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Roma, anche all’EUR, in Viale Europa, arrivano i tagli dei grandi alberi con la nidificazione in corso!


Roma, EUR, Viale Europa, presenza nidificazione in alberi in procinto di potatura o taglio (maggio 2025)

Prosegue la schizofrenica politica di gestione del verde pubblico dell’Amministrazione comunale Gualtieri di Roma Capitale.

Nonostante le tante belle parole dette e anche scritte nel Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, dopo il taglio in corso degli Olmi e la conseguente uccisione di nidiate lungo il Viale dei Quattro Venti, nel Rione Gianicolense (Monteverde), ora si avvicina il turno dei grandi alberi da potare o tagliare all’EUR, in Viale Europa, sempre con la presenza di nidificazione di avifauna selvatica in atto.

Cinquanta Tigli (gen. Tilia) da abbattere sui 411 presenti e ben 135 interventi di potatura, secondo quanto reso noto da Roma Capitale, in palese contrasto con il proprio Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale.

Roma, EUR, Viale Europa, alberi

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su allarmate segnalazioni di residenti, dopo aver provveduto con ben due istanze (24 aprile 2025 e 30 aprile 2025) a richiedere l’immediato blocco dell’illegittimo taglio degli Olmi nel Viale dei Quattro Venti, ora ha inviato (2 maggio 2025) una nuova istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti al Comune di Roma Capitale, informando per le verifiche di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e i Carabinieri Forestale.

Si ricorda. Infatti, che, ai sensi dell’art. 33, comma 4°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.), “le potature devono essere eseguite a regola d’arte, secondo le più corrette ed aggiornate tecniche arboricolturali e in relazione alle specifiche esigenze del caso; devono essere realizzate nel periodo di stasi vegetativa o nel periodo di maggiore idoneità tecnico-vegetativa proprio di ciascuna specie, tenendo conto sia del microclima della zona d’impianto sia di specifici aspetti fitopatologici e nel rispetto della nidificazione dell’avifauna, escludendo di norma il periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica. Nei mesi di marzo e agosto, escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio”, mentre “la pratica della capitozzatura è vietata” (art. 33, commi 4° e 5°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.).

Roma, Viale dei Quattro Venti, drastica potatura di un Olmo (2025)

Inoltre, “gli alberi singoli, in gruppi o in filari, recanti un tronco di circonferenza complessiva superiore a  78,5 cm (Ø > 25 cm), misurata all’altezza di 1,30 m dal colletto, ubicati nel territorio di Roma Capitale sono considerati beni giuridici di interesse ambientale e paesaggistico”, mentre  gli alberi abbattuti per qualsiasi motivo devono essere sostituiti entro un anno (artt. 29, comma 1°, e 41 del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.).

Non si può dimenticare, poi, che nel periodo marzo-luglio è in corso la stagione riproduttiva dell’avifauna selvatica, con conseguente assoluto divieto di disturbo (direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.).

Sono ormai tanti, troppi, i casi di cattiva gestione del verde pubblico emersi a Roma, tanto da far pensare a un’incapacità di programmazione e di quotidiana attività gestoria.

Roma, Villa Doria-Pamphilj, Viale Casino Algardi, taglio alberi (17 ott. 2024)

Oltre ai casi appena descritti, recentemente, grazie a istanze GrIG, è emerso che disinvolti tagli di Pini (Pinus pinea) nello storico parco pubblico del Pincio e di decine di grandi Ippocastani (Aesculus hippocastanum) lungo il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria – Pamphilj, sono risultati effettuati senza aver svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA), sia il Pincio che la Villa Doria – Pamphilj rientrano nella zona speciale di conservazione (ZSC) “Villa Borghese e Villa Pamphili” (IT66030052) ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE (tutela habitat naturali e seminaturali, fauna, flora) e n. 09/147/CE (salvaguardia avifauna selvatica), con specifiche misure di conservazione (deliberazione Giunta regionale n. 159 del 14 aprile 2016), per cui ogni intervento di modifica dev’essere preceduto dalle vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.) per verificare se vi sia eventuale danno/degrado delle caratteristiche naturalistiche che han portato all’inclusione del sito protetto nella Rete Natura 2000. 

aree naturali protette gestite da Roma Natura

L’Ente regionale Roma Natura ha il compito fondamentale di gestire le sedici aree naturali protette nel territorio comunale di Roma, oltre 16 mila ettari di grande rilievo naturalistico, ambientale, paesaggistico, storico-identitario.  Molte aree naturali protette e i grandi parchi pubblici storici romani rientrano in siti della Rete Natura 2000 e all’Ente regionale Roma Natura è stata affidata la competenza allo svolgimento delle preventive e vincolanti procedure di V.Inc.A., che, però, sembrano latitanti in parecchi casi di intervento anche di notevole impatto sugli ambienti protetti.

Vediamo una buona volta di garantire anche una protezione concreta e non solo sulla carta?  

Da un lato Roma è la capitale europea con il più esteso patrimonio di verde pubblico (oltre 400 chilometri quadrati di verde pubblico tra giardini, parchi, ville storiche e riserve naturali e circa 350 mila alberi), spesso in aree tutelate con vincoli paesaggistici e culturali (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), tuttavia l’adozione di opportune Linee strategiche sul verde urbano di Roma (2023) non pare si sia tradotta ancora in efficaci e riconosciute attività di gestione del verde pubblico con particolare riferimento ai valori paesaggistici e storico-culturali che contribuiscono fondamentalmente a rendere l’Urbe quella Città unica che tutto il mondo ammira.

Secondo i dati diffusi (2025) da Roma Capitale, dal novembre 2021 al febbraio 2025 sono stati messi a dimora 29.665 alberi giovani, sono stati abbattuti ben 13.281 alberi adulti, sono state rimosse 10.365 ceppaie, sono state effettuate circa 120.000 potature.

Roma, il Colosseo visto dal parco di Colle Oppio

Che cosa si aspetta a rispettar leggi e il Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale?

Si può migliorare, parecchio.  Ma sarebbe giunto il momento che tutte le amministrazioni pubbliche competenti siano richiamate a una corretta gestione del patrimonio naturalistico e del verde pubblico romani.

Ora è, però, necessario l’intervento urgente dei Carabinieri Forestale e della Procura della Repubblica romana.

E l’Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Cicli dei rifiuti Sabrina Alfonsi dovrebbe iniziar seriamente e serenamente a pensare a dedicarsi nuovamente alla libera professione.   Gli alberi di Roma e moltissimi Romani ne sarebbero felici.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Cardellini (Carduelis carduelis)

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. Maggio 3, 2025 alle 11:39 am

    da Abitare a Roma, 3 maggio 2025

    Alberi abbattuti tra Monteverde e l’Eur: cittadini e ambientalisti contro il Comune.

    Il Gruppo d’Intervento Giuridico ha presentato un’istanza formale per ottenere trasparenza.

    ____________________________

    da Roma Today, 2 maggio 2025

    Quasi 150 alberi abbattuti tra Monteverde ed Eur. Il Comune: “Tutti a rischio crollo. I nidi verranno tutelati”.

    Su via dei Quattro Venti e viale Europa ditte all’opera, le associazioni scendono in strada e denunciano irregolarità. Ma l’assessorato rassicura: “Per ogni esemplare tagliato c’è la messa a dimora di uno nuovo”. (Valerio Valeri)

  2. Avatar di Gianni Sartori
    Gianni Sartori
    Maggio 3, 2025 alle 3:09 PM

    ENNESIMO ABBATTIMENTO DI GRANDI ALBERI NEL BASSO VICENTINO

    Gianni Sartori

    E ora “finalmente” lo sguardo può scorrere liberamente anche in questo tratto di residua, desolata campagna veneta (ultimi brandelli di suolo non totalmente cementificato dell’hinterland vicentino) tra Montruglio e il Bisatto. Senza interferenze da parte dell’incongrua (stando ai paramentri dominanti) siepe che per dimensioni e composizione evocava quelle del bocage bretone. Dove una mezza dozzina di maestose querce secolari (diametro di 30-35 centimetri, ognuna un ecosistema a sé) convivevano con ontani e platani. Lasciando il desolante spettacolo di una fascia di terreno nudo e dilavato dove, tra le cataste dei rami e dei tronchi, spiccano i moncherini delle querce mozzate.

    Scorrere liberamente, dicevo, tra capannoni, villette, allevamenti intensivi (polli) e campi di soia. Terreni da cui è scomparsa quasi ogni traccia di biodiversità (sia per la cementificazione-impermeabilizzazione che per i trattamenti chimici). Con sullo sfondo le cave di Albettone a completare il quadro desolante.

    Piante abbattute, decapitate, rase al suolo. Non si capisce se in coincidenza con il restauro di un’abitazione o per aver voluto estendere alla pianura l’opera di “energica pulitura” degli scaranti (che però sfociano a valle a circa due chilometri di debita distanza). Optando per l’abbattimento invece della semplice potatura.

    Eppure anche recentemente (con un bando pubblico del febbraio 2025) si dichiarava di voler “promuovere la gestione attiva delle “infrastrutture verdi”, ovvero formazioni lineari arboreo-arbustive quali fasce tampone e siepi con connessa fascia erbacea di rispetto”.

    Tanto che sorge un dubbio (visti alcuni precedenti come qualche anno fa sul tratto iniziale del Tesina, prima disboscato e cementificato e poi rinaturalizzato con contributi europei). Non è che poi verrà finanziato con denaro pubblico il ripristino ambientale?

    Con la definizione di “fasce tampone”, specificava il Bando, ci si riferisce a ”impianti polispecifici arborei e arbustivi monofilari o plurifilari, caratterizzati, per ciascun filare dalla presenza di una fascia erbacea costantemente inerbita di rispetto. Tali formazioni lineari devono risultare interposte tra l’area destinata ad utilizzo agricolo e la rete idraulica aziendale e/o interaziendale (corpi idrici, corsi d’acqua, fossi o scoline)”.

    Spiegando – caso mai ce ne fosse bisogno – che “queste infrastrutture ecologiche concorrono al disinquinamento delle acque superficiali, grazie all’importante azione di fitodepurazione che sono in grado di svolgere, e parallelamente alla mitigazione degli impatti collegati alle attività agro-zootecniche sui terreni coltivati”.

    Siepi che rappresentano l’indispensabile corridoio ecologico per il riparo e gli spostamenti della fauna di questi habitat (insetti, rettili, anfibi, uccelli, mammiferi…) alcuni dei quali protetti dalla Direttiva Habitat. Contribuendo inoltre al mantenimento del paesaggio tradizionale.

    Risaliva invece al 2023 un intervento per la “gestione attiva formazioni arboreo arbustive”che prevedeva “pagamenti per ettaro di superficie, per cinque anni, per la gestione attiva di infrastrutture ecologiche allo scopo di migliorare la qualità delle acque superficialie sotterranee, potenziare le connessioni ecologiche, sostenere la biodiversità in aree agricole, riqualificare i paesaggi agrari semplificatied aumentare la capacità di fissazione della CO2 atmosferica”. 

    Ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. Perlomeno dove il ripristino ambientale era già avvenuto spontaneamente (scampando alle bronzee leggi del mercato e della monocultura) come nel nostro caso.

    Ovviamente, conoscendo il basso vicentino, è inutile sperare in una per quanto simbolica sollevata di scudi, in una se pur minima indignata protesta. Come avvenne giusto un anno fa (febbraio 2024) nel trevigiano.

    Quando, dopo i precedenti di via Centole a San Sisto, Lipu Treviso, WWF Terre del Piave Treviso Belluno, i circoli di Legambiente Treviso e Piavenire presentarono formale segnalazione agli enti pubblici sull’abbattimento della siepe in vicolo De Biasi a Carbonera (in prossimità del Rio Boeto).

    Gli ambientalisti lo definirono un “vero e proprio sterminio delle siepi” (forse un riferimento al controverso filosofo tedesco Martin Heidegger che parlava di “sterminio dei campi dopo i campi di sterminio”).

    Ribadendo che “preservare le siepi è cosa di interesse pubblico, non solo dell’ambiente ma anche della comunità umana”. Ma dovendo comunque assistere loro malgrado all’ennesimo ecocidio: l’abbattimento delle residue siepi riparie la cui integrità garantiva l’indispensabile continuità nel formare corridoi ecologici di cui flora, fauna e umani hanno bisogno (ne siano, gli abitanti, consapevoli o meno).

    Dopo i precedenti dei cedri di Villabalzana e del bosco planiziale cresciuto spontaneamante lungo la ex ferrovia Treviso-Ostiglia (ugualmenti rasi al suolo nel 2024) anche il 2025 si preannuncia come un anno di abbattimenti arborei nel vicentino. Quousque tandem?

    Gianni Sartori

  3. Maggio 4, 2025 alle 5:50 PM

    da Roma Today, 4 maggio 2025

    Eur, potature fuori stagione e marciapiedi lasciati senza alberi: monta la protesta.

    Le motoseghe in azione in un periodo dell’anno in cui dovrebbero fermarsi ha messo in stato di agitazione residenti e comitati: annunciato un presidio cittadino.

  4. Maggio 6, 2025 alle 2:42 PM

    niente tagli, per ora.

    da Roma Today, 5 maggio 2025

    I cittadini scendono in strada e bloccano il taglio degli alberi a viale Europa. (Valerio Valeri)

  5. Maggio 12, 2025 alle 2:38 PM

    nessun pericolo di caduta certificato da un’ordinanza contingibile e urgente.

    da Roma Today, 8 maggio 2025

    “Ecco perché abbatteremo gli alberi di viale Europa”.

    L’assessora all’ambiente ha affidato ad un agronomo la spiegazione degli interventi in corso a viale Europa. (Fabio Grilli)

  6. dicembre 11, 2025 alle 4:23 PM

    da Urloweb, 11 dicembre 2025

    Viale Europa: confermati 50 abbattimenti e previste 120 nuove alberature.

    Dopo mesi di analisi e confronto, il Municipio IX annuncia un intervento sulle alberature del Viale dell’EUR.

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