Orso e Homo paleoliticus, comunque l’Italia rimane uno Stato di diritto.

Il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti (Lega) non demorde, accusa Ministeri e Tribunali per non essersi accodati a quella che ormai è divenuta la sua crociata contro l’Orso.
Subissato di critiche e repliche, fra cui quella dell’ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, prosegue imperterrito.
Il tragico decesso di Andrea Papi, lo sportivo ucciso da un Orso bruno (Ursus arctos) in circostanze tuttora non chiarite a Caldes, in Val di Sole, il 5 aprile scorso, sembra proprio un pretesto per regolare i conti e far fuori “non importa come“ la metà della popolazione di Orso bruno (Ursus arctos) nelle montagne del Trentino.
Pare proprio lo “schema mentale dell’uomo del Paleolitico”, come lo definisce l’antropologo e divulgatore d’origini trentine Duccio Canestrini.
E in tale schema mentale appare nuotare a suo agio l’on. Sergio Berlato, deputato europeo e politico di lungo corso (FdI), noto per avere fondamentalmente un unico interesse politico, la caccia, compresi i risvolti più beceri..
Fra le sue perle politiche, la balla della reintroduzione dei Lupi.
Già questa lo qualifica.
L’Orso bruno (Ursus arctos) è specie particolarmente protetta (art. 2 della legge n. 157/1992 e s.m.i.,), nonché ricadente nella necessità di protezione rigorosa (allegato IV della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora): in proposito, è vietata qualsiasi forma di cattura o uccisione o disturbo (art. 8 del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.).
Tuttavia, l’Italia è e rimane uno Stato di diritto e il Paleolitico è finito da un bel pezzo.
Il T.A.R. Trentino – Alto Adige/Südtirol, Sezione unica di Trento, con decreto presidenziale n. 19 del 14 aprile 2023, su ricorso di L.A.C. e L.A.V., ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza contingibile e urgente n. 1 dell’8 aprile 2023 con cui il Presidente della Provincia autonoma di Trento aveva disposto l’eliminazione del plantigrado fino all’udienza collegiale dell’11 maggio 2023.
Volete anche voi che leggete far qualcosa di sensato e utile e dare un dispiacere a chi non riesce a esser diverso dall’Homo paleoliticus?
Più di 27 mila cittadini hanno già aderito alla petizione popolare proposta dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) contro la possibilità di adottare piani di abbattimento di qualsiasi specie di fauna selvatica in qualsiasi giorno dell’anno e in qualsiasi luogo, compresi aree naturali protette e centri abitati, introdotta nell’ordinamento dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197 (art. 1, commi 447-448) “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.
Firmiamo e facciamo firmare la petizione per la salvaguardia della fauna selvatica.
La petizione No al Far West calibro 12 in Italia si firma qui
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
qui Sono gli Orsi a esser “problematici” o sono gli uomini a esser “problematici”? (blog GrIG, 13 aprile 2023)
da Dagospia, 12 aprile 2023
La Zanzara (Radio 24), puntata dell’11 aprile 2023
“GLI ORSI PERICOLOSI VANNO ABBATTUTI. IO, CACCIATORE, SONO PRONTO A DARE UNA MANO” – L’EURODEPUTATO DI FRATELLI D’ITALIA SERGIO BERLATO ALL’ATTACCO A LA ZANZARA SU RADIO 24: “IL RAGAZZO UCCISO IN TRENTINO? HO SENTITO CHE È COLPA SUA. CHI LO DICE È PAZZO O IGNORANTE – LA REINTRODUZIONE DI ORSI E LUPI È DA PAZZI SCRITERIATI, GENTE DA LEGARE. STIAMO TRASFORMANDO GLI ANIMALI COME LE VACCHE IN INDIA: SACRE E INTOCCABILI. 25 APRILE? IO FESTEGGIO SAN MARCO…”
L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Sergio Berlato all’attacco sulla questione orsi a La Zanzara su Radio 24: “Gli orsi pericolosi vanno abbattuti, è una cosa di buon senso. Io, cacciatore, sono pronto a dare una mano per abbatterli. La reintroduzione di orsi e lupi è da pazzi scriteriati, gente da legare. Stiamo trasformando gli animali come vacche in India: sacre e intoccabili. 25 Aprile? Io festeggio San Marco, è una festa rossa”.
“Ho sentito che è colpa del ragazzo se è successo – dichiara Sergio Berlato a La Zanzara su Radio 24 – chi lo dice o è un pazzo furioso o un ignorante. Abbattere quell’orso? Sicuramente sì, lo dicono tutte le persone di buon senso. Chi è dotato di intelligenza sa che gli animali aggressivi vanno abbattuti, non c’è altra soluzione. A meno che qualche animalista non se lo voglia adottare e portarselo nel giardino di casa… glielo cediamo volentieri. Come ben sappiamo gli orsi non mangiano gli animalisti, sono abituati a mangiare tante porcherie ma non certo fino a quel punto lì. Mangiato carne d’orso? Sì all’estero, carne buona”.
“Quello che è successo in Trentino – continua Berlato – è legato al fatto che qualche pazzo furioso ha utilizzato risorse pubbliche per reintrodurre i grandi carnivori: orsi e lupi. Qualcosa da pazzi scriterati, gente da legare. Succederà anche con i lupi: li stiamo trasformando in animali come le vacche in India, sacri ed intoccabili”.
“Prima vengono i diritti dei lupi, poi quello dei nostri allevatori e agricoltori. Come avviene nel resto d’Europa – prosegue Berlato a La Zanzara – si fanno piani di gestione di contenimento, si gestisce a livello scientifico quanti animali possono stare in un territorio, quelli in più si abbattono. In Trentino la presenza massima tollerabile era di 50, ce ne sono più di 120, è intollerabile. Quelli in più vanno abbattuti”.
E’ pronto ad abbatterlo in prima persona? “Se penso al ragazzo sbranato – dice Berlato – anche chi è più amante degli animali viene preso dalla voglia di fare azione di contenimento. Io sono abilitato al prelievo selettivo, ho degli strumenti efficaci. Sono pronto se mi chiamano, come tante altre persone”
E poi sul 25 Aprile l’eurodeputato Berlato dichiara: “Io ho sempre festeggiato San Marco, sono Veneto e in Veneto il 25 Aprile siamo abituato a festeggiare San Marco. Rispettiamo anche questa festa della liberazione, è una festa rossa, ma spero che un giorno si possa festeggiare la liberazione da orsi e lupi”.
da Il Dolomiti, 13 aprile 2023
L’antropologo e divulgatore roveretano (che oggi insegna all’Università di Pisa) interviene sulla vicenda che riguarda l’uccisione del giovane runner e le conseguenti decisioni politiche prese in Trentino: ”L’orso fa l’orso, l’etologia e la giurisprudenza sono dimensioni diverse, perlomeno da quando si è smesso di processare e “giustiziare” cinghiali, bruchi e gatti nel Medioevo. Noi umani abbiamo la responsabilità di gestire la compresenza in maniera evoluta”.
ROVERETO. ”In natura la rappresaglia contro gli animali non ha senso, ed è sempre e comunque odiosa. Leggo che si vuole “fare giustizia” sul caso dell’orso omicida in Trentino. Ma è un’idea tutta umana di giustizia, e neppure di tutti gli umani per fortuna. Una sciocchezza”. Così Duccio Canestrini, noto antropologo roveretano che da anni si divide tra le università e il mondo della divulgazione, tra i primi in Italia a occuparsi di turismo responsabile. Per capire chi è Canestrini si può leggere l’Enciclopedia Treccani che gli ha dedicato una voce: ”Ha enucleato il concetto di homo turisticus come chiave di lettura per interpretare i comportamenti umani nei territori dell’alterità, fondando un’etica dell’incontro che sottopone al vaglio critico dei paradigmi antropologici i nuovi riti della modernità. Inviato della rivista Airone, documentarista per il programma Geo di Raitre, mediatore culturale in missioni umanitarie dell’Onu in Kurdistan e in Afghanistan, Canestrini ha alternato divulgazione e ricerca scientifica, individuando come settori privilegiati di studio l’uso culturale del corpo, le relazioni tra uomo e ambiente”.
Nato a Rovereto ha insegnato per anni antropologia del turismo all’Università di Trento e ora al Campus universitario di Lucca (Università di Pisa) ma con la sua terra di origine conserva un legame particolare e in qualche modo inscindibile. In queste ore è intervenuto sulla sua pagina Facebook scrivendo della questione orso e, soprattutto, commentando indirettamente la presa di posizione della politica provinciale che ha promesso ”vendetta” ai plantigradi decidendo senza troppo rifletterci che ce ne sarebbero 50 di troppo che andranno eliminati e l’abbattimento di 3 che erano già ”ricercati” (una, Jj4, si è rivelata essere l’orsa che ha aggredito e ucciso il 26enne di Caldes Andrea Papi).
”La cultura della montagna è cultura del limite – scrive Canestrini in un post -. La cultura della montagna (la cui assenza viene spesso rinfacciata ai cittadini che si pronunciano su scelte dissennate) è cultura della presenza e/o dell’andare con cautela. Cultura della sopravvivenza nella convivenza, senza arroganza. Non si uccidono (più) le vipere. Non si ammazzano un cavallo che scalcia o una mucca che incorna, eventi certo più frequenti di un orso che aggredisce (e ancora non sappiamo perché l’abbia fatto). Non si fa slalom con gli sci tra gli abeti di un pendio innevato, anche perché il rischio è di schiantarsi. Non si corre nei boschi così come – è stato osservato, non so se da un montanaro o da un cittadino – non si corre su un ghiacciaio o su un ghiaione. La cultura della montagna è conoscenza, rispetto, consapevolezza di dove ci si trova. Questa è antropologia, altro che le fucilazioni”.
E poi, in un altro post, questa riflessione: ”Logica tribale. In natura la rappresaglia contro gli animali non ha senso, ed è sempre e comunque odiosa. Leggo che si vuole “fare giustizia” sul caso dell’orso omicida in Trentino. Ma è un’idea tutta umana di giustizia, e neppure di tutti gli umani per fortuna. Una sciocchezza: l’orso fa l’orso, l’etologia e la giurisprudenza sono dimensioni diverse, perlomeno da quando si è smesso di processare e “giustiziare” cinghiali, bruchi e gatti nel Medioevo. Noi umani, ormai plenipotenziari sulla Terra – manager del genoma, degli ecosistemi e della tecnica – abbiamo la responsabilità di gestire la compresenza in maniera evoluta, non secondo schemi mentali da Paleolitico. Torno a dire, questa è antropologia, non la carabina punitiva”.
(foto da Dagospia, Provincia autonoma di Trento, S.D., archivio GrIG)
da Il Corriere della Sera, 13 aprile 2023
L’orso e noi, da Esopo a Rigoni Stern. Storie di uomini e plantigradi tra incontri, amicizia, incidenti.
La tradizione degli «orsanti». L’appello di Buzzati per proteggerli. Pirandello si immaginò un esemplare mandato da Dio per testare il coraggio dei missionari. (Gian Antonio Stella): https://www.corriere.it/cronache/23_aprile_13/da-esopo-rigoni-stern-storie-uomini-plantigradi-incontri-amicizia-incidenti-c66ee49c-da34-11ed-8793-d596ac419662.shtml
l’Orsa era insieme a tre cuccioli. Se si va a correre dove c’è un’Orsa con tre cuccioli che cosa può succedere?
L’Homo paleoliticus lo sa?
A.N.S.A., 18 aprile 2023
Catturata nella notte l’orsa Jj4. L’esemplare era con tre cuccioli, lasciati liberi.
Fugatti: ‘Tempi di cattura rapidi’: https://www.ansa.it/trentino/notizie/2023/04/18/runner-ucciso-catturata-orsa-jj4_9e874ca2-ce19-43f9-a309-8ba0bd334da8.html
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da Il Dolomiti, 18 aprile 2023
Catturata Jj4 ora parte la caccia agli altri esemplari, Fugatti: ”Chi pensa a quell’orsa fa demagogia e filosofia. Dobbiamo pensare agli altri 70 che dobbiamo rimuovere”.
Il presidente della Pat in conferenza stampa ha rilanciato l’abbattimento di Mj5 e M62. De Col: ”Questi non sono gattini. Sono animali anche pericolosi e per trasferirli servono strutture apposite. In Italia l’unica attrezzata è il Casteller e abbiamo tre gabbi e sono già piene. Non può diventare una prigione per orsi”: https://www.ildolomiti.it/cronaca/2023/catturata-jj4-ora-parte-la-caccia-agli-altri-esemplari-fugatti-chi-pensa-a-quellorsa-fa-demagogia-e-filosofia-dobbiamo-pensare-agli-altri-70-che-dobbiamo-rimuovere
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Tragedia di Caldes, Fugatti: ”Jj4 presa con trappola tubo. Ora speriamo che il Tar dia l’ok ad abbatterla in tempi rapidi”. Con lei nella trappola due cuccioli.
L’orsa è stata catturata questa notte intorno alle 23: ”A dimostrazione che quando c’è la possibilità di catturare gli animali pericolosi le nostre strutture sono in grado di farlo in tempi celeri e veloci. Era una notizia che avremmo voluto dare nel 2020 quando la provincia di Trento emise due ordinanze per l’abbattimento: https://www.ildolomiti.it/cronaca/2023/tragedia-di-caldes-fugatti-jj4-presa-con-trappola-tubo-ora-speriamo-che-il-tar-dia-lok-ad-abbatterla-in-tempi-rapidi-con-lei-nella-trappola-due-cuccioli
con decreto cautelare n. 20 del 18 aprile 2023, il Presidente del T.A.R. Trentino – Alto Adige, Sez. Trento, ha sospeso anche il secondo provvedimento, l’ordinanza contingibile e urgente n. 2 del 13 aprile 2023 (intervento di rimozione di un orso pericoloso per l’incolumità e la sicurezza pubblica), integrativo del precedente.
Come può un’Orsa non essere aggressiva quando si cerca di catturarla mentre hai i suoi piccoli? Ha distrutto le fototrappole , che doveva fare, mettersi in posa coi suoi cuccioli?
Il sig Fugatti si è dispiaciuto di non averla potuta abbattere sul colpo, davanti ai suoi cuccioli ; sono sicura che si sarebbe riempito di libidine se avesse potuto abbattere anche loro. Un Orso e nessun altro Animale è un assassino, se uccide è per mangiare oppure perchè ha timore di essere aggredito , specialmente quando ha i piccoli. In un mondo di crudeltà umana , pieno di guerre , di omicidi , di stragi di natura, quante creature vengono invece uccise per mano di uomini!. Un uomo che si arma e deliberatamente uccide è per davvero un assassino, per invidia, per gelosia, per cupidigia, per egoismo, per stolte motivazioni, l’uomo si arma ed uccide, diventa un assassino anche se può poi pentirsi e redimersi. Un altro animale non si arma per tendere trappole ed uccidere. Un uomo che ragiona capisce la semplicità del ragionamento.
Mi pulsano nella mente e nell’anima le parole della mamma di Andrea Papi, di madre coraggio, Franca Ghirardini a cui questa Orsa ha ucciso il suo figliolo ma che ha chiesto di non infierire sull’Orsa e ha detto “la colpa non è di mio figlio e neanche dell’orso” e ha aggiunto in modo oltremodo lucido: ” per la mancanza di tutela e prevenzione ci devono essere dei responsabili, che non possono passarla liscia”.
Crede forse il sig Fugatti di volere farci credere di avere un cuore più straziato della stessa povera mamma di Andrea Papi,
mamma coraggio Franca Ghirardini? Le sue sono parole di vero dolore e di vero grande coraggio, in stridente contrasto con quelle del presidente Fugatti, il quale non ha esitato nello schierarsi in prima linea dalla parte dei fucili e della morte, dimenticando che il resto del Paese è tremendamente scosso e chiede non ci sia vendetta.
Oggi ci fa sapere di avere dimostrato di possedere mezzi per catturare gli Orsi…e chi lo dubitava?
Ma perchè non dimostra invece di sapere conoscere ed usare i mezzi idonei a proteggere Persone ed Orsi senza esaltarsi con prove di forza , crudeltà e ironia fuori luogo come quel suo sbandierare becero. ” se volete salvare gli Orsi , venite a prenderveli?” Dovrebbe essere rimosso dal suo incarico di presidente della provincia autonoma di Trento perchè incapace di gestirla in modo esperto e sensato senza dare in pericolose escandescenze.
Vorrei chiedere al GrIG se è possibile preparare per noi tutti un fac-simile di email da inviare alle autorità competenti come email bombing per salvare mamma Orsa e rimetterla coi suoi cuccioli;
vorrei chiedere anche se è possibile che il GrIG possa trovare il modo per aiutare mamma Franca Ghirardini e mettere davanti alle loro responsabilità chi doveva meglio prevenire la morte
ora l’unica sede dove si decide qualcosa di sensato è il T.A.R. Trentino-Alto Adige.
A.N.S.A., 18 aprile 2023
Ecco come abbiamo educato l’uomo all’orso.
In Friuli Venezia Giulia capillare formazione tra gli abitanti e ripopolamento naturale: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/04/18/ecco-come-abbiamo-educato-luomo-allorso_210bb81e-bc22-4f4c-8f0b-ad66f9f38470.html
da Il Dolomiti, 19 aprile 2023
Gian Antonio Stella e il dramma di 2 giovani uccisi nei boschi della Val di Sole: per l’orsa con cuccioli una caccia spietata per l’assassino (ancora a piede libero) no.
La comunicazione sulla vicenda orsi da parte della Provincia in questa fase è devastante e sta creando danni sia tra quelli che ora sono terrorizzati per un Trentino descritto come sotto assedio degli orsi sia per quelli che non capiscono come nel 2023 le uniche soluzioni che si stanno attuando siano le due usate alla fine dell’800, cattura e abbattimento. Il sentiment del Paese è tutto nel post di Taffo: ”Facciamo anche funerali per animali, ma quello per lOrsa Jj4, a costo di rimetterci, ci sembra abbastanza inutile e cattivo”: https://ildolomiti.it/cronaca/2023/gian-antonio-stella-e-il-dramma-di-2-giovani-uccisi-nei-boschi-della-val-di-sole-per-lorsa-con-cuccioli-una-caccia-spietata-per-lassassino-ancora-a-piede-libero-no
da Il Corriere della Sera, 19 aprile 2023
Orsi, cacciatori e diverse attenzioni.
Tutti a parlare dell’animale che ha ucciso il runner, nessuno parla più del giovane cacciatore di 24 anni trovato morto sul sentiero di Colledizzo. (Gian Antonio Stella)
Che fine ha fatto l’assassino della Val di Sole? Incubo finito: l’hanno catturato proprio ieri, direte voi sotto il diluvio di telegiornali, giornali radio, agenzie, commenti radiofonici, post, interventi pensosi o demenziali sui social. Non è esatto. Quello che è stata catturata, ridotta in cattività e imprigionata vita natural durante (a meno che l’aspirante Giustiziere Maurizio Fugatti, il leghista presidente della provincia autonoma di Trento, non ce la faccia a farla abbattere) è l’orsa «Jj4», rea d’avere ucciso il runner Andrea Papi nel quale si era imbattuta mentre girava per i boschi con i suoi tre cuccioli.
Ma quella è un’assassina incolpevole. Una creatura innocente che San Francesco, pur condividendo come è ovvio l’idea di renderla inoffensiva, non potrebbe che benedire. L’assassino che a novembre ammazzò con un colpo alla nuca tra i boschi della stessa Val di Sole, a pochi chilometri di distanza, il giovane cacciatore Massimiliano Lucietti, invece, è ancora libero. E certo non è stato braccato in questi mesi con la stessa tenacia e lo stesso accanimento da cacciatore di taglie nei confronti dell’orsa. Unico plantigrado dai tempi lontani accusato in Italia d’aver ucciso un uomo.
E certo non occorre essere ambientalisti fanatici per notare l’enorme differenza tra la spropositata attenzione dedicata a mamma orsa e quella riservata all’ennesimo «incidente di caccia» (a meno che non si tratti di una vera e propria esecuzione…) di cui sarebbe rimasto vittima quel ragazzo di 24 anni trovato morto sul sentiero di Celledizzo. Sproporzione aggravata dal fatto che il cacciatore Maurizio Gionta, che aveva scoperto il corpo del poveretto si uccise il giorno dopo lasciando un biglietto: «Non attribuitemi colpe che non ho». Parole che avrebbero ulteriormente confuso la ricostruzione dei fatti.
Tema: vi pare normale che i giornali e le agenzie abbiano dedicato in cinque mesi un grappolo di articoli sempre più piccini al giallo dei due cacciatori morti e centinaia di servizi al tragico incontro tra Andrea Papi e l’orsa con tre piccoli? Ci son numeri, spiegano gli ambientalisti, che dicono tutto. In particolare quelli dell’Associazione vittime della caccia. L’ultimo rapporto, per la stagione 2022-23 dice che i morti (cacciatori e non cacciatori uccisi «per errore») sono stati 22, i feriti 57. E pone una domanda: vi sembrano pochi?
Non ė vietato fare un passo in piú e leggere un Fugatti che fa campagna elettorale e andarci a vedere dentro invece che star lí a dire ” sto cretino” che non porta da nessuna parte. Uguale per gli altri, Brambilla, LAv e co. I cacciatori trentini in questa fase han detto ” cazzi vostri, tiratevi fuori da soli” e non come li fate apparire armi-nei-denti. (A prescindere che in pochi anni son ridotti a 4 gatti, dati alla mano) Non è vietato neanche smetterla di leggere solo orso contro uomo o viceversa ignorando i 1248 capi di bestiame uccisi in un anno Per questi non c’ è cartello che tenga nè spry al peperoncino. Peró valgono meno del plantigrado cacciatore. Sono sacrificabili. Se un dominante vale piú dei dominati…parliamo di nazismo? Peró piacciono le malghe, incluse le 300 che han dovuto chiudere, piacciono i prodotti bio di alta montagna, vogliamo api e miele, non vogliamo animali agli estrogeni. Comoda la vita. Fonte dei dati: rapporto grandi carnivori della regione tn 2021.
si vedono benissimo le “campagne elettorali” di vari personaggi, quello che non si vuol vedere è il forte sostegno pubblico che vien dato alle attività agricole in montagna, la determinante attrattiva turistica data dall’Orso e dalla natura “selvaggia”, la mancata piena attuazione e gestione dello stesso progetto Life Ursus.
Buona giornata.
Stefano Deliperi
“quello che non si vuol vedere è il forte sostegno pubblico che vien dato alle attività agricole in montagna, la determinante attrattiva turistica data dall’Orso e dalla natura “selvaggia”, la mancata piena attuazione e gestione dello stesso progetto Life Ursus.”
Che la gestione del progetto sia mancata con tutti i personaggi è un dato di fatto. Marketing turistico basato su orsi prossimo allo zero. (San Romedio? 😀 )Turisti rinco da salvare con l’elicottero una cifra. Fungaioli depredanti pure. Auspicabile il numero chiuso non per orsi ma per gli idioti (motocross in testa). Sulle sovvenzioni: sarà perchè cariche di sovvenzioni che 300 malghe han chiuso e quelle che restano non trovano personale. Sarà per quello che si deve salire a marcar la legna in 3 col capocaccia pagati di tasca. Il report di Trentino Ambiente lo dice chiaro e tondo: 1250 capi abbattuti a fronte del quali son stati spesi 350mila euro: media 280 euro. Un vitello ne costa 700. E poi portarlo a produzione.. Ribadisco: è nazifascista salvare il predatore a spese dei predati. E peggio ancora se si dice “tanto hai i risarcimenti”. Lavarsi una coscienza disequilibrata. Oltre tutto chi non è del posto, non ha la minima conoscenza delle “carte de regola” e norme successive. Complimenti per non permettere reply. Saluti
…non permettiamo repliche?
Ma di che parla?
I suoi commenti li abbiamo pubblicati e, se permette, replichiamo.
Vuol forse dire che “300 malghe han chiuso” per “colpa” dell’Orso?
Vuol forse dire che – in Trentino come altrove – l’agricoltura di montagna non viene sostenuta con contributi pubblici non trascurabili?
Solo il Programma di Sviluppo Rurale (PSR 2023-2027) prevede fondi per “198.960.232 Euro, con un tasso di cofinanziamento statale del 41,51%, europeo a carico del FEASR del 40,70% e provinciale del 17,79%. Gli interventi che si intendono attivare nell’ambito dello sviluppo rurale vanno dalla biodiversità al sostegno alle zone di montagna, dalla competitività delle aziende agricole allo sviluppo delle aree rurali, da investimenti specifici sulla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli alla diversificazione in attività non agricole, dal supporto alle zone di produzione biologica alla gestione di prati e pascoli, fino al sostegno ai giovani agricoltori e alla formazione” (http://www.psr.provincia.tn.it/Sviluppo-Rurale-2014-2020/PAC-2023-2027#:~:text=In%20totale%20la%20dotazione%20finanziaria,provinciale%20del%2017%2C79%25.).
Ma di cosa stiamo parlando?
Che i turisti visitino il Trentino, con un determinante contributo “diffuso” per l’economia locale, fondamentalmente per il richiamo naturalistico, dei parchi naturali, della fauna selvatica è ampiamente risaputo (vds. https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/binary/pat_ufficio_stampa/supplementi_trentino/REPORT_40.1383050052.pdf).
Nessuno vuole “salvare il predatore a spese dei predati”, uno slogan semplicemente assurdo, ma non vogliamo certo che l’Orso o il Lupo siano il capro espiatorio di turno per una politica ambientale e di gestione faunistica a dir poco carente.
Buon fine settimana.
Stefano Deliperi
P.S. giusto per curiosità, andate a vedere come in Abruzzo convivono felicemente con l’Orso, vero e proprio elemento identitario di quelle montagne.
https://www.dire.it/19-04-2023/896898-orsa-jj4-ordine-dei-veterinari-di-trento-eutanasia/
https://www.notizie.it/il-padre-di-andrea-papi-la-vita-di-jj4-non-ce-lo-restituira/
Poche ore fa il Ministro Pichetto Frattin ha detto che abbattere mamma Orsa sarebbe solo una vendetta, riportando le parole del padre del povero figliolo Andrea Papi ; siamo tutti contenti che ci sia arrivato per quanto non col suo cervello ma almeno con quello del povero padre, però poche ore fa aveva detto il contrario!Spero che quando poi dice che la decisione spetta alla provincia di Trento intenda dire al T.A.R. della provincia autonoma di Trento! Chi lo sa, se lo sa?
Ma che MInistro dell’Ambiente abbiamo in Italia?????!!!! Forza e coraggio, salviamo in ogni modo possibile mamma Orsa , i suoi cuccioli e tutti gli Orsi di Trento! Salviamo noi cittadini , con le nostre proteste e firmando petizioni e mail bombing e quant’altro, anche tutti gli abitanti che dovrebbero essere tutelati anch’essi, ovviamente, per una convivenza possibile come accade in altri luoghi! Grazie!
https://it.search.yahoo.com/search?fr=mcafee&type=E210IT0G0&p=il+parere+di+Pichetto+Frattin
da Kodami.it, 19 aprile 2023
Sono in Germania e Giordania i due rifugi che vogliono accogliere l’orsa JJ4.
L’abbattimento di Gaia, l’orsa JJ4, non è necessario. Due rifugi hanno dato disponibilità ad accoglierla: uno in Germania e uno in Giordania. Lo ha fatto sapere oggi la Lav in conferenza stampa: https://www.kodami.it/sono-in-germania-e-giordania-i-due-rifugi-che-vogliono-accogliere-lorsa-jj4/
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L’Ordine dei Veterinari di Trento agli iscritti: «Non praticare eutanasia a JJ4». Ma per il ministro Pichetto Fratin va abbattuta
L’Ordine dei veterinari di Trento, con una nota, ha preso una posizione molto chiara: nessun medico sul territorio dovrà uccidere JJ4. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha invece ribadito la sua posizione a “Mattino 5”: https://www.kodami.it/lordine-dei-veterinari-di-trento-agli-iscritti-non-praticare-eutanasia-a-jj4-ma-per-il-ministro-pichetto-fratin-va-abbattuta/
A.N.S.A., 22 aprile 2023
Il Tar ha sospeso anche l’abbattimento dell’orso MJ5.
Il presidente di Leal Gian Marco Prampolini: “È necessario mettere punti fermi a una follia di sterminio dei plantigradi perseguita dalla giunta Fugatti”: https://www.ansa.it/trentino/notizie/2023/04/22/il-tar-ha-sospeso-anche-labbattimento-dellorso-mj5-_317a71e1-af14-4adf-9b25-e1c094bb0aba.html