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Bormio, un referendum popolare su una tangenziale priva di valutazioni ambientali.


albero e neve

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha nuovamente avanzato (8 aprile 2022) al Comune di Bormio e, per conoscenza, al Prefetto di Sondrio la richiesta dell’adozione del regolamento per lo svolgimento del referendum consultivo comunale riguardo la c.d. tangenzialina.

Già con nota del 23 febbraio 2022 il GrIG aveva inoltrato analoga richiesta a sostegno di quanto aveva chiesto la sezione di Sondrio di Italia Nostra.

Il referendum consultivo comunale sarebbe fondamentale vista la forte contrarietà all’inutile e devastante opera pubblica manifestata da una crescente parte dei residenti.

Recentemente Mountain Wilderness Italia, Italia Nostra e Gruppo di Intervento Giuridico (GrIG), alla luce di quanto previsto nei progetti per la realizzazione del tratto stradale che costituirà una bretella per mettere in comunicazione la Valfurva, evitando il centro di Bormio, hanno denunciato a gran voce il pericolo di una devastazione della piana della Alute (area interessata dai lavori), con gravi ripercussioni ambientali e territoriali.

L’opera, seppur contemplata dal vigente piano di governo del territorio (PGT) del Comune di Bormio e finora mai realizzata, è stata inserita tra i progetti infrastrutturali strategici in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 (su espressa richiesta della stessa Fondazione Milano Cortina) e Regione Lombardia ne ha approvato il finanziamento con DGR 3531 del 5 agosto 2020.

Lo stesso comune di Bormio, con delibera della Giunta comunale n. 65 del 9 giugno 2021, ha programmato un riordino della viabilità in funzione delle imminenti Olimpiadi invernali.

Il problema che si pone all’attenzione di tutta la comunità consiste nel fatto che un’opera viaria che impatterà un’area territoriale di grande pregio come quella dell’Alute deve essere sottoposta aprocedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), risultando il P.A.U.R. non sufficiente ad individuare le criticità ed i danni che tale progetto potrà arrecare al territorio.

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Attraverso un procedimento di VAS nazionale, come già richiesto dal GrIG, più volte (24 maggio 2021, 1 marzo 2022), si potrà avere conferma degli effettivi impatti che una tale opera cagionerà sul territorio, compresi i danni potenziali all’ambiente e alla salute, la notevole e rischiosa consumazione di suolo e il deturpamento del paesaggio.

In verità, già forti criticità legate alla realizzazione di questo progetto sono state espresse ed evidenziate dal team di lavoro che ha curato l’iter di approvazione del PGT fino all’anno 2013. Nonostante la gravità delle conseguenze ambientali derivanti dalla realizzazione di questa soluzione progettuale, cristallizzate in modo chiaro nella documentazione ufficiale, si vuole propendere alla realizzazione di questo tracciato, anche se gli studi di fattibilità compiuti evidenziano la possibilità di adottare soluzioni alternative più ecosostenibili e meno urbanisticamente devastanti.

Dalla lettura dei documenti del PGT si apprende, anche, che l’intervento danneggerà in modo irreversibile la R.E.R. (Rete Ecologica Regionale) separando la piana agricola dell’Alute dal Torrente Frodolfo nell’unica parte del corso d’acqua dove ancora permangono caratteristiche di naturalità.

Senza contare che tale bretella favorirà una frammentazione del territorio e dell’habitat agricolo unita ad una urbanizzazione delle aree limitrofe, “con buona pace della tutela dell’ambiente”.

Com’è noto, la R.E.R. costituisce, infatti, infrastruttura prioritaria ed il mantenimento della sua integrità risulta basilare per la tutela della biodiversità e degli ecosistemi e, in ultima analisi, per la tutela della salute umana.

La nuova opera stradale, a parere di chi scrive, sarà inidonea a risolvere i problemi del traffico che gravano sul centro di Bormio che si possono tranquillamente risolvere realizzando un tunnel stradale sotto il Monte Vallecetta, cui collegare anche un parcheggio servito da soluzioni di mobilità ecosostenibili che permettono di raggiungere il centro di Bormio. Tale ipotesi è stata già vagliata tra le possibili soluzioni alternative alla realizzazione di questa bretella.

Si auspica, quindi, in un ripensamento da parte degli organi e delle autorità preposte e l’apertura di un tavolo di confronto tra tutti i soggetti coinvolti e gli stakeholder in modo da poter individuare la migliore scelta sia per la comunità che per la tutela del nostro territorio e della bellezza del nostro paesaggio.

Gruppo d’Intervento Giuridico odv

bosco sotto la neve

(foto da mailing list ambientalista, S.L., A.L.C., archivio GrIG)

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