Menti inquinate, piccoli e grandi scempi sulle spiagge sarde.

anche su Il Manifesto Sardo (“Menti inquinate, piccoli e grandi scempi sulle spiagge sarde“) , n. 289, 1 agosto 2019

Ogni giorno di quest’estate torrida regala qualche perla della folle e autolesionista cattiva gestione delle nostre spiagge.
Cafonaggine, piccoli e grandi scempi, ottuse prepotenze, rifiuto della realtà e quant’altro superi l’immaginazione.
A Chia (Domus de Maria) si ritrovano incastrati fra battigia marina e dune chioschi e servizi balneari, sulle tutelatissime dune bivaccano indisturbati simpatici buontemponi, i paletti della recinzione per la difesa delle dune, dove sono rimasti, vengono utilizzati per ancorare alla sabbia gli ombrelloni.

A Punta Molentis (Villasimius) il mare si riprende il suo spazio e, fra pontili abusivi e formicai di bagnanti fin sulle tutelatissime dune, viene recintato da paletti di una concessione demaniale.
A Tuerredda (Teulada) va in onda per tutte l’estate la solita trita commedia della spiaggia senza nemmeno un centimetro quadrato di sabbia libera da concessioni, ombrelloni, lettini, bagnanti, suk di ambulanti, olezzo gastronomico, automobili per la lucrosa felicità di pochi.

A Geremeas (Quartu S. Elena) picchetti e recinzioni chiudono una parte di spiaggia per ignoti motivi.
A Punta Negra (Stintino) sentieri e accessi al mare vengono chiusi o resi difficoltosi.

A Costa Rey (Muravera) i rari accessi al mare fruibili da disabili vengono chiusi irrimediabilmente.
A S. Margherita (Pula) lettini e ombrelloni delle concessioni demaniali giungono serenamente alla battigia.

Su internet prospera la vendita a vil prezzo di confezioni di sabbia e conchiglie provenienti da tante, troppe spiagge sarde
I controlli, quando ci sono, sono palesemente insufficienti, gli interventi, quando ci sono, spesso sono solo in esito a esposti, istanze, denunce.

E i turisti? Spesso rimangono sconcertati, a dir poco: “Sono stata una settimana fa’ e le condizioni della spiaggia di dune di Campana mi hanno lasciata a bocca aperta, non avevo mai visto così tanti stabilimenti!” (Giulia Allasio).

E i sardi? Così Carlo Angius: “Questi scempi sono una realtà sotto gli occhi di tutti. Il problema è cosa fare per tutelare questi paradisi, visto che: sensibilità ambientale, intelligenza e lungimiranza, non sono virtù di cui i nostri cari amministratori sono particolarmente dotati?” Risponde Maria Giovanna Pani: “Purtroppo gli amministratori esprimono gran parte dei sardi, ergo le virtù che lei cita sono carenti, purtroppo troppo spesso, proprio tra chi pensa che per essere un vero sardo basti parlare ‘in limba’, indossare il costume tradizionale per intonare canti e esibirsi in ‘su ballu’, si dimentica che la parte essenziale della nostra terra, della nostra cultura, e la culla di ogni nostra tradizione, è l’ambiente unico di questa meravigliosa isola che è la Sardegna”.
Al di là di buon senso, norme, controlli, gambe su cui camminano norme e vigilanza, il vero problema, a monte, è il pesante inquinamento mentale che alberga in troppi amministratori e funzionari pubblici, imprenditori, semplici cittadini, locali e istranzos.
Un inquinamento mentale determinato da avidità, opportunismo, lassismo, menefreghismo, piccoli vantaggi, disinteresse per il futuro dei propri figli.
Fin quando non saranno fatti fuori l’ultimo riccio di mare, l’ultima stella marina.
Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
E chi deve controllare? Muto.
Cari amici vorrei segnalare che il problema di fondo a Chia è l’assoluta trascuratezza della protezione delle dune da parte del Comune. Fino a tre anni fa vi erano le protezioni e i cartelli che “vietavano” il passaggio sulle dune. Ne conseguiva che persone come me potevano chiedere ai trasgressori di rispettare le indicazioni (con qualche rischio di alzare la voce). Da un paio d’anni (e quest’anno la situazione è ulteriormente peggiorata) è difficile chiedere di rispettare “la mancanza di indicazioni”. Grazie per il vostro lavoro un caro saluto Dante
Il giorno ven 2 ago 2019 alle ore 01:06 Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
grazie Dante per l’impegno e la testimonianza 😊
per capirci, questa è una delle tante segnalazioni che ci giungono ogni giorno:
“Buon giorno, ho segnalato telefonicamente alla polizia municipale di Domus de Maria che le dune a ridosso della spiaggia di Su Giudeo vengono “utilizzate” dai venditori ambulanti come deposito della loro merce, quindi le dune sono giornalmente calpestate, nonostante il divieto ; mi hanno risposto che, essendo sotto organico, non possono fare controlli. Potete intervenire o far intervenire chi di competenza? Grazie!
Cordialmente, F.B.”
Buongiorno,
Proprio due giorni fa mi trovavo sulla spiaggia di Porto Pino (comune di Sant’Anna Arresi) e fino alle 10.00 circa è stato un continuo andirivieni di una piccola ruspa che ammassava la posidonia sul bagnasciuga per poi trasportarla a margine della spiaggia dove nel tempo si è formata una bella collinetta. Dalle tracce lasciate dai cingoli si capiva che aveva ripulito tutti gli stabilimenti balneari di quel tratto di spiaggia.
Tutto questo il 30 luglio, facendo lo slalom tra i bagnanti. Ma fastidio a parte, mi chiedo quanto sia corretto iniziare già da giugno a percorrere con mezzi pesanti avanti e indietro un’intera spiaggia che, naturalmente da sempre il mare copre di alghe. Trent’anni fa era il mare a “sporcare” e ripulire, a seconda delle stagioni e delle correnti. Oltretutto questo fenomeno riguarda una piccola porzione di costa, il resto della spiaggia fino alle dune non è interessato da questo fenomeno. È proprio necessario tutto questo circo solo per consentire a tre o quattro stabilimenti di sfruttare proprio quel pezzo di spiaggia ?
Ma forse sono io a non rendermi conto della realtà.
Saluti a tutti voi e grazie per il vostro straordinario impegno. Stefano Martini.
…cosa aggiungere a quanto è sotto gli occhi di tutti? …che sono un mancato custode della mia terra visto che mi sono fatto barracello per avere almeno il diritto di fare rispettare le regole… le regole?
Sono di San Vero Milis… e con questo ho detto tutto!!!
Paolo
NON sto auspicando una terza guerra mondiale.
Dichiarato questo, dico che siamo TROPPI. Non è solo questione di maleducazione, anche 30/40 anni fa c’erano in giro molti maleducati, potrei raccontarvi decine di episodi, io stessa (ignorantemente ignara) buttavo le cicche in spiaggia e raccoglievo sassi e conchiglie, ma ora siamoTROPPI.
Mentre i molti inneggiano alla vocazione “turistica” della Sardegna, solo pochi illuminati pensano che TROPPI turisti decreteranno la fine di un Paradiso Terrestre che già è enormemente cambiato sotto i nostri occhi, decisamente in peggio, purtroppo.
Recentemente un giornale americano scriveva:
“While tourism creates jobs and wealth, there is growing awareness of its negative impacts, from environmental damage to the destruction of neighbourhoods as residents are priced out.”
Growing awareness?? Io credo che sia già quasi TROPPO tardi, Venezia Docet.
E non potrà essere il GRIG a combattere da solo contro TROPPI – TROPPI amministratori e cittadini ignoranti.
p.s. Grazie a Paolo, i Barracelli sono una istituzione importantissima. Buon lavoro.
Avevo deciso di prendermi un giorno di vacanza dal sito; ma ora non posso fare a meno di scrivere qualcosa, dopo aver letto i commenti.
Va bene testimoniare la propria disponibilità a salvaguardare il proprio territorio ( Paolo), va bene denunciare o difendere i diritti ambientali e del territorio che sono di tutti come hanno fatto S. Martini e Dante, ma forse su quei territori di sud-ovest ci sono, oggi, troppe aspettative da parte di ospiti non sardi e da parte di cittadini sardi, perché tutta quella particolare sezione dell’ Isola è stata “trascurata” e considerata obsoleta a vantaggio della costa di sud-est; per troppo tempo; voi direte è…il “Forte”? Eh…il Forte è un’altra cosa!
Ricordo anche Santa Margherita in auge, ma in auge…
Si pensi a Villasimius, con l’istituzione dell’Area Marina Protetta e con lo sviluppo edilizio, mi chiedo…necessario? No, rispondo, non necessario perché c’è tanto invenduto ed è anche esagerato a danno del suolo pubblico; ma non solo, si pensi a Costa Rey…e non aggiungo altro. Dico questo perché sono testimone de visu della bellezza di quella vasta zona, isola amministrativa del comune di Muravera, oggi come allora, e del silenzio… e della verginità del luogo e della vegetazione spontanea.
Ragazzina ero solita andare al mare a Capoferrato che era un incanto, dove c’era anche il piccolo villaggio, allora ETFAS, amministrato da Muravera che aveva anche come isola amministrativa praticamente quasi tutto il territorio, compresa la Colonia Penale, dell’autonomo oggi, comune di Castiadas, istituito come tale dal 1986. Escluse le borgate Camisa e L’annunziata, amministrate da Villaputzu ed esclusa una parte del territorio confinante con queste ultime borgate citate, amministrata da San Vito.
Un bel minestrone amministrativo come si può ben notare, risolto successivamente dalla decisione di stabilire limiti e confini, intanto del nuovo comune che stava per nascere, e poi i confini degli altri comuni-madre, presenti nel territorio di Castiadas, con isole amministrate.
Ho perso il filo ma…quel che volevo dire è che tutta la costa di Sud-ovest è stata, a mio modestissimo avviso, “trascurata” per tanto tempo e gli amministratori ( comunali, regionali), ma su questo sarei prudente e cauta, e mi scuso per quel che sto scrivendo, hanno fatto ciò che hanno ritenuto opportuno?…o no? Oppure hanno fatto…?
Dai risultati …che sono sotto gli occhi di tutti…parrebbe…
E come sostiene Occhio nudo: “E chi deve controllare? Muto.”
Io non ho fumato nella mia vita ( meno male aggiungo) ma ho sempre portato con me al mare piccole buste per raccogliere le cicche lasciate da altri ma non solo, anche plastica e tappi e quanto altro. A differenza di Mara, sono convinta che persone come i cari Dottori possano fare TANTISSIMO eccome, così come possono fare altrettanto cittadini sensibili come quelli che hanno testé lasciato commenti, con la loro forza e con la loro tenacia; e perché no, con le loro denunce; ma anche una come me…e come te Mara. Non solo loro.
Quanto agli amministratori “ignoranti ” (citazione) basterebbe una matita copiativa per sbaragliarli, se fosse usata iin modo corretto e ragionevole.
Sbaragliarli…sa di contesa e di battaglia…Io mi riferisco, evidentemente, ad un modo non cruento e democratico: “basta ch’ s’indi andinti, currendi… ( E’ sufficiente che se ne vadano…di corsa…)
Cordialità a tutti.
Con sorrisi, se è possibile, dopo tutte le schifezze ( e i drammi) che stanno accadendo nell’Isola con gli incendi.
“niente multe”? Abbastanza ridicolo.
A.N.S.A., 7 agosto 2019
Record di furti di sabbia a Villasimius.
Direttore Area Marina protetta,”molti controlli ma senza multe”: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/08/07/record-di-furti-di-sabbia-a-villasimius_dd050815-e460-494f-9e36-dd75da225737.html
Mettiamoci l’anima in pace: certe nostre spiagge (quasi tutte) sono dei siti di produzione economica e con le migliaia di nostri giovani che emigrano per mancanza di lavoro non possiamo fare altrimenti. Quindi tuteliamo alcuni tratti (es. vicino alle foci e zone di pregio e di riproduzione) e per gli altri facciamo in modo che questi siti di produzione economica continuino a poterlo fare per lungo tempo (con divieti). Personalmente non mi metterei mai a raccogliere cicche e porcherie varie, lasciate da altri in tali spiagge, che ci pensino gli interessati (concessionari, chioscai, albergatori, ecc.); cosa che faccio regolarmente nei trekking nei boschi.
Gentile Muvroni, NON ci mettiamo l’anima in pace proprio per niente!
Il fatto che alcuni siti di rara e di straordinaria bellezza siano anche fautori di… incentivazione produttiva e di ricchezza economica, non significa che si debba consentire, (mi riferisco a chi gestisce negli stessi, attività e quanto altro), ai gestori di attività e di accoglienza turistica di disattendere leggi, norme e comunque vincoli e divieti che vanno rispettati; non solo dai gestori di attività produttive ma da TUTTI.
Che i nostri giovani siano costretti ad emigrare, ancorché professionalizzati, non deve assolutamente farci accettare, come Lei sostiene (…)” Quindi tuteliamo alcuni tratti (es. vicino alle foci e zone di pregio e di riproduzione) e per gli altri facciamo in modo che questi siti di produzione economica continuino a poterlo fare per lungo tempo (con divieti)”, comportamenti insopportabili o irriguardosi atteggiamenti.
Con la scusa che bisogna rimediare la pagnotta…
Nossignore: i nostri giovani che scelgono di partire, sono motivati anche e non solo dalla voglia legittima di conoscere come funziona il mondo fuori dall’Isola e fanno benissimo, a mio modesto avviso: Quando rientreranno con un buon bagaglio di conoscenze, DEVONO trovare i loro territori e la loro ISOLA soprattutto, sana e non deteriorata e non ammalati per incuria o solo perché nelle loro comunità chi ha gestito il territorio , lo ha fatto male con la scusa che…e tutto il resto.
Lei continui ad occuparsi del bosco e a tenerlo pulito come già fa; lasci ad altri la cura, la tutela della costa e della sua bellezza, nonché ai meno schizzinosi come me, del resto, anche la raccolta di cicche schifose e di cartacce che poi finiscono nella raccolta differenziata, mica nella mia tavola!
Cordialmente
a Stintino, alla Pelosa.
da La Nuova Sardegna, 9 agosto 2019
Lettini e ombrelloni abusivi alla Pelosa, gestore denunciato.
Blitz della Guardia Costiera dopo le segnalazioni dei bagnanti: http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2019/08/09/news/lettini-e-ombrelloni-abusivi-alla-pelosa-gestore-denunciato-1.17864722
da La Nuova Sardegna, 10 agosto 2019
Derubata e vandalizzata: la Sardegna dei turisti predoni.
Furti di sabbia, abusi sul delicato ecosistema, concessioni selvagge: l’estate nera dell’isola. (Luca Rojch): http://www.lanuovasardegna.it/regione/2019/08/10/news/derubata-e-vandalizzata-la-sardegna-dei-turisti-predoni-1.17865070
a Porto Pino.
da L’Unione Sarda, 13 agosto 2019
PORTO PINO. Sant’Anna Arresi, sotto sequestro 3 stabilimenti balneari: “Abusivi”.
Occupavano, senza alcuna autorizzazione, aree destinate al pubblico demanio: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/sulcis-iglesiente/2019/08/12/sant-anna-arresi-sotto-sequestro-3-stabilimenti-balneari-abusivi-136-915928.html
a Porto Ferro.
da L’Unione Sarda, 12 agosto 2019
SASSARI. Parcheggia sulla spiaggia di Porto Ferro: multa salata al turista.
La violazione gli costerà fino a 600 euro: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/sassari-provincia/2019/08/12/parcheggia-sulla-spiaggia-di-porto-ferro-multa-salata-al-turista-136-916041.html
___________
da La Nuova Sardegna, 7 luglio 2019
Sassari, pioggia di sanzioni per tende e camper abusivi.
Operazione di polizia locale e barracelli in un’area non adibita a campeggio. Multe per sosta selvaggia anche a Porto Ferro. (Luca Fiori): http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2019/07/07/news/tende-e-camper-abusivi-scattano-le-prime-sanzioni-1.17848824
a Monte Turno.
da la Nuova Sardegna, 24 agosto 2019
Buste dei rifiuti appese sugli alberi nella spiaggia di Monte Turno.
Castiadas, la denuncia di una lettrice: «In mezzo ai cespugli decine di fazzoletti. Trattano la spiaggia come una pattumiera»: http://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2019/08/24/news/buste-dei-rifiuti-appese-sugli-alberi-nella-spiaggia-di-monte-turno-1.17871255?ref=hfnscaec-3
da Sardinia Post, 25 agosto 2019
In spiaggia i guardiani della sabbia: cittadini contro turisti cafoni a Cabras: https://www.sardiniapost.it/cronaca/in-spiaggia-i-guardiani-della-sabbia-cittadini-contro-turisti-cafoni-a-cabras/
Sempre più vicini a Orwell. Che immenso sconforto!
ma ‘sta gente dove crede di essere?
da L’Unione Sarda, 28 agosto 2019
Il caso. Letto a bordo strada a Cala Gonone: coppia di turisti multata.
L’ennesimo episodio di mancanza di rispetto che ha suscitato profondo sdegno e disapprovazione: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/nuoro-provincia/2019/08/28/letto-a-bordo-strada-a-cala-gonone-coppia-di-turisti-multata-136-921427.html
_______________
da Sardinia Post, 28 agosto 2019
Dorgali, letto nella piazzola con vista: multati due campeggiatori abusivi: https://www.sardiniapost.it/estate/un-letto-nella-piazzola-con-vista-multati-due-campeggiatori-abusivi/
Non per andare controcorrente, ma a me questi due stanno simpatici. Avrebbero poturo imboscare il lettone per non farsi vedere e hanno preferito il luogo “panoramico”, direi romanticamente. Non hanno rovinato nulla, forse piegato solo un po’ delle erbacce a bordo strada. La multa mi pare eccessiva, bastava farli sgombrare e spiegar loro che….. (ma cosa? Ho dormito in spiaggia, nei boschi, ovunque mi portasse la voglia di esplorare e non mi sento in colpa. Son stati sempre atti d’amore per questa meravigliosa terra)
Leggendo la notizia, anch’io ho avuto qualche perplessità, francamente; l’ambiente va rispettato SEMPRE e comunque, non solo quando ci fa comodo, ma quei due che io chiamo: “amanti della bellezza”, hanno semplicemente gonfiato il materassino a due piazze ( macché letto e letto…) e ricoperto con delle lenzuola per non venire a contatto con la plastica…( chiamali sprovveduti…).
Io credo che avessero intenzione o voglio sperarlo, il mattino successivo, di allontanarsi. Del resto, vogliamo concederglielo…ma solo per oggi …ahahahah…dove avrebbero potuto assistere ancora, nella loro vita, ad un simile spettacolo?
Credo che gli amministratori volessero dire ai due: “Guardate che abbiamo bellissimi campeggi per dormire e per soggiornare”!
A proposito di Dorgali e di Gonone, un abbraccio ai gent.mi Sigg. MULA dell’Hotel Ispinogoli, una volta proprietari, non so ora, che tante volte, in modo professionale e cortese mi hanno ospitata.
Le grotte…ah le grotte di Ispinigoli, quanta bellezza!
🙂
a Stintino.
da La Nuova Sardegna, 17 febbraio 2020
Stintino, Pelosa: numero chiuso e ticket per salvare la spiaggia gioiello.
Dal primo giugno al 30 settembre. Il sindaco Diana fissa le nuove regole: massimo 1500 accessi al giorno. E si pagherà un rimborso spese di 3 euro e 50: https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2020/02/17/news/stintino-pelosa-numero-chiuso-e-ticket-per-salvare-la-spiaggia-gioiello-1.38480652
_________________
da L’Unione Sarda, 17 febbraio 2020
STINTINO. Nuove regole alla Pelosa: “Biglietto d’ingresso da 3,50 euro e massimo 1500 accessi al giorno”. In consiglio primo ok al giro di vite. Ingresso a pagamento già da questa estate: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/sassari-provincia/2020/02/17/nuove-regole-alla-pelosa-biglietto-d-ingresso-da-3-50-euro-e-mass-136-988172.html
Stintino: mi sembra ragionevole e giusta l’iniziativa legislativa dell’Amministrazione di CONTENERE l’orda ( scusatemi per il termine, ma di questo si tratta) dei visitatori.
Millecinquecento (1500) è un numero che, giusto per comprenderci, può essere accostato a quello della popolazione di molti paesi dell’Isola ( senz’e fai nominisi).
Insomma vi immaginate una comunità, al di là degli aspetti meramente “affaristici ed economici” legati alla presenza di turisti e di visitatori che comprano e che pagano, dicevo una comunità, invasa da tutta questa massa di gente?
Io non faccio fatica, devo dire, perché d’estate, quando raramente vado al mare, e vedo la mia amata spiaggia ( oddio mia proprio non direi) presa d’assalto…beh, un po’ soffro.
Sono malata d’amore per il mio territorio, che volete farci. Sono gelosa della sua bellezza.
Oh, a parte questo, benvenuti!
a Stintino.
A.N.S.A., 14 marzo 2020
Pelosa,via libera a restrizioni ambiente.
Comune Stintino, gara d’appalto per concessione dei servizi: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/03/14/pelosavia-libera-a-restrizioni-ambiente_97509737-1fd8-4e44-aff3-bad1dd1edb1d.html