Archivio
Sarebbe ora di cambiare registro per evitare le “calamità innaturali”.

Cagliari, il Rio Santa Lucia sfonda verso il mare e interrompe la strada statale n. 195 (ott. 2018)
anche su Il Manifesto Sardo (“Sarebbe ora di cambiare registro per evitare le calamità innaturali“), n. 270, 16 ottobre 2018
Fra il 9 e il 10 ottobre 2018 si è realizzata – al di là delle impressioni superficiali – l’ennesima calamità innaturale che ha colpito il Bel Paese. Nel Cagliaritano, ancora una volta. Leggi tutto…
Dissesto idrogeologico, calamità innaturali e un grande piano di risanamento ambientale del territorio.

Cagliari, strada statale n. 195, interruzione determinata dal deflusso idrico della bocca a mare dello Stagno di S. Gilla e dal mare stesso (10 ottobre 2018)
Purtroppo, in Italia, negli ultimi 55 anni, sono stati più di 5.000 i morti a causa delle ripetute, consuete calamità innaturali. Leggi tutto…
Lettera aperta ai Candidati alla carica di Presidente della Regione autonoma della Sardegna: risponde Francesco Pigliaru (Centro-Sinistra).
In seguito alla lettera aperta inviata ai Candidati alla carica di Presidente della Regione autonoma della Sardegna sono pervenute le risposte di Francesco Pigliaru (coalizione Cominciamo il Domani, Centro-Sinistra).
Eccole di seguito. Leggi tutto…
ILVA di Taranto, fabbrica dei veleni: il sequestro per il risanamento.
La vicenda giudiziaria relativa all’acciaieria ILVA di Taranto ha innescato uno scontro sociale e fra poteri dello Stato così duro e trasversale come raramente s’è verificato in Italia.
In molti – in troppi – cercano di contrapporre le esigenze e i diritti fondamentali della tutela dell’ambiente e della salute pubblica (artt. 9 e 32 cost.) alle esigenze del lavoro e della libertà d’impresa (artt. 1, 35, 41cost.), i poteri della magistratura (artt. 101 e ss. cost.) alle competenze della pubblica amministrazione (artt. 97 e ss. cost.). In realtà, finora non s’è vista alcuna reale contrapposizione.
C’è una magistratura che è intervenuta in assenza di adeguate ed efficaci iniziative da parte dell’Azienda e delle amministrazioni pubbliche competenti. Leggi tutto…
Edilizia in Sardegna, un comparto in crisi di “presente” e di “futuro”.
L’edilizia in Sardegna (e non solo) è in crisi. Bella scoperta. Come al solito, questo sarebbe l’alibi per dare l’assalto speculativo alle coste e alle altre aree d’interesse ambientale. Storia vecchia e stupida.
da Sardegna 24, 1 dicembre 2011
Un New Deal per l’edilizia.
In tre anni (2008-2011) il comparto dell’edilizia in Sardegna ha perso ben il 40,86% degli addetti. Si è passati da 44.032 operatori del settore, censiti dalle Casse Edili sarde, a “soli” 26.176. Le imprese del settore sono passate da 7.978 a6.100, con una perdita secca del 23,35%. Questi i dati denunciati dai sindacati del settore (Fillea C.G.I.L., Filca C.I.S.L., Feneal U.I.L.), che chiedono ai Soggetti pubblici e privati interessati provvedimenti urgenti per arginare la pesante crisi. Ma non finisce qui, a voler esser più precisi nel delineare i reali contorni di una situazione che definire “difficile” risulta un eufemismo.
Possiamo ricordare la sostanziale chiusura delle attività della Scuola Edile di Cagliari, ente di formazione e di qualificazione delle maestranze impegnate nell’edilizia. Potrebbe essere un aspetto secondario, marginale, invece costituisce una “spia” di una situazione molto più profonda. Viene meno l’aspetto fondamentale per il necessario dinamismo del settore, la formazione, la qualificazione e la riqualificazione professionale. Leggi tutto…
Commenti recenti