Inquinamento e bonifiche ambientali in Sardegna al TG 2.


Un ampio servizio giornalistico di Donato Placido è andato in onda al TG 2 di giovedi 8 ottobre 2015, edizione delle 20.30.

Inquinamento industriale, bonifiche ambientali, danni all’ambiente e alla salute.  

Da Furtei a Porto Torres, purtroppo la situazione non cambia.   Analogamente da Portoscuso a Sarroch.

I profitti nelle mani di pochi, i danni all’ambiente e alla salute a carico della collettività, i costi del risanamento ambientale quasi sempre sulle spalle di tutti noi.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Arbus, Rio Irvi-Piscinas "rosso"

Arbus, Rio Irvi-Piscinas “rosso”

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. monica
    ottobre 10, 2015 alle 9:16 am

    cosa si puo’ fare per richiedere all’azienda australiana il risarcimento danni? Alla BP e’ stata chiesto il pagamento di environmental fines per il disastro sul golfo del mexico..

    • ottobre 10, 2015 alle 9:28 am

      sarebbe stato necessario citarli in giudizio per risarcimento dei danni ambientali. Prima ancora, sarebbe bastato iniziare a escutere la fideiussione da prestare per l’esercizio dell’attività mineraria.
      E’ stato fatto? Non lo sappiamo. L’abbiamo chiesto alla Regione autonoma della Sardegna, ma sul punto non abbiamo mai avuto risposta.

    • Terrae
      ottobre 18, 2015 alle 2:59 PM

      Nei casi di fuga dalle proprie responsabilità, come avvenuto a Furtei (ma anche altrove in Sardegna), oltre ad incamerare rapidamente la fideiussione (sperando sia congrua all’entità del danno), sarebbe opportuno scattassero automaticamente a livello europeo delle sanzioni economiche “devastanti” per la proprietà della Società inadempiente, modulate sulla falsariga di quelle che si adottano per i c.d. Stati canaglia, o più recentemente per la Russia.

      Bisognerebbe, cioè, fare terra bruciata attorno a chi sfrutta, danneggia e/o inquina, sino al completo risarcimento di ogni danno ed al pronunciamento definitivo del tribunale giudicante.

      Giusto per esempio:
      – bloccando conti e depositi bancari;
      – sequestrando o, perfino, confiscando ogni attività e beni mobili ed immobili riconducibili alla Società ed ai suoi proprietari;
      – imporre il divieto di acquisto di beni, tecnologie e/o servizi prodotti dalla Società;
      – imporre il divieto di vendita o cessione a qualsiasi titolo di beni, tecnologie, e servizi alla Società e a tutti i soggetti ad essa riconducibili;
      – istituire il divieto d’ingresso e/o di transito nel territorio europeo di merci e persone comunque riconducibili alla Società.

      Contro soggetti che si sono dimostrati niente più che spregiudicati sfruttatori, sarebbe opportuno mettere in campo un vero e proprio ostracismo a livello europeo, in ossequio al giusto principio CHI INQUINA PAGA sancito dall’Unione e già adottato dall’Italia (Art.3-ter del Codice dell’Ambiente – Decreto legislativo n°152/2006 e ss. mm. ii.).

  2. Fabrizio De Andrè
    ottobre 10, 2015 alle 10:04 am

    Vediamo queste cose che poi ci lasciano sconfitti……Cosa possiamo fare alla fine se non subire,visto lo zampino della regione è presente e pianifica la strada ai “delinquenti”,con i quali il più delle volte è connivente,visto che li lascia andar via puliti dopo le devastazioni ambientali.

  3. capitonegatto
    ottobre 10, 2015 alle 1:08 PM

    Cosa dire dell’inquinamento nostrano ? Basta dare una occhiata all’interno di sentieri per vedere tutto e di piu’ : roulotte , elettrodomestici, mobili, infissi, materiali edili …. e comuni che non vedono , non puliscono, non tolgono neanche le bottiglie di birra ( strettamente di marca isolana ) lasciate vuote da assetati mal’educati.

  4. Fabrizio De Andrè
    ottobre 10, 2015 alle 3:15 PM

    Sicuramente anche il tipo di inquinamento, al quale fai riferimento capitonegatto è una vergogna,ma non confondiamolo con quello che ti toglie il diritto alla salute e,del quale tutti sanno ma non muovono un dito,associazioni ambientaliste comprese.

    • ottobre 10, 2015 alle 4:24 PM

      beato te…lo combattiamo quotidianamente, da parecchi anni.

      • Fabrizio De Andrè
        ottobre 11, 2015 alle 7:35 am

        Buondì,logicamente non era rivolto al grig…….

  5. Carlo Forte
    ottobre 13, 2015 alle 9:26 am

    GRIG,mi chiedo visto il momento a teulada e il silenzio di partiti e associazioni,che genere di inquinamento causano i GIOCHI DI GUERRA in Sardegna? grazie.PILI,dovrebbe andarci ora a teulada,o ha paura delle botte per accesso non autorizzato?

  6. Fabrizio De Andrè
    ottobre 17, 2015 alle 10:22 am

    bonifica nella classe dirigente delle industrie sulcitane,ladri patentati che rubano e sono sempre in giro.Vergognoso il caso ila,dove sono spariti 65 milioni di € e la gente è sempre senza lavoro.Le squadre che mandano alle manifestazioni dovrebbero impiegarle per manganellare il vero pericolo sociale dirigenti e politici del clan Sulcis.invece siamo assuefatti o complici alla logica criminale che gestisce il nostro vivere.

  7. Fabrizio De Andrè
    ottobre 19, 2015 alle 8:26 am

    Grande Terrae,hai chiarito un concetto che nessuno vuole applicare.Chi deve fare ciò grig?

    • Terrae
      ottobre 19, 2015 alle 9:32 am

      Buongiorno Fabrizio.

      Si accettano suggerimenti … manganellate escluse.

      Continuo suggerendo che per questi reati (come per altri ugualmente odiosi) sarebbe opportuno legiferare affinché essi NON VADANO MAI IN PRESCRIZIONE prima di essere passati in giudicato e mai prima di pagato ogni danno ed aver terminato la bonifica e il ripristino dei luoghi.

  8. Fabrizio De Andrè
    ottobre 19, 2015 alle 2:51 PM

    Il bello che in prescrizione vanno i fatti accaduti legati a potenti o politici, che hanno lucrato e rubato a piene mani con il consenso di avrebbe dovuto intervenire.

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