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Posts Tagged ‘tutela animali’

Cecil, il leone ucciso dalla stupidità umana.


Chissà cosa si prova ad uccidere, con l’inganno e con straordinaria vigliaccheria, un animale forte e potente come il Re della foresta?

Chissà cosa spinge un uomo ad esporre la testa del leone sconfitto nel proprio salotto? Forse la necessità di dimostrarsi virile agli occhi degli amici?

Forse la voglia di svegliarsi ogni giorno ed ammirare il simbolo del proprio coraggio? Forse, semplicemente, solo la stupidità. Leggi tutto…

Vietata la cattura di richiami vivi!


Merlo (Turdus merula)

Merlo (Turdus merula)

Finalmente, l’Italia si adegua alla norma europea, e al buonsenso, vietando, con l’approvazione della “legge europea 2014”, la cattura di richiami vivi da utilizzare per la caccia.

L’utilizzo degli uccelli come richiami vivi è una delle pratiche più odiose utilizzate per l’attività venatoria. Catturati in roccoli, soprattutto nell’Italia settentrionale, o spesso anche con reti, gli uccelli talvolta vengono accecati e mutilati.  Rinchiusi in gabbiette di ridottissime dimensioni, vengono utilizzati come richiami durante la caccia all’avifauna in Lombardia, Veneto,Toscana ed Emilia-Romagna, grazie a normative regionali in deroga al divieto di uccellagione previsto dall’art. 3 della legge n. 157/1992 e s.m.i., con sanzioni penali ai sensi dell’art. 30 della medesima legge, ma con la possibilità di eccezioni contemplata nel successivo art. 4 per ragioni scientifiche o, sostanzialmente, venatorie (comma 4°). Leggi tutto…

Buon compleanno alla fatina degli animali!


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Tanti auguri a una donna bella fuori e, se possibile, ancor più bella dentro: Brigitte Bardot, attrice, cantante, ballerina e, sopratutto, amica degli animali. Una donna che ha dedicato e ancora oggi dedica la propria vita, con la sua fondazione, a difendere, accogliere, curare, animali indifesi o in pericolo. Leggi tutto…

Un pappagallo ha bisogno di spazio, anche quando è in vendita.


Quartu S. Elena, Pappagallo in vendita

Quartu S. Elena, Pappagallo in vendita

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (30 luglio 2014) una segnalazione alla Polizia municipale relativamente alla detenzione, presso un negozio di animali nel comune di Quartu Sant’Elena, di un Pappagallo, all’interno di una gabbia di dimensioni piuttosto ridotte o, comunque, non sufficienti a consentire un adeguato movimento all’animale, come invece previsto dalla legge e come vorrebbe il buonsenso.

Ricordiamo che la legge regionale n. 21/1994 prevede che chiunque possieda o detenga animali, a qualunque titolo, è obbligato a provvedere ad un trattamento adeguato alla specie, al mantenimento ed alla nutrizione degli stessi e deve garantire agli animali uno spazio sufficiente, oltre a condizioni igieniche e ambientali tali da non recare nocumento alla loro salute. Leggi tutto…

Il trasporto di animali in condizioni disumane configura il reato di maltrattamento.


 

Segnaliamo la recente e importante pronuncia della Corte di Cassazione in materia di tutela degli animali.

La sentenza Cass. Pen., Sez. III, 3 luglio 2014, n. 28578 prende spunto da un episodio, purtroppo, molto frequente, ossia il trasporto di animali in condizioni di disagio e sofferenza che, spesso, determina la morte degli animali trasportati. Nel caso concreto, durante un controllo lungo la Autostrada A1, la Polizia Stradale rinveniva all’interno di un furgone, 582 animali “in condizioni tali che non erano adeguatamente salvaguardate le esigenze di salute delle citate bestie”. Leggi tutto…

Da Rimini, buone notizie per i caprioli.


capriolo_01Negli ultimi anni, nel riminese si sono verificati circa 140 incidenti d’auto, legati all’attraversamento della strada provinciale da parte dei caprioli, nel tratto che costeggia il fiume Senatello, dove gli animali hanno l’abitudine di abbeverarsi. Come si può immaginare, con conseguenze talvolta tragiche. Leggi tutto…

L’Italia va davanti alla Corte di Giustizia UE per le gabbie delle galline ovaiole.


galline in fuga

L’Italia andrà davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver attuato correttamente la direttiva 1999/74/CE che stabilisce le norme minime per la protezione delle galline ovaiole.  La direttiva partiva dal parere espresso dal Comitato scientifico veterinario, in base al quale “le condizioni di benessere sia delle galline allevate in batteria con gli attuali metodi che di quelle allevate con altri sistemi sono insufficienti e che taluni bisogni delle galline non possono essere soddisfatti; occorrerebbe pertanto instaurare (…) le norme più rigorose possibili per migliorare tali condizioniLeggi tutto…