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E’ ora di fare chiarezza sul grave inquinamento da marmettola dei corsi d’acqua delle Alpi Apuane.


Carrara, confluenza fra il Fiume Carrione e il Torrente Gragnana (4 ottobre 2015)

Carrara, confluenza fra il Fiume Carrione e il Torrente Gragnana (4 ottobre 2015)

Il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare continua a incalzare la Regione Toscana in merito ai continui eventi di inquinamento ambientale altamente pregiudizievoli per la salvaguardia dei Fiumi Carrione e Frigido e gli habitat naturali connessi derivanti dalla marmettola (marmo finemente tritato scaricato negli impluvi e corsi d’acqua) causata dall’attività estrattiva sulle Alpi Apuane.

Questa volta è stata la Direzione generale per la Tutela del Territorio e delle Acque a chiedere (nota prot. n. 15090 del 30 settembre 2015) alla Regione Toscana (Direzione Ambiente ed Energia) “nel dettaglio le … informazioni

* analisi pressioni-impatti di cui all’articolo 5 della Direttiva quadro acque 2000/60/CE, così come recepito dall’art. 118 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.;

* classificazione dello stato di qualità ecologico e chimico;

* eventuali misure messe in atto, che tengano conto dei risultati delle analisi di cui al punto precedente, per assicurare il raggiungimento degli obiettivi ambientali al 2015, di cui all’articolo 4 della Direttiva quadro acque 2000/60/CE, così come recepito dall’art. 77 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.”.

Carrara, confluenza fra il Fiume Carrione e il Torrente Gragnana (4 ottobre 2015)

Carrara, confluenza fra il Fiume Carrione e il Torrente Gragnana (4 ottobre 2015)

Qualche settimana fa c’era stata un’energica presa di posizione del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione generale per la Protezione della Natura e del Mare con puntuali richieste (nota prot. n. 16603 del 27 agosto 2015) alla Regione Toscana (D.G. Politiche Ambientali, Energia e Cambiamenti Climatici), alle Province di Lucca e di Massa-Carrara, al Parco naturale regionale delle Alpi Apuane, all’A.R.P.A.T. contro il grave e perdurante fenomeno di inquinamento da marmettola dei corsi d’acqua e per la conseguente bonifica ambientale.

Oltre al disinquinamento, obiettivo dell’azione statale è evitare l’apertura di un nuovo contenzioso comunitario con pesanti conseguenze anche sotto il profilo sanzionatorio.

Il grave stato di inquinamento dei corsi d’acqua dell’area è stato recentemente riconosciuto dal Comando delle Guardie del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane (nota prot. n. 3835 del 30 settembre 2015), con indicazioni precise della provenienza degli sversamenti illeciti di marmettola da siti di cava che si trovano nella zona di Piastrone e Rocchetta al di sopra degli abitati di Caglieglia e Casette (in Comune di Massa) nei bacini industriali estrattivi dei Comuni di Massa e Carrara”. L’ultimo sopralluogo del 29 agosto 2015, in conseguenza dell’esposto ecologista, ha consentito di verificare che “la marmettola proviene dal Fosso della Rocchetta (nei pressi degli abitati di Caglieglia e Casette) che regolarmente, ad ogni evento di piogge intense, si riempie di questi fanghi bianchi che vanno a riversarsi nel fiume Frigido in corrispondenza del punto di confluenza del canale di Rocchetta con il fiume (coord. GPS: N 44° 04′ 11” ed E 10° 10′ 18”)”. Inoltre, “è stata verificata anche la parte a monte del fiume Frigido ed in particolare il corso dell’affluente Renara che ha origine dalle pendici del monte Sella, al di sopra del quale insiste una vecchia discarica di materiale lapideo di vecchie attività estrattive (dicasi “ravaneto”) che nel tempo, a seguito di abbondanti piogge, ha portato, per dilavamento, apporti di marmettola nei corsi d’acqua in questione”.

Alpi Apuane, marmettola cementata in un corso d'acqua

Alpi Apuane, marmettola cementata in un corso d’acqua

Grazie alla richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (20 agosto 2015) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus in merito al continuo inquinamento ambientale dei Fiumi Carrione e Frigido e degli habitat naturali connessi derivanti dalla marmettola ormai si sta delineando un quadro sempre chiaro dei fatti e delle responsabilità.

Contribuisce chiaramente all’accertamento la puntuale documentazione fotografica effettuata nei giorni scorsi da determinati ecologisti come Andrea Ribolini.

Infine, non si deve dimenticare che nel maggio 2015 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa ha aperto un procedimento penale relativo all’inquinamento ambientale determinato proprio dagli scarti delle lavorazioni estrattive. Fra le ipotesi di indagine ci sarebbe anche l’eventuale sussistenza di un nesso di causalità con l’alluvione che ha colpito la zona di Carrara nell’autunno 2014.[1]

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ritiene che si debba fare la massima chiarezza su tali fenomeni di inquinamento ambientale e si debbano porre in essere politiche più determinate ed efficaci per la salvaguardia dei rilevanti valori ecologici, naturalistici e paesaggistici delle Apuane.   C’è ancora molta strada da fare in proposito, ma ora con maggiore speranza di soluzioni positive.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

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[1] Nel febbraio 2015 la Direzione distrettuale antimafia di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio di numerose persone accusate dello smaltimento illecito di ben 70 mila tonnellate di marmettola nelle province di La Spezia e Pisa.

 

Torrente Gragnana (4 ottobre 2015)

Torrente Gragnana (4 ottobre 2015)

(foto Andrea Ribolini, F.L., archivio GrIG)

  1. capitonegatto
    ottobre 11, 2015 alle 4:18 PM

    Qualcuno direbbe ” Trop tard “. Qualcuno e’ mai andato sulla strada che porta alle cave ?
    Uno strato di talco da far invidia alla Man. & Rob. che brucerebbe i polmoni vostri e della vs.auto !! Perche’ non si e’ provveduto a suo tempo a installare depuratori a sedimentazione , a spese dei propietari di cave ? Come al solito si arriva tardi per i soliti favori da fare ai soliti noti.

  2. ottobre 11, 2015 alle 6:49 PM

    da La Nazione, 11 ottobre 2015
    Marmettola, il ministero pressa Nuova richiesta di dati alla Regione sulla salute dei fiumi.
    IL CASO DOPO LE SEGNALAZIONI DEL GRUPPO D’INTERVENTO GIURIDICO. (Francesco Scolaro) (http://www.versiliaproduce.it/index.php?Itemid=72&catid=40:la-nazione&id=21750:marmettola-il-ministero-pressa-nuova-richiesta-di-dati-alla-regione-sulla-salute-dei-fiumi&option=com_content&view=article)

    Il Ministero dell’Ambiente continua a tenere sotto scacco la Regione Toscana sui fenomeni di inquinamento che, sempre più spesso ormai, interessano il Frigido, in particolare, e il Carrione. Inquinamento da polveri di marmo, dovute all’attività estrattiva sulle Alpi Apuane, che mette a rischio anche la salute degli ecosistemi collegati a tali corsi d’acqua (nelle foto in alto, due immagini eloquenti). Fondamentale in questa operazione di controllo il lavoro dell’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico (Grig) onlus, le cui richieste, corredate da dettagliate ricerche e documentazioni, hanno fatto breccia negli uffici romani. Qualche settimana fa era stata la Direzione generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente a prendere una ferrea presa di posizione in materia, con puntuali richieste alla Regione, alle Province di Lucca e di Massa Carrara, al Parco delle Alpi Apuane e all’Arpat contro il grave e perdurante fenomeno di inquinamento da marmettola. Obiettivo dell’azione statale era anche di evitare l’apertura di un nuovo contenzioso comunitario con pesanti conseguenze anche sotto il profilo sanzionatorio. Adesso si è mossa anche la Direzione generale per la tutela del territorio e delle acque a chiedere (nota protocollare del 30 settembre) alla Regione Toscana precise informazioni sulle analisi delle pressioni e degli impatti sui corsi d’acqua dell’inquinamento della marmettola e le eventuali misure messe in atto per assicurare il raggiungimento degli obiettivi ambientali al 2015, ai sensi degli articoli 4 e 5 della Direttiva acque della Comunità europea, recepito a livello nazionale tramite i decreti legislativi del 2006. Gli uffici del Ministero dell’ambiente, inoltre, chiedono conto alla Regione anche della «classificazione dello stato di qualità ecologico e chimico» di Frigido e Carrione. Un altro tassello a favore del Grig: «E’ ora di fare chiarezza sul grave inquinamento da marmettola dei corsi d’acqua delle Alpi Apuane – sottolinea l’associazione ambientalista –. Il grave stato di inquinamento dei corsi d’acqua dell’area è stato recentemente riconosciuto anche dal comando delle Guardie del Parco naturale regionale delle Alpi Apuane con indicazioni precise della provenienza degli sversamenti illeciti di marmettola da ‘siti di cava che si trovano nella zona di Piastrone e Rocchetta al di sopra degli abitati di Caglieglia e Casette (in Comune di Massa) nei bacini industriali estrattivi dei Comuni di Massa e Carrara’. Si deve fare la massima chiarezza su tali fenomeni di inquinamento ambientale e si devono porre in essere politiche più determinate ed efficaci per la salvaguardia dei rilevanti valori ecologici, naturalistici e paesaggistici delle Apuane. C’è ancora molta strada da fare in proposito, ma ora con maggiore speranza di soluzioni positive».

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    da Versilia Today, 11 ottobre 2015
    “FARE CHIAREZZA SULL’INQUINAMENTO DA MARMETTOLA DEI CORSI D’ACQUA DELLE APUANE”: http://www.versiliatoday.it/2015/10/11/fare-chiarezza-sullinquinamento-da-marmettola-dei-corsi-dacqua-delle-apuane/

  3. ottobre 15, 2015 alle 2:56 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 14 ottobre 2015
    Alluvione Carrara, il perito del tribunale: “Argine crollato? Era pistola contro città”. Il consulente del gip consegna la relazione per l’incidente probatorio dell’inchiesta in cui sono indagati in 7. Secondo il tecnico il muro (costruito più volte e mai collaudato) era “del tutto inidoneo a scongiurare il rischio”. Con gli enti locali che hanno “abdicato al loro dovere” e lavori “difformi da quelli previsti”. (Melania Carnevali): http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/14/alluvione-carrara-il-perito-del-tribunale-argine-crollato-era-pistola-contro-la-citta/2126186/

  4. ottobre 20, 2015 alle 2:44 PM

    da Il Tirreno, 15 ottobre 2015
    LA POLEMICA. Gli industriali del marmo: Non siamo distruttori dell’ambiente.
    Carrara, il presidente Lucchetti interviene sugli articoli dei media nazionali: http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2015/10/15/news/il-grido-del-lapideo-1.12269672?ref=hftimcec-9

  5. Michele
    marzo 26, 2019 alle 3:56 PM

    è stato depositato un quantitativo ingente di marmettola su un terreno nel mezzo del centro abitato.Esiste una legge che vieti questo deposito?Quali sono i rischi per la salute? Ci si può tutelare anche legalmente per le nubi di polvere che si alzano quotidianamente e si depositano su ogni cosa?
    Grazie in anticipo del vs aiuto.

    • marzo 26, 2019 alle 4:31 PM

      buonasera Michele,

      ci scriva all’indirizzo grigsardegna5@gmail.com, indicando con precisione luogo, tempi del deposito, ecc. e allegando un paio di fotografie.
      Così vediamo che cosa si può fare 😉

      • Michele
        marzo 27, 2019 alle 10:34 am

        ok,grazie del riscontro.Vi giro a breve i doc.

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