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Posts Tagged ‘Direzione distrettuale antimafia’

Sequestro preventivo della centrale a biogas di Decimoputzu.


Decimoputzu, cisterna presso la centrale a biomassa

Decimoputzu, cisterna presso la centrale a biomassa

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus esprime soddisfazione per gli sviluppi delle indagini penali concernenti la centrale a biogas nelle campagne di Decimoputzu (CA).

La centrale – insieme ad analogo impianto in Comune di Guspini – è stata posta sotto sequestro preventivo nell’ambito dell’operazione Terra Nostra da parte del Corpo forestale e di vigilanza ambientale e della Guardia di Finanza su istanza della D.D.A. e provvedimento del G.I.P. del Tribunale di Cagliari.  Le accuse sono pesanti: truffa aggravata per indebita percezione degli incentivi, raccolta, trasporto e smaltimento illecito di rifiuti e disastro ambientale.  Nove persone, facenti parte delle società Agricola Agrifera e della cooperativa BioEnergy, sono indagate e sono stati sequestrati beni per un valore di otto milioni di euro. Leggi tutto…

Le mafie sulle coste sarde.


Gallura, cantiere edile sulla costa

Gallura, cantiere edile sulla costa

E’ un po’ la scoperta dell’acqua calda.

La mafia, anzi, le mafie in Sardegna esistono e fanno affari.

Lo testimoniano le indagini svolte e in corso da parte della Direzione distrettuale antimafia, nonché provvedimenti giudiziari.

Lo testimonia ancor più la recente relazione conclusiva dei lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Leggi tutto…

Traffico di rifiuti speciali al campo nomadi di Cagliari.


Cagliari, incendio di rifiuti presso il campo nomadi

Dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari e del Nucleo investigativo del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, avviate dopo le puntuali denunce del Gruppo d’Intervento Giuridico e degli Amici della Terra su segnalazione di residenti e operatori economici della zona, il  campo nomadi di Cagliari – di proprietà del Comune di Cagliari – era diventato un attivo crocevia dello smaltimento illecito di rifiuti speciali.   In poche parole, secondo le indagini, le apparecchiature informatiche dismesse della Regione autonoma della Sardegna finivano scarnificate nel campo nomadi (dove venivano recuperati metalli successivamente alienabili) e poi bruciate con roghi quasi quotidiani.

Difficilmente questo avveniva a insaputa dei residenti del campo. Leggi tutto…