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Ennesima calamità innaturale e cura “mattonara” contro il coronavirus Covid-19 in Sardegna.


mattone nella sabbia

Sabato 28 novembre 2020, purtroppo, è giunta l’ennesima calamità innaturale in Sardegna, con tre morti nella Bitti dove un corso d’acqua tombato costituisce un pericolo permanente e danni diffusi nell’Isola.

Una costante per la Sardegna, a cui la politica regionale assiste sostanzialmente inerte senza risultati, nonostante mille sollecitazioni e richieste.

Però, la maggioranza in Consiglio regionale sta per scrivere una pagina storica, da Premio Nobel per la Medicina: sta per contrastare la pandemia di coronavirus Covid-19 con cemento e mattoni, la solita cura che va bene per tutto. l’unica che conoscono.

Infatti, “è consentito l’ampliamento delle zone comuni nelle strutture ricettive turistico-alberghiere quali hall, sale convegni e spazi comuni, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che detta nuove regole sul distanziamento interpersonale” (art. 3, comma 1°, lettera b, del disegno di legge regionale n. 108 del 2020, testo della IV Commissione permanente del Consiglio regionale).

Carloforte, La Caletta, eco-mostro in costruzione

In piena emergenza sanitaria ed economico-sociale determinata dalla pandemia di coronavirus Covid-19, finora inefficacemente contrastata a livello regionale,  a cui si aggiungono le consuete disastrose calamità innaturali, la maggioranza consiliare che sostiene la Giunta regionale Solinas non trova di meglio che spingere per l’approvazione del disegno di legge regionale n. 108 del 2020 (Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia di governo del territorio. Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2015, alla legge regionale n 45 del 1989 e alla legge regionale n. 16 del 2017), dopo averne rivisto il testo[1] per ampliare le deroghe mattonare alla normativa di salvaguardia costiera almeno fino al 2023.

Aumenti fino a 100 metri cubi per ogni “seconda casa” entro la fascia costiera di salvaguardia integrale dei 300 metri dalla battigia marina, fino a 150 metri cubi nel resto della fascia costiera (art. 2, comma 1°, lettera d, del disegno di legge n. 108 del 2020).

San Teodoro, Cala Girgolu, villa sul mare ampliata grazie alla legge regionale n. 4/2009

Aumenti volumetrici fino al 50% (il 25% se nella fascia costiera dei 300 metri dalla battigia marina) per le strutture ricettive, sanitarie e socio-sanitarie “anche mediante la realizzazione di corpi di fabbrica separati” per “l’adeguamento delle camere agli standard internazionali” e “l’ampliamento delle zone comuni nelle strutture ricettive turistico-alberghiere quali hall, sale convegni e spazi comuni, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 che detta nuove regole sul distanziamento interpersonale” (art. 3, comma 1°, del disegno di legge n. 108 del 2020).

Recupero e riuso di seminterrati, dei piani pilotis e dei locali al piano terra “ad uso residenziale e/o direzionale, commerciale e socio-sanitario” (art. 5, comma 1°, del disegno di legge n. 108 del 2020), cioè proprio quegli ambiti che sono stati luoghi di morte in vari casi di calamità innaturali (es. Arzachena, 18 novembre 2013; Capoterra, 22 ottobre 2008).

Capoterra, Rio S. Girolamo, alluvione (2008)

Sono solo alcune delle disposizioni contenute nella proposta di legge regionale n. 108 del 2020 che rivelano aspetti di incostituzionalità o di palese inopportunità e che saranno oggetto di “osservazioni” nell’ambito dell’audizione delle associazioni ambientaliste prevista per giovedi 3 dicembre 2020.

Il testo, infatti, è denso di illegittimità, non potendo la Regione autonoma della Sardegna eludere l’obbligo di pianificazione congiunta in tutta quella fascia costiera e nelle aree agricole tutelate con vincolo paesaggistico oggetto di singoli provvedimenti di individuazione (art. 136 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) ovvero di tutela discendente dalla legge (art. 142 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Basti pensare che sono una sessantina i provvedimenti individuativi di aree costiere tutelate con vincolo paesaggistico lungo le coste sarde, andandone a tutelare circa il 75-80%.

piano paesaggistico regionale (P.P.R.), Baratz e Porto Ferro

La giurisprudenza costituzionale in materia è chiara e inequivocabile.

Oltre 35.800 cittadini hanno già sottoscritto la petizione per la salvaguardia delle coste sarde,  per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità costieri, i vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.).

Migliaia e migliaia di cittadini chiedono a gran voce una scelta di salvaguardia ambientale, una scelta per preservare il futuro, una scelta di civiltà.

Altro cemento sulle coste non vuol dire turismo, significa solo degrado ambientale e perdita di attrattiva.

Teulada, complesso “Rocce Rosse” (residence + “seconde case”)

Se questo sarà il testo approvato dal Consiglio regionale, porremo in essere tutte le necessarie azioni perché finisca davanti alla Corte costituzionale come già avvenuto per le leggi regionali sarde concernenti la privatizzazione strisciante delle spiagge mediante permanenza di chioschi e altre strutture balneari (la legge regionale 21 febbraio 2020, n. 3), l’ennesima illegittima proroga del c.d. piano casa (la legge regionale 24 giugno 2020, n. 17) e riguardo l’interpretazione autentica (legge regionale 13 luglio 2020, n. 21) che consentirebbe la riscrittura del piano paesaggistico regionale (P.P.R.) nelle sue parti fondamentali (fascia costiera, zone agricole, beni identitari).

Abbiamo difeso, difendiamo e difenderemo la nostra Terra, millimetro per millimetro.

Ne stiano certi.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

La petizione per la salvaguardia delle coste sarde si firma qui http://chng.it/M4Kmxy7LtJ


[1] Qui il testo originario: deliberazione Giunta regionale n. 52/40 del 23 dicembre 2019relazione illustrativatesto della proposta.

Ginepro (Juniperus communis) sul mare

(foto A.N.S.A., per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. Donatella
    novembre 29, 2020 alle 1:52 am

    un fiume “tombato ” a Bitti, esplode dentro al sua città, un detto popolare dice : “dopo anni dopo mesi, l’acqua torna ai suoi paesi”, l’acqua non si può fermare , tutti lo dovrebbero sapere, ennesima calamità “innaturale”

    “[..] Come il fiume che s’ha a piegare da uno in altro luogo, deve essere lusingato e non con violenza aspreggiato […]” perché “[…] con poca chiusa si volta un fiume con l’aiutare e aumentare la linea [della corrente] dove essa mostra di volersi voltare per sé medesima. Come con pochi sassi si volta il fiume a chi intende il filo della sua corrente […]” (Codice Leicester, f. 23r) (Leonardo da Vinci)

    Sono addolorata e auguro a tutti coloro che soffrono questa immensa catastrofe la forza per superare questi momenti disperati e ringrazio tutti quelli che si prodigano in questi momenti apocalittici per alleviarne le sofferenze e contenere il pericolo

  2. novembre 29, 2020 alle 9:27 am

    E quelli non tombati sono ritornati nella più piena incuria (vedasi Rio San Girolamo ripieno nuovamente di canne e sterpaglie – situazione praticamente simile OGGI in tutti i corsi d acqua medio piccoli isolani…) non appena le telecamere dei disastri passati si sono allontanate… E poi quando c è il dramma ci si riattiva nuovamente giusto per il tempo in cui i riflettori rimangono accesi

  3. capitonegatto
    novembre 29, 2020 alle 11:47 am

    Il ministro delle infrastrutture potrebbe , in accordo con le regioni, fare un piano di revisione di tutte le criticita’ legate ai flussi d’acqua, con i relativi interventi. Basta con i ristori a pioggia , magari ai soliti evasori. Si investano le cifre necessarie in un piano di salvaguardia ambientale.

  4. Giorgio Pelosio
    novembre 29, 2020 alle 12:58 PM

    E sorprendente che proprio in questo periodo in cui non si intravede un futuro pieno di turismo ma una grande incertezza in tutti i settori si continui a costruire ed ampliare non può essere che pura speculazione a danno di questa meravigliosa terra.Costruire è anche disboscare in un momento in cui ci si dovrebbe concentrare soprattutto sul piantare alberi per non continuare a vedere i disastri causati dalle alluvioni.Ovunque ci sono cantieri stradali per ampliamento o rifacimento di strade appena sistemate.Ci vorrebbe una decisa insurrezione dei sardi a questi scempi

  5. sardo
    novembre 29, 2020 alle 3:28 PM

    La Giunta promette fondi per ristori. Ma si è già dimenticata che al di la dei toni utilizzati per enfatizzare i risultati di una campagna antincendi che continua, come se niente fosse, a contare migliaia di incendi e di ettari di territorio bruciati, proprio tra Bitti Buddusò e nel Marghine Goceano quest’estate ci sono stati incendi disastrosi che hanno ridotto in cenere ettari ed ettari di vegetazione primo baluardo all’azione erosiva e alluvionale delle piogge cicloniche. E la cura regionale quale sarebbe? Ancora cemento per continuare a tombare i corsi d’acqua o a costruire manufatti che non risultano certo risolutivi per un territorio sempre più martoriato? E i miglioramenti pascoli che hanno trasformato i boschi di sughera (sugherete) di Bitti e Orune in campi di calcio intervallati ormai solo da qualche fastidiosa quercia da sughero? Suvvia siamo nel 2020 e COVID permettendo occorrono interventi di protezione vera del territorio!

    • novembre 29, 2020 alle 6:02 PM

      tante volte si è prospettata la possibilità una legge (so che sono stati presentati diversi ddl in merito) che preveda la presenza in pianta stabile di un geologo (e sottolineo che non faccio parte di tale, spesso a torto bistrattata, categoria…) per ogni comune, o raggruppamento di comuni se sono molto piccoli, che abbia la competenza e la responsabilità di valutare e soprattutto magari autorizzare ogni intervento comunale-umano sul territorio di competenza locale. Mi risulta che poi ogni volta che si è aperta questa possibilità poi subito dopo è sempre finita in una bolla di sapone….che strano: chissà come mai in Italia-e quindi anche e soprattutto in Sardegna- i geologi fanno così tanta paura. E parliamo di un Paese che ha più del 25% dei Comuni a serio rischio idrogeologico

  6. novembre 29, 2020 alle 5:45 PM

    ..fosse stata solo la “pianificazione geologica” a mancare…

    da L’Unione Sarda, 29 novembre 2020
    GLI ESPERTI. I geologi: “Territorio mal gestito e governato, urgente intervenire”
    Nell’area particolarmente fragile, dicono gli esperti, è mancata “una corretta pianificazione geologica”: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/cagliari/2020/11/29/i-geologi-territorio-mal-gestito-e-governato-urgente-intervenire-136-1088339.html

  7. novembre 29, 2020 alle 10:36 PM

    da La Nuova Sardegna, 1 dicembre 2020
    Sotto accusa le scelte urbanistiche. Grig, Wwf e geologi contro la Regione: prioritaria la sicurezza del territorio. (https://www.lanuovasardegna.it/regione/2020/11/30/news/sotto-accusa-le-scelte-urbanistiche-1.39604596)

    SASSARI. Il presidente Solinas ha punto il dito contro la burocrazia, ma da diverse parti sono invece le politiche ambientali e urbanistiche della Giunta a finire sotto accusa. «La politica regionale assiste sostanzialmente inerte senza risultati, nonostante mille sollecitazioni e richieste», scrive in una nota l’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico. Sotto la lente la proposta di proroga del Piano casa che, tra le altre cose, prevede «l’ampliamento delle zone comuni nelle strutture ricettive turistico-alberghiere quali hall, sale convegni e spazi comuni, in considerazione dell’emergenza epidemiologica».

    E poi «aumenti fino a 100 metri cubi per ogni “seconda casa” entro la fascia costiera di salvaguardia integrale dei 300 metri dalla battigia marina, fino a 150 metri cubi nel resto della fascia costiera» oltre a aumenti volumetrici fino al 50% (il 25% se nella fascia costiera dei 300 metri dalla battigia marina) per le strutture ricettive, sanitarie e socio-sanitarie». Secondo Grig «migliaia di cittadini chiedono a gran voce una scelta di salvaguardia ambientale, una scelta per preservare il futuro, una scelta di civiltà. Altro cemento sulle coste non vuol dire turismo, significa solo degrado ambientale e perdita di attrattiva». Il Grig si prepara a contrastare il disegno della Giunta con «tutte le necessarie azioni».

    Anche il Wwf nazionale chiede «un cambio di passo nella gestione del territorio» che favorisca « l’adattamento ai cambiamenti climatici». Da qui la proposta del Wwf per “Riqualificare l’Italia” dove si «riafferma la necessità di una gestione del dissesto idrogeologico a livello di bacino idrografico e per avviare progetti di mitigazione del rischio idrogeologico e di tutela della natura e della biodiversità».

    «Si stanno toccando con mano gli effetti della fragilità di un territorio mal gestito e governato per quanto riguarda l’assetto idrogeologico – dice la geologa Laura Cadeddu, referente per la Sardegna della Società italiana di geologia ambientale -. Complessivamente l’occupazione di suolo, l’espansione urbanistica e le opere idrauliche realizzate non sono state attuate secondo una corretta pianificazione geologica, elemento ancora mancante o fortemente carente nella cultura e nei tavoli decisionali».

    Secondo i geologi sono «prioritari gli interventi di mitigazione del rischio accompagnati però da una corretta pianificazione atta a scongiurare l’incremento della pericolosità idrogeologica».

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    da Il Manifesto Sardo, n. 318, 1 dicembre 2020
    Ennesima calamità innaturale e cura “mattonara” contro il coronavirus in Sardegna: https://www.manifestosardo.org/ennesima-calamita-innaturale-e-cura-mattonara-contro-il-coronavirus-in-sardegna/

    da Salviamo il Paesaggio, 29 novembre 2020
    Ennesima calamità innaturale e cura “mattonara” contro il coronavirus Covid-19 in Sardegna: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/11/ennesima-calamita-innaturale-e-cura-mattonara-contro-il-coronavirus-covid-19-in-sardegna/

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    da Alghero Live, 29 novembre 2020
    “Calamità innaturale in Sardegna, la cura della Giunta Regionale: cemento e mattoni”: http://algherolive.it/2020/11/29/calamita-innaturale-la-cura-della-giunta-regionale-cemento-e-mattoni/

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    da Buogiorno Alghero, 29 novembre 2020
    La cura Solinas per i disastri del maltempo: cemento e metri cubi – GriG all’attacco: https://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/30/169449/la-cura-solinas-per-i-disastri-del-maltempo-cemento-e-metri-cubi-grig-all-attacco

  8. Claudio
    novembre 30, 2020 alle 8:28 PM

    Che squallore!
    Con la scusa di favorire il distanziamento, aumentano le cubature.

    Contingentare gli ingressi, usare la mascherina no? Eh. Al supermercato siamo sempre a distanza e con le mascherine e per ora non è successo niente. Sto aspettando che i supermercati e i negozi di tutta la Sardegna chiedano aumento volumetrici per favorire il distanziamento.

  9. dicembre 1, 2020 alle 7:21 PM

    da Sardinia Post, 1 dicembre 2020
    Piano casa 2020, un assalto alle coste: con scusa del Covid è previsto di tutto. (alessandra Carta): https://www.sardiniapost.it/politica/piano-casa-2020-un-assalto-alle-coste-con-scusa-del-covid-e-previsto-di-tutto/

  10. patrizia
    dicembre 2, 2020 alle 9:58 am

    Vergognoso, ma a cosa pensano questi governanti ?

  11. dicembre 2, 2020 alle 2:46 PM

    da L’Unione Sarda, 2 dicembre 2020
    il ddl. Alta tensione in Consiglio regionale: Giunta tenta il blitz sul Piano casa, ma fallisce
    Bagarre notturna in Consiglio regionale, la Giunta prova ad accorciare i tempi per l’approvazione del Piano casa, ma è costretta a fare marcia indietro: https://www.unionesarda.it/articolo/politica/2020/12/01/alta-tensione-in-consiglio-regionale-giunta-tenta-il-blitz-sul-pi-1-1089129.html

  12. dicembre 3, 2020 alle 7:21 PM

    da Videolina, 3 dicembre 2020
    NUOVO PIANO CASA, FAVOREVOLI E CONTRARI ASPETTANDO LA LEGGE URBANISTICA. (Stefano Fioretti): https://www.videolina.it/articolo/tg/2020/12/03/nuovo_piano_casa_favorevoli_e_contrari_aspettando_la_legge_urbani-78-1089936.html

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    da Sardinia Post, 3 dicembre 2020
    Piano casa, ambientalisti tutti contro. Albergatori: “Hotel o seconde case”: https://www.sardiniapost.it/economia/piano-casa-ambientalisti-tutti-contro-albergatori-hotel-o-seconde-case/

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    A.N.S.A., 3 dicembre 2020
    Piano casa verso l’Aula, critici Anci e ordini professionali.
    Ddl in Aula prima di Natale, si annuncia battaglia: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/03/piano-casa-verso-laula-critici-anci-e-ordini-professionali_e7433eb3-5d85-4c6f-bcde-4ec060e949fe.html

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    da L’Unione Sarda, 3 dicembre 2020
    REGIONE SARDEGNA. Piano casa, si annuncia battaglia in Aula.
    Molte le critiche di Anci e degli ordini professionali: https://www.unionesarda.it/articolo/politica/2020/12/03/piano-casa-si-annuncia-battaglia-in-aula-1-1089978.html

  13. dicembre 4, 2020 alle 12:27 PM

    A.N.S.A., 3 dicembre 2020
    Piano casa verso l’Aula, critici Anci e ordini professionali.
    Ddl in Aula prima di Natale, si annuncia battaglia. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/03/piano-casa-verso-laula-critici-anci-e-ordini-professionali_e7433eb3-5d85-4c6f-bcde-4ec060e949fe.html)

    Ultimi step prima del via libera entro l’anno del disegno di legge sul Piano casa che prevede incrementi volumetrici nella fascia protetta dei 300 metri, ma solo in case e alberghi costruiti prima del 1989. Il provvedimento dovrebbe approdare in Aula il 21 o il 22 dicembre, dieci giorni dopo il parere del Cal atteso per l’11.

    Intanto infuriano le polemiche: Anci e ordini professionali non apprezzano il testo di 21 articoli. L’hanno manifestato con chiarezza oggi, nell’unica giornata dedicata alle audizioni in commissione Urbanistica.

    Il presidente dell’Associazione dei Comuni Emiliano Deiana ha elencato i punti su cui sono incentrate le critiche degli enti locali: l’ambito rurale nel paesaggio costiero, la fascia dei 300 metri dal mare, l’uso residenziale dei seminterrati, maggiore coerenza normativa e inadeguatezza degli uffici tecnici comunali. Deiana ha poi auspicato “un provvedimento che semplifichi i procedimenti amministrativi e renda più trasparenti i percorsi istituzionali”. E ha fatto notare che “per le zone interne dell’Isola continua a non cambiare nulla”.

    Il presidente dell’Ordine degli ingegneri Sandro Catta ha invece stigmatizzato in la decisione di reintrodurre il lotto minimo in agro (un ettaro), insieme con il venir meno del requisito dell’essere agricoltori professionali per poter realizzare volumetrie residenziali. La Federazione degli architetti, con la presidente Tiziana Campus in testa, ha preso le distanze dalla legge in modo netto: “non ci riconosciamo nel ddl 108, è inefficace perchè non consente di incidere sul miglioramento della domanda architettonica”.

    Più “accomodanti” i geometri, che hanno chiesto di estendere i bonus volumetrici anche agli edifici interessati ai condoni. Insistono sul tema dell’agro i periti industriali e i periti agrari, contrari a interventi se non connessi all’attività del fondo e vincolati alla professione agricola. Le audizioni proseguono tutto il giorno con Ance, Anaepa, Cna costruzioni, Confapianiem Sardegna, Legacoop, Anier, Casartigiani, Federalberghi, Associazione dei Consorzi industriali, associazioni ambientaliste (Legambiente, Grig, Italia Nostra, Wwf Sardegna, Fai) e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

    IL NO DEGLI AMBIENTALISTE E LE PERPLESSITA’ DEGLI ALBERGATORI – Il Piano casa da approvare entro il 31 dicembre bocciato dagli ambientalisti e da quasi tutte le associazioni ascoltate oggi in commissione Urbanistica del Consiglio regionale. “Questo disegno di legge si configura come un processo di sottosviluppo – sostiene Vincenzo Tiana di Legambiente – la Regione Sardegna ignora le misure per ristrutturare all’interno delle coordinate dell’Unione europea, e questo ddl prevede invece la possibilità di costruire ovunque, dove si vuole e quando si vuole”. Il responsabile scientifico dell’associazione critica in particolare la norma sull’incremento fino al 50% negli spazi comuni degli alberghi, che il provvedimento lega all’emergenza epidemiologica: “in questo modo la Regione sta rendendo strutturale il Covid”, commenta.

    Un no convinto arriva dal presidente del Gruppo di intervento giuridico Stefano Deliperi. “E un ddl che ripercorre proposte che cercano di incidere sempre sul sistema costiero, ma non si può pensare – avverte – che la soluzione ai problemi della Sardegna passi per la cementificazione delle coste. Il testo quindi sia rivisto alla luce delle esigenze effettive”. Giudizio negativo anche da Cna Costruzioni. Il segretario Francesco Porcu parla di “un testo di legge impregnato di una logica derogatoria volta più a scardinare l’impianto di tutele paesaggistico-ambientale che ad affrontare in modo organico il tema dell’urbanistica, dell’edilizia, della centralità della pianificazione, della sicurezza idrogeologica, della qualità architettonica dei nostri centri urbani”.

    Il presidente di Federalberghi Paolo Manca dice di apprezzare la parte della legge che “punta alla riconversione di strutture esistenti non più al passo con i tempi”, ma non condivide i bonus volumetrici nelle seconde case nella fascia dei 300 metri. “Bisogna fare delle scelte perché – spiega – il residenziale turistico non deve essere messo alla pari con il residenziale alberghiero: nella gestione di un hotel si creano posti di lavoro, un hotel sta aperto 120, 150 giorni l’anno. Abbiamo 100mila seconde case che, anche se ampliate, lavorerebbero al massimo 60 giorni, quindi serve una scelta strategica importante”. Giudizio positivo invece da Confindustria. “Il testo ha tanti spunti buoni per il rilancio del settore dell’edilizia e del turismo”, dice il presidente Maurizio De Pascale. Che però sottolinea la “necessità di arrivare al più presto a una legge urbanistica”.

  14. dicembre 5, 2020 alle 12:59 PM

    da La Nuova Sardegna, 4 dicembre 2020
    Coro di no sul Piano casa Solinas trova pochi alleati.Anche gli albergatori e gli ingegneri contestano la filosofia del provvedimento. (Umberto Aime) (https://www.lanuovasardegna.it/regione/2020/12/04/news/coro-di-no-sul-piano-casa-solinas-trova-pochi-alleati-1.39622365)

    CAGLIARI. Così com’è stato scritto dal centrodestra, il Piano casa piace davvero a pochi. Fra i contrari s’è schierato anche chi, almeno sulla carta, avrebbe dovuto stare invece dall’altra parte. «Non si possono mischiare i bonus edilizi per gli hotel con quelli destinati alle seconde case», ha detto Paolo Manca, presidente di Federalberghi. Oppure Francesco Porcu della Cna: «Non si parla di urbanistica. Ma solo di come potrebbe essere scardinata la tutela del paesaggio». Anche Sandro Catta, portavoce dell’Ordine degli ingegneri, ha sollevato diverse perplessità: «La filosofia non è quella giusta». Nella giornata di audizioni online con la commissione urbanistica del Consiglio regionale, i 21 articoli della bozza sono stati passati al setaccio da professionisti, imprenditori, sindaci, sindacalisti e ambientalisti. Seppure con un bel po’ di differenze e sensibilità, quasi nessuno ha messo un timbro alla cieca sul disegno di legge. Anche se Giacomo Meloni di Confartigianato ha precisato: «La proroga è indispensabile». E Maurizio De Pascale di Confindustria ha aggiunto: «Ci sono molti aspetti positivi ma c’è ancora troppa burocrazia».

    Gli ordini professionali. Gli ingegneri hanno messo sotto accusa la scelta di reintrodurre il lotto minimo, un ettaro, per costruire in campagna: «È altissimo il rischio di una parcellizzazione ai danni della produzione agricola». Argomento rilanciato dai dottori agronomi con Luigi Ledda: «Consumare il suolo è sempre un errore». La Federazione degli architetti, con la presidente Tiziana Campus, ha preso le distanze dalla legge in modo netto: «Non ci riconosciamo in questo disegno di legge che prevede bonus anche nei 300 metri dal mare e persino a favore delle seconde case». Molto più disponibili i geometri: «La bozza è buona».

    I sindaci. Il presidente dell’Anci, Emiliano Deiana, ha messo l’accento su un problema storico: «Si continua a guardare la Sardegna dalle spiagge, mai dalle zone interne, che continuano a non avere nulla. Attenzione poi a non scaricare sui Comuni una valanga di regole poco chiare».

    I costruttori. L’Ance, con Salvatore Nieddu, ha detto: «Oggi abbiamo un bisogno assoluto di quella stabilità che finora non c’è stata». Anche Confindustria e Confartigianato hanno sostenuto il al Piano: «Una scossa è indispensabile per un settore che più di altri ha sofferto le vecchie crisi e quelle nuove scatenate dalla pandemia».

    Gli albergatori. Paolo Manca, ha parlato di “provvedimento parziale”. Poi ha rilanciato la necessità di una legge urbanistica: «Auspichiamo il coraggio delle scelte a favore dell’alberghiero che è cosa ben diversa dalle seconde case. Chiediamo una scelta in favore del turismo, non del mattone».

    Gli ambientalisti. Da questo fronte è arrivata una valanga di no. Vincenzo Tiana ha detto: «È un Piano che ci riporta indietro di sessant’anni. Con questi ultimi incrementi volumetrici indiscriminati, giustificati addirittura con il Covid, qualcuno vuol far correre la Sardegna in direzione opposta rispetto alle recenti direttive green europee». Il Wwf, con Carmelo Spada, ha insistito: «All’orizzonte c’è un pericoloso liberi tutti». Per Stefano Deliperi del Gruppo d’intervento giuridico: «Non è con il mattone che si esce dalla crisi. L’incostituzionalità è dovunque in questa bozza». E infatti Monica Scanu, Fai, e Maria Paola Morittu, Italia Nostra, hanno annunciato: «Chiederemo al Governo d’impugnarla, se la legge se dovesse passare così com’è stata scritta».

    I sindacati. A favore la Uil: «Il Piano ha l’ambizione di andare oltre la solita provvisorietà e punta a una rivalutazione triennale del territorio», ha detto Marco Foddai. Molto critica la Cgil che, con Michele Carrus, ha contestato l’equazione “più mattone più sviluppo”: «Non fosse altro perché dopo decenni di premi in cubature e altre scelte molto rischiose per la tutela del territorio, come queste ultime, l’edilizia è ancora in piena crisi». Per Francesca Tilocca, Cisl: «Meglio una buona legge urbanistica che gli ennesimi interventi spot».

    I tempi. Concluse le audizioni e in attesa del parere del Consiglio delle autonomie locali, arriverà la settimana prossima, a breve in commissione comincerà la guerra degli emendamenti. Il centrodestra vuole licenziare il Piano alla vigilia di Natale. Le opposizioni faranno di tutto per bloccarlo.

  15. dicembre 9, 2020 alle 7:52 PM

    A.N.S.A., 9 dicembre 2020
    Sardegna: Todde (Mise), Governo impugnerà il Piano casa.
    Sottosegretaria, viola diritto costituzionale garantito dal Ppr: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/09/sardegna-todde-mise-governo-impugnera-il-piano-casa_cbfc1727-2964-4861-b3c6-25df2a5f0c04.html

  16. dicembre 10, 2020 alle 10:49 am

    ..e quale sarebbe la norma comunitaria violata? Mah…

    A.N.S.A., 9 dicembre 2020
    Sardegna: ambientalisti,su Piano casa pronti a ricorso in Ue
    “Cumulo illegittimità, Commissione attivi procedura infrazione”: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/09/sardegna-ambientalistisu-piano-casa-pronti-a-ricorso-in-ue_2720a67e-000c-444f-8ec0-d142e63e103e.html

  17. dicembre 11, 2020 alle 12:46 PM

    solerti, lavorano anche il sabato pomeriggio.

    A.N.S.A., 11 dicembre 2020
    Piano casa: commissione di sabato per via libera, è polemica.
    Solinas intanto chiarisce, “tutela 300 mt valore irrinunciabile”: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/11/piano-casa-commissione-di-sabato-per-via-libera-e-polemica_a3e4dcdf-c34a-4225-b820-8b54f5b8cd61.html

  18. dicembre 13, 2020 alle 12:31 PM

    A.N.S.A., 12 dicembre 2020
    Piano casa: documento Cgil, “opinione molto critica”.
    Sindacato, alcune misure sono gravemente dannose: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/12/piano-casa-documento-cgil-opinione-molto-critica_124d1995-3991-444d-bf69-de6dc9ee462a.html

    _______________

    da L’Unione Sarda, 12 dicembre 2020
    Regione, Piano casa: via libera della commissione.
    Il documento in aula il 23 dicembre. (Roberto Murgia): https://www.unionesarda.it/articolo/economia/2020/12/12/regione-piano-casa-via-libera-della-commissione-2-1093117.html

    _________________

    da La Nuova Sardegna, 12 dicembre 2020
    Passa in commissione urbanistica regionale la bozza del “Piano casa”.
    La convocazione a sorpresa di sabato fa storcere il naso all’opposizione. Solinas comunque ha detto che in aula la Giunta presenterà degli emendamenti per sostenere “l’irrinunciabile valore della difesa delle coste”: https://www.lanuovasardegna.it/regione/2020/12/12/news/passa-in-commissione-urbanistico-la-bozza-del-piano-casa-1.39652000

  19. dicembre 18, 2020 alle 7:45 PM

    da L’Unione Sarda, 18 dicembre 2020
    IL TESTO. Piano casa, gli architetti sardi: “La legge va corretta in almeno 5 punti”.
    Critiche anche dalla Confederazione Italiana Agricoltori sull’edificazione dei terreni agricoli: https://www.unionesarda.it/articolo/economia/2020/12/18/piano-casa-gli-architetti-sardi-la-legge-va-corretta-in-almeno-5-2-1095206.html

  20. dicembre 21, 2020 alle 10:23 PM

    un sussulto di decenza? Vedremo…

    A.N.S.A., 21 dicembre 2020
    Sardegna: Piano casa, Solinas blinda fascia 300 mt dal mare.
    Accordo in maggioranza, emendamenti Giunta in Aula il 23. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/12/21/sardegna-piano-casa-solinas-blinda-fascia-300-mt-dal-mare_73c08120-00b8-46e6-9543-9873bcc99682.html)

    No agli aumenti di volumetrie in case e alberghi nella fascia protetta dei trecento metri dalla battigia, tutelata in Sardegna dal Piano paesaggistico regionale. Questo l’accordo raggiunto in maggioranza dopo quattro ore di confronto a Villa Devoto con il presidente della Regione Christian Solinas sul disegno di legge relativo al Piano casa, che approderà in Aula per il varo mercoledì 23 dicembre.La sintesi sarà oggetto di emendamenti che la Giunta porterà direttamente in Consiglio considerato che il testo uscito dalla commissione prevede invece gli incrementi.

    Nelle strutture ricettive che sorgono nella fascia protetta saranno consentite modifiche, ma – apprende l’ANSA – a saldo zero, cioè senza cubature aggiuntive.

    Sempre coerentemente con la linea di Solinas di restringere le maglie del provvedimento, è stata sottolineata l’esigenza di evitare in ogni modo speculazioni sull’agro, dove l’attuale testo prevede la possibilità di edificare se si è proprietari di almeno un ettaro di terreno e senza essere necessariamente agricoltori professionisti. Raggiungere la sintesi non è stato semplice.

    Soprattutto Forza Italia – sempre a quanto si apprende – non sarebbe d’accordo con la “marcia indietro” sulla fascia dei trecento metri. Oltre al governatore, al tavolo hanno partecipa l’assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna, il presidente della commissione Urbanistica Giuseppe Talanas e i capigruppo del centrodestra.

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    da L’Unione Sarda, 21 dicembre 2020
    IL VERTICE. Piano casa, la maggioranza fa dietrofront sugli aumenti volumetrici.
    Le forze che appoggiano la giunta regionale presenteranno emendamenti per eliminare gli incrementi nei trecento metri dalla battigia: https://www.unionesarda.it/articolo/politica/2020/12/21/piano-casa-la-maggioranza-fa-dietrofront-sugli-aumenti-volumetric-1-1096331.html

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    da la Nuova Sardegna, 21 dicembre 2020
    La Giunta emenda il Piano casa: cancellati i bonus cubature per hotel e seconde case.
    La fascia super protetta dei 300 metri dal mare non sarà oggetto di un consumo ulteriore del suolo: https://www.lanuovasardegna.it/regione/2020/12/21/news/la-giunta-emenda-il-piano-casa-cancellati-i-bonus-cubature-per-hotel-e-seconde-case-1.39687588

  1. dicembre 11, 2020 alle 11:20 am

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