leggi tutto…