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Chissà se arriveranno mai chiarezza e finalità ambientali nella gestione di Punta Giglio (Alghero).
Sulle vicissitudini dell’area di Punta Giglio, sulla costa algherese, prima o poi dovrebbe venir scritto un libro e, se scritto bene, sarà bene che lo leggano quante più persone possibili.
Leggi tutto…Facciamo sentire la nostra voce: petizione per la salvaguardia dei boschi di Roma!

Roma, Riserva naturale “Decima – Malafede”, spallette boschive
Nel territorio di Roma Capitale esistono ancora lembi di bosco scampati all’espansione dell’Urbe e alla speculazione immobiliare che negli ultimi decenni ha cambiato radicalmente forma allo storico Ager romanus. Leggi tutto…
Alghero, Calabona: il T.A.R. tiene accese le ruspe.
anche su Il Manifesto Sardo (“Alghero, Calabona: il T.A.R. tiene accese le ruspe“), n. 254, 1 febbraio 2018
Continuano polemiche e indignazione su quanto sta accadendo in questi mesi sulle coste algheresi di Calabona. Leggi tutto…
Alghero, da Calabona a Porto Conte: scempi ambientali, interessi economici e “pasticci” amministrativi.
Quanto sta accadendo in queste settimane sulla coste algheresi, da Calabona a Porto Conte, è davvero emblematico di come gli interessi economici non “governati” energicamente possano portare al degrado dei valori ambientali di una città. Leggi tutto…
Obbligo di motivazione nelle scelte di pianificazione territoriale.
Di grande rilievo la recente pronuncia del Consiglio di Stato sugli obblighi di motivazione nelle scelte di pianificazione territoriale. Leggi tutto…
Il piano paesaggistico spiega la sua efficacia anche in assenza della pianificazione urbanistica.
Rilevante decisione del Consiglio di Stato in materia di efficacia del piano paesaggistico anche in assenza della pianificazione urbanistica comunale.
La sentenza Cons. Stato, Sez. IV, 23 agosto 2016, n. 3670 ha ricordato che, in assenza di specifica pianificazione del territorio da parte del piano regolatore generale comunale (o altro strumento di pianificazione urbanistica comunale), la disciplina di gestione del territorio sarà dettata dal piano paesaggistico vigente, in virtù della sua valenza sovraordinata rispetto alla pianificazione di tipo urbanistico-territoriale. Leggi tutto…
Le varianti agli strumenti urbanistici devono essere assoggettate alla procedura di V.A.S
La Corte costituzionale, con la sentenza n. 197 dell’11 luglio 2014, ha cassato le disposizioni regionali del Piemonte (artt. 33-34 della legge regionale n. 3/2013) che prevedevano una generale esclusione dagli obblighi di sottoposizione alla procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) delle varianti agli strumenti urbanistici (P.R.G.) quando minime e relative ad aree di piccole dimensioni.
Così come è costituzionalmente illegittima l’esclusione del Ministero per i Beni e Attività Culturali dai processi di verifica e conformazione delle suddette varianti “minime” ai sovraordinati strumenti di pianificazione paesaggistica e territoriale. Leggi tutto…
Gli strumenti urbanistici devono adeguarsi ai piani di difesa idrogeologica.
Importante pronuncia del Consiglio di Stato in materia di pianificazione territoriale.
La sentenza Cons. Stato, Sez. IV, 20 maggio 2014, n. 2563 ha ritenuto illegittimo il piano regolatore generale (P.R.G.) non adeguato al piano di assetto idrogeologico (P.A.I.), in quanto finalizzato alla difesa del suolo e del contesto idrogeologico del territorio.
Il P.A.I. è, quindi, uno strumento di pianificazione autonomo necessariamente sovraordinato, perché l’individuazione di fasce di rispetto, zone di salvaguardia, deve logicamente e funzionalmente precedere la successiva pianificazione urbanistica. Leggi tutto…
La Città Eterna assediata dalla solita speculazione immobiliare.
E’ una delle tante, troppe, speculazioni immobiliari che strangolano la Città Eterna.
A Torre Chiesaccia. Nel bel mezzo di quell’Agro Romano che costituisce uno dei più caratteristici paesaggi agrari del Bel Paese, nonché riserva di caccia per la becera speculazione dei palazzinari romani, così ben inseriti trasversalmente nel potere al di quà e al di là del Tevere.
Il T.A.R. Lazio, con sentenza della Sez. II, 19 marzo 2009, n. 2860, aveva annullato il nuovo piano regolatore generale – P.R.G. di Roma, approvato nel febbraio 2008 dall’Amministrazione Veltroni con la previsione di ben 70 milioni di metri cubi di nuove volumetrie. Leggi tutto…
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