Da che pulpito vengono le prediche. Ma le critiche, anche le più dure, non devono diventare minacce.


Veneto, centrale fotovoltaica in area agricola

la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

Luca Zaia, eterno Presidente della Regione Veneto, è stato anche Ministro dell’Agricoltura, ma è nel ruolo di doge che da e ha dato il meglio di se.

Incoronato (2020) in modo plebiscitario (il 76,8% dei voti validiLuca Zaia Presidente della Regione Veneto, anzi Doge a vita per mancanza di avversari che possano far intuire un futuro diverso per la ex Serenissima.

Veneto, pianura alluvionata

Il novello Doge interpreta alla perfezione quello che vogliono i suoi elettori: un’overdose di capannoni-fabbrichette-svincoli-tangenziali-pedemontane-centricommerciali-piattaformelogistiche-viadotti  che continuano a massacrare e impermeabilizzare il territorio, consegnandolo, fra l’altro, alle calamità innaturali.

Quelle causate o incrementate dall’uomo nella sua infinita stupida avidità.

Eppure, serenamente detta la linea della salvaguardia ambientale per contrastare la speculazione energetica, “Assalto eolico? La Sardegna difenda il suo paesaggio dagli speculatori”.

Noi in Veneto siamo stati tra i primi a fare un piano regolatore, per dire dove si possono installare questi impianti e dove invece è vietato. Dico sempre che non ci deve essere guerra tra il combustibile, cioè la produzione di energia, e il commestibile. Va bene il fotovoltaico sui tetti delle case o delle fabbriche, sì ai piccoli generatori di energia, ma un’invasione senza regole va a discapito dell’agricoltura e del paesaggio. E bisogna evitare che in futuro i costi di smantellamento di pannelli e torri ricadano sulla comunità” (L’Unione Sarda, 21 luglio 2024).

Infatti, fra l’overdose di capannoni-fabbrichette-svincoli-tangenziali-pedemontane-centricommerciali-piattaformelogistiche-viadotti lo spazio rimasto è ben poco e una delle parti più pregiate (l’Ampezzano) verrà già massacrata dai lavori per le XXV Olimpiadi Invernali.  In quel che ne rimarrà andranno ubicati anche i nuovi impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili per GW 5,828 previsti dal D.M. Ambiente 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili). 

Sono necessarie intelligenza, buon senso, competenza, saldezza d’animo per difendere questa nostra Terra.

In particolare, bisogna informarsi correttamente, andando alle fonti, leggendo gli atti e i documenti ufficiali, evitando di fare insalate o minestroni che portano solo a immagini pasticciate della realtà.

Questo significa anche respingere decisamente ogni violenza da qualsiasi parte venga: si leggono notizie relative a pesanti minacce espresse nei confronti del sindaco di Quartu S. Elena Graziano Milia, verso cui esprimiamo piena solidarietà.

Si possono esprimere idee e posizioni diverse, si possono esprimere critiche, anche dure, ma il rispetto reciproco e le legalità sono la base del vivere civile.

Non dimentichiamolo, perché questa Terra di tanto ha bisogno, ma certo non di esaltati o violenti.    

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) in volo e centrale eolica

(foto A.N.S.A., per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. luglio 23, 2024 alle 3:07 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 19 luglio 2024

    Sardegna, la metamorfosi del berlusconiano Pili: da giornalista boccia l’impianto eolico approvato 20 anni prima come Governatore. (Mauro Lissia): https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/07/19/sardegna-la-metamorfosi-del-berlusconiano-pili-da-giornalista-boccia-limpianto-eolico-approvato-20-anni-prima-come-governatore/7629682/

  2. Avatar di sardo
    sardo
    luglio 23, 2024 alle 4:23 PM

    Suvvia sbagliato attaccare chi sta conducendo una validissima battaglia per salvare la Sardegna qualunque sia il colore politico. Certo son davvero pochi quelli che possono dire di aver combattuto l’eolico energia rinnovabile tuttaltro che green 20 anni fa e come 20 anni fa continua a combatterlo nonostante le tante rappresaglie subite.

  3. luglio 23, 2024 alle 5:51 PM

    nel territorio comunale di Selargius interessa terreni agricoli e sarebbe davvero interessante conoscere le motivazioni, quelle vere.

    da Casteddu online, 23 luglio 2024

    Tyrrhenian Link a Quartu, il Comune smonta gli attacchi: “Col cavo energia pulita e zero espropri”: https://www.castedduonline.it/tyrrhenian-link-a-quartu-il-comune-smonta-gli-attacchi-col-cavo-energia-pulita-e-zero-espropri/

  4. agosto 29, 2024 alle 2:54 PM

    e qui siamo ai fatti.

    da La Nuova Sardegna, 29 agosto 2024

    Sabotaggio su un impianto eolico: tragedia sfiorata a Mamoiada.

    Qualcuno ha usato una chiave inglese e ha svitato i bulloni alla base della “torre”. (Andrea Massidda) (https://www.lanuovasardegna.it/regione/2024/08/28/news/sarroch-cadavere-della-madre-in-frigo-i-clamorosi-precedenti-femminicidi-e-pensioni-1.100574634)

    Cagliari Mentre si apprestava a svolgere la manutenzione di routine su una pala eolica installata nei pressi della strada che collega Mamoiada Gavoi (precisamente la Provinciale 30) è rimasto a bocca aperta: qualcuno aveva svitato con una chiave inglese i bulloni che saldavano al suolo la grande torre, lasciandola di fatto in balia del destino. Soltanto per un miracolo la turbina non è precipitata con il rischio di cadergli addosso o – nonostante la distanza di sicurezza – di centrare qualche auto in corsa. E ancora, di piombare su un pastore che pascolava il gregge.

    Ad accorgersi di quello che a tutti gli effetti appare come un vero e proprio atto di sabotaggio è stato nella mattinata di lunedì scorso un dipendente della società “Emmeimpianti” di Samassi, la stessa che cura la manutenzione di quelle pale in particolare e di tante altre montate, sino a prova contraria, su aree dichiarate idonee.

    Naturalmente l’operaio ha dato subito l’allarme all’azienda per la quale lavora. Poi quest’ultima ha avvisato la società proprietaria dell’impianto, che ha presentato una dettagliata denuncia ai carabinieri di Mamoiada. Edoardo Melis, titolare della “Emmeimpianti”, ha invece espresso il suo disappunto su Facebook e al telefono con il cronista. «Nell’ultimo periodo – sono le sue parole – nel bene e soprattutto nel male si è parlato tanto del nostro settore, ma quanto accaduto è assurdo. Protestare o non essere d’accordo su come le fonti di energia in questione vengano gestite è lecito – continua Melis –, così come è altrettanto lecito esprimere la propria contrarietà in modo civile. Ma nel momento in cui si mette a rischio la vita delle persone tutto ciò non è più tollerabile e non si può stare in silenzio davanti a certe azioni: ci sono padri di famiglia che la sera vorrebbero tornare tranquillamente a casa dopo aver lavorato in maniera serena».

    Edoardo Melis, 32 anni, da dieci occupato in questa attività anche per via del suo diploma di perito industriale conseguito all’Istituto tecnico Marconi di Cagliari, mette inoltre l’accento su un aspetto squisitamente professionale. «Non è successo – precisa –, tuttavia in linea teorica il committente che ci ha affidato la manutenzione dell’impianto avrebbe potuto dubitare dell’operato svolto dalla nostra azienda. Va anche aggiunto – continua – che nel caso specifico non ci sono dubbi che sia stato un atto di sabotaggio: le fotografie e le riprese video che abbiamo fatto sul posto parlano da sole, così come la voce preoccupata del nostro operatore che raccontava “a caldo” quanto stava osservando, non lascia adito ad altre ipotesi».

    Melis, fa anche un’analisi generale della situazione. «ll legittimo e auspicabile dibattito sulle energie rinnovabili che in questi ultimi mesi sta animando e dividendo l’opinione pubblica della Sardegna – spiega – rischia di sfuggire di mano davanti all’imprecisa o parziale informazione diffusa dai media tradizionali e poi troppo spesso ingenuamente rilanciata dai privati cittadini attraverso i social. Il risultato è che la divulgazione incontrollata di messaggi talvolta demagogici o palesemente falsi può indurre qualcuno a compiere atti pericolosi e ai danni di impianti in funzione perché già autorizzati».

    Pur amministrando e dirigendo un’azienda che costruisce impianti fotovoltaici e si occupa della manutenzione delle pale eoliche, Melis non è certo un uomo privo di coscienza ambientale o indifferente alla tutela del paesaggio. Anzi. «Anche se sono del settore – dice – per esempio sono contrario all’installazione di impianti su terreni che precedentemente erano destinati all’agricoltura, del resto vivo in un paese la cui economia si basa sulla coltivazione di grano, carciofi e tanto altro. Ma certe azioni di sabotaggio vanno assolutamente condannate».

    • agosto 30, 2024 alle 2:44 PM

      ancora.

      da L’Unione Sarda, 30 agosto 2024

      Villacidro, attentato incendiario al sito del parco eolico.

      Ignoti hanno appiccato il fuoco utilizzando bottiglie di plastica con liquido infiammabile, indagano i carabinieri: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/medio-campidano/villacidro-attentato-incendiario-al-sito-del-parco-eolico-rtzkw6ve

      __________________________

      da La Nuova Sardegna, 30 agosto 2024

      Attentato incendiario nel sito del parco eolico di Villacidro.

      Attentato incendiario nel sito del parco eolico di Villacidro

      I carabinieri sono intervenuti nel cantiere della Vestas: a fuoco i teli di protezione dei piloni, danneggiate tre pale: https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2024/08/30/news/attentato-incendiario-nel-sito-del-parco-eolico-di-villacidro-1.100575398

      • settembre 2, 2024 alle 6:36 PM

        non c’è ostilità verso le energie rinnovabili, c’è duro contrasto alla speculazione energetica.

        A.N.S.A., 2 settembre 2024

        Rinnovabili: Das Villacidro, ‘pericoli per crociata contro parco’.

        ‘Autorizzato nel 2020 e niente critiche da ambientalisti’. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/09/02/rinnovabili-das-villacidropericoli-per-crociata-contro-parco_74ae863f-6634-41e0-a813-6dbcd509860b.html)

        “La ‘crociata’ contro i nostri impianti costituisce un potenziale pericolo presente e futuro per l’incolumità pubblica, in particolare per l’incolumità delle maestranze che lavorano, e lavoreranno, nel cantiere e per le strutture stesse degli impianti”.

        Lo scrivono in una nota la Das Villacidro Srl di Ceva (Cuneo) e la Simic Spa di Camerana (Cuneo), le due società che stanno realizzando a Villacidro un impianto eolico, oggetto a fine luglio di un attentato incendiario, conseguenza, secondo le aziende, di un “clima ostile” alle rinnovabili.

        Oggi, nel ribadire i rischi, lanciano un appello alla politica, alle istituzioni e ai giornalisti “al fine di scongiurare il ripetersi di situazioni analoghe”.    Le due società spiegano poi che il parco in fase di costruzione a Villacidro “è un impianto che non inquina e non danneggia l’ambiente, ragion per cui è ritenuto per legge un impianto di pubblica utilità; è stato sottoposto ad un lungo iter amministrativo ed è stata condotta un’attenta valutazione di impatto ambientale, a cui hanno partecipato numerosi enti pubblici che non hanno evidenziato particolari criticità od impatti significativi sul paesaggio della zona del Santu Miali; è stato approvato con autorizzazione unica del 16 aprile 2020; non ha ricevuto critiche dalle associazioni ambientaliste sarde che, per contro, hanno manifestato aperto dissenso contro la moratoria sarda sulle rinnovabili (peraltro non applicabile all’impianto in oggetto)”.

  5. settembre 10, 2024 alle 2:48 PM

    non sorprende affatto, purtroppo.

    A.N.S.A., 10 settembre 2024

    In fiamme pannelli fotovoltaici da installare nel sud Sardegna.

    Rogo scoppiato nella notte a Tuili e ancora non domato: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/09/10/in-fiamme-pannelli-fotovoltaici-da-installare-nel-sud-sardegna_93a2bcb2-7a55-4b24-868f-90f90fd32c15.html

    • settembre 11, 2024 alle 2:42 PM

      A.N.S.A., 11 settembre 2024

      A fuoco pannelli fotovoltaici in sud Sardegna, è un attentato.

      La certezza solo con rogo spento ma è l’ipotesi più avvalorata. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/09/10/a-fuoco-pannelli-fotovoltaici-in-sud-sardegna-e-un-attentato_d24e3004-3e89-4305-9c64-165f168a5670.html)

      La certezza matematica ancora non c’è perchè le operazioni di spegnimento non si sono ancora concluse, ma l’ipotesi che l’incendio che durante la notte ha divorato 2mila pannelli fotovoltaici a Tuili, nel sud Sardegna, sia doloso è quella che gli investigatori avvalorano maggiormente.
          Il rogo scoppiato intorno alle 4 si è propagato troppo velocemente, i pannelli erano accatastati in una zona all’aperto priva di impianto di videosorveglianza, dove non ci sarebbero cavi elettrici o altro che potrebbero aver innescato un eventuale corto circuito.

      Bisognerà però attendere che il rogo sia spento definitivamente per cercare le tracce di un attentato.
          Al momento una squadra dei vigili del fuoco del comando provinciale di Cagliari sta operando con una ruspa e un autoarticolato per smassare i detriti e spegnere gli ultimi focolai.
          Le fiamme, anche a causa del forte vento di maestrale, alle 4 hanno velocemente avvolto i pannelli che appartenevano alla alla società Greenvolt Power, una multinazionale polacca che aveva acquistato l’appezzamento di terreno per la realizzazione di un impianto fotovoltaico.

      I lavori sarebbero iniziati tra circa un mese, ma adesso tutto è andato in fumo. Ancora da quantificare i danni, l’azienda è assicurata.
          I carabinieri del Norm di Sanluri e della Stazione di Barumini stanno conducendo accertamenti congiunti per accertare le eventuali responsabilità.
          Sul fronte delle rinnovabili la tensione è alta in tutta la Sardegna: alla fine di agosto un attentato incendiario è stato messo a segno durante la notte nel sito della Vestas di Villacidro, dove si sta realizzando un parco eolico oggetto di numerose proteste da parte dei comitati contro la speculazione energetica. Alcuni giorni prima, una pala eolica installata sulla strada provinciale 30 tra Mamoiada a Gavoi, era stata oggetto di un’azione vandalica.

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