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Posts Tagged ‘bombardamenti’

Ieri come oggi la libertà vien dal cielo, con le bombe.


Cagliari, quartiere Villanova (visto dal Bastione di St. Remy) dopo i bombardamenti del febbraio 1943

Cagliari, quartiere Villanova (visto dal Bastione di St. Remy) dopo i bombardamenti del febbraio 1943

Sono passati settantacinque anni, ma non è cambiato nulla. Leggi tutto…

Gas sulla pelle dei bambini.


Pochi giorni dopo il vigliacco e sanguinario attentato alla metropolitana di San Pietroburgo (14 morti e decine di feriti), attribuito al fondamentalismo islamico, ecco un bombardamento con gas tossico, probabilmente il gas nervino sarin, su Idlib, nella Siria settentrionale vicino al confine con la Turchia, sotto il controllo di forze fondamentaliste islamiche. Leggi tutto…

Cagliari, la Festa di S. Efisio.


E’ solo un piccolo omaggio a una delle più sentite e belle feste di popolo e religiose della Sardegna, quella di S. Efisio, a Cagliari.

Ormai sono ben 357 anni, con ogni tempo, anche sotto i bombardamenti aerei, come 70 anni fa.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus Leggi tutto…

Cagliari, 1943. La libertà sulle ali delle bombe.


 

 

Cagliari, durante la seconda guerra mondiale, ha sopportato pesanti bombardamenti a tappeto da parte delle forze aeree anglo-americane con i bombardieri B 17 (le “fortezze volanti”) ed i caccia pesanti Lightening P38 a doppia fusoliera.

Devastanti i bombardamenti del febbraio e del maggio 1943.

A causa dei soli bombardamenti del febbraio 1943 morirono, secondo le cifre ufficiali, 416 cagliaritani, mentre feriti e dispersi furono varie migliaia.   Molti dispersi erano semplicemente polverizzati.   La città venne distrutta all’80%.  Nel maggio 1943 circa 45 mila cagliaritani abbandonarono la città che rimase praticamente deserta.

Nel 1950 venne decorata con medaglia d’oro al valor militare.

Moltissime vittime furono bambini, tipici “obiettivi militari” contro i quali si scagliarono gli attacchi aerei alleati.   Come, purtroppo, è accaduto quasi sempre.

La storia si ripete.

Qui ci sono due storie di bambini, qui anche altre, solo una è a lieto fine, visto che – seppure con molta fatica – ha potuto raccontarla settant’anni dopo.

Eppure la conoscenza di quanto è accaduto non ha impedito che queste cose continuino anche ai nostri giorni. Leggi tutto…