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Un muro di pale eoliche davanti a Chia e a Santa Margherita. Ventesima istanza per centrale eolica offshore e ventesimo atto di opposizione del GrIG.


Gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha presentato (15 giugno 2023) un atto di opposizione all’istanza di concessione demaniale marittima per la realizzazione di una centrale eolica offshore nel mare prospiciente Chia (Comune di Domus de Maria) e Santa Margherita (Comune di Pula): 47 aerogeneratori di potenza nominale di 15 MW ciascuno per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 705,0 MW ad una distanza minima di circa 17 chilometri al largo della costa (quindi assolutamente visibile dal litorale), con cavidotti e servizi vari, stazione a terra a Sarroch, progettata dalla società milanese Regolo Rinnovabili s.r.l..

Come in tutti gli altri casi analoghi, in assenza di alcuna pianificazione preventiva, di alcuna considerazione della necessità dell’energia producibile, di alcuna verifica dell’utilizzabilità dell’energia producibile, di alcuna valutazione dell’impatto ambientale.

La società energetica milanese Regolo Rinnovabili s.r.l., controllata dalla multinazionale tedesca BayWar.e. AG, è ben presente in questa corsa all’accaparramento dei mari sardi con tre istanze (nel mare del Sulcis, davanti a Chia e S. Margherita, nel mare della Sardegna nord-ovest), ha anche presentato analoghe proposte nelle acque di Brindisi e della Maremma toscano-laziale.

Con quest’ultima siamo complessivamente a venti istanze e a venti atti di opposizione da parte del GrIG.

Il GrIG ha presentato l’atto di opposizione alla Capitaneria di Porto di Cagliari e ha informato contemporaneamente il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Rappresentante unico statale nelle Conferenze di servizi, la Regione autonoma della Sardegna, i Comuni di Pula, di Domus de Maria e di Sarroch.

L’assalto ai mari della Sardegna.

Con quest’ultima nei mari della Sardegna meridionale sono ben 20 le istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti nei mari sardi.

Venti tentativi di accaparramento di migliaia di chilometri quadrati di mare della Sardegna, venti atti di opposizione da parte del GrIG.

Il GrIG in tutti i casi, ha chiesto il diniego della concessione demaniale in assenza di pianificazione e di procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) e di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.).

Nei mari sardi in tutto venti progetti di centrali eoliche offshore flottanti, 1.031 “torri eoliche” in progetto, per una potenza complessiva – per quanto si è a conoscenza – pari a 17.048 MW, dei quali 13.890 MW collegati al sistema elettrico isolano e altri 3.158 MW collegati al sistema elettrico peninsulare.

Complessivamente sono stati predisposti e depositati presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Cagliari ben dodici progetti di centrali eoliche offshore nei mari della Sardegna meridionale, con 448 aerogeneratori in tutto previsti.

Altri tre progetti sono stati depositati presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Olbia, con 308 aerogeneratori complessivamente previsti.

Tre altri progetti sono stati depositati presso la Capitaneria di Porto di Porto Torres, con 120 aerogeneratori previsti.

Infine, due altri progetti sono stati depositati presso la Capitaneria di Porto di Civitavecchia, con 158 aerogeneratori previsti.

Balena (da National Geographic)

Avverso tutte le istanze di concessione demaniale marittima sono stati presentati atti di opposizione (28 gennaio 20213 marzo 202226 marzo 2022, 13 giugno 2022, 28 giugno 2022, 2 luglio 2022, 24 agosto 2022, 30 agosto 2022, 27 dicembre 2022, 26 febbraio 2023, 27 marzo 2023) da parte del GrIG:

Repower Renewable s.p.a., dell’elvetico Gruppo Repower, un progetto di centrale eolica offshore al largo di Capo Teulada, con 33 aerogeneratori;

Nora Ventu s.r.l., società milanese frutto dell’accordo tra Falck Renewabless.p.a. e BlueFloat Energy, due progetti di centrali eoliche galleggianti offshore con 93 aerogeneratori per una capacità complessiva di 1,4 GW a 18 miglia marine a sud est di Cagliari (Nora 2, 40 aerogeneratori) e a 6 miglia marine a sud di Capo Teulada (Nora 1, 53 aerogeneratori).  Fan balenare ben 4 mila posti di lavoro in fase di realizzazione e 300 in fase di gestione;

Ichnusa Wind Power s.r.l., con sede a Milano, 42 aerogeneratori galleggianti alti 265 metri a circa 35 chilometri dalla costa sulcitana, per una potenza complessiva di 504 MW. L’istanza di concessione demaniale marittima è stata sospesa (aprile 2021) dopo un atto di opposizione presentato dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) e da alcuni Comuni rivieraschi (Carloforte, Portoscuso, Buggerru), mentre è stata svolta la fase di definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale (scoping) finalizzata alla successiva procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.);

Seawind Italia s.r.l., con sede a Portoscuso, 48 aerogeneratori in progetto, istanze di concessioni demaniali marittime per due centrali eoliche offshore, la Del Toro 2 a 21 miglia marine a sud ovest dell’Isola di S. Pietro e la Del Toro 1 a 6 miglia marine al largo dell’Isola di S. Antioco;

* Tibula Energia s.r.l., con sede a Milano, 65 aerogeneratori (975 MW complessivi) in progetto per conto di Falck Renewabless.p.a. e la BlueFloat Energy, nel mare della Gallura. Sfidando realtà e intelligenze altrui, parla di “generazione di migliaia di posti di lavoro stabili nel medio-lungo termine: fino a 3.200 unità per le fasi di fabbricazione, assemblaggio e costruzione; oltre 180 per la manutenzione degli impianti dopo l’entrata in esercizio del parco”, dimenticando ambiente, diportismo nautico, turismo, pesca, buon senso;

centrale eolica a mare

* Zefiro Vento s.r.l., con sede a Milano, 210 aerogeneratori in progetto nel mare della Gallura settentrionale per 3150 MW di potenza;

* Acciona Energia Global Italia s.r.l., con sede a Roma e capitale spagnolo, 32 aerogeneratori nel mare occidentale della Sardegna, 480 MW di potenza;

* Nurax Wind Power s.r.l., con sede a Milano, 33 aerogeneratori in progetto nel mare della Gallura settentrionale, 462 MW di potenza;

* Avenhexicon s.r.l. (joint venture fra il gruppo Hexicon e Avapa Energy), con sede a Roma, 54 aerogeneratori in progetto nel mare della Sardegna nord occidentale, 1.350 MW di potenza.  Altri 86 aerogeneratori per 2.150 MW di potenza complessiva nel mare della Gallura;

* Poseidon Wind Energy s.r.l., con sede a Milano, 72 aerogeneratori per una potenza elettrica totale di 1008 MW nel mare della Gallura;

* Regolo Rinnovabili s.r.l., con sede a Milano, 270 chilometri quadrati di mare davanti alla costa fra il Sinis, il Montiferru e Bosa, 34 aerogeneratori da 15 MW ciascuno (complessivamente 510 MW di potenza), una sottostazione a terra, un elettrodotto marino di 49 chilometri, un punto di giunzione con la rete elettrica a terra (presso Alghero), un elettrodotto terrestre fino alla stazione Terna di Ittiri (SS);

Alghero, Capo Caccia

* progetto di centrale eolica offshore “San Pietro Nord” proposto dalla della società milanese Ninfea Rinnovabili s.r.l. (ha presentato analoghe richieste nei mari della Sicilia sud-est e della Sicilia sud-ovest), per “l’installazione offshore di 33 aerogeneratori di potenza nominale di 15 MW cadauno e di 1 aerogeneratore di potenza nominale di 9.0 MW per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 504.0 MW ad una distanza minima di circa 23 km dall’Isola di San Pietro e 28 km dall’Isola di Sant’Antioco (SU)” su oltre 170 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Portoscuso;

* progetto di centrale eolica offshore “San Pietro Sud” proposto dalla dalla società milanese Regolo Rinnovabili s.r.l. per “l’installazione offshore di 34 aerogeneratori di potenza nominale di 15.0 MW cadauno per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 510.0 MW ad una distanza minima di circa 23 km dall’Isola di San Pietro e 31 km dalla costa di Portoscuso (SU) e da Capo Pecora (Iglesias)”, su oltre 200 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Portoscuso;

* progetto di centrale eolica offshore “Sardinia South 1” proposto dalla società milanese . Avenhexicon s.r.l. (ha presentato analoghe richieste nei mari della Sardegna nord-ovest e della Gallura), joint venture fra il gruppo Hexicon e Avapa Energy, per “la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico off-shore di tipo floating nella zona di mare territoriale antistante la costa meridionale della Sardegna, nel tratto di mare antistante Capo Teulada e l’Isola del Toro” con “un numero totale di aerogeneratori pari a 64 ed una potenza totale dell’impianto di 1.600 MW”, su circa 400 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius;

* progetto di centrale eolica offshore “Sardinia South 2” proposto sempre dalla società milanese Avenhexicon s.r.l. per “la realizzazione e l’esercizio di un impianto eolico off-shore di tipo floating nella zona di mare territoriale antistante la costa meridionale della Sardegna, nel tratto di mare antistante Capo Teulada e Capo Spartivento” con “un numero totale di aerogeneratori pari a 30 ed una potenza totale dell’impianto di 750 MW”, su circa 170 chilometri quadrati di mare, cavidotti e cabine elettriche a terra a Cagliari, Quartu S. Elena e Selargius;

* progetto di centrale eolica offshore “Sardegna Sud 990 MW” presentato dalla società romana Inergia s.p.a. e relativo alla “installazione offshore di 66 aerogeneratori di potenza nominale di 15 MW per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 990.0 MW ad una distanza minima di circa 19km dall’Isola di San Pietro e 25km dall’Isola di Sant’Antioco (SU)”. Cavidotti, cabine di servizio e impianti a terra sono previsti a Portoscuso.

mare della Sardegna nord ovest, richiesta di concessione demaniale marittima

Le verifiche della Capitaneria di Porto di Cagliari e le perplessità della Presidenza del Consiglio.

Dagli accertamenti svolti dalla Capitaneria di Porto è emerso che “per quanto riguarda il posizionamento del cavo sottomarino, recapitante, come detto, nel Comune di Sarroch, lo stesso attraversa un’area di ancoraggio (denominata ‘Echo’) attualmente destinata ed utilizzata dalle navi che approdano nei terminali petroliferi di Sarroch (ordinanza Capitaneria di Porto Cagliari nr. 09/2021 del 28/01/2021). Inoltre, lo specchio acqueo richiesto dista circa 9 miglia nautiche dal limite esterno di un’area di interdizione temporanea per lo svolgimento delle attività militari addestrative presso il poligono militare di Capo TeuladaCon riferimento all’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, lo stesso ha evidenziato criticità legate all’eventuale restrizione alle attività di pesca derivanti dal posizionamento dell’impianto, in virtù della disposizione contenuta nell’art. 152 del D.Lgs. 259/2003”.

Inoltre, “con riferimento al traffico navale, dall’analisi dei dati, sono emersi flussi di traffico di unità navali che, pur non attraversando rotte obbligate, interessano comunque lo specchio acqueo relativo all’istanza in argomento, ubicato a circa 20 miglia a sud della Sardegna”.

Carloforte, Stea

La Capitaneria di Porto di Cagliari ha chiaramente evidenziato “la necessità di una pianificazione preliminare delle aree da destinare all’ubicazione degli impianti eolici” e “ha avanzato  formale  quesito (nota  prot.  nr.  26514  del  15/06/2022)  al  Ministero  delle  Infrastrutture  e  delle  Mobilità sostenibili chiedendo che fossero impartite le opportune ed urgenti disposizioni per il prosieguo dei delegati procedimenti amministrativi aventi ad oggetto il rilascio delle concessioni demaniali marittime per la realizzazione di impianti eolici off-shore, a seguito delle osservazioni avanzate dal Rappresentante unico delle  Amministrazioni  statali  istituito  presso  la  Presidenza  del  Consiglio  dei Ministri, il quale ha espresso delle perplessità in merito alla correttezza dell’iter amministrativo seguito, formalizzate poi con nota prot. nr. DICA-0017452-P del 23 giugno 2022”.

Tartaruga marina (Caretta caretta)

Recentemente è stata attribuita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri alla Prefettura di Cagliari (e conseguentemente alla Capitaneria di Porto) la nomina del Rappresentante unico delle amministrazioni pubbliche statali (nota Capitaneria Porto CA prot. n. 38112 del 28 agosto 2022).

La Repower Renewables.p.a., dell’elvetico Gruppo Repower, intende realizzare una centrale eolica offshore al largo di Capo Teulada, con 33 aerogeneratori (15 MW di potenza ciascuno) per una potenza complessiva di 495 MW, cavidotti, connessione a terra nel porto industriale di Sarroch (qui l’avviso relativo all’istanza).

La stessa Società energetica, “preso atto dei pareri e delle osservazioni ad oggi pervenute nell’ambito  del  procedimento  per  il  rilascio  della  concessione  demaniale”, ha preferito avviare la procedura di scoping VIA (art. 21 del decreto legislativo n. 152/2005 e s.m.i.) per far individuare dal Ministero della Transizione Ecologica i contenuti dello studio di impatto ambientale finalizzato alla procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.).  La procedura di scoping VIA è stata avviata (5 luglio 2022) e la Società energetica ha chiesto (13 luglio 2022) la sospensione della procedura di concessione demaniale marittima “in attesa della definizione della procedura di valutazione dell’impatto ambientale”.  Sospensione poi disposta (nota prot. n. 31244 del 14 luglio 2022).

Planargia, litorale (foto Benthos)

Ma è intervenuta una decisione di grande importanza.

La Capitaneria di Porto di Cagliari ha comunicato (nota prot. n. 40409 del 13 settembre 2022) l’avvenuta conclusione negativa delle conferenze di servizi in forma semplificata e in modalità asincrona (art. 14 e ss. della legge n. 241/1990 e s.m.i.) per il rilascio delle concessioni demaniali marittime chieste dalla Nora Ventu s.r.l. per la realizzazione dei due progetti di centrali eoliche offshore flottanti Nora 1 e Nora 2 (complessivamente 93 aerogeneratori per una potenza di 1,4 GW) al largo della costa occidentale del Golfo di Cagliari.

Analoga comunicazione (nota Cap. Porto CA prot. n. 40421 del 13 settembre 2022) riguarda la conclusione negativa delle similari conferenze di servizi per il rilascio delle concessioni demaniali marittime chieste dalla Seawind Italia s.r.l. per la realizzazione dei due progetti di centrali eoliche offshore flottanti Toro 1 e Toro 2 (complessivamente 48 aerogeneratori) al largo della costa del Sulcis.

Chiarissime le motivazioni tali da non consentire una positiva conclusione delle conferenze di servizi espresse nelle rispettive relazioni conclusive delle conferenze di servizi (note prot. n. 38948 dell’1 settembre 2022 e n. 38939 dell’1 settembre 2022): in particolare, “da una analisi delle osservazioni presentate in esito alla fase istruttoria delegata a questa Capitaneria di porto da parte del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, si riscontra come il procedimento di valutazione di impatto ambientale costituisca una  fase  fondamentale ed  imprescindibile al  fine  di  stabilire  la  richiesta ‘compatibilità delle strutture costituenti l’impianto con le altre attività marittime’ tra le quali le rotte migratorie del tonno e l’eventuale impatto di campi elettromagnetici con la pesca.

In  particolare  le  opposizioni  e  le  criticità  espresse  da  GRUPPO  DI  INTERVENTO GIURIDICO, dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato all’agricoltura e riforma agro pastorale nonché dai Comuni di Domus De Maria, Villa San Pietro, Sarroch hanno espresso parere contrario tale da pregiudicare l’esito positivo della Conferenza di servizi. Si rende altresì necessaria una preliminare analisi degli esiti della Valutazione dell’impatto ambientale, in difetto della quale non si può affermare la compatibilità del progetto proposto con le attività marittime insistenti sulla stessa area”.

Senza la vincolante procedura di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) non si può comprendere se le centrali eoliche offshore siano compatibili con le attività marittime, argomento centrale degli atti di opposizione del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).

Il GrIG esprime forte soddisfazione per una decisione improntata a rispetto della legge, sensibilità ambientale e, soprattutto, sano buon senso.

TERNA, progetti di centrali eoliche offshore presentati (2021)

I motivi del “no” al Far West eolico in Sardegna.

A neuroni funzionanti e liberi, essere a favore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili non vuol dire avere ottusi paraocchi, non vuol dire aver versato il cervello all’ammasso della vulgata dell’ambientalismo politicamente corretto.

E’ proprio il caso della trasformazione della Sardegna in piattaforma produttiva destinata alla servitù energetica, come esplicitato chiaramente da Terna s.p.a. e avallato dall’allora Ministro della Transizione Ecologica Antonio Cingolani.

Qualche sintetica considerazione.

L’amministratore delegato del Gruppo ENEL Francesco Starace, circa un anno e mezzo fa ha affermato che lo “scenario ipotizza l’installazione, a Thyrrenian link in esercizio, di un gigawatt di batterie e circa 4/5 gigawatt di potenza di rinnovabili in più rispetto a quanto abbiamo adesso. Oltre agli ovvi benefici ambientali, come la scomparsa di fatto dell’anidride carbonica prodotta dalle fonti fossili, un piano del genere svilupperebbe investimenti sull’intera filiera da qui al 2030 di 15 miliardi di euro, un indotto più che doppio e una occupazione tra i 10 e i 15mila addetti qualificati e specializzati”.

centrale eolica off shore, Germania

A oggi in Sardegna non esiste una rete nemmeno decente di impianti di conservazione dell’energia prodotta, si sono solo alcuni progetti approvati e solo uno è entrato recentemente in funzione (il più modesto, ad Assemini):

* un sistema di accumulo a batterie – BESS (Sulcis BESS 1), con potenza 122 MW recentemente approvato all’interno della centrale elettrica ENEL di Portoscuso (decreto direttoriale Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica n. 55/03/2023 del 3 aprile 2023);

* un sistema di accumulo a batterie (BESS) denominato Codrongianos BESS 2 (Enel Green Power Italia s.r.l.) avente potenza di circa 140 MW (decreto direttoriale Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica n. 55/05/2023 dell’11 maggio 2023);

* un sistema di accumulo a batterie (BESS) fino a 40 MW di potenza all’interno della centrale termoelettrica Enel Produzione s.p.a. di Assemini (decreto direttoriale Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica n. 55/15/2021 del 12 ottobre 2021), unico operativo al giugno 2023.

In Sardegna, se fossero approvati tutti i progetti di centrali per la produzione di energia da fonti rinnovabili, vi sarebbe un’overdose di energia prodotta, pagata dallo Stato, ma inutilizzabile.

Grifone (Gyps fulvus)

Con la realizzazione del Thyrrenian Link, il nuovo doppio cavo sottomarino di Terna s.p.a. con portata 1000 MW, 950 chilometri di lunghezza complessiva, da Torre Tuscia Magazzeno (Battipaglia – Eboli) a Termini Imerese, alla costa meridionale sarda.   Dovrebbe esser pronto nel 2027-2028, insieme al SA.CO.I. 3, l’ammodernamento e potenziamento del collegamento fra Sardegna, Corsica e Penisola con portata 400 MW, che rientra fra i progetti d’interesse europeo.

Al termine dei lavori, considerando l’altro collegamento già esistente, il SA.PE.I. con portata 1000 MW, la Sardegna avrà collegamenti con una portata complessiva di 2.400 MW.  Non di più.

Pur non disponendo di dati ufficiali aggiornati, si può fare qualche considerazione in merito.

In Sardegna, al 20 maggio 2021, risultavano presentate ben 21 istanze di pronuncia di compatibilità ambientale di competenza nazionale o regionale per altrettante centrali eoliche, per una potenza complessiva superiore a 1.600 MW, corrispondente a un assurdo incremento del 150% del già ingente comparto eolico “terrestre” isolano. 

Teulada, Capo Malfatano

Complessivamente dovrebbero esser interessati più di 10 mila ettari di boschi e terreni agricoli da un’ottantina di richieste di autorizzazioni per nuovi impianti fotovoltaici.

Le istanze di connessione di nuovi impianti presentate a Terna s.p.a. (gestore della rete elettrica nazionale) al 31 agosto 2021 risultavano complessivamente pari a 5.464 MW di energia eolica + altri 10.098 MW di energia solare fotovoltaica, cioè 15.561 MW di nuova potenza da fonte rinnovabile, a cui devono sommarsi i venti progetti per centrali eoliche offshore finora presentati, che dichiarano una potenza pari a 13.890 MW.

Tonno rosso (Thunnus thynnus)

In tutto sono 29.451 MW, cioè più di quindici volte i 1.926 MW esistenti (1.054 MW di energia eolica + 872 di energia solare fotovoltaica, dati Terna, 2021).

Significa energia che non potrà essere tutta utilizzata in Sardegna, non potrà esser trasferita verso la Penisola, non potrà essere conservata.  

Lo scorso 7 giugno 2023 l’Assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna Marco Porcu ha dichiarato in audizione presso la Commissione permanente “Attività produttive” del Consiglio regionale che “sono circa 300 le richieste presentate dalle società energetiche a ministero e Regione per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili … Ne arrivano circa 30/40 a settimana”.

Significa energia che dovrà esser pagata dal gestore unico della Rete (cioè soldi che usciranno dalle tasse dei contribuenti).

Gli unici che guadagneranno in ogni caso saranno le società energetiche.

Cormorano (Phalacrocorax carbo)

Che cosa si potrebbe fare.

Lasciare che siano gli interessi privati speculativi a decidere la politica energetica e della gestione del territorio è una vera e propria follìa, ma è quello che sta accadendo, anche con il sostegno di parte del mondo ambientalista.

Cosa ben diversa sarebbe se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica.

Nell’ambito della pianificazione devono rientrare procedure e premialità per il risparmio, il prioritario utilizzo di aree già infrastrutturate e/o degradate (es. aree industriali), le installazioni su tetti e coperture, la conservazione e l’efficienza energetica, nonché procedure giuridicamente vincolanti per la progressiva dismissione degli impianti di produzione energetica da fonti fossili.

Siamo ancora in tempo, vogliamo cambiare registro una buona volta? 

In meglio, naturalmente.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Gabbiano reale (Larus michahellis, foto Cristiana Verazza)

(foto Cristiana Verazza, Benthos, da National Geographic, da mailing list ambientaliste, S.D., archivio GrIG)

  1. Donatella Mercatelli
    giugno 17, 2023 alle 11:25 am

    ” La società energetica milanese Regolo Rinnovabili s.r.l., controllata dalla multinazionale tedesca BayWar.e. AG, è ben presente in questa corsa all’accaparramento dei mari sardi con tre istanze (nel mare del Sulcis, davanti a Chia e S. Margherita, nel mare della Sardegna nord-ovest), ha anche presentato analoghe proposte nelle acque di Brindisi e della Maremma toscano-laziale”

    Grazie infinite GrIG! ” Chi la dura, la vince”

  2. giugno 17, 2023 alle 12:50 PM

    A.N.S.A., 16 giugno 2023
    Pale eoliche off shore nel sud Sardegna, 20 richieste.
    Grig contro nuovo parco da 705MW, ‘urge gara nazionale sui siti’. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2023/06/16/pale-eoliche-off-shore-nel-sud-sardegna-20-richieste_4fee7e7e-98d1-4cb2-a460-5b82e6d43ca0.html)

    Ventesima istanza per centrale eolica offshore e ventesimo atto di opposizione dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico contro la realizzazione di una centrale offshore nel mare prospiciente Chia (Domus de Maria) e Santa Margherita (Pula).

    “Si tratta di 47 aerogeneratori di potenza nominale di 15MW ciascuno per una potenza nominale complessiva totale installata pari a 705 MW ad una distanza minima di circa 17 chilometri al largo della costa, quindi assolutamente visibile dal litorale, con cavidotti e servizi vari, stazione a terra a Sarroch, progettata dalla società milanese Regolo Rinnovabili s.r.l. – fa sapere il Grig – Come in tutti gli altri casi analoghi, in assenza di alcuna pianificazione preventiva, di alcuna considerazione della necessità dell’energia producibile, di alcuna verifica dell’utilizzabilità dell’energia producibile, di alcuna valutazione dell’impatto ambientale. La società energetica milanese Regolo Rinnovabili s.r.l., controllata dalla multinazionale tedesca BayWar.e. AG, è ben presente con tre istanze (nel mare del Sulcis, davanti a Chia e S. Margherita, nel mare della Sardegna nord-ovest)”.

    Con quest’ultima nei mari della Sardegna meridionale sono ben 20 le istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti, “1.031 torri in progetto, per una potenza complessiva pari a 17.048 MW, dei quali 13.890 MW collegati al sistema elettrico isolano e altri 3.158 MW collegati al sistema elettrico peninsulare”.

    “Lasciare che siano gli interessi privati speculativi a decidere la politica energetica e della gestione del territorio è una vera e propria follìa, ma è quello che sta accadendo, anche con il sostegno di parte del mondo ambientalista – osserva il Grig – Cosa ben diversa sarebbe se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica, mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica”.

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    Agenzia Nova, 16 giugno 2023
    Sardegna: no ambientalisti a progetto centrale eolica nel mare davanti a Chia e Santa Margherita: https://www.agenzianova.com/a/648c2c5ced45f2.55662067/4401274/2023-06-16/sardegna-no-ambientalisti-a-progetto-centrale-eolica-nel-mare-davanti-a-chia-e-santa-margherita

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    da Sardinia Post, 16 giugno 2023
    Assalto ai mari dell’Isola, muro di pale eoliche davanti a Chia e a Santa Margherita: https://www.sardiniapost.it/ambiente/assalto-ai-mari-dellisola-muro-di-pale-eoliche-davanti-a-chia-e-a-santa-margherita/

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    da You TG, 16 giugno 2023
    Eolico davanti alle spiagge: “Un muro di pale tra Chia e Santa Margherita, è un assalto”: https://www.youtg.net/top-news/53337-eolico-a-sulle-coste-dell-isola-un-muro-di-pale-tra-chia-e-santa-margherita-e-un-assalto

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    da Gazzetta Sarda, 16 giugno 2023
    Un muro di pale eoliche davanti a Chia e a Santa Margherita – Opposizione del GrIG: https://www.gazzettasarda.com/contenuto/0/11/327750/un-muro-di-pale-eoliche-davanti-a-chia-e-a-santa-margherita-opposizione-del-grig

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    da Cagliaripad, 16 giugno 2023
    Eolico, Grig contro i mulini a vento a Chia e Santa Margherita.
    Nei mari della Sardegna meridionale sono ben 20 le istanze di concessione demaniale marittima per la realizzazione di altrettante centrali eoliche offshore flottanti: https://www.cagliaripad.it/592196/eolico-grig-contro-i-mulini-a-vento-a-chia-e-santa-margherita/

    • giugno 22, 2023 alle 3:05 PM

      da L’Unione Sarda, 21 giugno 2023
      Il caso. Dagli ambientalisti. “No all’offshore tra Chia e Pula”.

      No al muro di pale eoliche off-shore lungo la costa tra Chia e Santa margherita di Pula. Gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico si sono opposti con una istanza depositata in Capitaneria al mega progetto di 47 aerogeneratori di potenza nominale di 15 megawatt ciascuno da piazzare a una distanza di 17 chilometri al largo della coata e quindi visibile dal litorale, con cavidotti e servizi vari, compresa una stazione a terra a Sarroch, progettata dalla società milanese Regolo Rinnovabili.
      “E’ la ventesima istanza per la realizzazione di un impianto eolico offshore presentata in Sardegna”, spiegano gli ambientalisti, “ci siamo opposti ufficialmente a tutte”.
      Le motivazioni sono contenute nel documento depositato alla Capitaneria: “Come in tutti gli altri casi analoghi questi progetti vengono presentati in assenza di alcuna pianificazione preventiva, di alcuna considerazione della necessità dell’energia producibile, di alcuna verifica dell’utilizzabilità dell’energia producibile, di alcuna valutazione dell’impatto ambientale. La Regolo Rinnovabili, controllata dalla multinazionale tedesca Bay-War.e. AG, è ben presente in questa corsa all’accaparramento dei mari sardi con tre istanze nel mare del Sulcis, davanti a Chia e Pula, nel mare della Sardegna nord-ovest, ha anche presentato analoghe proposte a Brindisi e nella Maremma”.

  3. rp
    giugno 17, 2023 alle 2:51 PM

    Bastaaaaaaaaa.

  4. Porico.
    giugno 18, 2023 alle 1:28 PM

    Società S.r.l. Ogni altro commento è superfluo .

  5. giugno 28, 2023 alle 5:00 PM

    da Nautica, 26 giugno 2023
    Eolico offshore: buon vento o buriana? (Simone Repetto): https://www.nautica.it/mare-nostrum/eolico-offshore-buon-vento-o-buriana/#

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