Ma che sarebbe ‘sta “transizione ecologica” all’italiana?

La Commissione europea in questi giorni ha aperto la procedura di infrazione n. 2021/2028 con una specifica lettera di messa in mora (art. 258 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea – TFUE) per mancato completamento della designazione dei siti della Rete Natura 2000, in applicazione della normativa comunitaria per la salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali (direttiva n. 92/43/CEE) e della normativa comunitaria per la tutela dell’avifauna selvatica (direttiva n. 09/147/CE).
La Commissione europea, al termine di una lunga e complessa fase di accertamenti, ha deciso di contestare all’Italia la carente attività di individuazione di siti di importanza comunitaria (SIC), zone di protezione speciale (ZPS), zone speciali di conservazione (ZSC), perché “ai sensi della direttiva Habitat e della direttiva Uccelli, gli Stati membri hanno convenuto di sviluppare una rete Natura 2000 europea coerente proponendo siti di importanza comunitaria (SIC) adeguati e classificando le zone di protezione speciale (ZPS). Si tratta di prescrizioni fondamentali per la protezione della biodiversità in tutta l’Ue. Sia l’European Green Deal sia la strategia europea sulla biodiversità per il 2030 sottolineano quanto sia importante che l’Ue arresti la perdita di biodiversità mantenendo i siti naturali, migliorando gli ecosistemi danneggiati e ripristinandone il buono status ecologico”.
Il 10 febbraio 2021 il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un dispositivo per la ripresa e la resilienza chiudendo definitivamente l’iter per la disciplina dei Pnrr (Piani nazionali di ripresa e resilienza) avviato dalla Commissione europea lo scorso 27 maggio 2020, mettendo a disposizione dei Paesi Ue 672,5 miliardi di euro per la ripresa e la resilienza, dunque la parte più sostanziosa dei 750 miliardi del pacchetto Next Generation Eu.
La risoluzione è stata assunta in coerenza con l’accordo storico raggiunto dal Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020 che, approvando la proposta della Commissione, ha deciso di assumersi il carico di un debito comune tra stati Ue in risposta alla crisi pandemica.
Il concetto fondante è netto: per ogni euro di spesa dev’essere dimostrato che non nuoce all’ambiente, pena la perdita dei fondi comunitari.
Il principio europeo è chiaro e netto: tutela della biodiversità e dell’ambiente, nelle sue varie componenti, sono pilastri inderogabili, anche in questi tempi duri e difficili.
“Niente offese al paesaggio, bellezza e cultura sono nostre identità”, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sente il diritto-dovere di esprimere pubblicamente, mediante un’insolita lettera aperta pubblicata su Vanity Fair (26 maggio 2021), la propria forte preoccupazione e contrarietà per le ventilate disinvolte modifiche normative contenute principalmente sul proposto ennesimo “Decreto Semplificazioni 2021”, finalizzato a sveltire le procedure per attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) italiano finanziato con i fondi comunitari del Next Generation EU.
La gran parte degli Italiani – e noi del Gruppo d’Intervento Giuridico insieme a loro – la pensano come il Presidente Mattarella.
Paesaggio e cultura sono identità e patrimonio inestimabile di quell’Italia, che è nota nel mondo come il Bel Paese non a caso.
La ripresa economico-sociale non può esser pagata dallo scempio del territorio e della nostra identità.
E i fondi comunitari del Next Generation EU, ben investiti, possono realmente essere fondamentali per il territorio e il contesto economico-sociale.
Non convincono i progettati stravolgimenti delle procedure di valutazione d’impatto ambientale, non convincono i Ministri che vorrebbero avere mani libere sul territorio, men che meno convincono quegli “ambientalisti” che vorrebbero le Soprintendenze smantellate e silenziate, mentre da lungo tempo hanno soggetti vicini che fanno studi di impatto ambientale per centrali eoliche sui crinali appenninici o mille altri interessi nei vari affari delle fonti di energia rinnovabile.
A puro titolo di esempio, nel caso della Tuscia siamo di fronte a ben 51 progetti di campi fotovoltaici presentati, in parte approvati e solo in minima parte respinti in pochi anni, complessivamente oltre 2.100 ettari di terreni agricoli e boschi. Centinaia e centinaia di ettari di terreni agricoli e boscati stravolti dalla speculazione energetica, senza che vi sia alcuna assicurazione sulla chiusura di almeno una centrale elettrica alimentata da fonti fossili.
La realizzazione di questi progetti energetici snaturerebbe radicalmente alcuni dei più pregiati paesaggi agrari della Tuscia con pesanti impatti sull’ambiente e sui contesti economico-sociali locali. Stupisce, infatti, l’assenza di alcuna seria e adeguata analisi preventiva sugli impatti negativi anche sul piano economico-sociale di decine di migliaia di ettari di paesaggio storico della Tuscia sulle attività turistiche.
La Provincia di Viterbo detiene il non invidiabile primato per il consumo del suolo per abitante (rapporto ISPRA sul consumo del suolo 2019), 1,91 metri quadri per residente rispetto alla media regionale di 0,47 e nazionale di 0,80.
In Sardegna, al 20 maggio 2021, risultavano presentate ben 21 istanze di pronuncia di compatibilità ambientale di competenza nazionale o regionale per altrettante centrali eoliche, per una potenza complessiva superiore a 1.600 MW, corrispondente a un assurdo incremento del 150% del già ingente comparto eolico isolano.
A queste si somma un’ottantina di richieste di autorizzazioni per nuovi impianti fotovoltaici.
Complessivamente sarebbero interessati più di 10 mila ettari di boschi e terreni agricoli
Solo questi due esempi possono far comprendere quali veri e propri scempi ambientali annunciati incombono su alcuni dei migliori esempi di paesaggi storici del povero Bel Paese.
Gli ultimi dati disponibili (primo trimestre 2021, elaborazione QualEnergia su dati TERNA) vedono una domanda pari a 78 TWh, di cui 27,38 prodotti da fonti rinnovabili (il 34,8%).
Gli ultimi dati annui disponibili (TERNA, 2019) affermano che “nel 2019 in Italia la domanda di energia elettrica ha raggiunto i 319.622 GWh, con una flessione dello 0,6% rispetto all’anno precedente”, mentre “la potenza efficiente lorda si è attestata a 119,3 GW (+1,0 % rispetto al 2018 essenzialmente imputabile alle rinnovabili). Il parco di generazione termoelettrico si è mantenuto sostanzialmente stabile, mentre il parco di generazione delle fonti rinnovabili continua la sua crescita con un incremento generale pari al +2,2% ed una potenza che rappresenta il 46,5% del totale installato in Italia (era 46% nel 2018)”.
La potenza efficiente lorda del “sistema energia” italiano è ampiamente sufficiente a sostenere la domanda, visto che “il valore della punta massima registrato nel 2019 è stato pari a 58,8 GW, e si è verificato il giorno 25 luglio alle 17. La punta 2019 è stata leggermente più alta (+1,8%) rispetto alla punta del 2018, determinando un trend di crescita che si protrae dal 2014. Si conferma la forte correlazione tra il carico e le temperature estive”.[1]
Non risulta, quindi, un problema di produzione energetica in Italia, quanto un serio problema di pianificazione e di politica industriale legata alle necessarie scelte di politica ambientale.
A puro titolo di esempio, è pura follìa, nel XXI secolo, continuare ottusamente a voler produrre alluminio primario con metodi energivori e inquinanti piuttosto che predisporre un virtuoso circolo del riciclaggio dell’alluminio: la produzione di un kg. di alluminio di riciclo ha un fabbisogno energetico (0,7 kwh) che equivale solo al 5% di quello di un kg. di metallo prodotto a partire dal minerale (14 kwh). Eppure, il gruppo siderurgico russo Rusal, con il beneplacito e i soldi del Governo nazionale e della Regione autonoma della Sardegna intende far ripartire la produzione di alluminio primario dalla bauxite a Portoscuso, con gravissimi problemi ambientali e sanitari (oltre che energetici).
Nessuna adeguata e puntuale pianificazione delle reali necessità energetiche nazionali e locali, nessun meccanismo legale di chiusura coercitiva di impianti produttivi di energia da fonti fossili[2], eccessivo spazio offerto alla produzione energetica da biomasse (il che significa incremento dei tagli boschivi), palese contrarietà alla normativa comunitaria per la salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali (direttiva n. 92/43/CEE) e la difesa delle acque e del suolo (direttive n. 08/105/CE e n. 06/118/CE).
La delega contenuta nell’art. 5 della legge 22 aprile 2021, n. 53 (legge di delegazione europea) sull’attuazione della direttiva n. 2018/2001/UE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili prevede esplicitamente l’emanazione di una specifica “disciplina per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualita’ dell’aria e dei corpi idrici, nonche’ delle specifiche competenze dei Ministeri per i beni e le attivita’ culturali e per il turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, privilegiando l’utilizzo di superfici di strutture edificate, quali capannoni industriali e parcheggi, e aree non utilizzabili per altri scopi”.
Disciplina a oggi non emanata.
Problematiche e criticità fortissime, tuttora non affrontate, che han fatto sì che ben ventuno associazioni ambientaliste (ma altre ancora stanno aderendo) costituissero la Coalizione Articolo 9 per manifestare a gran voce la più netta contrarietà al Far West dell’energia eolica e solare, dove ogni speculatore energetico può fare quello che gli pare senza regìa pubblica né controlli.
Il paesaggio è fonte perenne di bellezza, garanzia del rispetto dell’identità dei luoghi, fondamentale attrattiva per il turismo. Non dimentichiamolo.
Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico odv
[1] È importante sapere che cos’è il “dispacciamento” delle energie rinnovabili. Ce lo spiega il GSE (Gestore Servizi Energetici): “Il servizio di dispacciamento, svolto dal gestore della rete di trasmissione nazionale (Terna), è la gestione coordinata delle immissioni e dei prelievi di energia elettrica sulla rete di trasmissione nazionale per garantire il bilanciamento del sistema elettrico. L’energia elettrica, di norma, non è un bene immagazzinabile, purtroppo. Per questo, è necessario produrre, istante per istante, la quantità di energia richiesta dall’insieme dei consumatori finali e gestirne la trasmissione in modo che offerta e domanda siano sempre in equilibrio, garantendo così la continuità della fornitura in condizioni di sicurezza.
In tempo reale, Terna monitora i flussi elettrici e corregge i livelli di immissione e prelievo di energia, in modo che siano perfettamente bilanciati in ogni momento, inviando, ove necessario, ordini a ridurre o aumentare l’energia immessa in rete alle unità di produzione” (http://www.gse.it/it/Gas%20e%20servizi%20energetici/Dispacciamento_Rinnovabili/Pagine/default.aspx).
In Italia non vige un regime di concorrenza che premia chi produce energia a prezzi piu’ bassi, soprattutto riguardo alle fonti energetiche rinnovabili “non programmabili”, il cui dispacciamento è regolato con Delibera 522/2014/R/eel.
L’unica energia che “deve” essere effettivamente acquistata, quando viene prodotta, è quella degli impianti in regime di “essenzialità”, definito da una delibera dell’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico (AEEGSI), nello specifico la 111/06 relativa a tutte le attività che sono svolte da Terna per garantire il soddisfacimento della domanda di energia di tutto il sistema elettrico italiano, garantendo allo stesso tempo i requisiti di sicurezza e affidabilità necessari in un sistema che evolve nel tempo con continue variazioni di energia consumata e prodotta, e che devono essere mantenuti identici in ogni istante.
La delibera AEEGSI 111/06 definisce “impianto di produzione essenziale” un impianto di produzione in assenza del quale, anche per le esigenze di manutenzione programmata degli altri impianti di produzione e degli elementi di rete, non è possibile assicurare adeguati standard di gestione in sicurezza del sistema elettrico. Gli “Impianti di produzione essenziali per la sicurezza del sistema elettrico ai sensi dell’articolo 63, comma 63.1, dell’Allegato A alla delibera dell’AEEGSI n. 111/06” individuati da Terna s.p.a.
[2] Gli impianti di produzione di energia elettrica essenziali per la sicurezza del sistema elettrico (art. 63, comma 63.1, dell’Allegato A alla delibera dell’AEEGSI n. 111/06) sono tutti “programmabili”, con combustibile fossile o biomasse (vds. https://download.terna.it/terna/A27%20-%20anno%202020_8d769b522431880.pdf).

(foto Cristiana Verazza, da Sardinia Post, S.D., archivio GrIG)
Rispondi Cancella risposta
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Commenti recenti
Aggiornamenti Twitter
- Far West nei mari sardi: diciannovesima istanza per centrale eolica offshore e diciannovesimo atto di opposizione d… twitter.com/i/web/status/1… 13 hours ago
- L’Arte non è pornografia gruppodinterventogiuridicoweb.com/2023/03/27/lar… 1 day ago
- Le Jacarandae a Cagliari, in una città a suo tempo candidata a Capitale europea del Verde gruppodinterventogiuridicoweb.com/2023/03/26/le-… 1 day ago
ricerca (inserire tags)
Mandiamo un’e-mail per difendere il territorio e le coste della Sardegna!
Argomenti
costa e sua salvaguardia
- piano paesaggistico regionale della Sardegna – normativa e cartografia
- "La colata", un libro contro la speculazione edilizia (sulle coste) in Italia
- l'Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna, la sua "storia" e le sue prospettive
- giurisprudenza sul P.P.R. della Sardegna
- privatizzazione del demanio marittimo sui litorali italiani
- abusivismo edilizio, speculazione immobiliare: Baia delle Ginestre story
- stop alla speculazione edilizia sulla baia di Piscinnì
- Ingurtosu, Piscinas, Costa Verde: favole e cemento
- speculazione immobiliare mediante i campi da golf
- speculazione immobiliare mediante il "nuovo" piano paesaggistico
- la speculazione sul litorale di Rimigliano
- "Finestre sul Paesaggio", convegno su ambiente, pianificazione, legalità
- Rimbocchiamoci le maniche per difendere l'ambiente e il territorio della Sardegna!
- Reportage sulla speculazione immobiliare lungo le coste della Sardegna (2013)
- NO alla privatizzazione delle spiagge!
- il "piano paesaggistico dei sardi", un'operazione spregiudicata e deleteria per l'ambiente della Sardegna
- ricorso contro lo "stravolgimento" del piano paesaggistico regionale della Sardegna
- La Giunta Pigliaru revoca definitivamente lo stravolgimento del P.P.R. operato dalla precedente Giunta Cappellacci
- la proposta di legge regionale sarda favorevole al cemento sulle coste (2017)
coste di Tuerredda e Malfatano - cronaca di una speculazione edilizia annunciata
cultura a rischio, Anfiteatro romano
cultura a rischio, Tuvixeddu
demani civici e diritti d'uso collettivi
- i Demani civici e i diritti di uso civico, con particolare riferimento in Sardegna
- il demanio civico di Carloforte
- recuperare il demanio civico di Portoscuso, svenduto al peggior offerente
- demani civici e il nuovo "editto delle chiudende"
- "Terre civiche, un bene comune da salvaguardare", dibattito (Nuoro, 2012)
- Inventario generale delle terre civiche in Sardegna (2012)
- il Consiglio regionale approva il nuovo "editto delle chiudende" contro i demani civici sardi
- attuazione del nuovo "editto delle chiudende" in Sardegna
- la Corte costituzionale boccia il nuovo "editto delle chiudende"
- l'offensiva istituzionale contro i demani civici della Sardegna e la risposta ecologista.
- la difesa del demanio civico dei Piani di Castelluccio di Norcia.
- finalmente una norma regionale per la difesa dei demani civici sardi
- la "storia" dei diritti di uso civico in Sardegna negli ultimi decenni
democrazia a rischio in Italia
- la legge Alfano ci rende "disuguali" rispetto al "principe": firma contro!
- le legge ritorna un po' a esser uguale per tutti, grazie alla Corte costituzionale
- la proposta riforma costituzionale per favorire i peggiori farabutti
- riforma della giustizia, pretesa di impunità: l'Italia in ostaggio
- il Governo Letta e i suoi "azionisti" vogliono cambiare la Costituzione: impediamoglielo!
difesa degli "altri" animali, caccia, bracconaggio
- XXII campagna anti-bracconaggio della L.A.C. nel Cagliaritano (2018)
- bilancio della stagione venatoria 2014-2015, morti e feriti, "umani" e "altri" animali
- NO alla deregulation venatoria!
- il Cervo sardo
- il Lupo
- l'Orso marsicano
- l'Orso bruno in Italia e la schizofrenìa umana
- la Foca Monaca
- come faccio a vietare la caccia sul mio terreno?
- il Grifone
- diritto all'obiezione di coscienza "venatoria": fuori i cacciatori dal mio terreno!
difesa del territorio
- parchi naturali, una grande risorsa per l'Italia
- parco nazionale del Gennargentu-Golfo di Orosei, l'occasione persa
- parco nazionale dell'Asinara, luci e ombre
- parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, passi in avanti
- parco naturale regionale del Molentargius-Saline, ancora in difficoltà
- l'assalto furbesco al demanio
- l'hard discount del federalismo demaniale
- la calamità "innaturale" annunciata di Capoterra (alluvione 2008)
- piano stralcio di assetto idrogeologico (P.A.I.) della Sardegna
- piano regionale delle attività estrattive (P.R.A.E.) della Sardegna
- piano antincendi 2016 per la Sardegna
- parchi naturali "motori" di crescita senza "benzina"
- "Ciclone Cleopatra": acqua, dissestro idrogeologico, sangue in Sardegna
- difesa delle Foreste demaniali in Sardegna.
- il decreto "Sblocca Italia", nuovi "incubi" ambientali e sociali
- abusivismo edilizio in un area naturale protetta: il parco naturale regionale "Molentargius-Saline"
- i gravi rischi di smantellamento del diritto penale ambientale.
- I piani paesaggistici vigenti in Italia
diritti civili
- L'India non è un paese per bambini
- scuola pubblica a rischio, in Italia
- pedofilìa e silenzi della Chiesa
- ma si può morire in pace?
- la Corte costituzionale aiuta la fecondazione assistita
- morti bianche alla Saras, Sarroch
- un po' di giustizia per le morti bianche alla Thyssen
- lucrosi rimborsi elettorali ai partiti
- il distacco dalla politica, le elezioni minimaliste cagliaritane
- uno stupro piccolo piccolo, minore
- crisi economica, crisi sociale
- libera repubblica di corrotti e corruttori
- la prima impresa italiana, la Mafia s.p.a.
- come l'Amministrazione regionale Cappellacci butta i nostri soldi
- Mario Monti, premier contro la crisi economico-sociale
- crisi economica, lacrime e sangue
- Governo Monti, due pesi e due misure. A fin di bene?
- il referendum sulle modifiche costituzionali (4 dicembre 2016)
EcoSportello
edilizia, piano per la speculazione
- piano per l'edilizia e la speculazione in Sardegna
- ricorsi contro un c.d. piano dell'edilizia incostituzionale
- la leggina regionale sarda per il "mattone rapido"
- una "sberla" al c.d. piano per l'edilizia bis in Sardegna
- la Corte costituzionale si occuperà del c.d. piano per l'edilizia sardo
- il folle "piano casa" del Veneto
energia nucleare, "ritorno" in Italia
eolico, paesaggio, speculazione
- speculazione eolica in Sardegna
- la "cricca del vento" in Sardegna
- la "cricca del vento" su Annozero
- la speculazione eolica sul TG 3 nazionale
- speculazione eolica senza pianificazione energetica
- Appennino Umbro-Marchigiano, una selva di pale eoliche?
- Aree non idonee all'installazione di centrali eoliche – Sardegna
escursioni sulla Sella del Diavolo
G 8 a La Maddalena
gestione dei rifiuti
- rifiuti devastanti a Portoscuso
- piano regionale dei rifiuti urbani della Sardegna
- Portovesme, pattumiera europea dei fumi di acciaieria
- traffico illecito di rifiuti industriali da Portoscuso a giudizio
- lo "strano" inquinamento a Quirra
- 16° rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti (A.R.P.A.S.) in Sardegna
- piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (Sardegna)
grandi opere, grandi scempi ambientali e di denaro pubblico
la nostra acqua
- WISE, il portale europeo dell'acqua
- quanta acqua c'è in Sardegna?
- il folle progetto della diga di Monte Nieddu-Is Canargius
- reportage sulla diga senz'acqua, Monte Nieddu-Is Canargius
- l'incredibile progetto di dissalatore cagliaritano
- riparte la vergognosa diga di Monte Nieddu – Is Canargius!
- invasi idrici e rischio sismico, la follìa in Sardegna
- perchè i sardi rischiano di perdere l'acqua pubblica
la nostra aria
la nostra salute
- piombo nel sangue e deficit cognitivi nel Basso Sulcis
- uranio impoverito e salute
- la salute in fumo
- pesce marcio sul tuo piatto
- portale malattie rare – Regione autonoma della Sardegna
- lo "strano" inquinamento di Quirra, la salute, la giustizia
- Portoscuso, periferia di Taranto
- alterazioni del d.n.a. dei bambini di Sarroch, "picchi" di leucemie maschili nel Cagliaritano
- il silenzio dei sardi sui propri bambini avvelenati
- III Rapporto epidemiologico S.E.N.T.I.E.R.I. sulla salute nei siti inquinati
la Terra a rischio: i cambiamenti climatici
realtà di Cagliari
ricerca dell'energia rinnovabile
- il progetto di gasdotto Galsi lascia il posto a due rigassificatori?
- NO a questo tracciato del gasdotto Snam sull'Appennino
- in crescita la produzione di energia fotovoltaica in Italia
- il nuovo Piano energetico regionale della Sardegna (P.E.A.R.S.)
- il 17 aprile 2016 votiamo SI al referendum anti-trivelle!
Sardegna e fondi comunitari
Sardistàn e le sue cronache
- la Saras, un direttore di giornale e il Sardistàn
- le cornacchie domineranno il mondo, a iniziare dal Sardistàn
- poveri Gipeti, nel Sardistàn
- W il Sardistàn, oasi ecologica del giardinaggio!
- lotta dura senza esclusione di polpi per l'indipendenza del Sardistàn
- Sardistàn = Atlantidistàn?
- un direttore di giornale "cementato" per benino nelle sue posizioni
- Paolo Villaggio, pecore, Alcoa e Sardistàn
- i Sardi su Marte
siti web istituzionali
- Corte di Giustizia europea
- Presidenza della Repubblica Italiana
- Governo e Amministrazioni statali
- Senato della Repubblica
- Camera dei Deputati
- Corte costituzionale
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali
- Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
- banca dati della Giustizia amministrativa
- banca dati dei vincoli ambientali/paesaggistici
- banca dati dei procedimenti di V.I.A.
- Regione autonoma della Sardegna
- Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici per la Sardegna
- Corpo Forestale dello Stato
- Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (Sardegna)
- Carabinieri – Comando per la tutela dell'ambiente
- Carabinieri – Comando per la tutela del patrimonio culturale
- Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.)
- Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Sardegna (A.R.P.A.S.)
- Agenzia della Conservatorìa delle Coste della Sardegna
- il portale dei parchi e delle riserve naturali
- il portale dei parchi geominerari e di archeologia industriale
- parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena
- parco nazionale dell'Asinara
- parco naturale regionale di Porto Conte
- parco naturale regionale di Molentargius-Saline
- area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana
- area marina protetta del Sinis-Mal di Ventre
- area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo
- area marina protetta di Capo Carbonara
- i parchi ambientali e storico-culturali della Val di Cornia
- parco faunistico del Monte Amiata
- parco faunistico del Monte Amiata
- elenco ufficiale delle aree naturali protette
- elenco delle zone umide di importanza internazionale
- Rete Natura 2000 in Italia (BioItaly)
- Conservatoire du Littoral
- Commissione Europea
- cartografia Z.P.S. – Sardegna
- cartografia S.I.C. – Sardegna
siti web rilevanti
- Amici della Terra
- Lega per l'Abolizione della Caccia
- Lexambiente – rivista giuridica telematica di diritto ambientale
- AmbienteDiritto – rivista giuridica telematica di diritto ambientale
- Patrimonio S.O.S.
- Comitato umbro-marchigiano No Tubo
- Federazione nazionale Pro Natura
- Comitato Salviamo Santa Lucia
- Monica Frassoni, Presidente dei Verdi europei
- Comitato per Campiglia
- Rete dei Comitati per la tutela del territorio – Toscana
- Eddyburg – urbanistica e società
- Associazione Vivere in Valdisieve
- Uguale per tutti, il blog dove magistrati e cittadini si confrontano
- il blog della Valle del Cedrino
- Associazione dei Comuni Virtuosi
- Scirarindi, portale della Sardegna naturale
- A.PRO.D.U.C., Associazione per la tutela degli usi civici e delle proprietà collettive
- Università degli Studi di Trento – Centro di documentazione sui demani civici e le proprietà collettive
- Gruppo di studio sui demani civici dell'Italia meridionale
- Annozero – RAI 2
- Report – RAI 3
- A.N.S.A. – Ambiente e Territorio
- Striscia la notizia
- Il Manifesto Sardo, informazione e approfondimenti
- Via dal vento, contro la speculazione eolica
- Forum nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori"
- Andrea Zanoni, eurodeputato ecologista
- l'Astrolabio – newsletter degli Amici della Terra
- Comitato ambientale per la tutela del territorio di Costa Corallina, Olbia (OT)
- Comitato civico "No al Progetto Eleonora"
- Claudia Zuncheddu, consigliere regionale sarda indipendentista
- Comitato "Salviamo Tentizzos per Bosa"
- Emergenza Cultura – in difesa dell'articolo 9 della Costituzione
Testi normativi fondamentali
- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
- normativa sul "ritorno" al nucleare (legge n. 99/2009)
- Convenzione europea sul paesaggio (20 ottobre 2000)
- Comuni abilitati alle funzioni amministrative in materia di paesaggio (Sardegna)
- direttiva n. 2014/52/UE sulla V.I.A. (codificazione e testo coordinato)
- legge sul procedimento amministrativo (legge n. 241/1990 e s.m.i.)
- indirizzi applicativi in materia di V.I.A. per i progetti di centrali eoliche
- Testo unico sull'urbanistica (Sardegna)
turismo e soggiorni convenzionati con il Gruppo d'Intervento Giuridico onlus
W il Blogroll!
la nuvola dei tags
"altri" animali abusi edilizi abusivismo edilizio acqua agricoltura alberi Alghero ambiente Amici della Terra aree urbane beni culturali biodiversità bonifica ambientale boschi bosco bracconaggio caccia Cagliari Carloforte Consiglio di Stato Corte costituzionale Corte di Cassazione coste demani civici difesa del territorio difesa del verde diritti civili diritti di uso civico dissesto idrogeologico edilizia energia energia eolica Europa fauna selvatica fonti rinnovabili giustizia grandi opere Gruppo d'Intervento Giuridico inquinamento Italia Lega per l'Abolizione della Caccia mare P.P.R. paesaggio parchi naturali pianificazione piano paesaggistico regionale Portoscuso procedimento di valutazione di impatto ambientale Regione autonoma della Sardegna rifiuti ripristino ambientale S.I.C. salute pubblica Sardegna Sella del Diavolo sentenza sequestro preventivo sito di importanza comunitaria società sostenibilità ambientale speculazione immobiliare spiaggia tagli boschivi terre collettive Toscana trasporti urbanistica usi civici V.I.A. V.Inc.A. Veneto verde pubblico Z.P.S. zone umidecome utilizzare il blog.
Questo è un blog, quindi viene aggiornato senza alcuna periodicità e quando si ha qualcosa di interessante da scrivere. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 7 marzo 2001, n. 62 e successive modifiche ed integrazioni. I curatori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti web ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all’interno di questo blog, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l’approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. I contenuti inseriti in questo blog sono frutto di esperienze dirette o tratti da fonti di informazione pubbliche. In questo spazio virtuale si rispettano le regole comuni di Netiquette, ossia le buone maniere generalmente osservate nelle comunicazioni in Rete. Naturalmente la “navigazione” è libera, mentre i commenti sono liberi ma moderati dai curatori del blog, ci affidiamo al buonsenso, all’educazione e all’intelligenza dei nostri visitatori. Eventuali commenti anonimi, diffamatori, offensivi, pretestuosi, ripetitivi e fuori tema rispetto agli articoli presenti non verranno resi pubblici. In questo blog, pur avendo disponibile un vasto archivio informatico, possono eventualmente essere pubblicati materiali riportati da altri siti web, con esclusiva finalità informativa, così come da questo blog possono essere tratti materiali citandone la fonte. Condizioni generali presenti sul web. Tuttavia, a semplice richiesta di chi ne avesse titolo, tali materiali saranno rimossi.
Informativa sulla privacy.
Ai sensi del Provvedimento ” Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie” (Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014) dell’8 maggio 2014, con cui il Garante per la Protezione dei Dati Personali detta le regole sulle modalità di adempimento agli obblighi di rilascio dell’informativa e di acquisizione del consenso degli utenti in caso di utilizzo di cookie, si informa che nella configurazione attuale della servizio di Web Analytics ShinyStat in utilizzo i cookie che garantiscono il servizio sono in regime di OPT-OUT, quindi NON NECESSITANO DI CONSENSO PREVENTIVO ALL’INSTALLAZIONE (c.d. “Informativa breve”).
Questo perchè la tecnologia utilizzata da Shiny prevede sistemi di aggregazione ed anonimizzazione dei dati che rendono già conforme alla normativa questo blog.
Riguardo l’informativa sulla Privacy e sui Cookie (c.d. “Informativa estesa”), ai sensi dell’art. 13 del Codice della Privacy, si invita alla consultazione della pagina web http://www.shinystat.com/it/informativa_privacy_generale_free.html
Il visitatore di questo blog potrà negare il proprio consenso all’installazione dei cookie di ShinyStat modificando opportunamente le impostazioni del proprio browser o cliccando sull’apposito link per attivare l’opt-out:
http://www.shinystat.com/it/opt-out_free.html.
Grazie per l’attenzione!
Archivio mensile
amministrazione blog
Blog Stats
- 4.904.053 hits
La nostra classe politica di certo non rappresenta il paese ,ma solo se stessa, è eccezionale. L’eccezione è dovuta al fatto che in tutti i paesi Europei si legifera in senso ecologico e si osservano le norme e le leggi al riguardo. Da noi invece si inventa il solito slogan “Transazione Ecologica” per giustificare interventi speculativi ,quando non si tratta di vero e proprio malaffare ,come nel caso del polo alluminio primario Sulcitano, i quali vanno in senso diametralmente opposto all’ecologia.
Spero che l’Europa non ci dia nemmeno un centesimo di finanziamenti perchè siamo degli incapaci!
Gentile Donatella, circa la “incapacità” dei nostri politicanti ho i miei dubbi. Sono maturate delle tecniche così sofisticate da confondere il lecito con l’illecito. Siamo solo corrotti, questa è la realtà.
Eliminare gli sprechi in tuti i condotti idrici, ottimizzare e monitorare il riciclo dei rifiuti urbani di qualsiasi genere, gia’ questi due obiettivi se raggiunti almeno all’80%, sarebbero sufficienti ad essere confidevoli per impegni ulteriori.
Non siamo degli incapaci, cara Donatella, anzi…. Siamo milioni a pensarla come il Presidente Mattarella, solo che pochi filibustieri al governo possono rovinare tutto il Paese per pura bulimia pecuniaria ed è indispensabile VEGLIARE.
Per fortuna nostra e della Terra c’è il GRIG, e non è solo. 🙂
da Italia Libera, 12 giugno 2021
A fine luglio arrivano 25 miliardi dal Recovery Fund e la rivoluzione verde si assottiglia .
Mercoledì 16 giugno la Commissione europea darà il via libera alla prima tranche per il Pnrr. Ma che direzione prenderanno i fondi del Next Generation Eu? Poco più del 40% al “Green”, 20 al “Digitale”, poco meno del 40 ad “Altro”. Al netto del lavaggio verde di Oil&Gas, il Green deal europeo visto da Roma si assottiglia, con le “bacchettate” sorprendenti di John Kerry al ministro della Transizione ecologica Cingolani. Quasi incredibile la sua inversione ad U: dalle nanotecnologie applicate alle celle fotovoltaiche del futuro (sperimentate a Lecce), al via libera per le trivelle del passato (autorizzate in Adriatico). (Igor Staglianò): https://italialibera.online/a-fine-luglio-arrivano-25-miliardi-dal-recovery-fund-e-la-rivoluzione-verde-si-assottiglia/
da Il Fatto Quotidiano, 17 giugno 2021
Recovery, ok a 70 milioni per eolico e fotovoltaico offshore a Ravenna al posto delle piattaforme. “Prime risorse per il progetto Agnes”. Che ha come partner Saipem.
Nel decreto sul Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza entrano, attraverso un emendamento, risorse per un “distretto marino integrato” che produrrà energia elettrica e idrogeno ‘verde’. L’identikit è quello del progetto presentato lo scorso febbraio, come ha confermato il senatore Paolo Arrigoni, responsabile energia della Lega. Che ha aggiunto come il polo sia strategico anche perché “risponde agli obiettivi di riconversione delle vecchie piattaforme, evitando così i costi di dismissione” alle compagnie petrolifere. (Luisiana Gaita): https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/17/recovery-ok-a-70-milioni-per-eolico-e-fotovoltaico-offshore-a-ravenna-al-posto-delle-piattaforme-prime-risorse-per-il-progetto-agnes-che-ha-come-partner-saipem/6233780/
da Italia Libera, 23 giugno 2021
Mattarella e Pnrr: «Niente offese al paesaggio, bellezza e cultura sono nostre identità».
Ursula von Der Layen porta a Cinecittà il primo “assegno” del Next Generation Eu. La ripresa economica non può essere pagata però dallo scempio del territorio. In Sardegna, al 20 maggio 2021, risultavano presentate ben 21 istanze di pronuncia di compatibilità ambientale per altrettante centrali eoliche, per una potenza complessiva superiore a 1.600 Mw, un incremento del 150% del già ingente comparto eolico isolano. Non convincono gli “ambientalisti” che vorrebbero le Soprintendenze silenziate. Parte la “Coalizione per l’art. 9 della Costituzione”: «Stop al Far West dell’eolico e del solare» (Stefano Deliperi): https://italialibera.online/mattarella-e-pnrr-niente-offese-al-paesaggio-la-bellezza-e-la-nostra-identita/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-articoli-di-italia-libera
da Il Fatto Quotidiano, 29 giugno m2021
Nel 2020 più della metà dell’elettricità europea è stata prodotta da fonti rinnovabili. Fossile sorpassato per la prima volta.
Secondo i dati di Eurostat, lo scorso anno in Europa, l’elettricità pulita ha superato la soglia di un milione di GigaWatt all’ora. Quasi 30mila GWh in più rispetto alla produzione da combustibili fossili, calata del 9,8% tra il 2019 e il 2020, toccando così il livello più basso dal 1990: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/29/nel-2020-piu-della-meta-dellelettricita-europea-e-stata-prodotta-da-fonti-rinnovabili-fossile-sorpassato-per-la-prima-volta/6245773/
bando del Ministero della Transizione Ecologica per le centrali eoliche off shore.
dal sito web istituzionale del Ministero della Transizione Ecologica, 28 giugno 2021
ENERGIA ELETTRICA DA IMPIANTI EOLICI SU PIATTAFORME GALLEGGIANTI: https://www.minambiente.it/comunicati/energia-elettrica-da-impianti-eolici-su-piattaforme-galleggianti
AVVISO PUBBLICO SU “PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA MEDIANTE IMPIANTI EOLICI OFFSHORE GALLEGGIANTI”: https://www.minambiente.it/bandi/avviso-pubblico-su-produzione-di-energia-elettrica-mediante-impianti-eolici-offshore
un colpo al cerchio, un colpo alla botte.
da Italia Libera, 16 luglio 2021
Eni ed Europa: l’attacco dell’industria fossile al Recovery plan respinto da Bruxelles.
La Commissione europea il 21 giugno boccia i progetti italiani voluti dal “cane a sei zampe” per l’idrogeno blu e il sequestro della Co2 a Ravenna. In Italia nessuno parla del gioco delle tre carte imbastito all’ombra del ministero della Transizione ecologica. Nel Pnrr inviato a fine aprile i fondi si impennano fino a 4,2 miliardi di euro, sotto dettatura dell’Eni. Gli allegati con i dettagli tecnici rimangono però top secret in Italia, frutto della lobby Oil&Gas: 102 incontri con i ministeri incaricati della redazione del Piano, due a settimana. Il ministro Cingolani ha ricevuto l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e quello di Snam Marco Alverà almeno 4 volte in un mese. Stop anche da un ordine del giorno presentato dalla vicepresidente del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, Silvia Zamboni, contro lo stoccaggio della Co2 nel sottosuolo ravennate. (Lilli Mandara): https://italialibera.online/eni-ed-europa-lattacco-dellindustria-fossile-al-recovery-plan-respinto-da-bruxelles/?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=gli-ultimi-articoli-di-italia-libera
un colpo al cerchio, un colpo alla botte: il gas naturale quale fonte energetica di “transizione”.
da La Nuova Sardegna, 21 dicembre 2021
Energia, la svolta a Fiumesanto: 300 milioni per la riconversione dal carbone al gas. (Giuseppe Centore): https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2021/12/21/news/energia-la-svolta-a-fiumesanto-300-milioni-per-la-riconversione-dal-carbone-al-gas-1.41051812