Speculazione energetica, quando mancano adeguate risposte da parte della classe politica…
la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.
Oristano, dal 15 luglio 2024 un nutrito presidio al porto cerca di impedire ai T.I.R. con le varie parti componenti le gigantesche “torri” eoliche di sciamare in lungo e in largo per la Sardegna.
I cordoni delle forze dell’ordine fronteggiano i manifestanti, così come il buon senso fronteggia la rabbia e l’esasperazione.
Sembra proprio uno scenario destinato a durare e a peggiorare, se non giungono risposte e interventi concreti.
Almeno fin dal 2021 appariva piuttosto evidente la prevista trasformazione della Sardegna in piattaforma produttiva destinata alla servitù energetica, come esplicitato chiaramente da Terna s.p.a. e avallato dall’allora Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.
Il GrIG lo denunciava già da tempo, pressochè in solitudine.
Il GrIG ha fatto, fa e farà la sua parte, come associazione ecologista, sia in campo legale che in quello informativo, anche a sostegno di cittadini e comitati. Forza e coraggio a tutti noi.
Sono passati gli anni e la situazione dominata dalla speculazione energetica è sotto gli occhi di tutti, visibile da migliaia di chilometri di distanza, non la vede solo chi non la vuol vedere, magari per ragioni inconfessabili.
Oggi come ieri la classe politica isolana sta dimostrando la sua incapacità sia nell’affrontare e nel gestire l’emergenza che nel rappresentare una collettività che ne ha piene le scatole dell’ennesimo sopruso autolesionista.
Un sussulto di dignità, competenza e decenza cercasi.
Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

RAI News, 16 luglio 2024
Eolico, tensione al porto di Oristano: polizia in tenuta anti-sommossa contro il blocco dei Tir.
Al vaglio i filmati e il materiale raccolto. Ci sarebbero delle denunce per resistenza a pubblico ufficiale.
da L’Unione Sarda, 17 luglio 2024
Oristano, blitz delle forze dell’ordine: sgomberato il presidio contro l’eolico, scattano 12 denunce.
Via i gazebo, ma i manifestanti non ci stanno: «Pronti a continuare la nostra protesta pacifica contro l’assalto all’Isola».
Eolico, al porto di Oristano il presidio è a oltranza. Comitati all’attacco: «Dov’è la Regione?».
Gli scontri hanno acceso i riflettori sull’assalto in Sardegna, moratoria sotto tiro.
da L’Unione Sarda, 16 luglio 2024
Oristano, dopo le tensioni il tir con la torre eolica è passato protetto da un cordone antisommossa.

(foto da mailing list ambientalista, S.D., archivio GrIG)




La L. 353/2000 (legge-quadro in materia di incendi boschivi) prevede, all’art. 10, divieti e prescrizioni sulle aree (boschi e pascoli) percorsi dal fuoco, con adempimenti puntuali in carico ai comuni per la realizzazione e l’aggiornamento di un apposito catasto. I progetti per impianti a FER dovrebbero essere subordinati all’assenza di divieti derivanti dall’art. 10 e per questo spesso chiediamo come Amici della Terra onlus, in sede di osservazioni ai progetti, di produrre anche una cartografia delle aree percorse dal fuoco e comunque che tale fattispecie sia specificata nei certificati di destinazione urbanistica. Riscontriamo notevoli difformità e carenze al riguardo, ma ci chiedevamo se i progetti in terra sarda siano rispettosi della normativa suddetta, vista anche la notevole estensione di boschi e pascoli in Sardegna e il diffuso fenomeno degli incendi estivi. Evidenzio infine che l’art. 10 consente in ogni caso la realizzazione di opere pubbliche, ma non certo quelle di pubblica utilità dei signori del vento e del sole. Mi auguro di ricevere un autorevole risposta dal GrIG.Maurizio Conticelli, Consigliere nazionale degli AMICI DELLA TERRA ONLUS
se vi sono interessamenti di terreni percorsi dal fuoco, c’è indicazione e cartografia compresa nello studio di impatto ambientale (S.I.A.).
Buona serata.
Stefano Deliperi
Caro Grig,
forse e’ ormai tardiva la sacrosanta mobilitazione spontanea dell’ancor nobile Popolo Sardo, ma almeno c’e’, e, almeno da quanto appare qui da Roma, la classe politica locale avverte il problema e, sebbene con approcci diversi, sembra finalmente essersi schierata complessivamente contro la megarapina tinta di verde banconota.
Raccapricciante, triste, emetico, invece quello che sta succedendo qui in Continente e in particolare in Tuscia, dove la consueta ignavia per i destini di un Territorio che sembra non appartenere a chi ci vive, e’ facile terreno di coltura per una classe politica che addirittura esalta con la solita stantia retorica dettata dagli influencer della speculazione energetica la colata mortifera di centinaia di ettari di lugubri paramenti funebri furtovoltaici a spengere quelle che erano campagne produttive di grande suggestione e bellezza identitaria e ineludibile quinta meravigliosa di Paesaggi etrusco-medievali famosi nel mondo e, almeno fino ad oggi, fonte di crescente turismo lento e relativi redditi.
Tuscania delle Idee, Tizi: “Scelta scellerata del sindaco Bartolacci di partecipare all’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico a Poggio della Ginestra” – https://www.tusciaup.com/tuscania-delle-idee-tizi-scelta-scellerata-del-sindaco-bartolacci-di-partecipare-allinaugurazione-dellimpianto-fotovoltaico-a-poggio-della-ginestra/304884
Un grande abbraccio e sostegno ai manifestanti sardi.
Gratzias cara amigu sperismo chi su pòpulu sardu cacciat custa merda
quando lo Stato non si trova dalla parte dei suoi Cittadini😪
magari dopo aver ricevuto l’ambasciatore, potrebbe andare, per esempio, al presidio del porto di Oristano e spiegare come funziona ‘sta benedetta “moratoria”…
dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna, 16 luglio 2024
La presidente Todde riceve l’ambasciatore di Danimarca Damsgaard. (https://www.regione.sardegna.it/notizie/la-presidente-todde-riceve-l-ambasciatore-di-danimarca-damsgaard)
Cagliari, 16 luglio 2024 – La presidente della regione Alessandra Todde ha ricevuto oggi a Villa Devoto l’ambasciatore della Danimarca, Anders Carsten Damsgaard.
Nel corso del colloquio sono stati messi in evidenza i positivi rapporti commerciali, culturali e turistici che legano la Sardegna con la Danimarca e sono state esaminate le strategie che si intendono sviluppare volte al rafforzamento delle relazioni.
L’ambasciatore Damsgaard era accompagnato dal Console onorario per la Sardegna, Corrado Fois.
la “moratoria”.
da L’Unione Sarda, 18 luglio 2024
Le pale dal porto di Oristano a Villacidro: nasce un nuovo impianto, nonostante la moratoria.
I due componenti usciti dallo scalo oristanese tra le proteste sono stati scaricati in un’oasi agricola davanti al Monte Linas: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/oristano-provincia/le-pale-dal-porto-di-oristano-a-villacidro-nasce-un-nuovo-impianto-nonostante-la-moratoria-ym0ws01h
c.a. Redazione
— errata
dall’allora Ministro della Transizione Ecologica Antonio Cingolani
— corrige
Roberto
Cordialità
grazie, corretto il refuso.
Buona serata.
Stefano Deliperi
Sicuramente nel silenzio quasi totale compresi quanti pensavano di aver trovato energia pulita a qualsiasi prezzo, questa speculazione ne ha fatta di strada ma cìè qualcosa che stupisce di più. Una intera classe politica sarda non poteva non sapere quanto stava accadendo e, a quanto pare, il silenzio ne testimonia la connivenza.
Inoltre è davvero paradossale che in quel governo famigerato targato Draghi ci fosse, non in ruolo marginale, addirittura vice ministro l’attuale presidente della Regione, Todde che non poteva non sapere e che oggi promuove moratorie di circostanza.
in Sardu si narada, chi fidi. Zega idenne,. Mi sono spiegata
ecco.
da L’Unione Sarda, 20 luglio 2024
Moratoria sull’eolico e “blocco” degli impianti: le due versioni della presidente Todde.
Il video all’indomani dell’approvazione della legge: «Autorizzazioni sospese, nessun avvio di lavori». Poi il comunicato, due giorni fa: «Non possiamo fermare installazioni che hanno il via libera». (Lorenzo Piras) (https://www.unionesarda.it/news-sardegna/moratoria-sulleolico-e-blocco-degli-impianti-le-due-versioni-della-presidente-todde-vchcl73j)
Qualcosa non quadra nella linea della Regione sull’eolico. In un video, diffuso all’indomani dell’approvazione della legge 5, la governatrice Alessandra Todde dichiarava con fermezza che la moratoria avrebbe bloccato tutte le opere a prescindere.
Giovedì, in un comunicato, ha specificato invece che non blocca gli interventi autorizzati e per i quali i lavori sono iniziati precedentemente all’approvazione della norma. In assenza di numeri certi, a giudicare dai movimenti in atto nel porto di Oristano e degli interventi sulle rotatorie di molte strade per favorire il passaggio dei maxi tir, proprio pochi non devono essere.
IL VIDEO
A moratoria appena approvata, Todde ha annunciato il blocco totale. «La domanda che ci viene fatta spesso è: che cosa succede delle autorizzazioni che sono state già date? Queste autorizzazioni sono temporaneamente sospese», risponde in un video. «Non si può dare avvio all’inizio lavori. Questo fino a quando non avremo definito quello che è l’ambito operativo per quanto riguarda le nostre aree idonee. Che cosa succederà dopo? Vedremo se le autorizzazioni di questi impianti ricadono nelle aree che abbiamo definito oppure se sarà necessario fare degli aggiustamenti».
IL COMUNICATO
Nel comunicato diffuso l’altro ieri subito dopo l’incontro con l’Anci, ha rimodulato la prima versione dell’interpretazione della legge, dandone un’altra. In sostanza, Todde sostiene che la norma «pone sul territorio sardo il divieto di realizzare nuovi impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili e si applica pure laddove sono in corso, alla data di entrata in vigore della legge, procedure di autorizzazione di impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili, tanto che, da quando ci siamo insediati, non sono state rilasciate nuove autorizzazioni né a livello regionale né a livello nazionale». Non è tutto: «La nostra legge transitoria di salvaguardia non blocca – e non avrebbe potuto bloccare – le opere già autorizzate e per le quali i lavori sono iniziati precedentemente alla sua approvazione. Quindi, lo ribadisco ancora una volta: la legge 5 è efficace per quanto riguarda il blocco di tutte le iniziative per le quali i lavori non avevano già avuto inizio precedentemente alla sua entrata in vigore». E ancora: «Va chiarito, inoltre, che gli impianti non bloccabili – quelli, cioè per i quali i lavori erano già iniziati prima dell’entrata in vigore della nuova legge – sono solo una minima parte di quelli per i quali è pervenuta una richiesta di autorizzazione. La stragrande maggioranza è stata di fatto bloccata dalla legge 5. Fatti, non parole. Leggi e non supposizioni».
meno male, chissà che accadrebbe se dormisse la notte.
da L’Unione Sarda, 27 luglio 2024
Todde e la speculazione sulle energie rinnovabili: «Non ci dormo la notte»La governatrice: «Mi spaventa l’idea di vedere distese di agrivoltaico ed eolico». E sul decreto Draghi: «Le competenze erano del ministero dell’Ambiente»: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/todde-e-la-speculazione-sulle-energie-rinnovabili-non-ci-dormo-la-notte-qrh2aofx
di grazia, quali sarebbero le aree della Sardegna esenti dal rischio di incendio?
da L’Unione Sarda, 31 luglio 2024
«Stop alle pale eoliche nelle aree a rischio incendio della Sardegna»: la legge in Parlamento.
Proposta di Fenu (M5s): «Le torri ostacolano gli interventi di spegnimento»: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/stop-alle-pale-eoliche-nelle-aree-a-rischio-incendio-della-sardegna-la-legge-in-parlamento-wou7ja73
da L’Unione Sarda, 31 luglio 2024
Torri eoliche, la moratoria finisce in Procura. Via alle firme per la legge di Pratobello.
Un esposto apre il fronte giudiziario, potrebbe portare all’estensione dei divieti sugli impianti anche ai cantieri già avviati: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/torri-eoliche-la-moratoria-finisce-in-procura-oakinpgx
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“Pratobello 24”, i comitati: «Bene la legge, ora tutti a firmare».
A Orgosolo l’assemblea di sindaci e attivisti: «Uno strumento che può darci forza concreta, siamo ottimisti. Così facciamo la storia della Sardegna»: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/pratobello-24-i-comitati-bene-la-legge-ora-tutti-a-firmare-rl2lsqsq