Recuperati i primi terreni a uso civico occupati illegittimamente in Sardegna!

Carloforte, Stea
Risultato storico per la difesa delle terre collettive in Sardegna: per la prima volta, addirittura in via bonaria, vengono recuperati al demanio civico dei terreni occupati illegittimamente da Privati.
Accade a Carloforte, dove il Comune di Carloforte ha comunicato (nota Area Tecnica prot. n. 5993 del 22 giugno 2018) che ben tre terreni a uso civico occupati illegittimamente da Privati sono stati restituiti al demanio civico in seguito a richiesta comunale nelle località di Cala Lunga, Le Commende e Bricco Nasca: si tratta complessivamente di quasi 48 ettari, in passato pervenuti nelle mani di Privati per usucapione e compravendita, atti giuridicamente nulli nei confronti di terreni a uso civico (legge n. 1766/1927 e s.m.i., legge n. 168/2017, regio decreto n. 332/1928 e s.m.i., legge regionale Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.).

Carloforte, demanio civico (in rosso), cartografia
Il Comune di Carloforte ha, poi, recentemente provveduto ad affidare incarico per la redazione del piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche a libero professionista, così da poter provvedere al pieno recupero e alla razionale gestione in favore della collettività locale di un grande patrimonio ambientale, concludendo una virtuosa operazione avviata nel 2010, poi interrotta e recentemente ripresa.
Infatti, quasi un quinto (circa il 18,5 % della superficie isolana) dei poco più di 5.100 ettari dell’Isola di San Pietro, territorio comunale di Carloforte (CI), è demanio civico. 8.930.161 metri quadrati, cioè più di 893 ettari. Terreni ad uso civico, insomma. In varie località: Guidi, Punta delle Oche, il Pulpito, il Lago, Tacche Bianche, Cala Lunga, La Punta, Tacca Rossa, Bricco Napoli, La Borrona, Bricco Nasca, Stea, Le Commende, Guardia Mori, S. Anna – Tortoriso, Gioia, Memerosso, Giannuringo, Punta Grossa, Le Tanche, Canale di Sana, Paradiso, Rocchette, Gianchin, Montagne, Bricco Spagnolo, Rombi, Canalfondo, Patella, La Golfa, Piana, Sabina, Pozzino, Pitro, Fontane, Stagnetto, il Giunco, Cimitero, Fonde, Porta Leone.

Carloforte, centro storico visto dal mare
Decine e decine di ettari (oltre 282) risultano occupati da Privati o, addirittura, edificati da tempo (ai Guidi, a Tacche Bianche, a Cala Lunga, a Tacca Rossa, a Nasca, a Le Commende, a Gioia, a Memerosso, a Punta Grossa, a Patella, a Paradiso, a Gianchin, a Sabina, a Pitro, allo Stagnetto, alla Porta Leone, al Cimitero, a Fonde, al Giunco).
Questi primi recuperi di terreni al demanio civico insieme alla recente emanazione da parte dell’Agenzia Argea Sardegna di ben 45 provvedimenti di accertamento di altrettanti demani civici sono fra i risultati positivi a cui ha contribuito la campagna per la tutela delle terre collettive della Sardegna che il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus sta conducendo da anni, da ultimo con la recente istanza (30 maggio 2018) per il recupero ai rispettivi demani civici (art. 22 della legge regionale n. 12/1994 e s.m.i.) di migliaia di ettari di terreni a uso civico occupati illegittimamente da Privati e da Società immobiliari e l’emanazione dei provvedimenti di accertamento di ben 120 demani civici rientranti in altrettanti Comuni, nonché la razionalizzazione delle terre collettive (artt. 36-41 della legge regionale n. 11/2017).

Sardegna, bosco
Azioni legali, petizioni popolari, iniziative di sensibilizzazione, un incontro con il Presidente della Regione Francesco Pigliaru hanno contribuito non poco all’emanazione della recente legge regionale Sardegna n. 11/2017 (artt. 36-41) che consente una razionalizzazione e un ritorno alla legalità in tema di usi civici e, soprattutto, un lento inizio delle operazioni di conclusione degli accertamenti dei demani civici e una ancor più lenta presa d’atto delle competenze in tema di recupero dei terreni a uso civico illecitamente occupati da privati.
Tuttavia questi primi importanti risultati fan ben sperare per la progressiva conquista della legalità e della corretta gestione di diritti collettivi e di un patrimonio che interessa 4-500 mila ettari di coste, boschi, pascoli, terreni agricoli, circa un sesto dell’Isola.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
qui il rapporto Usi civici story, in Sardegna.
qui la situazione attuale dei diritti di uso civico e dei demani civici in Sardegna.

Carloforte, faro di Capo Sandalo
(foto S.D., archivio GrIG)
Grazie GrIG!! Conforta il cuore pensare che una piccola associazione ambientalista possa raggiungere simili risultati storici, nell’indifferenza quasi generale della gente, compresa quella che trae il maggior vantaggio dall’azione del GrIG.
Continuate cosi! Non vivo in Sardegna come sapete ma l’uno per mille a mia madre glielo dico di lasciarlo a voi senz’altro.
😊
Grazie ragazzi! E’ di tale conforto sapere che una piccola associazione ambientalista come la vostra possa raggiungere simili risultati epocali nell’indifferenza generale della gente, compresa di quella che trae il maggior vantaggio dalla vostra azione. Continuate cosi vi prego! L’uno per mille ve lo do anche stavolta.
P.S.: anche se non sono d’accordo con altre cose che fate o dite ma nessuno e’ perfetto, haha
da L’Unione Sarda, 26 giugno 2018
CARLOFORTE. L’operazione. L’usucapione non era valida: terre al demanio. (Andrea Scano)
Erano finiti per un’usucapione che non aveva ragione d’essere in mano ai privati. Ma erano terreni del demanio, quindi a uso civico. E tali, pochi giorni fa, sono ritornati.. La onlus Gruppo d’intervento giuridico saluta come “risultato storico”, afferma il presidente Stefano Deliperi, quanto avvenuto di recente a Carloforte: tre terreni a uso civico, poco meno di 50 ettari, occupati illegittimamente sono stati restituiti al demanio a Cala Lunga, Commende e Bricco Nasca. Il Comune ha poi provveduto ad affidare l’incarico di redigere un piano di valorizzazione, così da poter provvedere al recupero e alla razionale gestione in favore della collettività. “Si è conclusa – aggiunge Deliperi – una virtuosa operazione avviata nel 2010”.
Le dimensioni di questa operazione stanno nei numeri: secondo gli ambientalisti un quinto (circa il 18 per cento della superficie dell’Isola di San Pietro) dei poco più di 5.100 ettari è demanio civico. Cioè 893 ettari: il dato emerge da una determina del direttore del Servizio affari generali e usi civici della Regione. E decine di ettari (circa 282) risulterebbero occupati ancora da privati o edificati. “Proseguiremo anche noi questa battaglia di legalità e di rispetto dell’ambiente – aggiunge il sindaco di Carloforte Salvatore Puggioni – questo primo risultato riveste massima importanza”. Azioni giudiziarie, petizioni popolari, incontri con gli amministratori regionali hanno portato alla recente emanazione del decreto subito recepito dall’Area tecnica del Comune tabarchino con la nota del dirigente adottata quattro giorni fa.
_________________________________
da Cagliaripad, 25 giugno 2018
Demanio, Grig: “Recuperati i primi terreni a uso civico occupati illegittimamente in Sardegna”: http://www.cagliaripad.it/319863/demanio-grig-recuperati-i-primi-terreni-a-uso-civico-occupati-illegittimamente-in-sardegna
_______________________
da Alghero Live, 26 giugno 2018
Risultato storico per la difesa delle terre collettive in Sardegna, Grig: ” recuperati i primi terreni”: http://algherolive.it/2018/06/25/risultato-storico-per-la-difesa-delle-terre-collettive-in-sardegna-grig-recuperati-i-primi-terreni/
________________________
da Casteddu online, 25 giugno 2018
Carloforte, recuperati i primi terreni a uso civico occupati illegittimamente.
Risultato storico per la difesa delle terre collettive in Sardegna: per la prima volta vengono recuperati al demanio civico dei terreni occupati illegittimamente da privati: http://www.castedduonline.it/carloforte-recuperati-primi-terreni-uso-civico-occupati-illegittimamente/
Forse l’Italia non e’ un paese del tutto anormale. Grazie ancora raGazzi (G maiuscolo per GrIG perche il risultato che avete ottenuto e’ davvero maiuscolo!) e scusate per il duplicato del mio messaggio precedente. Forse ero troppo entusiasta e l’ho inviato due volte, haha.
🙂
RICCARDO, melius abundare…
🙂
Un recupero di legalità .Sembra incredibile ,ma è una notizia vera.
Mi chiedo cosa penseranno migliaia di funzionari pubblici, pagati dai cittadini per tutelare le leggi dello stato e che invece preferiscono la connivenza con l’illegalità.
Parlo di quel vastissimo esercito “Statale” che s’incontra tutti i giorni nei Comuni e negli uffici, quelli che diventano verdi per la bile quando si parla di GRIG.
Auguri GRIG e…ad maiora.
..non lo so che cosa penseranno e, personalmente, non me ne frega nulla.
Penso alle migliaia e migliaia di persone oneste, funzionari pubblici e semplici cittadini, che vorrebbero l’Italia e questa splendida Isola come terra di legalità.
Ne conosco tantissimi.
Stefano Deliperi
dal blog di Salviamo il Paesaggio, 27 giugno 2018
Recuperati i primi terreni a uso civico occupati illegittimamente in Sardegna: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2018/06/recuperati-i-primi-terreni-a-uso-civico-occupati-illegittimamente-in-sardegna/
__________________________
da La Nuova Sardegna, 27 giugno 2018
CARLOFORTE. Le terre civiche tornano al Comune. San Pietro, erano occupate da privati. Grig: prima volta in Sardegna.
Secondo il Grig (Gruppo di intervento giuridico) che ha segnalato il fatto è un “risultato storico per la difesa delle terre collettive in Sardegna”: per la prima volta vengono recuperati al demanio civico dei terreni occupati illegittimamente da privati. Nell’Isola di San Pietro, Comune di Carloforte, ben tre terreni a uso civico sono tornati al demanio civico su richiesta comunale nelle località di Cala Lunga, Le Commende e Bricco Nasca: quasi 48 ettari, in passato finiti nelle mani di privati per usucapione e compravendita, atti giuridicamente nulli nei confronti di terreni a uso civico. L’amministrazione ha già affidato incarico per la redazione del piano di valorizzazione e recupero a un tecnico, così da poter rendere effettivo l’utilizzo da parte della collettività di un grande patrimonio ambientale , concludendo una virtuosa operazione avviata nel 2010, interrotta e da poco ripresa. Quasi un quinto (893 ettari) dei circa 5.100 di San Pietro è demanio civico. Di questi, oltre 282 ettari risultano occupati da privati o, addirittura, edificati da tempo. “A questi primi recuperi, insieme alla recente emanazione da parte di Argea di ben 45 provvedimenti di accertamento – dice il Grig – ha contribuito la campagna per la tutela delle terre collettive della Sardegna che stiamo combattendo da anni e fanno ben sperare per la progressiva conquista della legalità e della corretta gestione di diritti collettivi e di un patrimonio che interessa circa un sesto dell’Isola”.
EH…non si scherza con certi …mastini! ( pacifici ed efficienti).Non mordono: FANNO!
:):)
Sorrisi, sorrisi per VOI.
Premietto…