Nuovi scempi all’assalto delle calette sarde.


Villasimius, Porto sa Ruxi

Finiscono i soldi pubblici e nessuno si preoccupa di gestire gli interventi per la salvaguardia di dune e spiagge avviati con i fondi comunitari, come, per esempio, per la baia di Piscinnì (Domus de Maria) o a Punta Molentis (Villasimius) o sulle dune di Chia – Campana (Domus de Maria), nel territorio della Provincia del Sud Sardegna.

Il risultato è che piccoli abusi e cafonaggine la facciano da padroni, in danno di un patrimonio naturalistico e ambientale straordinario.

Si dirà che mancano i soldi per effettuare manutenzione degli interventi fatti e un po’ di sana vigilanza ambientale, tuttavia i soldi pubblici per finalità ben diverse si trovano facilmente.

Villasimius, Porto sa Ruxi, progetto approdo (da allegati alla deliberazione Amm.re straord. Prov. Sud Sardegna n. 111 del 9 agosto 2022)

E’ il caso del progetto “IL SISTEMA DEGLI APPRODI E DELLE VIE DEL MARE DEL SUD-EST”, la cui elaborazione puntuale sarà il risultato del concorso di progettazione finanziato con 58 mila euro dalla Provincia del Sud Sardegna, avviato con la deliberazione Commissario straordinario n. 111 del 9 agosto 2022.

L’obiettivo dichiarato – grazie a quasi 4 milioni di euro da reperire magari con i fondi pubblici del P.N.R.R. – è quello di favorire migliori condizioni per la nautica da diporto, ampliare l’offerta del turismo nautico e, soprattutto, realizzare “presidi di salvaguardia del patrimonio naturale e ambientale”. In realtà, la realizzazione di approdi in litorali dall’elevatissimo valore ambientale e paesaggistico incrementerebbe oggettivamente la relativa antropizzazione e i connessi fenomeni di degrado e di inquinamento.

Occhiate (Oblada melanura)

Per fare salvaguardia del patrimonio naturale e ambientale basta non rilasciare scarichi in mare, non ancorare su banchi di Posidonia, non avvicinarsi alla battigia oltre le distanze di sicurezza: le norme lo prevedono da anni e non c’è bisogno di nuovi scempi ambientali e di denaro pubblico.

Infatti, i siti individuati per la realizzazione di questa ennesima rete di approdi per il turismo nautico sono tutti di straordinario valore ecologico: la spiaggia di Murtas (Villaputzu), il litorale di Capo Ferrato – Porto Pirastu (Muravera), Punta S. Giusta – Scoglio di Peppino (Muravera, Castiadas), la spiaggia di Cala Sinzias (Castiadas), la spiaggia di Porto sa Ruxi (Villasimius).

Castiadas, Cala Sinzias (da http://www.madebysardinia.it)

Sono tutte aree costiere, appartenenti al demanio marittimo (artt. 822 cod. civ. e 28 cod. nav.), tutelate con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), con vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale Sardegna n. 45/1989 e s.m.i.) e dal piano paesaggistico regionale (P.P.R.).

Sono interessati i siti di importanza comunitaria (S.I.C.) di “Punta S. Giusta” e di “Porto sa Ruxi”, nonché l’area marina protetta di Capo Carbonara.

Programmi di questo tenore vanno assoggettati a preventive procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) e di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale.

Quasi 4 milioni di euro per incrementare antropizzazione e degrado di alcuni veri e propri gioielli ambientali del Mediterraneo.

Villaputzu, Murtas, progetto approdo (da allegati alla deliberazione Amm.re straord. Prov. Sud Sardegna n. 111 del 9 agosto 2022)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato (15 settembre 2022) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per fermare questa vecchia e datata operazione di degrado ambientale annunciato, coinvolgendo i Ministeri della Cultura e della Transizione Ecologica, la Regione autonoma della Sardegna, l’I.S.P.R.A., la Capitaneria di Porto di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, i Comuni di Villaputzu, Muravera, Castiadas e Villasimius, l’A.M.P. di Capo Carbonara.

Quelle spiagge e quelle calette hanno bisogno di un’efficace salvaguardia ambientale, non di ulteriori scempi.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Muravera – Castiadas, Punta S. Giusta (Scoglio di Peppino), progetto approdo (da allegati alla deliberazione Amm.re straord. Prov. Sud Sardegna n. 111 del 9 agosto 2022)
Muravera, Capo Ferrato (Porto Pirastu), progetto approdo (da allegati alla deliberazione Amm.re straord. Prov. Sud Sardegna n. 111 del 9 agosto 2022)
Castiadas, Cala Sinzias, progetto approdo (da allegati alla deliberazione Amm.re straord. Prov. Sud Sardegna n. 111 del 9 agosto 2022)
Quirra, spiaggia di Murtas

(foto da http://www.madebysardinia.it, S.D., archivio GrIG)

  1. Barbara
    settembre 16, 2022 alle 8:46 am

    Noooo Murtas noooo! Perché si deve rovinare ogni spiaggia?

  2. Porico
    settembre 16, 2022 alle 10:05 am

    Gli arenili delle spiagge sono il vero capitale del turismo marino Regionale. Dovrebbero essere superprotetti dagli enti pubblici competenti e non lasciati solo alle esigenze commerciali degli affittuari.

  3. Donatella Mercatelli
    settembre 16, 2022 alle 1:49 PM

    Ma perchè tante persone non capiscono quello che fanno? Solo l’uomo vuole distruggere il luogo dove vive, gli dirige la mente solo il denaro, si stenta a crederlo eppure è così. Grazie GrIG

  4. settembre 16, 2022 alle 3:05 PM

    da Sarrabus News, 16 settembre 2022
    SARRABUS, Nuovi approdi turistici, “assalto alle calette più belle del sud-est”: https://ilsarrabus.news/sarrabus-nuovi-approdi-turistici-assalto-alle-calette-piu-belle-del-sud-est/

    ______________________

    da Alghero Live, 16 settembre 2022
    Nuovi scempi all’assalto delle calette sarde: https://algherolive.it/2022/09/16/nuovi-scempi-allassalto-delle-calette-sarde/

    • settembre 18, 2022 alle 5:44 PM

      da L’Un8ione Sarda, 17 settembre 2022
      Sarrabus. Gli ambientalisti. “No ai porticcioli da Murtas a Sa Ruxi”.

      “Si sta per compiere uno scempio, il Ministero fermi il progetto delle Provincia da quattro milioni di euroche prevede degli approdi turistici da Murtas a Porto Sa Ruxi”. A chiederlo, con un’istanza civica di accesso agli atti, è il Gruppo di intervento giuridico (Grig): “L’obiettivo dichiarato – sottolinea Stefano Deliperi, presidente dell’associazione ambientalista – è quello di favorire la nautica da diporto, ampliare l’offerta del turismo nautico e realizzare ‘presidi di salvaguardia del patrimonio naturale e ambientale’. In realtà la realizzazione di approdi in litorali dall’elevatissimo valore ambientale e paesaggistico incrementerebbe la relativa antropizzazione e i connessi fenomeni di degrado e inquinamento”.
      Cinque i siti individuati per la realizzazione degli approdi: Murtas (Villaputzu), Capo Ferrato – Capo Pirastu (Muravera), Punta Santa Giusta – Scoglio di Peppino (Muravera – Castiadas), cala Sinzias (Castiadas), Porto sa Ruxi (Villasimius). “Sono tutte aree costiere – aggiunge Deliperi – tutelate con vincolo paesaggistico e di conservazione integrale”. Secondo gli ambientalisti, “per la salvaguardia del patrimonio naturale e ambientale basta non rilasciare scarichi in mare, non ancorare sulla posidonia, non avvicinarsi alla battigia. No a nuovi scempi e allo sperpero di denaro pubblico”.. Da qui la richiesta di “adozione degli opportuni provvedimenti per fermare questa datata operazione di degrado ambientale annunciato”.
      Richiesta inoltrata – fra gli altri – ai Ministeri della Cultura e della Transizione Ecologica, Regione, Capitaneria, Forestale e ai Comuni di Villaputzu, Muravera, Castiadas e Villasimius. Il concorso di progettazione, nel frattempo, è partito: 58 mila euro la somma già messa a disposizione. (G.A.)

  5. settembre 16, 2022 alle 4:41 PM

    ma veramente, già quest’anno la sardegna è stata assaltata, devastata, era pieno ovunque oltre ogni sostenibilità ambientale, hanno riempito la ricettività, poi messo i numeri chiusi (altissimi!) e le prenotazioni a pagamento sulle spiagge.Così si paga per stare in una calca assurda. Erano rimasti giusto i pochi angoli elencati…..bisogna fare assolutamente qualcosa, o non rimarrà più un granello di sabbia libero

  6. paola
    settembre 16, 2022 alle 6:04 PM

    poi, non è che in ogni angolo della sardegna ci debbano essere gommoni, motoscafi, moto d’acqua, chioschi con musica a palla, acquagym,concessioni con ombrelloni fino all’acqua..prima riempiono le spiagge fino a scoppiare, poi mettono numero chiuso e prenotazione per entrare comunque in spiagge con la calca che non si vedono manco più a rimini….quanto può durare?

  7. Patrizia
    settembre 16, 2022 alle 10:21 PM

    Non c’è bisogno di nuovi approdi per distruggere le nostre coste . Abbiamo già l’esempio della costa Smeralda che durante il periodo estivo sembra un circuito per chi corre di più. Ma è possibile che i nostri governarti vogliano un turismo di questo genere ?

  8. settembre 20, 2022 alle 12:20 PM

    Questo progetto è demenziale, poteva essere presentato anni fa, quando la coscienza ecologica (soprattutto dei sardi) era piuttosto carente. Ora se si potesse fare un referendum su questo obbrobrio l’80% dei sardi voterebbe NO. Il restante 20% sarebbe d’accordo per motivi miseramente pecuniari. Ma il GRIG veglia… per fortuna. Forza GRIG!

  1. settembre 16, 2022 alle 12:08 PM

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