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Avanza il cantiere del gasdotto degli scempi e dei terremoti sull’Appennino.
Avanzano i lavori dell’esteso cantiere del gasdotto “Rete Adriatica” lungo l’Appennino, fra Romagna e Marche.
Leggi tutto…Il gasdotto degli scempi e dei terremoti è arrivato sull’Appennino.
Proseguono i lavori dell’esteso cantiere del gasdotto “Rete Adriatica” lungo l’Appennino, fra Romagna e Marche.
Leggi tutto…Il gasdotto degli scempi e dei terremoti sta arrivando sull’Appennino.
L’immane cantiere del gasdotto “Rete Adriatica” si sta inerpicando sui contrafforti dell’Appennino, fra Romagna e Marche.
Leggi tutto…Come le “grandi opere” uccidono i territori, scempiano l’ambiente, sbancano le casse pubbliche: il gasdotto “Rete Adriatica”.
L’immenso cantiere del Gasdotto gigante dentro alle foreste e ai santuari naturali dell’Appennino, centrali eoliche senza vento con pale alte più di 200 metri come se ne piovessero dal cielo; sbarramenti di torrenti montani; discariche per “materiali speciali” lontane da occhi indiscreti.
Leggi tutto…Il gasdotto Snam “Rete Adriatica”, uno scempio ambientale e finanziario annunciato.
Il Gruppo Snam s.p.a., titolare Il progetto del gasdotto “Rete Adriatica”, noto come il gasdotto dei terremoti per la frequenza degli eventi sismici lungo il tracciato appenninico interessato, è in progetto da decenni da parte del Gruppo Snam s.p.a.
Leggi tutto…Ricorso avverso il piano regionale di gestione dei rifiuti della Puglia. Un piano da riformare profondamente.
L’associazione ambientalista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), rappresentata e difesa dall’Avv.to Carlo Colapinto e dal Prof. Avv. Filippo Colapinto, dello Studio legale Colapinto, ha di recente esperito ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso il “Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani comprensivo della sezione gestione dei fanghi di depurazione del servizio idrico integrato e della proposta di Piano delle bonifiche delle aree inquinate”, approvato definitivamente con deliberazione Consiglio regionale n. 68 del 14 dicembre 2021, e ogni atto connesso.
Leggi tutto…Piano paesaggistico della Toscana, il “buco nero” delle Alpi Apuane.
Confronto acceso fra Franca Leverotti, referente del nostro Presidio Apuane, e Anna Marson, già assessore all’urbanistica della Regione Toscana, sul sito web Eddyburg in merito al Piano di indirizzo territoriale (P.I.T.) con valenza di piano paesaggistico della Toscana riguardo ai livelli di tutela dei valori ambientali e paesaggistici delle Alpi Apuane, rientranti in gran parte nel Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.
Il P.I.T. con valenza di piano paesaggistico della Toscana è, in linea di massima, un buon piano paesaggistico.
Uno dei tre soli piani paesaggistici approvati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, insieme a quello sardo (fascia costiera) e a quello pugliese.
Per alcuni aspetti, però, i risultati della tutela sono inferiori alle attese. Leggi tutto…
Il piano paesaggistico della Toscana non tutela le Alpi Apuane: ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
L’azione legale per la difesa delle Alpi Apuane.
Patrocinato dal prof. avv. Daniele Granara (Foro di Chiavari), è stato depositato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica avverso le parti del Piano di indirizzo territoriale (P.I.T.) con valenza di piano paesaggistico della Toscana, lesive dei valori ambientali e paesaggistici delle Alpi Apuane, rientranti in gran parte nel Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.
Hanno sottoscritto l’impugnazione le associazioni ambientaliste Mountain Wilderness Italia, Società Italiana di Geologia Ambientale (S.I.G.E.A.), Amici della Terra, Verdi Ambiente e Società (V.A.S.), Lega Italiana Protezione degli Uccelli (L.I.P.U.), Club Alpino Italiano – Toscana, il Centro “Guido Cervati” di Seravezza e il Centro culturale “La Pietra Vivente” di Massa. Leggi tutto…




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