Gas sulla pelle dei bambini.
Pochi giorni dopo il vigliacco e sanguinario attentato alla metropolitana di San Pietroburgo (14 morti e decine di feriti), attribuito al fondamentalismo islamico, ecco un bombardamento con gas tossico, probabilmente il gas nervino sarin, su Idlib, nella Siria settentrionale vicino al confine con la Turchia, sotto il controllo di forze fondamentaliste islamiche.
74 vittime, fra cui 25 bambini e 16 donne, morti fra atroci sofferenze. Decine i feriti, molti gravissimi.
E’ ormai provato l’utilizzo di quelle armi chimiche vietate dalla convenzione internazionale di Parigi del 1993 da varie parti in lotta nella sanguinosa guerra civile in Siria, in corso ormai dal 2011.
Forse 350 mila morti, oltre 4 milioni di profughi all’estero, quasi 8 milioni di siriani sfollati all’interno del massacrato Paese mediorientale, l’imperversare dell’autoproclamato Stato Islamico sono la realtà della Siria.
Corollario è l’ennesima prova della sostanziale irrilevanza dell’O.N.U.
Ancora una volta il prezzo più pesante lo pagano i più piccoli e indifesi.
Ancora una volta e non sarà l’ultima.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
A.N.S.A., 5 aprile 2017
Gas Sarin in Siria: 74 morti. Mosca difende Assad e non accetta risoluzione Onu. Sono 25 i bambini morti martedì e 16 le donne.
Ci sono 25 minori e 16 donne tra i 74 civili morti per soffocamento, documentati con nome e cognome, nell’attacco compiuto martedì con presunte sostanze chimiche nella Siria centro-settentrionale: lo ha detto all’ANSA uno dei medici che hanno accolto i primi feriti nella zona di Idlib subito dopo l’attacco. Interpellato telefonicamente, il dottor Ahmad Dbays ha detto di aver documentato la morte di 74 persone e che il bilancio è destinato a salire – “forse oltre 100 morti” – a causa della gravità delle condizioni di salute di decine di feriti.
“Se le informazioni arrivate sull’attacco in Siria saranno confermate, si tratta del peggiore attacco dal 2013″, ha detto Kim Won-Soo, Alto Rappresentante Onu per il disarmo.
Gli Usa hanno presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza Onu in cui si chiede al governo di Assad di collaborare nell’inchiesta su quanto avvenuto.
Ma il ministero degli Esteri russo ha bollato i resoconti sull’attacco chimico a Idlib, in Siria, come “fake”. “Gli Usa hanno presentato una risoluzione al consiglio di sicurezza dell’Onu basandosi su dei rapporti falsi”, ha detto la portavoce del ministero citata dalle agenzie.
“Non vediamo un particolare bisogno di adottare una risoluzione” dopo l’attacco in Siria, ha detto il vice rappresentante russo all’Onu durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. Mosca “ha condannato l’uso di armi chimiche in ogni circostanza e affermato che gli autori devono essere ritenuti responsabili”, sottolineando però che “la campagna anti-Damasco deve essere cestinata nella discarica della storia”. Inoltre, ha ribadito come “ogni volta che ci sono progressi nei colloqui politici sulla Siria avvengono strani incidenti, come l’attacco di ieri”.
L’attacco chimico in Siria è “orribile, indicibile”, un “terribile affronto all’umanità”, ha detto Donald Trump.
“Quando l’Onu non riesce a portare avanti il suo dovere di agire collettivamente, ci sono momenti in cui gli Stati sono costretti ad agire per conto proprio”: lo ha detto l’ambasciatrice americana Nikki Haley durante il Consiglio di Sicurezza sulla Siria, aggiungendo che se le Nazioni Unite non interverranno “noi potremmo” farlo.
La bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu elaborata da Usa, Francia e Gran Bretagna, di cui l’ANSA ha avuto copia, “condanna” l’attacco chimico di ieri. Secondo il documento, il presidente siriano Bashar al Assad deve “cooperare pienamente con il meccanismo di inchiesta e con Onu e Opac. Deve fornire i dati dei voli militari del giorno dell’attacco, i nomi degli individui al comando di squadre ed elicotteri, e accesso alle basi aeree da cui si crede siano state lanciate le armi chimiche”.
In Siria “sono stati uccisi bambini con armi chimiche. Assassino Assad, come ti libererai di loro? Come pagherai, mentre il mondo resta in silenzio, le Nazioni Unite restano in silenzio?”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. “Da lì abbiamo portato nel nostro Paese quelli che potevamo per cure immediate, ma non è abbastanza. Come padre mi dispiace”, ha aggiunto Erdogan.
E la guerra prosegue: è di 18 civili uccisi, tra cui 5 minori e 9 donne, il bilancio di un attacco aereo governativo, con armi convenzionali, nella regione a est di Damasco. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), precisando che le 18 persone sono state colpite nelle ultime 24 ore a Sabqa, a est di Damasco, in un’area fuori dal controllo governativo. Il bilancio è destinato a salire a causa dell’alto numero di feriti in condizioni molto gravi.
“Le prime analisi indicano che” quello di ieri nella provincia di Idlib, in Siria, “è stato un attacco chimico. Le invieremo all’Organizzazione mondiale della sanità”, ha aggiunto il ministro della Salute turco, Recep Akdag in merito alle ipotesi dell’utilizzo di gas sarin, spiegando che 30 feriti sono ora ricoverati negli ospedali di Gaziantep, nel sud-est della Turchia.
Nuovi raid aerei sono stati compiuti in mattinata nel nord-ovest della Siria, nell’area colpita dal presunto attacco chimico attribuito alle forze governative. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), non si hanno ancora bilanci esatti dei nuovi bombardamenti.
L’UNICEF: ‘L’UMANITA’ E’ MORTA OGGI IN SIRIA
Almeno altri due feriti che erano stati trasportati ieri in Turchia sono invece morti. Subito dopo l’attacco, Ankara aveva inviato in Siria 30 ambulanze, fornendo alle squadre di medici in servizio al valico di frontiera di Cilvegozu un equipaggiamento straordinario per il trattamento di feriti da agenti chimici.
GLI EFFETTI DELLE ARMI CHIMICHE (VIDEO)
“Assistiamo inorriditi agli ultimi eventi in Siria”, “faccio appello – ha detto il Papa circa la strage di Idlib – alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche, a livello locale e internazionale, affinché cessi questa tragedia e si rechi sollievo a quella cara popolazione da troppo tempo stremata dalla guerra”. Ha espresso “ferma deplorazione per l’inaccettabile strage avvenuta ieri nella provincia di Idlib, dove sono state uccise decine di persone inermi, tra cui tanti bambini”.
DORMIVANO TUTTI, POI L’ATTACCO AEREO (LA TESTIMONIANZA VIDEO)
“Non ho visto assolutamente nulla che non suggerisca la responsabilità del regime” per l’attacco con i gas di ieri in Siria. “Tutte le prove che ho visto suggeriscono che è stato il regime di Assad, nella piena consapevolezza di usare armi illegali in un attacco barbaro contro il suo stesso popolo”. Lo dice il ministro degli esteri britannico, Boris Johnson, arrivando alla Conferenza sulla Siria. “Vorrei vedere che i colpevoli paghino un prezzo per questo. E certamente non vedo come un governo di questo genere possa continuare ad avere alcun tipo di legittima amministrazione sul popolo di Siria”. “Se è confermato che è stato un altro attacco chimico del regime di Assad, con o senza la complicità dei russi, mostra che questo è un governo che non ha alcuna compassione per il suo popolo” ha detto ancora Jonson, definendo “appropriata” l’idea di una messa sotto accusa davanti ad una corte internazionale. L’attacco, ha concluso, “conferma che è un regime barbaro che è impossibile continui ad avere autorità sulla Siria dopo il conflitto”.
Il portavoce del ministero, il generale maggiore Igor Konashenkov, ha detto stamattina che le attività militari russe hanno registrato ieri un attacco delle forze aeree siriane su depositi di armi e una fabbrica di munizioni nella periferia orientale della città di Khan Sheikhoun. Konashenkov ha aggiunto che armi chimiche prodotte dalla fabbrica sono state utilizzati in Iraq e lo stesso tipo di armi erano state usate precedentemente dai ribelli ad Aleppo, dove si erano riscontrate sintomatologie simili a quelle osservate nelle immagini arrivate ieri da Khan Sheikhoun.
ATTACCO CHIMICO IN SIRIA, LE FOTO DRAMMATICHE
LA GIORNATA DI MARTEDI’
Bambini e adulti stesi per strada, seminudi, con gli occhi sbarrati nello sforzo sovrumano per continuare a respirare, mentre vengono innaffiati con getti d’acqua. Altri con la schiuma alla bocca, o mentre vengono intubati dai medici. Le immagini che arrivano da Khan Sheikhun sono come quelle della Ghuta orientale, nell’estate del 2013. Un altro attacco chimico in Siria, che ha provocato decine di morti, e che gli attivisti e i governi occidentali imputano al regime di Assad.
A differenza di quello avvenuto alle porte di Damasco, dove 1.400 persone furono uccise dal gas Sarin caricato su missili terra-terra, l’attacco di oggi è “venuto dal cielo”, ha detto l’inviato speciale dell’Onu per la Siria, Staffan de Mistura, invocando “una chiara individuazione della responsabilità”. Ma, come insegna l’esperienza degli ultimi anni, non sarà un’impresa facile, anche se già domani il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà in seduta di emergenza. La Russia ha immediatamente affermato che al momento dell’attacco nessun suo aereo militare era impegnato in raid sulla provincia nord-occidentale di Idlib, dove è situata Khan Sheikhun, controllata da gruppi di insorti e da qaedisti dell’organizzazione Fatah al Sham. Il comando delle forze armate di Damasco, invece, ha atteso diverse ore prima di diffondere un comunicato in cui respinge le accuse e afferma che “i responsabili dell’uso di agenti chimici sono i terroristi e chi li sostiene”. Rimane incerto il numero delle vittime.
Ma il bilancio potrebbe aggravarsi perché ci sono altri 160 intossicati, alcuni dei quali in gravi condizioni. Nessuna notizia precisa nemmeno sul tipo di gas che sarebbe stato usato. Un membro di un centro di informazione dell’opposizione della zona, Mohammed Hassoun, citato dall’agenzia Ap, ha detto di aver sentito da alcuni medici che potrebbero essere stati utilizzati diversi agenti, tra cui il Sarin, già impiegato per l’attacco di quattro anni fa sulla Ghuta orientale. Abu Hamdu, capo del servizio di difesa civile dell’opposizione a Khan Sheikhun, ha detto che ore dopo l’attacco anche un ospedale da campo in cui venivano curate le vittime è stato bombardato, ma non si hanno notizie di morti o feriti. La Russia e la Turchia, gli sponsor del cessate il fuoco in vigore in Siria dal 30 dicembre, si sono immediatamente consultate al massimo livello. I presidenti Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno avuto una conversazione telefonica e, secondo fonti presidenziali di Ankara, “Erdogan ha detto che un tale attacco disumano è inaccettabile”.
Tuttavia, entrambi hanno insistito sulla necessità di preservare la tregua. Durissime, come sempre in queste occasioni, le reazioni dei governi europei e di quello americano. “Ovviamente c’è una primaria responsabilità del regime”, ha sottolineato l’Alta rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha detto che l’Italia sarà in prima linea al Consiglio di sicurezza dell’Onu e alla Conferenza di Bruxelles sulla Siria, anch’essa in programma domani, “nel chiedere con forza che vengano individuati i responsabili”. Contraddittoria la reazione degli Usa. La Casa Bianca non ha dubbi che l’attacco sia stato compiuto dal governo di Bashar al Assad, ha detto il portavoce Sean Spicer, addossando la responsabilità anche all’amministrazione di Barack Obama, che “non fece nulla” contro Damasco per l’uso di armi chimiche in passato. Ma allo stesso tempo lo stesso Spicer ha detto che Washington non è pronta a parlare di un prossimo passo sulla Siria.
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- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
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- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
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- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
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Non ci sono parole. Che sia in eterno maledetto il responsabile di tanto strazio.
Fake o non fake, la guerra e’ sempre una disgrazia per l’umanita’. I media dovrebbero denunciare TUTTE queste azioni : con gas, senza gas, quelle volute e quelle per errore,
chi fomenta, chi vende armi e chi li distribuisce. I morti sono morti, e tutti li abbiamo sulla coscenza.
A.N.S.A., 6 aprile 2017
Gas Sarin in Siria, Mosca difende Assad. Autopsie vittime provano l’uso dei gas.
Ondus, saliti a 86 i morti a Idlib, 30 sono bambini: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2017/04/04/siria-ong-almeno-58-morti-in-raid_6218ac6c-2dee-42eb-9a44-39e379f5f4a5.html
La storia insegna che i depistaggi sono all’ordine del giorno. Soprattutto quando di mezzo ci sono gli USA. La trama assomiglia tanto a quella fantomatica pantomima sulla presenza di armi di distruzione di massa identificate sull’Iraq di Sadam Hussein dalle foto satellitari. Il tutto per giustificare l’invasione dell’Iraq e impadronirsi delle sue risorse. Ancora mi chiedo come possa essere legale una qualsiasi industria che come scopo ha quello di produrre armi. Il tutto è inconcepibile frutto di menti distorte di cui tutti siamo vittime.
lucida follìa.
A.N.S.A., 7 aprile 2017
Siria, Trump sferra l’attacco: lanciati 59 missili da navi Usa su base aerea attacco chimico.
Prima operazione militare contro Assad dell’attuale presidenza americana. “Nessun bambino deve soffrire come quelli”: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2017/04/04/siria-ong-almeno-58-morti-in-raid_6218ac6c-2dee-42eb-9a44-39e379f5f4a5.html
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da Il Corriere della Sera, 7 aprile 2017
Siria, attacco Usa con 59 missili.
Trump: gli altri Paesi si uniscano.
Il presidente Usa: «L’azione ha colpito la base aerea siriana da cui partì l’attacco chimico di martedì». Il governatore di Homs: «Uccisi tre militari e due civili». (Giuseppe Sarcina): http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_07/siria-attacco-usa-60-missili-trump-altri-paesi-si-uniscano-9bfc3c06-1b35-11e7-953e-ab8f663f73c7.shtml
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da La Repubblica, 7 aprile 2017
Usa attaccano la Siria: “59 missili sulla base dei raid chimici”.
Trump: “Assad ha ignorato l’Onu, il mondo si unisca a noi”. (Francesca Caferri, Katia Riccardi): http://www.repubblica.it/esteri/2017/04/07/news/siria_usa_lanciano_attacco_contro_base_aerea_oltre_50_missili-162376837/?ref=RHPPTP-BL-I0-C12-P1-S1.12-T1
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da Il Fatto Quotidiano, 7 aprile 2017
Siria, Usa attaccano base aerea di Damasco con oltre 50 missili. Russia: “È un’aggressione a Stato dell’Onu”: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04/07/siria-usa-attaccano-base-aerea-di-damasco-con-oltre-50-missili-russia-e-unaggressione-a-stato-dellonu/3505228/
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da La Stampa, 7 aprile 2017
Missili Usa sulla Siria, colpita base militare del raid chimico.
Lanciati dalla navi nel Mediterraneo 59 Cruise. La rabbia di Mosca: è un’aggressione: http://www.lastampa.it/2017/04/07/esteri/missili-usa-sulla-siria-colpita-una-base-militare-iMFgAnOLTeFvRi5ezMmjGN/pagina.html
Gli americani hanno cortesemente avvisato i russi, un’ora prima del bombardamento in modo da far evacuare i soldati. Intanto i fabbricanti di armi si fregano le mani e altro, in vista di sempre più lauti profitti.
Non è lucida follia. E’ mostruosa follia e basta.
Gli occidentali con false prove di armi di distruzione di massa hanno invaso l’Iraq provicando fino adciggi centinaia di migliaia di morti , l’ultima la strage di Mosul ( liberata da poco dall’Isis , alleati degli Usa ) scatenata da un bombardamento Usa pochi giorni fa provoca un centinaio di morti ( compresi bambini )e la distruzione di un ospedale civile . Avete sentito dare rilievo alcuno alla notizia ? Ah , ma gli americani sono i buoni , sarà stata “una svista” .
Ora un’altra false flag organizzata dai servizi segreti occidentali con i loro alleati naturali , i terroristi . Ma , non vi preoccupate che c’è l’alto commissario Mogherini che ci assicura che “ovviamente c’è la responsabilità del regime ” ; per chi vuol fare carriera nell’Ue una grande notizia , le cose sembrano semplici : più si è idioti e servili con qualche raccomandazione massonica possibilmente più si ha successo .
Prendiamone atto: il nostro mondo pullula di dementi sanguinari che agognano la morte altrui e propria nel terrore e nell’orrore.
La loro ossessione li rende irrecuperabili al cammino dell’Umanità.
Se solo non fossero così vigliacchi nel nascondersi tra la gente inerme, si potrebbe radunarli e confinarli in luogo incognito per dare a ciascuno di loro soddisfazione al proprio delirante desiderio d’orrenda morte.
Lasciandoli divorare gli uni gli altri, eppure insaziabili, nell’ultima bestemmia alle vite che hanno disprezzato.