La Sella del Diavolo, finalmente, sarà un po’ più protetta.


Cagliari, la Sella del Diavolo si protende verso il Golfo degli Angeli

La Giunta regionale della Sardegna, con la deliberazione del 17 aprile 2025, n. 21/9 (+ Allegato), ha adottato la Proposta di integrazione dell’art. 5 del decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente n. 3022/3 del 31 marzo 2021, recante l’approvazione delle prescrizioni di massima e di polizia forestale in relazione al Territorio in località Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia, nel Comune di Cagliari.

Finalmente giungono le prime azioni concrete di salvaguardia dei preziosi habitat naturali della Sella del Diavolo.

Cagliari, Sella del Diavolo – erosione determinata da apertura di nuovi tracciati per mountain bike

Già da anni i piani di gestione delle ZSC/SIC “Torre del Poetto” (codice ITB042242) e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera” (codice ITB042243) sulla Sella del Diavolo impongono i divieto di transito ciclistico e sono palesi il degrado e l’erosione crescenti sugli habitat naturali protetti della Sella del Diavolo determinati dalla perdurante percorrenza con mountain bike e dalla realizzazione di percorsi ciclistici abusivi con danneggiamento della vegetazione e del suolo, denunciati numerose volte dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) nella colpevole ignavia delle amministrazioni pubbliche responsabili della gestione delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000 composta da 128 fra SIC, ZPS e ZSC, in grande parte gestiti dalla Regione autonoma della Sardegna, come nei casi della Sella del Diavolo, tanto da costituire oggetto di “investigazione da parte della Commissione Europea nell’ambito della procedura EU Pilot 6730/14 attualmente in corso sulla carente applicazione in Italia della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora.

Cagliari, Sella del Diavolo, progressiva realizzazione di sentieri

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) sta conducendo da anni una sistematica campagna per la salvaguardia e la corretta fruizione pubblica della Sella del Diavolo, il cui progressivo degrado emergeva già chiaramente dall’approfondita perizia “Sistema pedo-vegetazionale e degrado da processi di erosione antropica nell’area della Sella del Diavolo (Cagliari)” (marzo 2023) predisposta per il GrIG dal dott. biol. Francesco Aru e dal dott. geol. Daniele Tomasi.

Cagliari, Sella del Diavolo (area ZSC), circuito ciclistico abusivo, rampa per salti

Ora,il Corpo Forestale ha invece accertato che nel territorio … in località Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia in Comune di Cagliari, caratterizzato da fragili equilibri naturali dell’ecosistema, l’azione intensa dello sport di mountain bike, praticato anche nella modalità downhill e in versanti con pendenza inferiore al 35%, ha arrecato i seguenti danni rilevanti e attuali al suolo e alla vegetazione:

a) l’interruzione della copertura forestale in corrispondenza della rete di sentieramento, associata alla mineralizzazione del suolo eventualmente non eroso;

b) il continuo infittimento del reticolo di sentieri praticati dalle mountain bike, il cui sviluppo nei territori in oggetto ammonta attualmente a m. 36.491;

c) l’erosione del suolo fino alla matrice rocciosa a causa dell’attrito delle ruote delle biciclette sui percorsi, in particolare lungo le linee di massima pendenza;

d) l’innesco di fenomeni di ruscellamento incanalato nei percorsi delle mountain bike, con conseguente ulteriore erosione;

e) il compattamento del suolo eventualmente non eroso, con conseguente danneggiamento delle radici delle piante e compromissione dell’assorbimento dell’acqua e dei nutrienti.

Cagliari, Sella del Diavolo, circuito ciclistico, danni ed erosione

Conseguentemente,

– il degrado è assai severo in quanto la pedogenesi sul substrato calcareo delle località in esame è un processo lento, influenzato dall’alto pH, dalla scarsità di nutrienti e dalla difficile colonizzazione vegetale;

– l’energia scaricata sul suolo risulta nettamente più alta per la mountain bike rispetto a quella dell’escursionista a piedi, specialmente nelle fasi di frenate intense;

– sussiste la necessità di contenere i danni sopra elencati, anche laddove derivanti dall’attività sportiva con l’uso di mountain bike nei suoli sottoposti a vincolo idrogeologico aventi acclività inferiori al 35%;

– nella località Colle di Sant’Elia, il transito delle biciclette, incluse quelle a pedalata assistita, lungo la pista individuata nell’allegato 3, della larghezza minima utile di due metri e che conduce dal Faro di Sant’Elia al Fortino di Sant’Ignazio, non è invece suscettibile di generare ulteriori fenomeni di degrado, né di ostacolare le attività di prevenzione e controllo dei fenomeni di degrado che la presente deliberazione intende evitare.

Cagliari, Sella del Diavolo, ciclista che vaga a vanvera in area ZPS, fuori sentiero (fine sett. 2024)

La Giunta regionale intende, quindi, modificare le vigenti prescrizioni di massima e di polizia forestale (PMPF) esecutive con decreto assessoriale n. 3022/3 del 31 marzo 2021 (qui il testo delle PMPF), inserendo il seguente comma 2 bis all’art. 5:

2-bis. Nel territorio in località Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia in Comune di Cagliari, sottoposto a vincolo idrogeologico e delimitato mediante l’allegato 3, sono vietati i transiti veicolari anche sportivi, compresi i velocipedi, ovvero le biciclette, incluse quelle a pedalata assistita.

Fanno eccezione allo stesso divieto:

a) i transiti consentiti ai sensi del Codice della Strada lungo la strada a fondo artificiale che conduce al Faro di Sant’Elia;

b) i transiti dei mezzi di servizio e di soccorso;

c) il transito delle biciclette, incluse quelle a pedalata assistita, lungo la pista della larghezza minima utile di metri due, che conduce dal Faro di Sant’Elia al Fortino di Sant’Ignazio, individuata nel medesimo allegato 3”.

PMPF Sardegna, art. 5 bis, Allegato 3 (area con divieto di transito ciclistico)

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 5, comma 5°, “le violazioni sono punite con la sanzione amministrativa di cui all’art. 3 della L. 950/67 fatta salva l’applicazione degli artt. 24 e 26 del R.D.L. 3267/1923.”   Al cambio attuale sanzioni amministrativa da euro 51,65 a 516,46.

Dopo la pubblicazione sul sito web istituzionale della proposta di modifica delle PMPF e la valutazione delle eventuali osservazioni, la Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale predisporrà la definitiva modifica, poi promulgata con il previsto decreto assessoriale.

Il GrIG esprime la sua soddisfazione e il suo apprezzamento per una decisione seppur tardiva e auspica la rapida entrata in vigore di una norma attesa da fin troppo tempo per la salvaguardia di habitat naturali a grave rischio di degrado.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

qui

decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.6/1225(+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042242 “Torre del Poetto;

decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.7/1226 (+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042243 “Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera;

qui il precedente

decreto Assessore Difesa Ambiente Regione autonoma Sardegna n. 3 dell’11 febbraio 2011 

approvazione del piano di gestione dei S.I.C.  “Torre del Poetto” e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera.

Cagliari, Sella del Diavolo, PAI, zone rischio frane Hg4 (rosso) e Hg3 (arancione)
pannello del sentiero naturalistico e archeologico della Sella del Diavolo
Cagliari, Sella del Diavolo, Palma di San Pietro
Falco pellegrino (Falco peregrinus, foto Benthos)
il mare dalla Sella del Diavolo

(foto Benthos, S.D., archivio GrIG)

  1. aprile 23, 2025 alle 3:01 PM

    da Casteddu online, 23 aprile 2025

    Cagliari, la Sella del Diavolo sarà finalmente più protetta.

    Prime azioni concrete di salvaguardia dei preziosi habitat naturali, la Giunta regionale ha adottato le prescrizioni di massima e della polizia forestale. Stop alle biciclette, hanno danneggiato “il suolo e la vegetazione”. (Valeria Putzolu)

  2. aprile 23, 2025 alle 3:05 PM

    proprio non riescono a comprendere che sulla Sella del Diavolo sono presenti habitat naturali protetti a livello europeo. Non si tratta di un giardino pubblico comunale con circuito per bikers.

    Se le proposte poi arrivano da amministratori locali nella cui mente albergano giganti bronzei sul litorale ed egoismi biruotati…

    E’ un area a rischio idrogeologico e lungo le aree a mare della scogliera della Sella del Diavolo e di Cala Mosca, così come a Cala Fighera sono presenti provvedimenti di divieto di accesso per ragioni di sicurezza. Qualsiasi persona dotata di un briciolo di buon senso non può non capire che l’accesso pone in pericolo la propria incolumità.

    da Cagliari Today, 16 aprile 2025

    Sella del Diavolo, bella e impossibile: per la messa in sicurezza servono più risorse (e prudenza).

    Dopo la tragica scomparsa dei due giovani a Cala Fighera, si riaccende il dibattito in Aula. Il sindaco Zedda: “Quei 70mila euro servono per la cartellonistica, per i costoni rocciosi bisogna valutare le competenze di intervento”. (Francesca Matta)

    L’eco della tragica scomparsa di Manola Mascia e Paolo Durzu a Cala Fighera è stata ripresa ieri nell’aula del Consiglio comunale di Cagliari. Il consigliere Raffaele Onnis (Riformatori sardi) ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco Massimo Zedda per fare il punto sulla messa in sicurezza dell’intera area costiera compresa tra la Sella del Diavolo, Cala Mosca e Sant’Elia.

    Il pericolo frane “frena” la balneazione

    L’interrogazione del consigliere Onnis, protocollata lo scorso 28 marzo, premette la straordinaria valenza ambientale del tratto costiero, descritto come un contesto di “elevatissimo pregio ambientale” con sentieri panoramici immersi nella macchia mediterranea, ricco di storia e frequentato da residenti e turisti durante tutto l’anno.

    L’area, tutelata a vari livelli e inclusa nel sistema regionale dei parchi, è però anche contraddistinta da un’ordinanza della Capitaneria di Porto del 1987 che ne interdice la balneazione, a eccezione di Cala Mosca e della Pailotte, a causa del pericolo di frane.

    Il consigliere ha ricordato che “il Consiglio comunale ha approvato negli anni diverse delibere riguardanti la gestione del sito Natura 2000, stanziando nel novembre 2023 anche 70mila euro per la messa in sicurezza dei sentieri più frequentati, con il coinvolgimento degli uffici comunali e di Forestas”. Nonostante ciò, il tragico evento del 18 marzo scorso ha drammaticamente evidenziato la persistente pericolosità dell’area.

    Da qui l’interrogazione al sindaco Zedda sullo stato attuale delle iniziative di messa in sicurezza e sulle azioni che l’amministrazione intende intraprendere per prevenire ulteriori tragedie.

    “Area complessa, serve collaborazione tra enti”

    “Ho ben presente la gravità della situazione e il dolore per la perdita dei due giovani”, ha affermato in replica il sindaco Zedda. “Esiste un corposo elenco di ordinanze della Capitaneria di Porto che, negli anni, hanno sancito l’impossibilità di avvicinarsi, anche via mare, ai costoni della Sella del Diavolo, estendendosi poi a Cala Mosca e, infine, alla zona di Cala Fighera interessata dall’ultimo drammatico episodio”.

    Il primo cittadino si è soffermato sugli interventi realizzati: “Nel corso degli anni abbiamo messo in sicurezza i costoni rocciosi di maggiore pericolosità nell’area pedonale con accesso da viale Cala Mosca, creando barriere fisiche simili a quelle presenti nel Parco di Tuxiveddu, piccole colline artificiali per ostacolare l’accesso ai costoni. Ma si tratta di una questione molto delicata e di difficile soluzione a causa della natura friabile della roccia che caratterizza queste aree”.Risorse insufficienti per costoni rocciosi

    Ma non solo. “Ci sono 70mila euro stanziati per la cartellonistica, che è stata aggiornata più di un mese fa per segnalare il pericolo”, ha aggiunto Zedda, “tuttavia, per la messa in sicurezza strutturale dei costoni rocciosi, le risorse a disposizione del Comune non sono sufficienti, anche perché non si tratta di una competenza esclusivamente nostra”.

    Nel frattempo, il sindaco fa sapere di stare organizzando una conferenza di servizi che coinvolgerà tutti gli enti competenti per definire chiaramente chi debba fare cosa. “Basti pensare”, spiega Zedda, “che anche solo per riqualificare la strada che da Cala Mosca porta alla Paillotte, una porzione è di competenza della Marina e l’altra dell’Esercito. Per interventi di messa in sicurezza significativi servono risorse ingenti, che devono arrivare anche dalla Regione”.

    Tra le novità presentate dal sindaco cagliaritano “c’è una delibera della giunta regionale di competenza dell’assessorato all’ambiente che ha recepito alcune indicazioni presentate dal Gruppo di intervento giuridico (Grig) per la messa in sicurezza e l’interdizione al transito delle biciclette sulla Sella del Diavolo”.

    “Diversa è la nostra richiesta per il Colle Sant’Elia”, prosegue Zedda, “dove valutiamo la possibilità di creare un accesso verso il lungomare e sistemare lo sterrato esistente per raggiungere il faro di Cala Mosca, poco prima del Ristorante Lo Scoglio. Da lì si potrebbe accedere direttamente, tramite la strada del Poligono Nato, alla ciclopedonale che arriva fino a Marina Piccola”.

    Falsa percezione di sicurezza

    C’è anche un altro tema sollevato dal sindaco Zedda, che mette in guardia da “soluzioni facili”. “In alcuni casi”, spiega il primo cittadino, “troppi interventi di protezione a mare rischiano di creare una falsa percezione di sicurezza in luoghi intrinsecamente pericolosi. A suo tempo mettemmo barriere in legno, una soluzione non ottimale perché dava un’illusione di sicurezza. È fondamentale capire che non bisogna avvicinarsi per nessuna ragione a strapiombi o costoni rocciosi friabili. Dobbiamo valutare con attenzione ogni tipo di intervento”.

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    25 marzo 2025

    “Cala Fighera è pericolosa: mettiamola in sicurezza con i fondi stanziati da Truzzu”.

    “L’approvazione dei piani di gestione risale al 12 gennaio 2021. Il finanziamento per la messa in sicurezza dei percorsi, che seguiranno i principali sentieri già frequentati, risale a novembre 2023. Il servizio ha confermato che le risorse sono ancora disponibili, ma non sono ancora state utilizzate”. (Guido Garau)

  3. Avatar di Daniela Varsi
    Daniela Varsi
    aprile 24, 2025 alle 9:32 am

    Benissimo! Grazie per il vostro tenace impegno!

  1. novembre 2, 2025 alle 6:38 PM

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