Sardegna, realtà della speculazione energetica e normativa di salvaguardia del territorio.


Cane che ha conquistato e difende l’osso

La realtà della speculazione energetica in Sardegna è di banale quanto spaventosa e violenta evidenza.

Ormai la foga verso la preda Sardegna suggerisce l’immagine di Cani che si disputano l’osso, sempre più bramato.

Essere a favore dell’energia prodotta da fonti rinnovabili non vuol dire avere ottusi paraocchi, non vuol dire aver versato il cervello all’ammasso della vulgata dell’ambientalismo politicamente corretto.

Ma non sono solo le associazioni e i comitati realmente ambientalisti a sostenerlo.

Eboli, centrale fotovoltaica

La Soprintendenza speciale per il PNRR, dopo approfondite valutazioni, ha evidenziato in modo chiaro e netto: “nella regione Sardegna è in atto una complessiva azione per la realizzazione di nuovi impianti da fonte rinnovabile (fotovoltaica/agrivoltaica, eolico onshore ed offshore) tale da superare già oggi di ben 7 volte quanto previsto come obiettivo da raggiungersi al 2030 sulla base del FF55, tanto da prefigurarsi la sostanziale sostituzione del patrimonio culturale e del paesaggio con impianti di taglia industriale per la produzione di energia elettrica oltre il fabbisogno regionale previsto” (nota Sopr. PNRR prot. n. 27154 del 20 novembre 2023 e nota Sopr. PNRR prot. n. 51551 del 18 marzo 2024).

Altro che la vaneggiata sostituzione etnica di Lollobrigidiana memoria, qui siamo alla reale sostituzione paesaggistica e culturale, alla sostituzione economico-sociale, alla sostituzione identitaria.  

La cartografia elaborata dalla Soprintendenza speciale per il PNRR è emblematica di quanto sta accadendo nell’Isola.

E questo vale per tutto il territorio nazionale: “tale prospettiva si potrebbe attuare anche a livello nazionale, ove le richieste di connessione alla RTN per nuovi impianti da fonte rinnovabile ha raggiunto il complessivo valore di circa 328 GW rispetto all’obiettivo FF55 al 2030 di 70 GW” (nota Sopr. PNRR prot. n. 51551 del 18 marzo 2024).

centrale eolica

I motivi del “no” al Far West energetico in Sardegna.

In tutto il territorio nazionale le istanze di connessione di nuovi impianti presentate a Terna s.p.a. (gestore della rete elettrica nazionale) al 31 marzo 2024 risultano complessivamente ben 5.678, pari a 336,38 GW di potenza, suddivisi in 3.642 richieste di impianti di produzione energetica da fonte solare per 144,84 GW (43,06%), 1.897 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica a terra per 101,14 GW (30,07%) e 139 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica  a mare 90,41 GW (26,88%).

In Sardegna, e istanze di connessione di nuovi impianti presentate a Terna s.p.a. (gestore della rete elettrica nazionale) al 31 marzo 2024 risultavano complessivamente ben 809, pari a 57,67 GW di potenza, suddivisi in 524 richieste di impianti di produzione energetica da fonte solare per 22,99 GW (39,87%), 254 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica a terra per 16,86 GW (29,23%) e 31 richieste di impianti di produzione energetica da fonte eolica  a mare 17,82 GW (30,90%).

Assemini, Macchiareddu, centrale eolica

57,67 GW significa quasi 30 volte gli impianti oggi esistenti in Sardegna, aventi una potenza complessiva di 1,93 GW (i 1.926 MW esistenti, di cui 1.054 MW di energia eolica a terra + 872 di energia solare fotovoltaica, dati Terna, 2021).

Un’overdose di energia che non potrebbe esser consumata sull’Isola (che già oggi ha circa il 38% di energia prodotta in più rispetto al proprio fabbisogno), non potrebbe esser trasportata verso la Penisola (quando entrerà in funzione il Thyrrenian Link la potenza complessiva dei tre cavidotti sarà di circa 2 mila MW), non potrebbe esser conservata (a oggi gli impianti di conservazione approvati sono molto pochi e di potenza estremamente contenuta).

Significa energia che dovrà esser pagata dal gestore unico della Rete (cioè soldi che usciranno dalle tasse dei contribuenti.

Gli unici che guadagneranno in ogni caso saranno le società energetiche.

Insomma, siamo all’overdose di energia producibile da impianti che servono soltanto agli speculatori energetici.

il massiccio del Gennargentu innevato visto dalla Giara

Le normative di salvaguardia provvisoria.

La delega contenuta nell’art. 5 della legge 22 aprile 2021, n. 53 (legge di delegazione europea) sull’attuazione della direttiva n. 2018/2001/UE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili prevede esplicitamente l’emanazione di una specifica  “disciplina per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti a  fonti  rinnovabili  nel rispetto delle esigenze di tutela  del  patrimonio  culturale  e  del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualita’ dell’aria e dei corpi idrici, nonche’ delle specifiche competenze dei Ministeri per i beni e le attivita’ culturali e per il turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e  della  tutela  del territorio e del  mare,  privilegiando  l’utilizzo  di  superfici  di strutture edificate, quali capannoni industriali e parcheggi, e  aree non  utilizzabili   per   altri   scopi”.  

Sardegna, nuraghe

Disciplina a oggi non emanata, sebbene alcune disposizioni precedenti siano recenti, come il Piano energetico regionale della Sardegna 2015-2030 – Individuazione delle aree non idonee all’installazione di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (deliberazione Giunta regionale n. 59/90 del 27 novembre 2020).

In attesa della pianificazione delle aree idonee e non idonee, l’art. 6, comma 1°, del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 91/2022, in relazione all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili è stata individuata una “fascia di rispetto … determinata considerando una distanza dal perimetro di beni sottoposti a tutela di sette chilometri per gli impianti eolici e di un chilometro per gli impianti fotovoltaici”.

Successivamente, con l’art. 47, comma 1°, del decreto-legge n. 13/2023, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 41/2023, la fascia di tutela è stata ridotta a “tre chilometri” per gli impianti eolici e a “cinquecento metri” per gli impianti fotovoltaici.

Detta fascia di rispetto risulta, quindi, nel caso delle centrali eoliche estesa tre chilometri dal limite delle zone tutelate con vincolo culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e/o con vincolo paesaggistico (artt. 136 e ss. e 142 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

A esse dovrebbero quantomeno aggiungersi le aree ricadenti nella Rete Natura 2000, S.I.C., Z.P.S., Z.S.C. individuate ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora e la direttiva n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica.

Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) in volo e centrale eolica

Le proposte alternative.

Ribadiamo ancora una volta la nostra proposta: sarebbe cosa ben diversa se fosse lo Stato a pianificare in base ai reali fabbisogni energetici le aree a mare e a terra dove installare gli impianti eolici e fotovoltaici e, dopo coinvolgimento di Regioni ed Enti locali e svolgimento delle procedure di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), mettesse a bando di gara i siti al migliore offerente per realizzazione, gestione e rimozione al termine del ciclo vitale degli impianti di produzione energetica.

La nuova Presidente della Regione autonoma della Sardegna Alessandra Todde ha annunciato in proposito: “Abbiamo già pronta una bozza di moratoria da presentare, in attesa del completamento della mappa delle aree idonee e vorrei che si affronti immediatamente. Sappiamo già che la moratoria potrà essere respinta e impugnata ma vuole essere un segnale forte per chiudere in fretta sulla mappa delle aree idonee a livello nazionale e dare delle regole che si possono mettere in campo per proteggere quelli che per noi sono beni non negoziabili, ambiente, paesaggio e beni culturali, e li difenderemo“. 

In realtà, la prima cosa necessaria sarebbe una moratoria nazionale (non regionale, già dichiarata costituzionalmente illegittima con sentenza Corte cost. n. 27/2023), una sospensione di qualsiasi autorizzazione per nuovi impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili.

La Regione autonoma della Sardegna è coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza permanente delle Regioni e Province autonome (delibera del 31 marzo 2016, vds. deliberazione Giunta regionale Sardegna n. 37/26 del 21 giugno 2016): in quella sede può esser approvata una proposta di moratoria nazionale da portare alla Conferenza permanente Stato – Regioni e Province autonome, così da farla divenire provvedimento a efficacia nazionale.

Siamo ancora in tempo per cambiare registro.

In meglio, naturalmente.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

elaborazione della Soprintendenza speciale per il PNRR, con evidenziata la Marmilla picco di concentrazione, riquadro in ROSSO – e quelli ulteriori FER costituiti da impianti industriali eolici on-shore / off-shore – triangoli BLU / VERDE CHIARO – e fotovoltaici/agrivoltaici – punti GIALLI e ROSSI – ugualmente in valutazione in sede di VIA di competenza statale, il cui impatto cumulativo globale a livello regionale – comprensivo anche delle opere di connessione alla RTN, che ricadono nello stesso ambito territoriale dei predetti impianti industriali FER, e di potenziamento della stessa RTN – non avrebbe eguali se tutti realizzati, tanto a dimostrazione di come la pianificazione in materia di impianti FER non sia in alcun modo adeguata a contemperare la molteplice presenza di impianti sul territorio e il relativo carico di saturazione per la tutela anche del patrimonio culturale e il paesaggio quale fattore ambientale di cui all’art. 5, comma 1, lett. c, del D.Lgs. n. 152 del 2006 (nota Sopr. PNRR prot. n. 51551 del 18 marzo 2024).
Grifone (Gyps fulvus)

(foto da mailing list ambientalista, C.B., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di giulio
    giulio
    aprile 11, 2024 alle 9:22 am

    Resistere, Resistere, Resistere…. Dai!

  2. Avatar di Antonello
    Antonello
    aprile 11, 2024 alle 9:27 am

    Noi, comuni Cittadini, cosa potremmo fare per fermare questo scempio?

  3. Avatar di capitonegatto
    capitonegatto
    aprile 11, 2024 alle 10:44 am

    Ho fiducia nella nuova presidente che gli interventi in merito siano contenuti nelle aree idonee, e che questo porti davvero ad un risparmio di costi per i consumatori, che ad oggi non esiste.

  4. Avatar di Paola
    Paola
    aprile 11, 2024 alle 11:34 am

    Qualora non ne foste a conoscenza:

    https://x.com/madforfree/status/1778161858148458522?

  5. aprile 11, 2024 alle 3:05 PM

    da Gazzetta Sarda, 9 aprile 2024

    GrIG: Sardegna, realtà della speculazione energetica e normativa di salvaguardia del territorio: https://www.gazzettasarda.com/contenuto/0/11/501480/grig-sardegna-realta-della-speculazione-energetica-e-normativa-di-salvaguardia-del-territorio

    ____________________

    da Alghero Live, 10 aprile 2024

    Sardegna, speculazione energetica, sarebbe il caso di fare i passi giusti per una reale salvaguardia del territorio.

  6. Avatar di sardo
    sardo
    aprile 13, 2024 alle 8:21 am

    Disastro annunciato da tanti attori che con i loro comportamenti reiterati dai primi anni 2000, più che interessati, hanno fatto si che piombassimo in tale gravissima situazione da colonia quale quella che come nel 1800 ha portato in Sardegna la deforestazione su gran parte del territorio oggi sta portando all’ultima rapina possibile quella del paesaggio con i suoi beni come luce e aria. Non c’è più tempo occorre subito una legge non basta una moratoria!

    La nuova Giunta Regionale deve farlo con la massima urgenza se no le promesse elettorali saranno parole al vento che consentiranno però di passare sulla terra per niente leggeri anche agli eletti..!

  7. aprile 13, 2024 alle 12:47 PM

    pura e semplice verità.

    da L’Unione Sarda, 13 aprile 2024

    Cagliari, l’allarme della giudice: “Infiltrazioni della criminalità nel settore delle rinnovabili”.

    Nel corso di un convegno al regio Museo di Cagliari, Cristina Ornano, presidente del Tribunale di sorveglianza di Cagliari, lancia l’allarme sulle infiltrazioni della ciminalità nel settore delle energie rinnovabili. (Maurizio Olandi): https://www.unionesarda.it/multimedia/cronaca-sardegna/cagliari-lallarme-della-giudice-infiltrazioni-della-criminalita-nel-settore-delle-rinnovabili-s5vjyt94

  8. aprile 20, 2024 alle 6:44 PM

    da L’Unione Sarda, 20 aprile 2024

    Quartu, centinaia di manifestanti contro il Tyrrhenian Link: «No alla speculazione energetica».

    Comitati da tutta la Sardegna, contestato il cavo di Terna che servirà per gestire la corrente prodotta da migliaia di pale eoliche e campi fotovoltaici. (Giorgia Daga): https://www.unionesarda.it/news-sardegna/provincia-cagliari/quartu-centinaia-di-manifestanti-contro-il-tyrrhenian-link-no-alla-speculazione-energetica-olf8zplx

  9. aprile 22, 2024 alle 7:06 PM

    ..la scoperta dell’acqua calda…

    da Link Oristano, 22 aprile 2024

    ENERGIA. Gigantesche pale eoliche da scaricare al porto di Oristano – Santa Giusta.

    Sono arrivate con due navi: https://www.linkoristano.it/2024/04/22/gigantesche-pale-eoliche-da-scaricare-al-porto-di-oristano-santa-giusta/

    ___________________________

    https://youtu.be/wnhiyQDsWQA?si=L8uarafN6BskBpAp

  10. aprile 26, 2024 alle 10:28 PM

    da L’Unione Sarda, 26 aprile 2024

    Paesaggio sardo in pericolo, il dossier: 3.700 pale eoliche e fotovoltaico su 86.212 campi di calcio.

    L’Unione Sarda rende disponibili tutti i dati sull’invasione fuori controllo degli impianti per le energie rinnovabili previsti nell’Isola e sui miliardi che fanno gola agli speculatori: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/paesaggio-sardo-in-pericolo-il-dossier-3700-pale-eoliche-e-fotovoltaico-su-86212-campi-di-calcio-in4rhjrx

    ——————-

    QUI È CONSULTABILE IL DOSSIER CON TUTTI I DATI

  11. aprile 27, 2024 alle 1:16 PM

    da L‘Unione Sarda, 27 aprile 2024

    Blitz cinese in Sardegna: comprati mille ettari di terreni per il più grande parco fotovoltaico d’Europa.

    A Guspini autorità locali sul piede di guerra: «No alla centrale solare tra le rovine di Neapolis»: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/blitz-cinese-in-sardegna-comprati-mille-ettari-di-terreni-per-il-piu-grande-parco-fotovoltaico-deuropa-xc7sjna9

  12. aprile 28, 2024 alle 5:33 PM

    da L’Unione Sarda, 28 aprile 2024

    Pichetto Fratin: «Sardegna, addio al carbone nel 2027. Ma non possiamo rovinare il territorio con pale e pannelli ovunque».

    Il ministro dell’Ambiente al G7 di Torino: «Il fabbisogno cresce, ma le rinnovabili non bastano». E apre alla riflessione sul nucleare: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/pichetto-fratin-sardegna-addio-al-carbone-nel-2027-ma-non-possiamo-rovinare-il-territorio-con-pale-e-pannelli-ovunque-gi20j4lh

  13. aprile 28, 2024 alle 9:43 PM

    da L’Unione Sarda, 28 aprile 2024
    Eolico in Sardegna, gli uffici della Regione: «L’ambiente naturale non reggerà l’impatto»
    La posizione dei tecnici dell’assessorato all’Ambiente espressa nella procedura di Via per un grande impianto a Florinas: «Il problema vale per tutta l’Isola»: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/eolico-in-sardegna-gli-uffici-della-regione-lambiente-naturale-non-reggera-limpatto-x5bfrrny

  14. aprile 29, 2024 alle 9:56 PM

    campa Cavallo…

    da L’Unione Sarda, 29 aprile 2024

    Rinnovabili in Sardegna, arriva la moratoria: «Stop alla speculazione».

    Domani in Giunta il disegno di legge che blocca la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici che pregiudicano il paesaggio e comportano consumo di suolo: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/rinnovabili-in-sardegna-arriva-la-moratoria-stop-alla-speculazione-bmzf3ukv

  1. aprile 15, 2024 alle 6:57 PM
  2. aprile 26, 2024 alle 3:46 PM

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