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Disastroso incendio a Punta Molentis, il GrIG chiede alla Procura della Repubblica di procedere anche per il delitto di strage.


Villasimius, devastante incendio a Punta Molentis (27 luglio 2025)

Il devastante incendio che domenica 27 luglio 2025 ha distrutto il litorale di Punta Molentis (Villasimius) non solo ha massacrato un autentico gioiello ambientale del Mediterraneo, ma ha anche rischiato di causare una strage fra i bagnanti, evitata soltanto grazie all’abnegazione e alla competenza delle Forze dell’ordine e di polizia ambientale, dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile.

La Guardia costiera ha salvato via mare centinaia di bagnanti, mentre i mezzi aerei cercavano di contenere e domare l’incendio ormai giunto al mare.

Se sarà confermata l’origine dolosa dell’incendio, l’autore (o gli autori) sono dei criminali senza alcuna scusante.

Infatti, l’incendio, per la conformazione dell’area – un litorale isolato, con unica viabilità di accesso e un parcheggio veicoli a ridosso del litorale di limitata capacità – e per la concomitante presenza di un forte vento di Maestrale ha avuto conseguenze estremamente deleterie per l’ambiente, per numerosi veicoli ivi parcheggiati e per strutture temporanee a servizio della balneazione, mentre ha posto in gravissimo rischio la vita di centinaia di bagnanti,

E chi ha appiccato l’incendio lo sapeva e ne ha accettato le conseguenze.

Punta Molentis, tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), con vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i.; piano paesaggistico regionale – P.P.R.), zona speciale di conservazione (ZSC) Isola dei Cavoli, Serpentara e Punta Molentis”(ITB040020), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, ora è devastata e lo sarà per decenni.

La tristissima notizia ha fatto il giro del mondo.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), quindi, ha provveduto (29 luglio 2025) a denunciare il fatto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (polizia giudiziaria che sta procedendo con gli accertamenti), chiedendo che si proceda contro gli eventuali responsabili non solo per i reati di incendio (art. 423 cod. pen.) e di distruzione di habitat naturale protetto (art. 733 bis cod. pen.), ma anche per il delitto di strage (art. 422 cod. pen.), in quanto l’eventuale autore (o autori) era (o erano) nelle condizioni di esser perfettamente consapevole (o consapevoli) di realizzare “atti  tali  da  porre  in  pericolo  la   pubblica incolumita‘”, appiccando un incendio che avrebbe percorso rapidamente una stretta valle con un unico accesso in una giornata di forte vento di Maestrale, fino a giungere a una spiaggia affollata di ridotte dimensioni.

Il GrIG, inoltre, ha segnalato ai fini delle opportune verifiche la situazione creatasi al parcheggio autoveicoli (in parte distrutti dal fuoco), alla viabilità, alle precauzioni prese in relazione all’osservanza dei precisi obblighi antincendio posti dal piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2023-2025 – aggiornamento 2025 (approvato con deliberazione Giunta regionale Sardegna n.5/43 del 25 gennaio 2025).

In Sardegna l’estate 2025 sta presentando in misura ancor più deleteria il consueto disastro ambientale diffuso: centinaia di incendi, la metà dolosi, decine e decine di migliaia di ettari di terreni percorsi dal fuoco, diversi incendiari denunciati, qualcuno arrestato, troppo pochi in galera.

Personale antincendio sempre più ridotto all’osso.

Migliaia di ettari al rogo.

Più di quaranta incendi in un solo giorno di Maestrale, il 28 luglio.

Boschi e campagne distrutti, strade e ferrovie interrotte.

Pericoli e danni per l’ambiente e per le persone.

Dovremmo far tesoro delle esperienze passate, per cui continuiamo a ritenere il Daspo ambientale una proposta utile per contrastare incendi e attentati all’ambiente.

Soprattutto, facciamo tutti la nostra parte quando vediamo anche solo una fiamma o un filo di fumo: il numero verde 1515 mette in collegamento con la sala operativa del Comando Unità Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (già Corpo forestale dello Stato) o del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, analogamente agli analoghi Corpi nelle altre Regioni e Province autonome.

La rapidità della comunicazione delle informazioni e degli interventi contribuisce a salvare boschi, pascoli, coste e vite umane minacciate dagli incendi, non dimentichiamolo mai.

Ma soprattutto pene severe ed effettivamente scontate per quelli che non sono altro che criminali: per il disastro di Punta Molentis vent’anni di galera sarebbero anche pochi.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

(foto J.I., archivio GrIG)

  1. Avatar di Raffaella Ventuti
    Raffaella Ventuti
    luglio 30, 2025 alle 8:48 am

    Il male assoluto non è solo quello degli scenari di guerra passati e in atto. Questa degli incendi dolosi è anch’essa una strategia di guerra, guerra contro l’ambiente, le persone, gli animali, messa in atto da elementi con forti patologie psichiatriche, che esercitano l’odio come pratica quotidiana. Vent’anni, no, non basterebbero.

  2. Avatar di Daniele
    Daniele
    luglio 30, 2025 alle 9:29 am

    Continuo a ribadire che l’assalto alla nostra Isola da parte del turismo sfrenato e incontrollato e pari ad una invasione del nemico di guerra. E’ ovvio che siamo arrivati a livelli insostenibili! Prima le miniere che furono sfruttate intensivamente nell’800 e nel ‘900, spesso con scarsi benefici per le comunità locali. Dopo la loro chiusura, interi territori sono rimasti impoveriti e abbandonati, senza piani di sviluppo alternativi. Con il turismo molti progetti turistici hanno portato speculazione edilizia e deturpamento ambientale. In molti casi i profitti non restano sull’isola, ma vanno a grandi gruppi esterni. Queste stragi vanno arginate con la prevenzione: Spiagge chiuse in caso di forti venti (si evitano vittime), in tutti i casi divieto tassativo di sosta delle auto in prossimità della vegetazione (molti sindaci hanno adottato questa ottima strategia). Oltretutto bisogna pensare ad un numero chiuso all’ingresso dei turisti in Sardegna con una somma da versare (soldi che che possono servire a sopperire le spese per mezzi e personale antincendio e all’inquinamento causato proprio dal turismo). Se non ci svegliamo ora tra qualche anno non ci rimarrà più nulla!

    • Avatar di giulio
      giulio
      agosto 1, 2025 alle 11:10 am

      … addirittura

  3. Avatar di Daniele
    Daniele
    luglio 30, 2025 alle 9:53 am

    La Sardegna nel 2024 ha registrato un record di presenze turistiche (4.500.000). Se moltiplicassimo per 15 o 20 euro come tariffa di ingresso, la Regione Sardegna con 90 milioni di euro potrebbe finanziare personale, elicotteri ed aerei antincendio e per il ripristino ambientale. Bisogna svegliarsi!

    • Avatar di giulio
      giulio
      agosto 1, 2025 alle 11:08 am

      richieste impossibili, a parte che la cosa che serve sarebbe prevenzione (nel senso di vigilanza con le nuove tecnologie che ci sono non di tagliare l’erba) spendere di piu per spegnere l’incendio dopo che è partito è suicida

  4. Avatar di Gavino MELONI
    Gavino MELONI
    luglio 30, 2025 alle 10:07 am

    Ritengo che una tassa di soggiorno minima per ogni non residente o non nato in Sardegna che viene sull’isola sia d’obbligo. 0,50-€ al giorno fino a 5 giorni (Oltre i 5 giorni niente) non fanno male a nessuno e sarebbero molto utili per la causa incendi. Un caffè sospeso per la Sardegna ;-).

    Trovo piuttosto esose le gabelle di alcuni Comuni che sicuramante non incentivano il turista e oltretutto non sono spesi ai fini turistici. Ma questo è un’altro discorso….

  5. luglio 30, 2025 alle 2:22 PM

    da L’Unione Sarda, 30 luglio 2025

    Mezzogiorno di fuoco, la Sardegna brucia nel pomeriggio: i dati della Forestale.

    Il 91% della superficie attraversata dalle fiamme è colpita nella fascia oraria fino alle 17. (Enrico Fresu)

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    L’innesco e il fumo: due ragazzi hanno cercato di spegnere le prime fiamme a Punta Molentis.

    Inquirenti a caccia degli incendiari. Mentre emergono particolari su cosa è successo nei momenti precedenti allo scatenarsi dell’inferno.

  6. luglio 30, 2025 alle 3:05 PM

    da Il Manifesto Sardo, 30 luglio 2025

    Punta Molentis, disastro ambientale, strage mancata.

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    da RAI News, 29 luglio 2025

    Denuncia per strage del Gruppo di intervento giuridico.

    L’associazione ambientalista ha annunciato un esposto in procura sul rogo di Villasimius: “Gli eventuali autori erano consapevoli di mettere in pericolo l’incolumità pubblica”.

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    Agenzia Nova, 29 luglio 2025

    Sardegna: ambientalisti GrIG a Procura, indagine per strage su incendio di Punta Molentis.

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    da L’Unione Sarda, 29 luglio 2025

    Incendio a Punta Molentis, gli ecologisti: «Procedere per il delitto di strage».

    Richiesta del Grig alla Procura di Cagliari: «Se confermata l’origine dolosa chi ha agito sapeva di mettere a rischio le vite delle persone».

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    da Sardegna Notizie 24, 29 luglio 2025

    Punta Molentis: l’incendio è stato intenzionale. Gli ecologisti del Grig chiedono il “delitto di strage”.

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    da Cagliari Today, 29 luglio 2025

    Incendi nel sud Sardegna: due arresti nel Sulcis, si cerca auto sospetta a Villasimius.

    Svolta nelle indagini sui roghi divampati lo scorso weekend. Due uomini son stati tratti in arresto a San Giovanni Suergiu, mentre il Corpo forestale è alla ricerca di un veicolo che potrebbe essere coinvolto nell’inferno di fuoco scatenatosi a Punta Molentis.

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    da Cagliari News, 29 luglio 2025

    Punta Molentis in cenere dopo l’incendio: “Si indaghi per strage”.

    “Un solo accesso e un parcheggio sovraffollato: a rischio la vita di centinaia di bagnanti”.

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    da Casteddu online, 29 luglio 2025

    Incendio a Punta Molentis, il Grig: “La Procura deve indagare per strage”.

    L’appello del gruppo di intervento giuridico: “Chi ha agito sapeva che c’era la possibilità di uccidere”. (Sara Panarelli)

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    da Sarrabus News, 29 luglio 2025

    VILLASIMIUS, Ambientalisti GrIG alla Procura: “Per incendio Punta Molentis indagare per strage”.

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    da Ajo Noas, 29 luglio 2025

    Disastroso incendio a Punta Molentis, il GrIG chiede alla Procura della Repubblica di procedere anche per il delitto di strage.

  7. luglio 30, 2025 alle 3:43 PM

    A.N.S.A., 30 luglio 2025

    Norme antincendi Sardegna ‘in parcheggi 2 accessi e aree libere’.

    Prescrizioni aggiornate a gennaio 2025 dalla giunta regionale.

    Dopo il devastante rogo a Punta Molentis, a Villasimius, dove sono andati in fumo circa 100 ettari di bosco e macchia mediterranea e una quarantina di auto di bagnanti, che sono dovuti fuggire via mare, erano stati gli ecologisti del Gruppo di intervento giuridico a chiedere in un esposto che la procura di Cagliari, che ieri ha effettuato un sopralluogo in loco, indaghi anche per strage.

    Il Grig ha poi richiesto “ai fini delle opportune verifiche la situazione creatasi al parcheggio autoveicoli, alla viabilità, alle precauzioni prese in relazione all’osservanza dei precisi obblighi antincendio posti dal piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2023-2025”.
        Ecco allora cosa prevedono, all’articolo 24, le prescrizioni nell’aggiornamento approvato dalla giunta regionale il 25 gennaio 2025.

    “Entro l’1 giugno, nelle strutture ricettive, nei condomini, comunioni private, discoteche, locali di spettacolo e intrattenimento, nelle aree extraurbane adibite a parcheggio, ubicati in aree boscate o confinanti con aree boscate, cespugliate o arborate, con terreni coltivati o incolti e pascoli”, “deve essere predisposta obbligatoriamente un’adeguata area destinata al parcheggio, tale da proteggere le autovetture dai danni in caso di incendio proveniente dall’esterno, sia da evitare il propagarsi all’esterno di un eventuale incendio sviluppatosi all’interno all’area di parcheggio. Le aree parcheggio attrezzate a servizio di discoteche, locali di intrattenimento, località balneari, spiagge e simili devono essere realizzate in maniera da garantire la protezione delle autovetture in caso di incendio proveniente dall’esterno e avere adeguati sistemi di protezione dal fuoco”.
        In particolare il piano regionale prevede che queste aree “devono essere provviste di almeno due accessi su fronti contrapposti o comunque permettere ai veicoli una via di fuga alternativa in caso d’incendio; lungo il perimetro, laddove possibile e ritenuto necessario dal comune competente, deve essere realizzata una fascia parafuoco, che deve essere arata all’inizio della stagione estiva o mantenuta verde con adeguate innaffiature; le aree da adibire a parcheggio devono avere superficie di fondo con assenza di vegetazione, stoppie o simili; non possono essere destinate a tale servizio aree nelle quali la vegetazione non sia stata completamente rimossa o ricoperta da inerti”.
        A dover vigilare sulle prescrizioni antincendio, a seconda delle proprie competenze, sono il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, i Vigili del fuoco, la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, i sindaci, i vigili urbani, le guardie campestri e le compagnie barracellari.

  8. luglio 31, 2025 alle 2:23 PM

    dipenderà fondamentalmente dalle piogge future.

    Se dovessimo pensare ai risultanti permanenti del progetto LIFE “Providune” ci sarebbe solo da mettersi le mani nei capelli…

    da L’Unione Sarda, 31 luglio 2025

    Bacchetta, professore di Botanica: «Così Punta Molentis rinascerà».

    Difficile fornire tempi certi sul ripristino dei luoghi devastati dalle fiamme ma qualcosa potrebbe accadere già dopo l’estate.

    «Mi sento di essere ottimista: Punta Molentis rinascerà, ma serve pazienza, non esistono ricette magiche». Gianluigi Bacchetta, professore ordinario di Botanica dell’Università di Cagliari è stato tra i primi a chiamare il sindaco di Villasimius Gianluca Dessì dopo l’incendio di domenica sera per offrire vicinanza e aiuto. «

    Il danno che è stato arrecato è ingente in termini di superficie. Servirà un progetto con la partecipazione di diversi esperti – spiega Bacchetta – . Come Università e, in particolar modo, come Centro conservazione biodiversità e Banca del germoplasma della Sardegna da oltre vent’anni collaboriamo con il Comune di Villasimius e con l’Area marina protetta, avendo realizzato diversi progetti di rinaturazione e conservazione ex situ del germoplasma. Per questo fortunatamente abbiamo a disposizione dati che ci aiuteranno a progettare interventi di recupero e restauro ambientale dei territori percorsi dal fuoco».

    Difficile fornire tempi certi sul ripristino dei luoghi devastati dalle fiamme ma, in attesa degli impianti dell’Università, qualcosa potrebbe accadere già dopo l’estate. 

  9. luglio 31, 2025 alle 9:52 PM

    e fino al giorno prima andava tutto bene…

    da L’Unione Sarda, 31 luglio 2025

    Il titolare del chiosco di Punta Molentis a Todde: «Ma quand’è che bonificate?»

    Il grido d’allarme di Fabrizio Fanni, del locale “I due mari”: «Ci sono 16 famiglie che dipendono da me, fateci lavorare».

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