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Dimmi come raccogli l’àliga e ti dirò chi sei.

Non c’è niente da fare, nonostante la pandemia, nonostante il lockdown, nonostante le canzoni al balcone, nonostante gli incoraggiamenti “andrà tutto bene“, nonostante tutto, cascasse pure il mondo, gli italiani non riescono a fare pace con la raccolta differenziata e le nostre strade ne sono tristi testimoni.
Leggi tutto…Ma dove va a finire la plastica della raccolta differenziata?

Triste e scoraggiante a dirsi, ma buona parte della plastica recuperata con la raccolta differenziata dei rifiuti va a finire negli inceneritori.
Leggi tutto…Il fascino discreto dell’aliga.
Per ridurre la produzione (e l’abbandono) della plastica ritorniamo al “vuoto a rendere”.
anche su Il Manifesto Sardo (“Qualche misura concreta contro la plastica”), n. 283, 1 maggio 2019
Leggi tutto…Ma che cosa ne vogliamo fare di Portoscuso?

Portoscuso, zona industriale di Portovesme, cartelli bonifica bacino “fanghi rossi”
anche su Il Manifesto Sardo (“Ma che cosa ne vogliamo fare di Portoscuso?“), n. 257, 16 marzo 2018
“L’isola resta una regione virtuosa anche con l’alluminio, confermando il trend di ottime performance sulla raccolta differenziata: un risultato che ci lascia molto soddisfatti e ci conforta sul lavoro portato avanti giorno dopo giorno. L’alluminio è una frazione ad alto valore economico e che si ricicla per la quasi totalità. Si tratta perciò di una raccolta in cui i principi di economica circolare con cui operiamo si possono concretamente realizzare“. Leggi tutto…
Sale l’imposta dei rifiuti, diminuisce la qualità del servizio.
In queste settimane i cittadini di Cagliari, come di tantissimi Comuni italiani, stanno pagando il Tributo comunale sui rifiuti (TARI) nell’ambito della più ampia Imposta Unica Comunale (IUC).
I costi risultano in via generale maggiori, mentre la cattiva gestione della raccolta differenziata può esser sanzionata duramente. Leggi tutto…
Chi fa male la raccolta differenziata dei rifiuti paga di tasca.
La Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per la Campania, con la sentenza n. 1645 del 29 ottobre 2012, ha condannato tredici fra componenti del Consiglio di amministrazione e funzionari tecnici del Consorzio di bacino “Napoli 2” (poi confluito nel Consorzio unico ai sensi della legge n. 123/2008) a risarcire complessivamente euro 1.080.391,39 in favore del Consorzio di bacino + altri euro 60.000,00 in favore della Regione Campania + eventuali interessi nella misura legale per non aver condotto un’efficiente raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel periodo 2003-2007 e aver provocato anche un danno d’immagine in occasione della ben nota “emergenza rifiuti” a Napoli e in Campania. Leggi tutto…
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