Sempre peggio, una vera e propria discarica abusiva nella foresta del massiccio dei Sette Fratelli.

Si, davvero dobbiamo chiederci quale mente malata possa trasportare per chilometri un vecchio televisore dentro una foresta per buttarlo in un crescente accumulo di rifiuti vari.
Il servizio ritiro rifiuti ingombranti o le varie “isole ecologiche” provvedono in tutti i centri abitati dell’area vasta di Cagliari.
Eppure simili bestie bipedi esistono e lasciano i loro segni dappertutto.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (3 aprile 2022), dopo quella del 30 novembre 2021, una nuova istanza per la bonifica ambientale dell’ampio cumulo di rifiuti di ogni genere presente lungo la strada vicinale di Monte Cresia, nel complesso forestale del Massiccio dei Sette Fratelli, in Comune di Sinnai (CA).
Detriti da edilizia, bottiglie, imballaggi, elettrodomestici campeggiano in mezzo agli alberi.
L’area è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e rientra nel sito di importanza comunitaria/zona speciale di conservazione (SIC/ZSC)“Monte dei Sette Fratelli e Sarrabus”,ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE,e nella zona di protezione speciale (ZPS)“Monte dei Sette Fratelli”, ai sensi della direttiva n. 09/147/CE.
Coinvolti nuovamente il Comune di Sinnai, la Città metropolitana di Cagliari, i Carabinieri del N.O.E., il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Come noto, l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dall’art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni: il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area la rimozione dei rifiuti ed il ripristino ambientale. Trascorso infruttuosamente il termine assegnato, provvede d’ufficio l’amministrazione comunale in danno degli obbligati.
Il Comune di Sinnai – Settore lavori Pubblici e Servizi Tecnologici alla precedente istanza aveva così risposto (nota prot. n. 32085 del 30 dicembre 2021)
“Il Comune di Sinnai ha sempre provveduto alla pronta rimozione dei rifiuti abbandonati presso la località Monte Cresia, in particolare nell’ultimo periodo, come di seguito specificato:
– In data 29.07.2021 si richiedeva all’appaltatore del servizio di igiene urbana, Campidano Ambiente S.r.l., la rimozione dei rifiuti presenti presso la località Monte Cresia;
– La società Campidano Ambiente S.r.l. provvedeva alla rimozione dei rifiuti presenti, trasmettendo riscontro al Comune di Sinnai;
– 14.10.2021 si richiedeva all’appaltatore del servizio di igiene urbana, Campidano Ambiente S.r.l., la rimozione dei rifiuti presenti presso la località Monte Cresia;
– La società Campidano Ambiente S.r.l. provvedeva alla rimozione dei rifiuti presenti, trasmettendo riscontro al Comune di Sinnai;
In data 22.11.2021, a seguito di ulteriore segnalazione di presenza di rifiuti nella stessa località, si richiedeva all’appaltatore del servizio di igiene urbana, Campidano Ambiente S.r.l., la rimozione dei rifiuti presenti presso la località Monte Cresia;
– La società Campidano Ambiente S.r.l. provvedeva alla rimozione dei rifiuti presenti, trasmettendo riscontro al Comune di Sinnai;
– Considerato il reiterarsi degli eventi la Polizia Municipale, in collaborazione con gli enti preposti, ha attivato le opportune indagini che sono a tutt’oggi in corso, pertanto coperte da segreto”.
Dopo quattro mesi dall’ultima bonifica effettuata, la situazione è, se possibile, peggiore. La maleducazione delle bestie bipedi è certamente notevole, ma possono e devono essere adottate le opportune contromisure: una più assidua vigilanza e, soprattutto, il ricorso a strumenti di videosorveglianza che permettano una buona volta di individuare i cafoni.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv

(foto S.D., archivio GrIG)
Stessa situazione si verifica in località “S’Incantu” – San Gregorio, sempre in comune di Sinnai, sempre presso un area adibita dal comune al ritiro rifiuti. Almeno in quest’ultimo caso è facile rilevare la coesistenza tra scarso senso civico dei “cittadini” e largamente deficitario servizio di gestione del deposito da parte del comune.
Non per giustificare o per sminuire ma purtroppo a Sinnai siamo in una fase di transizione dal vecchio al nuovo gestore della raccolta, il vecchio appalto era fatto male con vere e proprie carenze contrattuali, ora siamo in un limbo in cui l’isola ecologica o (centro di raccolta o eco-centro che dir si voglia) di Sinnai E’ CHIUSO (!!!) se ne sta progettando un altro in un altro sito, si avete capito bene il precedente appalto era cosi incasinato che ora che è finito (finito con febbraio ma andava avanti a deroghe gia da mesi e mesi) il sito dell’eco-centro verrà smantellato perchè non era del comune
Siamo dunque SENZA ecocentro e potete immaginare da soli cosa starà succedendo in giro nelle campagne o sui monti (ricordo che Sinnai è il comune con il territorio piu esteso della Sardegna), esisterebbe il ritiro a domicilio ma tant’è, certe persone sono troppo impedite per usarlo (e comunque tanto per la cronaca anche il ritiro a domicilio ha avuto una interruzzione tecnica di qualche settimana)
SEMPRE ribadendo che poi la maggior parte di chi fa queste discariche (quindi escludendo certi soggetti ignoranti, menefreghisti stronzi o cafoni) è gente che evade la TARI e ha paura che andando all’eco-centro li sgamino!
Sinnai è un caso grave, ma tutti gli altri Comuni non sono del tutto esenti da questi fatti. Giulio ha messo il dito sulla piaga. Dovrebbe esserci un contratto Regionale Standard ,curato nei particolari, da imporre alle ditte appaltatrici .Le quali ,molto spesso, trovano complicità alle loro infrazioni contrattuali proprio dentro alle amministrazioni.
già, e volete sapere il colmo? la societa in questione, quella precedente a cui era stato dato l’appalto fatto coi piedi da amministrazioni politiche non adeguate era partecipata proprio dal comune, non so in che quota ma era a partecipazione pubblica, un pasticcio (campidano ambiente)
Strano intravedere cassonetti non stracolmi , mentre i rifiuti sono per terra !!
Gli appaltatori che non garantiscono gli interventi di raccolta , dovrebbero essere sanzionati, mentre i comuni dovrebbero per legge avere gli ecocentri.
io sono passato proprio li domenica l’altra, i cassonetti erano pieni e in + la roba grossa per terra, mi sa che i cassonetti li hanno vuotati e il resto semplicemente non si mettono a raccoglierlo a mano
È un problema che riguarda tutti i luoghi in aperta campagna, attraversati da strade, in Sardegna come nel continente. Poco importa che si tratti di zone vicine a centri abitati o luoghi distanti e di grande interesse naturalistico e paesaggistico.
In Sardegna questo fenomeno stupisce di più considerando la minore antropizzazione. Se vi capita di percorrere la strada che faccio io per andare a a Cagliari, quella che attraversa i monti passando accanto al castello di Acquafredda, avrete modo di inorridire.
Purtroppo a fronte di una maggior consapevolezza ambientale di molti, corrisponde un arretramento di civiltà di tanti, troppi. Sono avvilito.
vero e purtroppo la cosa triste sai cos’è? che questo andazzo è in pratica l’effetto collaterale dell’abbandono del vecchi cassonetti di una volta, dove si buttava tutto, prima lo ricorderete, io lo ricordo, si poteva tranquillamente trovare un vecchio divano o televisore abbandonato accanto al cassonetto, ora non è piu possibile e si è tornati alle piccole discariche fuori dal paese
e diro di piu, io conosco bene la realta della lombardia, fino a pochi anni fa si beavano di sembrare sempre piu la svizzera, ma poi hanno dovuto anche loro arrivare al porta a porta (in ritardo!) e magicamente… anche le strade della lombardia ora pullulano di sacchetti oltre il guard-rail, ma questo non per dire mal-comune-mezzo-gaudio, ma per dire che le soluzioni ci sarebbero ma non c’è la volonta politica
da Casteddu online, 6 aprile 2022
Una discarica abusiva nella foresta del massiccio dei Sette Fratelli.
Una vera e propria discarica abusiva nella foresta del massiccio dei Sette Fratelli. La denuncia è della nota associazione ambientalista Grig che ora chiede l’installazione di telecamere di videosorveglianza.: https://www.castedduonline.it/una-discarica-abusiva-nella-foresta-del-massiccio-dei-sette-fratelli/?cn-reloaded=1
ancora.
A.N.S.A., 15 giugno 2022
Una discarica nel verde di Monte Cresia, protesta abitanti.
Appello al Comune di Sinnai, “situazione insopportabile”: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2022/06/15/una-discarica-nel-verde-di-monte-cresia-protesta-abitanti_ebe02d30-da32-48be-92b2-ac191e01b67f.html