Sportello Verde
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico ha promosso l’apertura dello Sportello Verde, un importante strumento per aiutare cittadini singoli o riuniti in comitati e associazioni per difendere l’ambiente e la salute pubblica. Il nuovo servizio per l’ambiente e la salute è stato avviato l’ 8 novembre 2010 e ha già portato alla soluzione numerose problematiche ambientali e inerenti la salute pubblica.
Lo Sportello Verde è aperto presso la nostra sede di Cagliari, Via Grazia Deledda n. 39, previo appuntamento: cittadini, comitati, associazioni possono direttamente chiedere sostegno o segnalare fatti lesivi dell’ambiente (coste, boschi, discariche, ecc.), di beni culturali (monumenti, centri storici, ecc.) e della salute pubblica (es. inquinamento, sostanze pericolose, ecc.).
Sono inoltre operativi lo specifico recapito telefonico 345-0480069 per ricevere segnalazioni e richieste di aiuto e, naturalmente, gli indirizzi di posta elettronica grigsardegna5@gmail.com e grigsardegna@tiscali.it.
Capacità e professionalità del Gruppo d’Intervento Giuridico saranno a disposizione per una migliore qualità della vita.
Vi aspettiamo!
Gruppo d’Intervento Giuridico
(foto per conto GrIG)
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- Report – RAI 3
- A.N.S.A. – Ambiente e Territorio
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- Il Manifesto Sardo, informazione e approfondimenti
- Via dal vento, contro la speculazione eolica
- Forum nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori"
- Andrea Zanoni, eurodeputato ecologista
- l'Astrolabio – newsletter degli Amici della Terra
- Comitato ambientale per la tutela del territorio di Costa Corallina, Olbia (OT)
- Comitato civico "No al Progetto Eleonora"
- Claudia Zuncheddu, consigliere regionale sarda indipendentista
- Comitato "Salviamo Tentizzos per Bosa"
- Emergenza Cultura – in difesa dell'articolo 9 della Costituzione
Testi normativi fondamentali
- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
- normativa sul "ritorno" al nucleare (legge n. 99/2009)
- Convenzione europea sul paesaggio (20 ottobre 2000)
- Comuni abilitati alle funzioni amministrative in materia di paesaggio (Sardegna)
- direttiva n. 2014/52/UE sulla V.I.A. (codificazione e testo coordinato)
- legge sul procedimento amministrativo (legge n. 241/1990 e s.m.i.)
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BUONASERA O APPENA COSTITUITO UNA ONLUS DI TIPO B E VORREI SAPERE SE E’ POSSIBILE AGIRE CON L’EDILIZIA ED IL FOTOVOLTAICO, SE CI SONO DEI FONDI STATALI E REGIONALI, QUALI SONO LE REGOLE DA APPLICARE, IL TUTTO PER POTER FAR LAVORERA DELLE FAMIGLIE ONESTE .
ATTENDO VOSTRA RISPOSTA
DISTINTI SALUTI
MARINA
dalle sue scarne informazioni sembra più opportuna la costituzione di una cooperativa, che potrebbe beneficiare delle normative di settore. in proposito dovrebbe rivolgersi a un commercialista.
Salve, Ho necesità di avere qualche informazione riguardo allo smantellamento di lastre di cemento amianto all’interno di una casa a fianco alla mia abitazione. Un dipendente di un’impresa di costruzioni prendeva a randellate parte di una copertura di cemento amianto.
Mi accorgo del fatto e intimo all’operaio di bloccare subito tale operazione.
Chiedo immediatamente ai proprietari del terreno che lo smantellamento di questo materiale venga fatto da una ditta specializzata come dice la legge. I lavori sono stati bloccati per due mesi. dopo due mesi circa,lo stesso operaio vestito di tuta bianca e maschera rimuove le lastre.
Perche DURANTE L’INTERVENTO non mi hanno sigillato le finestre? E DOVE HANNO PORTATO IL MATERIALE? i VIGILI NON SONO INTERVENUTI. COSA POSSO FARE?Abito a Maracalagonis
Come ha risolto Sig.ra Falqui, interesserebbe anche a me la questione visto che stanno facendo dei lavori vicino a casa dello stesso genere.
Pat
Spett. Gruppodinterventogiuritico,abito vicino uno stabilimento siderurgico denominato Ferriera di Servola Trieste. Vorrei un Vs commento su questa mia segnalazione.
Vi ringrazio Nevio Tul.
Dal 28 gennaio 2010 al 10 maggio 2011 ASS n° 1 Triestina ha inviato ben 12 lettere alle Autorità interessate, in tutte le lettere ha espresso precise valutazioni sui rischi per la salute umana e per l’ambiente conseguenti all’inquinamento da polveri, benzene e IPA.
Ho letto gli articoli pubblicati dal quotidiano il Piccolo dei giorni 24 e 25 agosto 2011, riguardante la nube che si è levata dalla ferriera, non mi sono per niente meravigliato, perché di nubi negli ultimi anni ne ho viste tante provenienti dalla ferriera. Questo dimostra che non sono servite nemmeno le dodici lettere inviate alle Autorità dall’ASS n°1 Triestina.
Nella dodicesima lettera si legge:
Si ritiene doveroso segnalare come i dati degli inquinanti ambientali rilevati dalle centraline poste nel quartiere di Servola evidenzino numerosi e continui superamenti dei limiti di norma per il benzene e per le PM10, in particolare per il benzene la centralina del mezzo mobile ha rilevato valori elevati,con punte orarie talvolta pari anche a 10 volte il limite medio annuale consentito,praticamente ogni giorno nei mesi di marzo e aprile,mentre le centraline di via Carpineto, via Pitacco e via Svevo hanno rilevato valori anomali con una certa frequenza nel mese di aprile (il 7 aprile si è raggiunto un picco di 121 ug/m3 in via Carpineto, di 62 .14 ug/m3 in via Pitacco e di 71.89 ug/m3 in via Svevo, il 9 aprile il picco è stato di 106.21 ug/m3 in via Carpineto, di 112.88 ug/m3 in via Pitacco e di 83.72 ug/m3 in via Svevo).
Per quanto attiene le PM10 si riporta, in funzione della sede delle diverse postazioni di rilevazione, il numero complessivo delle giornate in cui è stato superato, dal 01.01.2011 a tutt’oggi, il limite fissato dalla normativa vigente:
numero di giornate in cui è stato superato il limite di 50 ug/m3
via Carpineto – 29, via Pitacco – 16, via Svevo – 27, mezzo mobile – 36.
L’andamento negativo delle PM10 e del benzene registrato dal mezzo mobile potrebbe essere in collegamento con la conduzione o il malfunzionamento dei singoli impianti dello stabilimento della Lucchini S.p.A., da parte della quale non è tuttavia pervenuta a questa Azienda alcuna comunicazione in merito. Sono invece pervenute da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente le note sopraccitate che relazionno su quanto accertato nel corso del soppraluogo del giorno 07.04.2011.
Preoccupano particolarmente i rilievi delle centraline di via Carpineto, via Svevo e via Pitacco, (via Carpineto e via Svevo si stanno avvicinando ai 35 superamenti/anno, limite massimo consentito dall vigente normativa), considerata la loro posizione in zone ad alta intensità abitativa (per le PM10 il 7 aprile si è raggiunto un picco di 123.1 ug /m3 in via Carpineto, di 145.1 ug/m3 in via Pitacco e 128.4 ug/m3 in via Svevo).
Le considerazioni sui rischi per la salute umana e per l’ambiente conseguenti ad inquinamenti quali benzene, polveri e IPA sono stati più volte portati alla Vs attenzione.
L’esposizione a più inquinanti rappresenta un fattore cumulativo di rischio portando ad un’aggressione all’organismo da parte di sostanze che possono contribuire sinergicamente con effetti a lungo termine.
In letteratura è ben documentato un effetto moltiplicativo per quanto riguarda gli effetti a lungo termine tra agenti irritanti e cancerogeni, Si ricorda peraltro come buona parte delle sostanze cancerogene in questione venga veicolata dal particolato.
A questa Azienda, giungono inoltre numerose segnalazioni da parte di cittadini che paventano conseguenze per la salute determinate dall’inquinamento.
Sulla base di quanto esposto si invitano le SS.VV. a voler valutare l’adozione di ogni azione utile a salvaguardia della salute pubblica.
Buonasera Nevio, da quello che possiamo leggere, si tratta di una situazione piuttosto preoccupante, può inviarci la documentazione all’indirizzo di posta elettronica grigsardegna5@gmail.com? Grazie.
Vi voglio segnalare che nell’ultima riunione di copianificazione per lo stralcio dell’adeguamento al PPR del comune di Elmas, svoltasi in Regione ieri sera, si è trovato l’accordo per l’edificazione dello stadio Karalis arena e ulteriore cubatura commerciale(leggi altra città mercato)definendo zona G un’area che il PPR individua come zona umida limitrofa allo stagno di S.Gilla.Secondo voi potrebbe succedere che il calcio vada in deroga alle norme di tutela ambientale?
in linea generale no, però dovrebbe fornirci più elementi utili. Può scriverci a grigsardegna5@gmail.com. Grazie!
salve sono ubaldo da iglesias sabato mattina passeggiando per via nuova ho potuto notare a mio disappunto la sporcizia dei cani escrementi disseminati in tutta la via tanto da dover fare lo zig zigag per poterci camminare dove la polizia municipale che dovrebbe sanzionare i proprietari? e veramente uno schifo ormai quasi tutte le piazze sono invase da animali senza nessun controllo stiamo veramente toccando il fondo io rispetto gli animali ma non certi proprietari che se ne fregano dell igiene cittadina interveniamo signor comune prima che si debba essere costretti a subire una brutta immagine della citta.
Inoltre vi scrivo per segnalare lo squallore che riversa la passeggiata dietro le mura pisane abbandonate ai vandali che hanno distrutto e portato via pure le grate della strada creando pericolosi pozzetti aperti per non parlare dei rovi che cresciuti selvaggi ostacolano la passeggiata e la sporcizia delle gomme di auto buttate sotto gli alberi non sarebbe piu giusto un controllo da parte del comune ? ubaldo
Sicuramente, sarebbe opportuno un controllo e anche una segnalazione, può inviarci qualche foto dell’area all’indirizzo grigsardegna5@gmail.com, grazie.
salve facevo una passeggiata in spiaggia a capo coda cavallo una delle piu belle spiaggie piu belle dell area marina di tavolara. pero son rimasto molto deluso che dopo un po mi son trovato davanti un pontile galleggiante in stato pessimo. pezzi di ferro arruginiti, cavi eletrici e legni marci in acqua. e una cosa orrendissimaaaaa. fate qualcosa e un vero peccato
si possono ricevere i moduli per iscriversi? in attesa ringrazio
informo codesto ufficio dei numerosi casi di decessi per malattie tumorali a CARBONIA e nel Sulcis. esempio è normale che in una famiglia due ragazzi si ammalino di tumore? Francesca 22 anni è deceduta nel settembre 2011 e suo fratello ha subito un trapianto per tumore osseo. La madre sta morendo di dispiacere anche perchè a FRANCESCA fu negata l’indennità di accompagnamento. Ringrazio in attesa e se possibile persone che hanno subito decessi in famiglia per cause analoghe vorrebbero sapere se la giurisprudenza gli riconoscerebbe i danni morali e materiali al riguardo.
Per avere un risarcimento, si dovrebbe dimostrare un collegamento di causa-effetto tra una sostanza tossica (quindi l’esposizione a quella sostanza) e la malattia, ma non si tratta di un elemento facile da dimostrare. Ci scriva, con una descrizione della situazione, a questo indirizzo grigsardegna5@gmail.com.
Percorro quotidianamente la strada che dall’asse mediano porta a Viale Marconi e costeggia lo stagno. Da un pò di tempo a questa parte l’aria in questa zona è irrespirabile, il tanfo di fogna è talmente forte da far venire la nausea…ma è mai possibile che le autorità a ciò preposte non facciano niente per depurare la zona e averne quel minimo di cura che si confà, oltretutto, a un’area naturalistica di così notevole valore? E i cittadini, che fanno? Perchè subiscono in silenzio? Come possono le abitazioni vicine vivere respirando odore di m… e non reagire minimamente?
Spett.le Gruppodinterventogiuridico, io sono sardo residente in Germania. Gentilmente vorrei sapere da voi , in quale Zona si trova il parco di uccelli e faune.Zona Protezione
Speciale (Z.P.S).Nella frazione di Cala Gonone Dorgali Prov.di Nuoro.
Per la cortese risposta, vi ringrazio.
Salvatore Fronteddu
Buonasera Salvatore, non sappiamo a che cosa si riferisca esattamente. Faremo qualche ricerca per farle sapere. Buona serata.
Stefano Deliperi
Salve Sig. Stefano, mi riferisco esattamente. In quale localitá si trova la ( Z.P.S:)
Zona Protezione Speciale in Cala Gonone Dorgali/Nu. Grazie mille
Cordiali saluti
Salvatore Fronteddu
Buonasera Salvatore,
l’unica Z.P.S. che interessa il territorio di cala Gonone è il S.I.C./Z.P.S. “Golfo di Orosei” (codice ITB 020014).
Stefano Deliperi
Buongiorno, scrivo i merito alla funzione di Commissario di Comunello del bosco frazionale, figura che in provincia di Piacenza ed Emilia Romagna è presente in molte frazioni dell’appennino ,vorrei sapere quali funzioni ha , percchè nella frazione in cui ho la casa dove sono nati i miei genitori dovrebbero nominarne un’altro .
Buonasera, si tratta di una forma di gestione delle terre collettive. Evidentemente in zona vi sono terreni a uso civico.
Qui un approfondimento: http://rsa.storiaagricoltura.it/pdfsito/9_6.pdf
Buongiorno,
sono il presidente dell’associazione Volontari Decoro Tredicesimo di Roma e vi scrivo per avere un vostro gentile parere in merito a come procedere riguardo una richiesta di accesso agli atti inviata all’ente regionale Roma Natura, ente costituito dalla Regione Lazio per la gestione di alcuni parchi regionali tra cui il Parco Regionale del Pineto nel quale noi come associazione operiamo.
La richiesta di accesso agli atti che abbiamo inviato tramite PEC lo scorso 4 Maggio a Roma Natura riguarda la documentazione relativa allo studio di fattibilità di una recinzione del suddetto parco, per il quale sono stati stanziati (ed messi a disposizione a Roma Natura sul proprio bilancio) 250.000€ lo scorso Gennaio 2020, che noi vorremmo visionare per capire che tipo di soluzione è stata individuata e come Roma Natura intende attuarla.
Tale recinzione se realizzata costituirebbe un argine a varie situazioni di degrado contro le quali noi da circa dieci anni ci battiamo: immondizia, insediamenti illegali, sversamenti, prostituzione, spaccio ecc., che sono effettuate alla luce del sole e favorite dall’assoluta facilità di accesso al parco. Siamo quindi assolutamente favorevoli affinché tale manufatto sia realizzato.
Purtroppo durante questi due anni abbiamo cercato invano in tutti i modi di capire cosa stesse facendo Roma Natura e l’unica risposta (di Gennaio scorso) che i è fornita è stata quella che il fantomatico studio di fattibilità da loro formalizzato, propedeutico poi alla realizzazione era fermo in un ufficio della Regione Lazio, responsabile dei vincoli paesaggistici in attesa di una loro approvazione. Da nostri accertamenti risulta invece che nulla è stato mai presentato a chicchessia: da qui la richiesta di accesso agli atti secondo la legge 241/90 per ottenere tale documentazione e capire cosa effettivamente è stato fatto.
Ovviamente nonostante i vincoli normativi che obbligano un ente della pubblica amministrazione a dover rispondere entro 30 giorni l’ente interpellato fino ad ora non ha fornito alcuna notizia in merito, per cui noi vorremmo procedere con un esposto o comunque con un’altra azione che ci permetta di capire come stanno effettivamente le cose. Il nostro timore è che nulla è stato fatto e/o formalizzato e che Roma Natura non abbia nessuna intenzione di procedere con la realizzazione di tale recinzione.
Il nostro timore è supportato anche dal fatto che già in un recente passato Roma Natura si è comportata in tal modo, per la realizzazione di un’altra opera sempre nello stesso parco, con la perdita dei fondi stanziati dalla Regione Lazio che li ha destinato ad altre attività e/o opere.
Secondo voi possiamo procedere come indicato oppure potete fornirci qualche suggerimento su come portare avanti questa nostra piccola battaglia amministrativa?
Grazie