Villasimius. Punta Molentis, sempre più terra di nessuno.


Dopo il devastante incendio e la rapida riapertura che ha destato ben più di una forte perplessità, sulla spiaggia di Punta Molentis (Villasimius) è almeno cambiato qualcosa rispetto agli anni scorsi, quantomeno sotto il profilo del rispetto ambientale?

Il numero chiuso, introdotto per limitare un carico antropico debordante, è davvero efficace per la salvaguardia della spiaggia?

A fine agosto 2025 pareva proprio di no.

E a settembre?

Ecco un nuovo piccolo reportage, effettuato il 22 settembre 2025: chiunque di noi può farsi una propria idea.

Villasimius, Punta Molentis, bagnanti sulle dune (22 sett. 2025)

Aree dunali usate come comodo spazio per ombrelloni e asciugamani quando va bene. E come profumata latrina open-air, se si è meno fortunati. 

Del resto, la staccionata in abbandono, con buona parte dei paletti divelti e funi a pezzi, sembra proprio un invito a non prendere sul serio i cartelli di divieto di transito nel complesso dunale, che infatti è allegramente percorso da turisti e locali discretamente menefreghisti anche delle più basilari norme di rispetto dell’ecosistema.

Villasimius, Punta Molentis, bagnanti sulle dune (22 sett. 2025)

Così come totalmente e ancor più gravemente indifferenti alla corretta gestione di Punta Molentis appaiono le istituzioni che dovrebbero quanto meno garantire il minimo sindacale di tutela ambientale in un’area inserita in zona B, riserva generale di un’area marina protetta (Area Marina Protetta di Capo Carbonara). Indifferenza che si contrappone alla invece vivissima attenzione al notevole flusso di denari che il Comune di Villasimius incassa dal pedaggio per l’accesso alla spiaggia, la cui destinazione dovrebbe essere in primis per la tutela ambientale dell’area.

E, in un contesto di sostanziale liberi tutti, non stupisce se il campeggio abusivo viene disinvoltamente praticato anche dentro l’area di spiaggia, come documentato a Manunzas.

Villasimius, Manunzas, campeggio abusivo (22 sett. 2025)

Campeggio abusivo prontamente segnalato al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

Nel mentre, cresce qualche germoglio nell’area devastata dal fuoco e procedono le indagini per individuare i responsabili del tragico rogo del 27 luglio scorso  e sulla sussistenza o meno delle condizioni di sicurezza.

E permane la sensazione che Punta Molentis sia un triste tipico esempio di sfruttamento ottuso a fini di lucro delle risorse ambientali e naturalistiche, senza una minima preoccupazione per il futuro.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

(foto per conto GrIG, archivio GrIG)

  1. Avatar di giulio
    giulio
    settembre 25, 2025 alle 4:06 PM

    vergognosa come sempre l’amministrazione di villasimius, tipico posto turistico baciato dalla fortuna della notorietà che non si fa scrupolo di sfruttare ben bene la sua posizione

    riguardo l’articolo dell’unione sulle indagini… alla faccia della solerzia

  2. Avatar di giulio
    giulio
    settembre 25, 2025 alle 4:10 PM

    cito dall’articolo unione sarda:

    “escludere del tutto che le fiamme possano essere divampate per qualche scintilla accidentale partita da veicoli in transito”

    si perchè notoriamente le auto diesel e le benzina catalitiche emettono scintille da ritorno di fiamma come le auto degli anni ’30 del secolo scorso… 🙄

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