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Ancora una condanna, la terza, per l’Italia davanti alla Corte di Giustizia europea sulle acque reflue.
E’ arrivata la terza condanna da parte della Corte di Giustizia europea per cattiva attuazione della normativa comunitaria sulle acque reflue.
Leggi tutto…Le violazioni del diritto comunitario si pagano, letteralmente.
Non applicare correttamente il diritto di derivazione comunitaria costa parecchio all’Italia e agli Italiani.
Leggi tutto…Ancora una volta l’Italia davanti alla Corte di Giustizia europea sulle acque reflue.
La Commissione europea ha nuovamente citato l’Italia davanti alla Corte di Giustizia europea per cattiva attuazione della normativa comunitaria sulle acque reflue.
Leggi tutto…Le sanzioni amministrative contro gli abusi edilizi in area tutelata con vincolo paesaggistico.
Pronuncia di grande interesse emessa dal Consiglio di Stato in materia di tutela del paesaggio.
Leggi tutto…La Corte di Giustizia europea condanna l’Italia per inadempimento della normativa sulla tutela delle acque.

corso d’acqua inquinato da scarichi
La Corte di giustizia europea ha condannato l’Italia per inadempimento della normativa comunitaria in materia di tutela delle acque.
La sentenza Corte Giust. UE, Sez. I, 31 maggio 2018, causa C-251/17 ha imposto all’Italia una sanzione pecuniaria di 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma di oltre 100 centri urbani o aree sprovvisti di reti fognarie o sistemi di trattamento delle acque reflue in violazione della direttiva n. 91/271/CEE. Leggi tutto…
La Corte di Giustizia europea condanna l’Italia a una pesantissima sanzione pecuniaria per la cattiva gestione dei rifiuti.
Com’era prevedibile, la Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia per la carente applicazione della normativa comunitaria in materia di gestione dei rifiuti (direttive nn. 75/442/CEE, 91/689/CEE e 1999/31/CE), nonostante la precedente sentenza C-135/05 del 26 aprile 2007.
Il ricorso per inadempimento (art. 260, par. 2, del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, TFUE), da parte della Commissione ha visto l’accoglimento da parte dell’Organo di giustizia comunitario con la sentenza della Grande Sezione, 2 dicembre 2014, C-196/2013. Leggi tutto…
Violare la normativa comunitaria significa pagare salate sanzioni pecuniarie.
Fino a qualche anno fa le sentenze della Corte di Giustizia europea avevano solo valore dichiarativo, cioè contenevano l’affermazione dell’avvenuta violazione della normativa comunitaria da parte dello Stato membro, senza ulteriori conseguenze.
Ora non più. Ormai da tempo la procedura di infrazione (art. 258 Trattato U.E. versione unificata) avviata dalla Commissione europea in caso di violazioni del diritto comunitario può portare – se lo Stato membro non si adegua ai “pareri motivati” comunitari – al ricorso della Commissione alla Corte di Giustizia e a una condanna comportante anche una sanzione pecuniaria (oltre alle spese del procedimento) commisurata alla gravità della violazione e al periodo di durata. Leggi tutto…
Fogne e melma.
Allucinante. Ancora oggi ben 159 agglomerati urbani italiani sopra i 15 mila abitanti è privo di un decente sistema di depurazione, in violazione della direttiva n. 91/271/CEE. Se non si provvederà entro il 2016, arriverà una pesantissima sanzione pecuniaria da parte dell’Unione europea. Ne parla Alessandro Agostinelli, per L’Espresso. Da leggere bene.
Gruppo d’Intervento Giuridico
da L’Espresso on line, 31 gennaio 2012





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