Archivio
Udienza predibattimentale presso il Tribunale di Oristano riguardante l’attività inquinante della GECO di Magomadas.
L’8 giugno 2023 si apre presso il Tribunale di Oristano in composizione monocratica l’udienza pre-dibattimentale relativa all’attività industriale svolta dalla GECO s.r.l. presso la zona industriale S. Pietro di Magomadas (OR) in un impianto di trattamento dei rifiuti “autorizzato a ricevere fanghi di depurazione e a trattarli mediante essicazione e miscelazione con i residui della frantumazione degli inerti, ai fini della produzione di ammendante per l’agricoltura”.
Leggi tutto…La Provincia di Oristano conferma le autorizzazioni per l’impianto trattamento fanghi a Magomadas.

La Provincia di Oristano ha risposto (nota prot. n. 10394 dell’11 agosto 2020) all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione dei provvedimenti di annullamento in via di autotutela ovvero, quantomeno, di modifica delle autorizzazioni emanate inoltrata (26 luglio 2020) riguardo l’attività industriale di recupero inerti e recupero fanghi (rifiuti non pericolosi) per la produzione di ammendante compostato con fanghi svolta dalla Geco s.r.l. nella zona industriale di Magomadas (OR).
Leggi tutto…Magomadas: annullamento o modifica delle autorizzazioni per l’impianto trattamento fanghi.

Ormai da anni dura la contrapposizione fra buona parte della popolazione di Magomadas (OR) e dei limitrofi centri della Planargia e la Geco s.r.l., impresa titolare di impianti di recupero inerti e recupero fanghi (rifiuti non pericolosi) per la produzione di ammendante compostato con fanghi.
Leggi tutto…Recupero dei fanghi da depurazione, un po’ di buon senso.
In 24 ore il preteso disastro ambientale ci è stato segnalato una cinquantina di volte, spesso con l’invio del solo video con appelli accorati e drammatici.
Leggi tutto…Stop alle ricerche petrolifere nel Mar di Sardegna.
La Commissione V.I.A./V.A.S. del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ha espresso, nella seduta del 7 novembre 2014, parere negativo al termine della fase istruttoria del procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto di indagine geofisica 2D nell’area dell’istanza di prospezione a mare “d.1 E.P.-SC” da parte della società di ricerche petrolifere Schlumberger Italiana s.p.a. in una vastissima area del Mar di Sardegna ampia kmq. 20.922.
Il procedimento non è concluso, ma è legittimo attendersi un provvedimento finale che neghi la compatibilità ambientale del progetto.
Gli speculatori dell’energia, per ora, sono stati respinti dal centro del Mediterraneo.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprime la sua grande soddisfazione per un risultato positivo per la salvaguardia del Mare Nostrum e delle tantissime forme di vita che lo popolano. Leggi tutto…
Siamo dalla parte del Mare, contro i rischi delle ricerche petrolifere “sparate” ad aria compressa.
Il 6 luglio 2014 è scaduto il termine per l’intervento nel procedimento di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.)relativo al progetto di indagine gerofisica 2D nell’area dell’istanza di prospezione a mare “d.1 E.P.-SC”da parte della società di ricerche petrolifere Schlumberger Italiana s.p.a.in una vastissima area del Mar di Sardegna ampia kmq. 20.922.
L’utilizzo della metodologia dell’airgun (ripetuti e sistematici spari di aria compressa ad alto impatto uditivo) costituisce un notevole rischio per Cetacei, Tartarughe e la fauna marina in genere, come hanno ben illustrato i naturalisti marini Gabriele Costa e Greta Calamita. Leggi tutto…
Commenti recenti