Il sonno della ragione genera mostri, anche all’Asinara.


Asino sardo

Asino sardo

 

anche su Il Manifesto Sardo (“Il sonno della ragione genera mostri, all’Asinara“), n. 216, 1 giugno 2016

 

Siamo alle solite, purtroppo.

Ancora una volta la splendida Isola dell’Asinara è oggetto di attenzioni speculative.

Dopo la chiusura della Colonia penale agricola e delle Sezioni di massima sicurezza (1885-1998), nel 2002 è stato istituito il parco nazionale dell’Asinara, inizialmente in stato di pressochè totale abbandono, dopo il rilascio da parte dell’Amministrazione penitenziaria.

Sono seguiti lunghi anni di difficoltà e di grandi sforzi da parte delle esigue strutture del parco nazionale, che han visto un netto miglioramento delle condizioni ambientali (es. bonifica delle tante discariche abusive, restauro conservativo di numerosi edifici carcerari, cura delle popolazioni faunistiche presenti, ecc.), ma anche il permanere di alcune carenze, soprattutto nelle forniture idriche e nella depurazione dei reflui, per non parlare dell’assenza di un presidio medico[1].

Nel giro di questi ultimi anni è successo un po’ di tutto: dalle polemiche sollevate a fine 2008 dall’allora Presidente della Regione Renato Soru e dall’allora Assessore regionale della difesa dell’ambiente Cicito Morittu verso una dirigenza del parco che insieme al Consiglio direttivofra mille difficoltà – ne stava lentamente migliorando le condizioni alla notizia di una possibile riapertura di una sezione penitenziaria di massima sicurezza, dal conferimento della titolarità dell’isola all’Agenzia della Conservatoria delle coste all’ennesima boutade di qualche tempo fa dell’allora Ministro dell’interno Roberto Maroni sulla riapertura del carcere, così come poi l’allora Ministro della giustizia Paola Severino e l’attuale Ministro dell’interno Angelino Alfano.

Muflone (Ovis orientalis musimon)

Muflone (Ovis orientalis musimon)

Nel 2008 la gran parte dell’Asinara, di pertinenza della Regione autonoma della Sardegna, veniva conferita alla gestione dell’Agenzia della Conservatoria delle coste, attualmente – con l’Amministrazione Pigliaru – in stato catatonico.

Nel 2012 la forte reazione ecologista e istituzionale eviteranno la realizzazione di una centrale eolica off-shore, mentre in questi ultimi anni è stato necessario fronteggiare anche reiterati progetti di ricerche petrolifere mediante il contestato metodo dell’airgun sempre nel mare dell’Asinara.

Ma non basta.

Eccolo, “il progetto sviluppo turistico del circolo Pd di Porto Torres”, predisposto dal geometra Giuseppe Marceddu: 286 camere, 709 posti letto, tre ristoranti, un centro benessere, un centro commerciale, due piscine, impianti sportivi, tre bar, impianti ludici, un porto turistico su 17 ettari a Cala d’Oliva, con affidamento a un soggetto realizzatore previo bando pubblico, 56 milioni di euro di investimenti e 560 posti di lavoro diretti e indiretti ben sbandierati.

Una folle privatizzazione speculativa di un parco nazionale, di un gioiello naturalistico del Mediterraneo.

L’Asinara è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993), zona di protezione speciale (Z.P.S.) e sito di importanza comunitaria (S.I.C.), area naturale protetta terrestre e marina (legge n. 394/1991 e s.m.i.), il piano del parco ne conferma la salvaguardia integrale.

Ce n’è abbastanza per rispedire al mittente una simile proposta e il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus effettuerà tutte le azioni necessarie perché accada.

L’Asinara ha bisogno di un turismo in punta di piedi, rispettoso del valore naturalistico e storico-culturale straordinario e unico dell’Isola, ha bisogno di “normali” servizi di trasporto, ha bisogno di una “normale” condotta idrica e di un “normale” depuratore per far funzionare l’esistente ostello, le strutture del parco, servizi per il turismo calibrati sulla fruizione naturalistica dell’area protetta, ha bisogno soprattutto di vigilanza e corretta gestione del patrimonio naturale e storico.

Gli alberghi sono già a Stintino e Porto Torres.

Non ha bisogno di mostri. E, purtroppo, il sonno della ragione genera mostri.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Cormorano (Phalacrocorax carbo)

Cormorano (Phalacrocorax carbo)

 

da La Nuova Sardegna, 28 maggio 2016

Un hotel a cinque stelle fra le case di Cala D’Oliva.

Il progetto sarà presentato a breve all’assessorato regionale all’Ambiente Il piano prevede l’albergo diffuso ma anche la costruzione della dorsale idrica. (Gavino Masia)

PORTO TORRES. Un albergo diffuso di lusso nel Parco nazionale dell’Asinara, nel borgo di Cala d’Oliva, con 286 camere per 709 posti letto complessivi: tre ristoranti, un centro benessere, un centro commerciale, tre bar, due piscine, impianti ludici e sportivi nelle vaste aree scoperte.

Numeri inseriti all’interno dell’idea progettuale redatta dal geometra Giuseppe Marceddu – coordinatore progetto sviluppo turistico dell’Asinara del circolo Pd di Porto Torres – finalizzata alla realizzazione di un complesso alberghiero sull’isola per rilanciare il turismo nel territorio.

Tutta la progettazione sarà sottoposta ora all’attenzione dell’assessorato regionale all’Ambiente per la valutazione finale: nel caso di esito positivo potrà iniziare l’iter procedurale che porti alla variante del Piano del Parco necessaria per promuovere un bando di concorso internazionale che includa nel piano di massima, oltreché i parametri per la redazione dei progetti edilizi, anche il costo a carico del soggetto aggiudicatario delle opere pubbliche previste e quello per la realizzazione della struttura ricettiva.

Il mese scorso il progetto è stato sottoposto all’attenzione del circolo del Pd e durante il dibattito è emersa la validità oggettiva del progetto con gli interventi di consiglieri comunali e segretario.

«Se sotto il profilo ambientale si può decretare il successo del Parco a 18 anni dalla sua nascita – dice Marceddu –, non altrettanto si può dire che lo stesso sia avvenuto sotto il profilo economico. Nonostante gli sforzi fatti da parte degli attori in campo (Regione, Ente Parco, Comuni, imprese private), infatti, emerge che il risultato a distanza di tempo è sempre sotto le attese: lo dimostrano i dati delle presenze turistiche nei parchi d’Italia, dove quello dell’Asinara si colloca agli ultimi posti della classifica».

Gli interventi interessano zone già antropizzate dell’isola parco, con superficie complessiva di circa 17 ettari, e prevedono l’utilizzo dei volumi esistenti e la salvaguardia dei fabbricati e dei monumenti storici presenti. Punti fermi del progetto sono la tutela del patrimonio naturale del Parco, la sua fruibilità, la salvaguardia dell’ecosistema e delle biodiversità garantita da un carico antropico che con la struttura a pieno regime sarà inferiore a un quarto di quello medio rilevato nei primi dieci parchi nazionali del Paese (344 presenze per ettaro all’anno).

«L’intero investimento è stimato in circa 56 milioni di euro – aggiunge il professionista – e la struttura ricettiva potrà contare su una superficie coperta complessiva di circa 12mila metri quadri: le forze lavoro sono stimate in circa 560 unità, fra dirette e indirette, e l’obbiettivo programmatico del progetto è quello di creare, attraverso la vetrina del Parco dell’Asinara, un polo d’attrazione turistico che investa l’intero territorio del Nord Ovest della Sardegna».

Gli interventi edilizi previsti sono in buona parte contemplati dalle norme d’attuazione dell’attuale Piano del Parco, e il documento prevede una variante allo stesso Piano che consentirà l’utilizzo di tutti quei manufatti e aree al momento non intercluse e interessate dall’idea progettuale. «Il progetto prevede che il soggetto aggiudicante si farà carico anche dei costi relativi alla realizzazione di due importanti opere pubbliche – spiega Marceddu –, per un importo complessivo di 15,5 milioni di euro, ossia la dorsale idrica dell’isola, risolvendo definitivamente il problema dell’acqua nell’intera area del Parco, e la costruzione del porto turistico di Cala d’Oliva».

 

Asinara, Faro Punta Scorno (Sardegna Digital Library)

Asinara, Faro Punta Scorno (Sardegna Digital Library)

 

da L’Unione Sarda, 27 maggio 2016

Asinara, il progetto: un albergo diffuso a Cala D’Oliva per rilanciare il turismo. (Mariangela Pala)

Un complesso alberghiero extra lusso sull’Asinara per rilanciare il turismo nel territorio.

Un’ idea ispirata alla bellezza dell’isola.

L’ambizioso progetto redatto da un gruppo di lavoro coordinato dall’imprenditore Giuseppe Marceddu è stato presentato nella sede del circolo Pd e prevede l’insediamento nel borgo di Cala d’Oliva di un albergo diffuso di lusso.

Una ristrutturazione in chiave eco-sostenibile di tutti i fabbricati del centro urbano di Cala d’Oliva, una superficie di circa 17 ettari con l’utilizzo dei volumi esistenti e la salvaguardia dei monumenti storici presenti.

Punti fermi del progetto sono la tutela del patrimonio naturale del Parco e la sua fruibilità. Una gara pubblica internazionale con un bando concorso prevede la concessione degli immobili di proprietà della Regione tramite un contratto di locazione a lungo termine (30 anni) al soggetto aggiudicante che si impegnerà a realizzare a proprie spese le strutture ricettive e a gestirle.

L’investimento di circa 56 milioni di euro comprende una struttura con 286 camere per 709 posti letto, 3 ristoranti, 1 centro benessere, 1 centro commerciale, 3 bar, ed ancora 2 impianti piscine, e impianti ludici e sportivi.

L’obiettivo è creare, attraverso la vetrina del Parco Asinara, un polo d’attrazione turistico per l’intero territorio del Nord Ovest della Sardegna.

 

 

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[1] Di fatto le carenze idriche e depurative hanno ridotto drasticamente la potenziale operatività del locale Ostello, del centro velico e del ristorante tipico, in progetto da parte dell’Agenzia della Conservatoria delle coste.

Astragalo marittimo (Astragalus maritimus Moris)

Astragalo marittimo (Astragalus maritimus Moris)

 

La Nuova Sardegna, 1 giugno 2016

da La Nuova Sardegna, 3 giugno 2016

da La Nuova Sardegna, 3 giugno 2016

(foto Sardegna Digital Library, Fiorella Sanna, J.I., S.D., )

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  1. giugno 1, 2016 alle 12:32 am

    INVESTIMENTO 56 MILIONI di euro a carico del soggetto aggiudicante
    a cui aggiungere 15,5 per due progetti aggiuntivi:
    – Dorsale idrica (sono maligno se prevedo che debba essere affidata ad una società p.a. partecipata che ben si è distinta nella produttività degli investimenti ed un pochino, ma proprio un filino meno nella efficace ed efficiente distribuzione del prezioso liquido?), progetto “devastante” sul quale abbiamo più volte espresso infiniti dubbi non ultimo quello sulla compatibilità ambientale;
    – porto turistico di Cala d’Oliva è la ciliegina finale, fondamentale per il rilancio del turismo del nord sardegna.
    Dall’ultimo cretino del mondo due domande semplici semplici:
    – ma tutti questi investimenti sono reperibili in loco o ci si rivolge alle Cayman?
    – ma se si pensa seriamente che ci siano tutte queste risorse disponibili non sarebbe più razionale lasciare integra l’Asinara e localizzare jn un terzo “quartiere” di Porto Torres il faraonico progetto?
    E comunque è il difetto “ab origine” che è poco convincente “Distruggere un ambiente bellissimo per trarre reddito dal LUSSO”
    non è molto razionale, e neppure troppo etico.
    Ma dell’etica possiamo benissimo farne a meno ed alle future generazioni lasceremo il lusso!!!
    Carlo

  2. Mara
    giugno 1, 2016 alle 8:06 am

    PD… Praticamente Dementi.

  3. Pier Luigi Zanata
    giugno 1, 2016 alle 2:10 PM

    L’ha ribloggato su ilgrandetsunami.

  4. giugno 1, 2016 alle 3:05 PM

    da Sardegna Oggi, 31 maggio 2016
    Un albergo di lusso all’Asinara? Gli ambientalisti: “Speculazione folle”: http://www.sardegnaoggi.it/Cronaca/2016-05-31/32580/Un_albergo_di_lusso_allAsinara_Gli_ambientalisti_Speculazione_folle.html

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    da Alguer.it, 31 maggio 2016
    La proposta arriva da Giuseppe Marceddu coordinatore del progetto presentato al circolo Pd di Porto Torres ma ci sono già le prime opposizioni.
    Hotel di lusso all’Asinara, ambientalisti: «idea folle» (Mariangela Pala): http://notizie.alguer.it/n?id=107977

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    da Porto Torres 24, 31 maggio 2016
    La proposta arriva da Giuseppe Marceddu coordinatore del progetto presentato al circolo Pd di Porto Torres ma ci sono già le prime opposizioni.
    Hotel di lusso all’Asinara, ambientalisti: «idea folle». (Mariangela Pala): http://notizie.portotorres24.it/n?id=107977

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    da Sassari News, 31 maggio 2016
    La proposta arriva da Giuseppe Marceddu coordinatore del progetto presentato al circolo Pd di Porto Torres ma ci sono già le prime opposizioni.
    Hotel di lusso all’Asinara, ambientalisti: «idea folle». (Mariangela Pala): http://notizie.sassarinews.it/n?id=107977

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    da Olbia 24, 31 maggio 2016
    La proposta arriva da Giuseppe Marceddu coordinatore del progetto presentato al circolo Pd di Porto Torres ma ci sono già le prime opposizioni.
    Hotel di lusso all’Asinara, ambientalisti: «idea folle». (Mariangela Pala): http://notizie.olbia24.it/n?id=107977

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    da Cagliari Oggi, 31 maggio 2016
    La proposta arriva da Giuseppe Marceddu coordinatore del progetto presentato al circolo Pd di Porto Torres ma ci sono già le prime opposizioni.
    Hotel di lusso all’Asinara, ambientalisti: (Mariangela Pala) «idea folle»: http://notizie.cagliarioggi.it/n?id=107977

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    da Nuoro News, 31 maggio 2016
    La proposta arriva da Giuseppe Marceddu coordinatore del progetto presentato al circolo Pd di Porto Torres ma ci sono già le prime opposizioni.
    Hotel di lusso all’Asinara, ambientalisti: «idea folle». (Mariangela Pala): http://notizie.nuoronews.it/n?id=107977

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    da Oristano News, 31 maggio 2016
    a proposta arriva da Giuseppe Marceddu coordinatore del progetto presentato al circolo Pd di Porto Torres ma ci sono già le prime opposizioni.
    Hotel di lusso all’Asinara, ambientalisti: «idea folle». (Mariangela Pala): http://notizie.oristanonews.it/n?id=107977

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    da La Nuova Sardegna, 1 giugno 2016
    Resort extra lusso nel parco nazionale dell’Asinara, scoppia la polemica.
    Il progetto di un esponente del Pd prevede 709 posti letto «Niente colate di cemento, useremo le volumetrie esistenti». (Gianni Bazzoni): http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2016/06/01/news/resort-extra-lusso-nel-parco-nazionale-dell-asinara-scoppia-la-polemica-1.13582375

  5. Simone Sechi
    giugno 1, 2016 alle 10:47 PM

    Gli alberghi ci sono già a Portò Torre e Stintino, vero, ma a Portò Torres c’è anche la Basilica di San Gavino, le terme romane ecc., due navi che arrivano giornalmente. E tanti che potrebbero fare accoglienza tutto l’anno senza doverne rendere conto alla politica. E se sull’isola s’iniziasse colnon usare motori inquinanti e si costruisse un modello di gestione di un parco naturale forse le cose potrebbero essere diverse e il parco potrebbe anche avere un suo marchio. Ma pensare in prospettiva è difficile

  6. Terrae
    giugno 2, 2016 alle 10:00 am

    E di che cosa ci meravigliamo?
    È sempre la solita solfa; prima tutti sul carro della difesa dell’ambiente e della sarda identità per strappare dalle fauci dello Stato colonialista pezzi pregiati del territorio nostrano, per poi offrirli accompagnati da regalie, lagnanze e litanie alla finanza bucaniera di turno, quali buchi di culo ancora violabili.
    Il tutto affinché pochi stronzi nostrani possano pavoneggiarsi di mangiare al loro stesso piatto … leccandolo.
    E la difesa dell’ambiente, dell’identità nazionale, della diversità, etc., etc., etc.?
    Tutto nel tritacarne del diritto al lavoro.
    D’altronde, meglio un uovo oggi che la gallina domani; e finché ce n’è W IL RE!, e quando non ce n’è più W GESÙ!

  7. giugno 3, 2016 alle 9:45 PM

    meno male che esiste il geom. Marceddu, che spiega com’è fatto il mondo…

    da L’Unione Sarda, 3 giugno 2016
    Un albergo diffuso extralusso all’Asinara. E’ bufera sul progetto voluto dal Pd. (Mariangela Pala) (http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/06/03/un_albergo_diffuso_extralusso_all_asinara_e_bufera_sul_progetto_v-68-503336.html)

    Cinque stelle, 709 posti letto, 3 ristoranti, un centro benessere, 2 piscine, impianti sportivi, 3 bar, impianti ludici e un porto turistico.
    E’ bufera sul progetto dell’albergo diffuso extra lusso da realizzare nel borgo di Cala d’Oliva. Il tanto discusso “Progetto Asinara” redatto da Giuseppe Marceddu, imprenditore incaricato dal circolo Pd di studiare un piano per lo sviluppo turistico dell’isola non piace a molti, ecologisti e non, ma neppure ad alcuni esponenti del Pd, mentre dal Parco ancora silenzio.
    Un complesso alberghiero che dovrebbe insediarsi su 17 ettari a Cala d’Oliva, con affidamento a un soggetto privato previo bando pubblico internazionale, 56 milioni di euro di investimenti e 560 posti di lavoro. «Una privatizzazione speculativa folle di un gioiello naturalistico del Mediterraneo», sostiene il Gruppo di intervento giuridico.
    «Attacchi pretestuosi», replica Marceddu «non conoscono il progetto e cosa ancor più grave ignorano le norme del Piano del Parco e la legge quadro sulle aree protette».
    L’intervento prevede il recupero del borgo di Cala d’Oliva «per restituirlo alla vita dopo decenni d’abbandono, – aggiunge – tutto nel rispetto della normativa». Per il resto sarà necessaria una variante al Piano «sempre in ottemperanza a quanto prevede la legge quadro e utilizzando solo le volumetrie esistenti». Esclude inoltre ogni speculazione finanziaria o edilizia.
    «Il patrimonio immobiliare rimarrà di proprietà della Regione che – sottolinea – se lo rivedrà restituito dopo 30 anni con un valore 20 volte quello attuale».

  8. giugno 13, 2016 alle 3:01 PM

    da Sardinia Post, 13 giugno 2016
    Asinara, piscine e spa nel nuovo hotel: il progetto non piace agli ambientalisti. (Michele Spanu): http://www.sardiniapost.it/cronaca/asinara-piscine-spa-nel-hotel-progetto-non-piace-agli-ambientalisti/

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