Cagliari, per la salvaguardia concreta della Sella del Diavolo.


Cagliari, la Sella del Diavolo si protende verso il Golfo degli Angeli

E’ stato pubblicato sul B.U.R.A.S. n. 54 del 2 ottobre 2025 il decreto assessoriale n. 18/5347 del 23 settembre 2025 che ha integrato le vigenti prescrizioni di massima e di polizia forestale (PMPF) esecutive con decreto assessoriale n. 3022/3 del 31 marzo 2021 (qui il testo delle PMPF) per garantire maggiore tutela alla Sella del Diavolo e al Colle di S. Ignazio, in attuazione della deliberazione Giunta regionale del 17 aprile 2025, n. 21/9 (+ Allegato), ha adottato la Proposta di integrazione dell’art. 5 del decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente n. 3022/3 del 31 marzo 2021, recante l’approvazione delle prescrizioni di massima e di polizia forestale in relazione al Territorio in località Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia, nel Comune di Cagliari.

PMPF Sardegna, art. 5 bis, Allegato 3 (area con divieto di transito ciclistico)

E’ stato inserito il seguente comma 2 bis all’art. 5:

2-bis. Nel territorio in località Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia in Comune di Cagliari, sottoposto a vincolo idrogeologico e delimitato mediante l’allegato 3, sono vietati i transiti veicolari anche sportivi, compresi i velocipedi, ovvero le biciclette, incluse quelle a pedalata assistita.

Fanno eccezione allo stesso divieto:

a) i transiti consentiti ai sensi del Codice della Strada lungo la strada a fondo artificiale che conduce al Faro di Sant’Elia;

b) i transiti dei mezzi di servizio e di soccorso;

c) il transito delle biciclette, incluse quelle a pedalata assistita, lungo la pista della larghezza minima utile di metri due, che conduce dal Faro di Sant’Elia al Fortino di Sant’Ignazio, individuata nel medesimo allegato 3”.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 5, comma 5°, “le violazioni sono punite con la sanzione amministrativa di cui all’art. 3 della L. 950/67 fatta salva l’applicazione degli artt. 24 e 26 del R.D.L. 3267/1923.”   Al cambio attuale sanzione amministrativa da euro 51,00 a 516,00.

Cagliari, Sella del Diavolo, progressiva realizzazione di sentieri

Dopo la pubblicazione sul sito web istituzionale e sull’albo pretorio del Comune di Cagliari della proposta di modifica delle PMPF,  la valutazione delle osservazioni pervenute, la Direzione generale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ha predisposto la definitiva modifica, poi promulgata con il previsto decreto assessoriale.

Finalmente sono giunte, quindi, le prime azioni concrete di salvaguardia dei preziosi habitat naturali della Sella del Diavolo.

Cagliari, Fenicotteri e Sella del Diavolo

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), che da lungo tempo è impegnato concretamente per la difesa della Sella del Diavolo dai vari fattori di degrado e per la sua conoscenza in punta di piedi dei valori naturalistici e storico-culturali, esprime grande soddisfazione e plauso per l’operato del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Giunta regionale sarda.

Il GrIG non ringrazia, invece, il Comune di Cagliari, perché, nonostante anni di promesse e di assicurazioni da parte delle ultime amministrazioni comunali, amministrazioni straordinarie comprese, non ha fatto nulla per la tutela concreta di un sito di così grande importanza ambientale e culturale.

Finalmente sono giunte, quindi, le prime azioni concrete di salvaguardia dei preziosi habitat naturali della Sella del Diavolo.

Cagliari, Sella del Diavolo, SIC/ZSC

Da anni i piani di gestione delle ZSC/SIC “Torre del Poetto” (codice ITB042242) e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera” (codice ITB042243) sulla Sella del Diavolo impongono i divieto di transito ciclistico e sono palesi il degrado e l’erosione crescenti sugli habitat naturali protetti della Sella del Diavolo determinati dalla perdurante percorrenza con mountain bike e dalla realizzazione di percorsi ciclistici abusivi con danneggiamento della vegetazione e del suolo, denunciati numerose volte dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) nella colpevole ignavia delle amministrazioni pubbliche responsabili della gestione delle aree appartenenti alla Rete Natura 2000 composta da 128 fra SIC, ZPS e ZSC, in grande parte gestiti dalla Regione autonoma della Sardegna, come nei casi della Sella del Diavolo, tanto da costituire oggetto di “investigazione da parte della Commissione Europea nell’ambito della procedura EU Pilot 6730/14 attualmente in corso sulla carente applicazione in Italia della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora.

Cagliari, Sella del Diavolo, circuito ciclistico, danni ed erosione

Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) sta conducendo da anni una sistematica campagna per la salvaguardia e la corretta fruizione pubblica della Sella del Diavolo, il cui progressivo degrado emergeva già chiaramente dall’approfondita perizia “Sistema pedo-vegetazionale e degrado da processi di erosione antropica nell’area della Sella del Diavolo (Cagliari)” (marzo 2023) predisposta per il GrIG dal dott. biol. Francesco Aru e dal dott. geol. Daniele Tomasi.

Ora, il Corpo Forestale ha invece accertato che nel territorio … in località Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia in Comune di Cagliari, caratterizzato da fragili equilibri naturali dell’ecosistema, l’azione intensa dello sport di mountain bike, praticato anche nella modalità downhill e in versanti con pendenza inferiore al 35%, ha arrecato i seguenti danni rilevanti e attuali al suolo e alla vegetazione:

a) l’interruzione della copertura forestale in corrispondenza della rete di sentieramento, associata alla mineralizzazione del suolo eventualmente non eroso;

b) il continuo infittimento del reticolo di sentieri praticati dalle mountain bike, il cui sviluppo nei territori in oggetto ammonta attualmente a m. 36.491;

c) l’erosione del suolo fino alla matrice rocciosa a causa dell’attrito delle ruote delle biciclette sui percorsi, in particolare lungo le linee di massima pendenza;

d) l’innesco di fenomeni di ruscellamento incanalato nei percorsi delle mountain bike, con conseguente ulteriore erosione;

e) il compattamento del suolo eventualmente non eroso, con conseguente danneggiamento delle radici delle piante e compromissione dell’assorbimento dell’acqua e dei nutrienti.

Cagliari, Sella del Diavolo (area ZSC), circuito ciclistico abusivo, rampa per salti

Conseguentemente,

– il degrado è assai severo in quanto la pedogenesi sul substrato calcareo delle località in esame è un processo lento, influenzato dall’alto pH, dalla scarsità di nutrienti e dalla difficile colonizzazione vegetale;

– l’energia scaricata sul suolo risulta nettamente più alta per la mountain bike rispetto a quella dell’escursionista a piedi, specialmente nelle fasi di frenate intense;

– sussiste la necessità di contenere i danni sopra elencati, anche laddove derivanti dall’attività sportiva con l’uso di mountain bike nei suoli sottoposti a vincolo idrogeologico aventi acclività inferiori al 35%;

– nella località Colle di Sant’Elia, il transito delle biciclette, incluse quelle a pedalata assistita, lungo la pista individuata nell’allegato 3, della larghezza minima utile di due metri e che conduce dal Faro di Sant’Elia al Fortino di Sant’Ignazio, non è invece suscettibile di generare ulteriori fenomeni di degrado, né di ostacolare le attività di prevenzione e controllo dei fenomeni di degrado che la presente deliberazione intende evitare.

Il GrIG esprime la sua soddisfazione e il suo apprezzamento per una decisione positiva seppur tardiva, e auspica i necessari controlli per la salvaguardia di habitat naturali a grave rischio di degrado.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Cagliari, Sella del Diavolo, ciclista che vaga a vanvera in area ZPS, fuori sentiero (fine sett. 2024)


qui

* il decreto assessoriale n. 18/5347 del 23 settembre 2025 (integrazione P.M.P.F.);

qui

decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.6/1225(+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042242 “Torre del Poetto;

decreto dell’Assessore della Difesa dell’ambiente del 30 marzo 2023, n.7/1226 (+ Allegato) aggiornamento del piano di gestione della ZSC ITB042243 “Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera;

qui il precedente

decreto Assessore Difesa Ambiente Regione autonoma Sardegna n. 3 dell’11 febbraio 2011 

approvazione del piano di gestione dei S.I.C.  “Torre del Poetto” e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera.

Cagliari, Sella del Diavolo, taglio della vegetazione per apertura percorsi ciclistici
Cagliari, Sella del Diavolo, PAI, zone rischio frane Hg4 (rosso) e Hg3 (arancione)

dal sito web istituzionale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, 17 ottobre 2025

Pubblicato il Decreto assessoriale per la tutela del territorio della Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia.

PMPF Sardegna, art. 5 bis, Allegato 3 (area con divieto di transito ciclistico)

Con il Decreto n. 18 del 23 settembre 2025 l’Assessora della Difesa dell’Ambiente ha approvato, su proposta del Corpo Forestale, l’integrazione dell’articolo 5 delle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale (PMPF), già adottate con il Decreto assessoriale n. 3022/3 del 31 marzo 2021, al fine di tutelare il fragile equilibrio ecologico e idrogeologico della Sella del Diavolo e del Colle di Sant’Elia a Cagliari.

Questa integrazione si fonda su un’approfondita istruttoria tecnico-scientifica condotta dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Basandosi su criteri di geopedologia e ecologia forestale è stato possibile analizzare il degrado del suolo e della vegetazione nelle aree in questione.
Nel corso degli anni la frequentazione sempre più assidua di escursionisti, e di appassionati di mountain-bike in particolare, ha purtroppo determinato un eccessivo impatto sul fragile equilibrio ambientale, di fatto concretizzatosi in un massiccio reticolo di sentieri che espongono il suolo a fenomeni erosivi incanalati e diffusi. Sebbene tale frequentazione non regolamentata fosse fino ad oggi giuridicamente legittima, è parso tuttavia indispensabile correre ai ripari imponendo le restrizioni d’uso disciplinate dal nuovo comma inserito nell’art. 5, auspicando una protezione più efficace dell’area.

Alla Sella del Diavolo le biciclette possono essere utilizzate solamente nelle strade con fondo artificiale e lungo la pista di larghezza minima di due metri che collega il faro di Sant’Elia al fortino di Sant’Ignazio.
Il provvedimento, adottato in coerenza con i principi di precauzione e di sostenibilità ambientale, persegue il contenimento dei processi di degrado e il graduale riequilibrio delle condizioni ecologiche e geopedologiche compromesse, al fine di conservare la residua funzionalità dei versanti e di prevenire ulteriori fenomeni di erosione e perdita di suolo.

Le violazioni alle suddette disposizioni sono punite con la sanzione amministrativa da € 51,00 a € 516,00, oblazione di € 102,00 se pagati entro 60 gg dalla notificazione.

Riferimenti normativi:
Decreto n. 18 del 23 settembre 2025
Articoli correlati:
Tutela della Sella del Diavolo e del Colle Sant’Elia

Sella del Diavolo, escursionisti GrIG
pannello del sentiero naturalistico e archeologico della Sella del Diavolo
Cagliari, Sella del Diavolo, Torre costiera medievale e postazione II guerra mondiale
Cagliari, Sella del Diavolo, i ruderi della Torre del Poetto
Gheppio (Falco tinnunculus)

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. ottobre 26, 2025 alle 11:34 am

    Tirreniano
    Valorizziamo il Promontorio di Sant’Elia, ma non dimentichiamo che a Calamosca, ai primi del secolo scorso, sono stati individuati e studiati i fossili marini che testimoniano che allora il livello mare era di oltre 5 metri più alto di quello attuale, durante l’ultimo interglaciale, 120.000 anni fa.
    Nella complessa e completa variabilità geologica della Sardegna, questo è l’unico sito he abbia fornito un nome nella nomenclatura geologica internazionale. Moltissimi studiosi italiani e stranieri sono venuti e vengono a visitarlo, passando con difficoltà verso un sito abbandonato divenuto una discarica veramente deplorevole. All’epoca una temperatura mediamente di pochi gradi più elevata dell’attuale aveva fatto sollevare il mare al suo massimo (durante i periodi glaciali, l’ultimo 20.000 anni fa, il livello del mare si era invece abbassato di 120 metri). Occorre uno specifico progetto di difesa e valorizzazione del Geosito di importanza internazionale!

  2. ottobre 27, 2025 alle 10:00 am

    Ottimo lavoro di pressione sulla ammnistrazione regionale costante negli anni.

  1. novembre 2, 2025 alle 6:38 PM

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