Non disturbate il manovratore.


Recentemente nel Governo è emerso un qualche disappunto, per usare un eufemismo, riguardo ai controlli della Corte dei conti sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Un’efficace programmazione dei fondi connessi al Next generation EU, che unitamente al bilancio a lungo termine dell’Unione Europea (2021-2027), attualmente costituisce il punto di riferimento fondamentale per consentire all’Italia e agli altri Paesi europei di uscire positivamente dalla perdurante crisi economico-sociale aggravata dagli effetti della pandemia di coronavirus Covid-19, dagli esiti dei cambiamenti climatici e dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

La Corte dei conti, in base agli impegni presi in sede comunitaria, esercita il controllo sulla gestione, svolgendo in particolare valutazioni di economicità, efficienza ed efficacia circa l’acquisizione e l’impiego delle risorse finanziarie provenienti dai fondi di cui al PNRR. Conseguentemente riferisce almeno semestralmente al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR (art. 7, comma 7, del decreto-legge n. 77/2021 convertito con modificazioni nella legge n. 108/2021), svolgendo in particolare valutazioni di economicità, efficienza ed efficacia circa l’acquisizione e l’impiego delle risorse finanziarie provenienti dai fondi di cui al PNRR.

A tal fine,  in attuazione dell’art. 22, comma 2, del decreto-legge n. 76/2020 convertito nella legge n. 120/2020, ha istituito il Collegio del controllo concomitante presso la Sezione centrale di controllo sulle amministrazioni dello Stato. L’obiettivo del controllo concomitante è quello di intervenire in itinere durante l’attuazione di un piano, programma o progetto, esercitando un’azione acceleratoria e propulsiva dell’azione amministrativa e assicurando, al contempo, il corretto impiego delle risorse rimesse alla gestione pubblica. 

Roma, Viale Mazzini, sede centrale della Corte dei conti

A che punto siamo?  Riusciremo a completare i programmi e a spendere bene i relativi soldi pubblici?

Pare che sussista più di qualche difficoltà, sempre per usare un eufemismo, secondo quanto riportato dalla Corte dei conti nella Relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR al 31 dicembre 2022 (marzo 2023). In tale occasione ha adottato ventisei delibere, per complessivi 23 miliardi del PNRR e per complessivi 2 miliardi del PNC.

La Corte dei conti in proposito all’attuazione del PNRR ha osservato, in relazione agli obiettivi concordati a livello europeo e quelli individuati a livello nazionale, che “risultano tutti conseguiti i 55 obiettivi del secondo semestre 2022. In esito a tale avanzamento 38 iniziative hanno esaurito gli obiettivi europei per le stesse fissati: si tratta di 31 riforme, segnando un progresso del 49 per cento sul totale di categoria, e 7 investimenti, pari ad oltre il 3 per cento del complesso …  Dette 38 misure non possono naturalmente considerarsi ultimate, in quanto le stesse potrebbero necessitare di step realizzativi ulteriori, rispetto agli obiettivi concordati in sede europea. Per i 52 obiettivi nazionali, la ricognizione effettuata dalla Corte dei conti evidenzia un tasso di conseguimento più basso (62 per cento, n. 32); a fine anno, le attività inerenti a 7 target risultavano solo avviate, 5 target figuravano ancora in via di definizione, mentre per ulteriori 8 obiettivi emergevano ritardi rispetto alla scadenza programmata”.

Roma, Corte dei conti, Caserma Montezemolo, legioni romane in marcia (1936)

Allo stato, emerge in particolare che finora sono stati spesi 25,7 miliardi di euro (nel 2023 soltanto 1,2 miliardi, il resto nel 2022), con un avanzamento del Piano pari al 13,4% del plafond disponibile (191,5 miliardi). La Corte dei conti ha constatato una vischiosità di attuazione e segnalato che tre missioni del PNRR (digitalizzazione, transizione energetica e infrastrutture) registrano stati di avanzamento pari al 16%, mentre nel caso delle missioni 4 e 5 (istruzione e inclusione) la progressione del Piano è ferma al 5%, nel caso della missione 6 (salute) l’avanzamento dei programmi di spesa è fermo all’1%.

In seguito, con due delibere del 3 maggio 2023 (n. 17/2023/CCC e n. 18/2023/CCC) il Collegio del controllo concomitante ha esaminato l’attuazione degli investimenti riguardanti la Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale (M2C2 I.3.3) e l’Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica (M2C2 I.4.3), mettendo in luce alcune forti criticità riguardanti il raggiungimento dei relativi traguardi previsti per il semestre in corso.

A questo punto, il manovratore s’è sentito disturbato e ha deciso di presentare due emendamenti da inserire nella proposta di legge sulla pubblica amministrazione e il PNRR attualmente all’esame delle Commissioni permanenti Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati: il primo riguarda proprio il controllo concomitante della Corte dei conti sul PNRR, il secondo riguarda la scandalosa proroga del già scandaloso scudo erariale, ormai in vigore da 3 anni.

Roma, Corte dei conti, Caserma Montezemolo, esercito italiano in marcia (1936)

Lo scudo erariale, previsto dall’art. 21, comma 2, del decreto-legge n. 76/2020 convertito nella legge n. 120/2020 e successivi differimenti di termine temporale (art. 51, comma 1, lettera h, della legge n. 108/2021), dispone che “fino al 30 giugno 2023 la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica per l’azione di responsabilità di cui all’articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20, è limitata ai casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente è da lui dolosamente voluta. La limitazione di responsabilità prevista dal primo periodo non si applica per i danni cagionati da omissione o inerzia del soggetto agente”.

In parole povere, fino al 30 giugno 2023 chi combina pasticci o veri e propri disastri per sua colpa grave non ne risponde.  Ne risponde solo per dolo.

Via libera agli incapaci, insomma.

La norma piace così tanto che l’intenzione governativa sarebbe quella di prorogarla.

I dati espressi dal Procuratore generale della Corte dei conti Angelo Canale sono eloquenti, “archiviamo il 98% delle denunce, contestando solo casi di colpa grave, evidente e inescusabile …  30 citazioni l’anno in materia di appalti su oltre 150mila procedure negoziali”.

E’ evidentemente ancora troppo per chi non vuole lacci e lacciuoli, ma non si rende conto che il rischio di perdere decine o centinaia di miliardi di euro a causa dell’incapacità di spenderli bene è sempre più reale.

Sarebbe un danno gravissimo per l’Italia e gli Italiani, ma al manovratore interessa?

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Corte dei conti, Relazione sullo stato di attuazione del PNRR al 31 dicembre 2021 (marzo 2022);

Corte dei conti, Relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR al 30 giugno 2022 (agosto 2022);

Corte dei conti, Relazione semestrale sullo stato di attuazione del PNRR al 31 dicembre 2022 (marzo 2023).

Treviri, Terme Imperiali

A.N.S.A., 29 maggio 2023

Pnrr: in arrivo emendamenti sulla Corte dei Conti nel dl Pa.

L’associazione dei giudici contabili esprime ‘sconcerto e stupore sulle possibili limitazioni’.

Il governo, a quanto si apprende da fonti della maggioranza, sta lavorando ad una serie di emendamenti da inserire nel decreto sulla P.a per semplificare l’attuazione del Pnrr.

Il provvedimento è all’esame delle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera.

Tra gli emendamenti, ce ne sarebbe uno che riguarda il “controllo concomitante” da parte della Corte dei Conti e uno sulla proroga del cosiddetto scudo erariale che limita la possibilità di contestare il danno erariale solo ad alcuni casi più rilevanti.

La replica dei magistrati contabili
“L’Associazione Magistrati della Corte dei conti manifesta sconcerto e stupore in merito alle possibili e prossime iniziative del Governo, riportate dagli organi di stampa, volte a ridurre gli ambiti di competenza della magistratura contabile sul fronte del controllo concomitante e a prorogare di nuovo e inopinatamente il cosiddetto ‘scudo erariale’, introdotto nel 2020, ormai in scadenza”. Lo afferma in una nota l’Associazione Magistrati della Corte dei conti in seguito alle notizie riportate da diversi mezzi di comunicazione.

“L’Associazione, in accordo con i vertici della Corte dei conti, ha sempre mostrato disponibilità al dialogo affinché potessero essere introdotte riforme meditate, frutto di una pacata riflessione, per adeguare le forme di controllo, anche giurisdizionale, alle sfide attuali e, allo stesso tempo, garantire che le risorse pubbliche, soprattutto se di provenienza comunitaria, siano ben spese, nell’interesse di tutti i cittadini”.

“Il controllo concomitante – notano i magistrati contabili – è stato istituito ai sensi dell’articolo 22 del dl n. 76/2020 con il chiaro intento di accelerare gli interventi di sostegno e di rilancio dell’economia nazionale e non di esserne un freno. La norma temporanea dell’art. 21 dello stesso decreto (‘scudo erariale’) ha aperto uno spatium di impunità che va a vantaggio del funzionario infedele e di chiunque sperperi le risorse pubbliche”.

“L’Associazione ribadisce sin d’ora con forza la preoccupazione per tali possibili iniziative estemporanee, gravemente lesive del principio di autonomia e indipendenza della magistratura, e ripropone l’invito al Governo ad istituire un tavolo di confronto sulle riforme, ritenendo che lo sviluppo del Paese passi attraverso la costruzione di un percorso di legalità, nel quale ciascuno è chiamato a svolgere il proprio ruolo, nel rispetto delle reciproche attribuzioni”, conclude la nota.

Roma, Viale dei Pupazzi

(foto da mailing list sociale, S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Porico
    Porico
    Maggio 31, 2023 alle 1:15 PM

    Nessuna meraviglia. Non si può pensare , allo stato attuale delle cose, che questa cricca di politicanti possa sopportare intrusioni a tutela della legalità. Non vedono l’ora di porre le mani sui fondi del PNRR per deviarli nelle loro tasche.

  2. Maggio 31, 2023 alle 2:50 PM

    da Il Sole 24 Ore, 29 maggio 2023
    Pnrr, sale lo scontro governo-Corte conti. I giudici: sconcerto e stupore sulle limitazioni.
    I giudici contabili reagiscono alle indiscrezioni secondo cui il governo vorrebbe modificare il “controllo concomitante” della Corte sul Pnrr: https://www.ilsole24ore.com/art/pnrr-sale-scontro-governo-corte-conti-giudici-sconcerto-e-stupore-limitazioni-AEKb62YD

  3. Avatar di capitonegatto
    capitonegatto
    Maggio 31, 2023 alle 4:30 PM

    Al manovratore , evidentemente, non interessa se ci saranno sperperi di danaro pubblico !! ( a meno che non ci sia dolo ). Costui/e vuole arrivare ad un obiettivo senza molti impedimenti , e non si capisce con quali interventi di legge.
    Obiettivo , si spera utile per il Paese , non per l’utilita’ di qualcuno. La C.d.C. deve operare secondo mandato senza limitazioni di sorta, cercando semmai di accelerare i controlli e resoconti.
    L’organico di almeno 3000 addetti, tra magistrati e personale amministrativo dovrebbe permetterlo.

  4. Maggio 31, 2023 alle 4:38 PM

    A.N.S.A., 31 maggio 2023
    A giugno verifica della Commissione Ue su modifiche al Pnrr.
    Entro agosto proposta revisione. Meloni, è un lavoro delicato: https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/05/31/a-giugno-verifica-della-commissione-ue-su-modifiche-al-pnrr_57b23f21-d063-4f4e-8655-548223625a3a.html

  5. Maggio 31, 2023 alle 9:55 PM

    A.N.S.A., 31 maggio 2023
    Pnrr, stretta sulla Corte dei Conti, Fitto: ‘Nessuno scontro’.
    Il ministro gli Affari Europei, Coesione, Sud e Pnrr Raffaele Fitto in conferenza stampa dopo la cabina di regia. Il ministro: ‘Diamo e chiediamo rispetto’: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2023/05/31/pnrr-stretta-sulla-corte-dei-conti-fitto-nessuno-scontro_73942349-46cc-4107-9b88-2452b2fdc0af.html

  6. giugno 1, 2023 alle 2:56 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 1 giugno 2023
    Pnrr, depositato l’emendamento del governo che abolisce il controllo della Corte dei Conti sull’uso dei fondi. E proroga lo scudo erariale. (Paolo Frosina): https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/31/pnrr-depositato-lemendamento-del-governo-che-abolisce-il-controllo-della-corte-dei-conti/7179396/

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    Pnrr, Fitto: “Non c’è nessun ritardo”. Ma il ministro Musumeci commenta: “Meglio rinunciare a qualche opera”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/31/pnrr-fitto-non-ce-nessun-ritardo-ma-il-ministro-musumeci-commenta-meglio-rinunciare-a-qualche-opera/7179387/

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  7. giugno 1, 2023 alle 3:36 PM

    A.N.S.A., 1 giugno 2023
    Carlino, ‘ribadiamo contrarietà a proroga scudo erariale’.
    ‘Contrari anche ad esclusione Pnrr dal controllo concomitante’. (https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/06/01/carlino-ribadiamo-contrarieta-a-proroga-scudo-erariale_cd238903-cf56-4ab7-b6a8-7214928a3526.html)

    ROMA, 01 GIU – “La Corte dei Conti ribadisce la sua contrarietà ad un’ulteriore proroga dello scudo erariale”.

    Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino nel corso dell’audizione in commissione Affari Costituzionali della Camera.

    La Corte dei Conti, ha detto poi al temine dell’audizione è anche contraria all’emendamento che esclude il Pnrr al “controllo concomitante”. Tuttavia, ha detto Carlino “La Corte ha anche altri strumenti di controllo sul Pnrr”. La magistratura contabile “si rimette” comunque “alla scelta del legislatore”.

  8. giugno 2, 2023 alle 6:15 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 2 giugno 2023
    “Il Pnrr necessita di controlli efficaci”: Ue avvisa Roma sulle limitazioni alla Corte dei conti. I magistrati: “Il governo ritiri l’emendamento”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/02/il-pnrr-necessita-di-un-quadro-di-controlli-adeguato-lue-avvisa-litalia-sulle-limitazioni-alla-corte-dei-conti/7181325/

  9. giugno 2, 2023 alle 6:18 PM

    emeriti cercatori di incarichi.

    da La Stampa, 2 giugno 2023
    Corte dei Conti e Pnrr, la Ue: “Servono controlli adeguati”. Cassese: “Giusto l’intervento del governo”.
    Ma l’Associazione magistrati della Corte dei conti continua a esprimere preoccupazione: https://www.lastampa.it/politica/2023/06/02/news/corte_dei_conti_e_pnrr_la_ue_servono_controlli_adeguati_cassese_giusto_lintervento_del_governo-12837859/

  10. giugno 4, 2023 alle 6:04 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 4 giugno 2023
    Pnrr e Corte dei conti, il procuratore nazionale antimafia: “Controlli essenziali per evitare che le risorse finiscano nelle mani della criminalità”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/04/pnrr-e-corte-dei-conti-il-procuratore-nazionale-antimafia-controlli-essenziali-per-evitare-che-le-risorse-finiscano-nelle-mani-della-criminalita-mafiosa/7182799/

  11. giugno 6, 2023 alle 3:00 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 6 giugno 2023
    Nella relazione del governo le 120 misure del Pnrr a rischio: dagli interventi per gestire le alluvioni a reti 5G e treni ad alta velocità: https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/06/05/nella-relazione-del-governo-le-120-misure-del-pnrr-a-rischio-dagli-interventi-per-gestire-le-alluvioni-a-reti-5g-e-treni-ad-alta-velocita/7183476/

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    25 maggio 2023
    Con il governo Meloni al palo l’utilizzo dei fondi Pnrr. I dati aggiornati dalla Corte dei Conti: in 4 mesi la spesa è salita solo dello 0,7%.
    Al netto dei crediti d’imposta utilizzato solo il 6,4% delle risorse complessive. Per le infrastrutture nessun progresso: la spesa sostenuta nel 2023 è pari a zero. Poco più di 190 milioni sono stati impiegati per la Digitalizzazione, altrettanti per Istruzione e ricerca. Solo 15,5 per la Salute e 2,2 per la Rivoluzione verde. (Chiara Brusini): https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/25/con-il-governo-meloni-al-palo-lutilizzo-dei-fondi-pnrr-i-dati-aggiornati-dalla-corte-dei-conti-in-4-mesi-la-spesa-e-salita-solo-dello-07/7173422/

  12. agosto 2, 2023 alle 12:37 PM

    A.N.S.A., 2 agosto 2023
    Fitto vede magistrati C.Conti, ‘dialogo su attuazione Pnrr’.
    Affrontato anche il tema della responsabilità erariale. (https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/08/02/fitto-vede-magistrati-c.conti-dialogo-su-attuazione-pnrr_eef9ddfa-278d-45e8-8c05-98e5b7e4cc5a.html)

    La responsabilità erariale degli amministratori pubblici e i controlli della Corte dei conti sul Pnrr sono stati i temi al centro dell’incontro tra il ministro Raffaele Fitto e una delegazione dell’associazione Magistrati della Corte dei conti composta dalla presidente Paola Briguori, la vicepresidente Adelisa Corsetti e i consiglieri Cristina Razzano e Davide Vitale.
    “Entrambe le parti hanno auspicato – si legge in una nota della magistratura contabile – l’apertura di un dialogo per la corretta attuazione dei programmi di spesa evitando sprechi di denaro pubblico.

    Particolare attenzione è stata posta sul cosiddetto scudo erariale, per le limitazioni all’azione di responsabilità”.

  13. novembre 10, 2023 alle 2:55 PM

    dal sito web istituzionale della Corte dei conti, 8 novembre 2023
    PNRR, CORTE CONTI: LO STATO DI ATTUAZIONE AL PRIMO SEMESTRE 2023. (https://www.corteconti.it/HOME/StampaMedia/ComunicatiStampa/DettaglioComunicati?Id=e1029ebe-4875-4eb8-8009-dde34474f36b)

    Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno approvato la Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel primo semestre 2023.

    Buoni i risultati raggiunti dagli obiettivi europei: risultano conseguiti tutti e 28, quelli del primo semestre. Un po’ meno performanti i dati sul fronte delle 54 scadenze con rilievo unicamente nazionale. Di quelle in scadenza a giugno scorso, risulta concluso il 74%. Dei 69 obiettivi europei del secondo semestre 2023 (la maggioranza dei quali interessati da proposta di modifica nel documento di revisione del Piano), a metà ottobre ne erano stati già conseguiti 10, oltre a 6 su 15 di quelli nazionali del III trimestre 2023.

    Appare sempre più urgente, rileva la Corte, una spedita finalizzazione della fase di revisione del Piano per rimuovere fattori di incertezza, sia per le iniziative che rimarranno gestite nell’ambito del PNRR sia per quelle che dovranno fuoriuscirne, consentendo a soggetti responsabili e attuatori gli opportuni adattamenti.

    L’esame sul sistema di gestione e controllo sulle attività del PNRR – affidato all’Organismo indipendente di audit – ha messo in luce controlli coerenti con il quadro normativo e svolti in modo efficace e adeguato al contesto di riferimento.

    Anche le verifiche sulla rendicontazione della spesa delle Amministrazioni titolari, pur con alcune difficoltà, si mostrano in linea con quanto richiesto dall’assetto regolamentare e sono eseguite con tempistiche contenute. Per assicurare il tempestivo espletamento delle verifiche e garantire la liquidità ai soggetti attuatori andrà costantemente monitorata l’adeguatezza organica delle strutture di controllo, soprattutto quando – con l’avanzamento delle iniziative – aumenteranno i riscontri a rendiconto sulle spese effettuate.

    La dinamica inflattiva ha comportato un aumento dei prezzi dei progetti previsti dal Piano stimabile nell’ordine del 10,7%. La Corte ha evidenziato come la scelta del Governo di far fronte a questi incrementi con le risorse del Fondo opere indifferibili sia risultata efficace. Gli interventi assistiti da risorse integrative fanno emergere, in media, aumenti di prezzo del 12,6%. Le risorse aggiuntive del Fondo hanno rappresentato il 17% del finanziamento PNRR iniziale.

    La realizzazione del Piano – osserva, infine, la magistratura contabile – può incontrare qualche difficoltà nella limitata dotazione della PA italiana di personale specializzato in ambito digitale. Nel sottolineare tale limite, la Corte rimarca che, per allineare il peso delle figure professionali scientifiche e ingegneristiche agli standard europei, occorrerebbe aumentarne il numero di ben 65.000 occupati. Obiettivo che richiederà un particolare impegno, in virtù delle difficoltà riscontrate nell’ultimo biennio dall’attività concorsuale per il reperimento di questi profili professionali.

    Corte dei conti
    Ufficio Stampa

    ———————–

    qui la relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel primo semestre 2023 (Delibera n. 34/SSRRCO/REF/2023 del 6 novembre 2023): https://www.corteconti.it/HOME/Documenti/DettaglioDocumenti?Id=d8c7ae1b-6c28-441f-9cb5-0c5591fd3e35

  14. marzo 11, 2024 alle 2:59 PM

    dal sito web istituzionale della Corte dei conti, 11 marzo 2024

    PNRR, CORTE CONTI: STATO D’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI ESAMINATI DALLA SEZIONE CENTRALE CONTROLLO GESTIONE NEL 2023.

    SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO

    Lo stato di attuazione degli interventi PNRR e PNC esaminati nel 2023 dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato evidenzia un sostanziale raggiungimento degli obiettivi procedurali legati all’adozione dei provvedimenti amministrativi, alla pubblicazione degli avvisi, alla stipula delle convenzioni con i soggetti attuatori, all’emanazione dei decreti direttoriali e ai trasferimenti di somme a titolo di anticipazione. Ciò, a fronte di uno scostamento rilevato tra spesa attesa e spesa sostenuta che, seppur attenuatosi, è destinato a determinare uno slittamento di quella effettiva negli ultimi anni di adozione del Piano. 

    E’ quanto fa emergere la Corte dei conti nella relazione approvata dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione con Delibera n. 59/2024/G, in cui la magistratura contabile sottolinea l’importanza delle modifiche apportate dal Governo sulla struttura iniziale del PNRR (ufficializzate dalla Commissione UE a dicembre 2023), allo scopo di superare le difficoltà legate alla realizzazione di alcune delle riforme o investimenti nella loro configurazione originaria. Questo – evidenzia ancora la Corte – comporterà certamente una revisione anche e soprattutto delle disponibilità e coperture finanziarie legate ai progetti in essere. Un problema che appare affrontato già con i provvedimenti legislativi in itinere, dei quali la magistratura contabile si riserva la valutazione.

    Vai al Comunicato stampa.

    Deliberazione Corte conti, Sez. centrale Stato, n. 59/2024/G del 29 febbraio 2024

  15. marzo 20, 2024 alle 2:57 PM

    A.N.S.A., 20 marzo 2024

    Dl Pnrr: C.Conti, ridotti fondi per investimenti in sanità.

    Meno risorse e rinvio del progetto ‘Ospedale sicuro’. Inoltre, secondo la Corte dei Conti restano i dubbi sulle future integrazioni di spesa. (https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2024/03/19/dl-pnrr-c.conti-ridotti-fondi-per-investimenti-in-sanita_8ef7de1f-db50-4d2d-9bde-ad747f60a0db.html)

    La rimodulazione dei fondi per la sanità prevista dal dl Pnrr – secondo cui gli investimenti destinati alla realizzazione del programma ‘Verso un ospedale sicuro e sostenibile’, già finanziati con il Pnc, verranno posti a carico del Fondo ex art. 20 – “riducono l’ammontare complessivo delle risorse destinabili ad investimenti in sanità, incidono sui programmi di investimento regionali già avviati e comportano il rinvio dell’attuazione del progetto a quando saranno disponibili spazi finanziari adeguati”. Lo evidenzia la Corte dei Conti nella memoria sul decreto Pnrr depositata in commissione Bilancio alla Camera. 

       Corte dei Conti: restano dubbi sulle future integrazioni di spesa.

    “Sul fronte delle maggiori esigenze finanziarie sarebbe stato auspicabile esplicitare l’elenco delle misure per le quali è stimato un incremento dei costi”. Lo evidenzia la Corte dei Conti nella memoria sul decreto Pnrr depositata alla commissione Bilancio della Camera. La Corte evidenzia come la Relazione tecnica si limiti “a fornire gli elementi di sintesi delle valutazioni condotte per pervenire alla stima delle risorse Pnrr da integrare” e non vengano, invece, “riportate le informazioni di dettaglio, necessarie al fine di ricostruire pienamente le valutazioni alla base del processo di quantificazione seguito”.

    Secondo la Corte sarebbe stato il caso di indicare “in particolare i ‘progetti in essere’ per i quali tale maggiore onerosità, quantificata nell’ammontare rilevante di 2,32 miliardi, viene esclusa dal computo degli impieghi e dunque dei nuovi oneri”. Per questi progetti, “le esigenze di trasparenza delle decisioni di spesa, più volte sottolineate sotto il profilo metodologico dalla Corte dei conti, soprattutto in riferimento ai parametri di costruzione dei ‘tendenziali’, imporrebbero che la Relazione tecnica rendesse note, da un lato, l’avvenuta inclusione della partita in questione nel calcolo della legislazione vigente e, dall’altro, le eventuali disponibilità di bilancio utili a garantire la copertura dell’incremento dei costi ad invarianza di saldi, al fine di fugare dubbi circa la futura necessità di integrazioni degli stanziamenti di spesa”.Corte dei Conti: per le copertura 4,8 miliardi dal Fondo di coesione

    Il decreto Pnrr prevede “maggiori oneri per 3,7 miliardi nel primo anno che crescono a poco meno di 5 miliardi nel 2025 e a 3,5 nell’anno terminale. Si tratta in larga prevalenza di maggiori spese in conto capitale (+3,7 miliardi nel 2024, poco meno di 4,9 nel 2025), mentre sono circa 17 milioni le minori entrate che crescono a 50 milioni nel successivo biennio. Per far fronte a tali fabbisogni si ricorre a minori spese in conto capitale per oltre 3,7 miliardi nel primo anno che crescono a poco meno di 5 nel 2025. Sono pari a circa 83 milioni annui i risparmi di spesa corrente”. Lo evidenzia la Corte dei Conti nella memoria sul decreto Pnrr depositata alla commissione Bilancio della Camera.

    Per quanto riguarda in particolare le misure a copertura, la Corte rileva un ampio ventaglio di misure, con il maggior contributo che viene dalla riduzione dei fondi destinati al Fondo per lo sviluppo e la coesione (4,8 miliardi), prevalentemente riferiti alla programmazione 21-27, di cui 770 milioni nel 2024, 2,7 nel 2025 e 1,4 nel 2026. Di rilievo poi il definanziamento del Piano nazionale complementare 4,5 miliardi, di cui 2,6 miliardi che erano previsti per il 2024 (si riducono nel biennio successivo rispettivamente a circa 1,5 e 0,4 miliardi). Al finanziamento degli investimenti non più contenuti nel Piano sono attribuiti nel triennio 2,2 miliardi a fronte dei 10,4 definanziati: 680 milioni nel 2024 e 770 milioni in media all’anno nel biennio successivo.

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    Pnrr: irritazione del governo, verso risposta alla Corte dei conti.

    La replica attesa nelle prossime ore. (https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2024/03/20/pnrr-irritazione-del-governo-verso-risposta-alla-corte-dei-conti_d5a25735-c324-47a5-95b8-ad0c7e476621.html)

    Nel governo si registra “irritazione” per il giudizio della Corte dei conti sul decreto Pnrr e, spiegano fonti dell’esecutivo, si sta lavorando a una risposta ufficiale che dovrebbe arrivare nelle prossime ore.

    “Si è mai visto”, la domanda retorica di un ministro, “un lavoro così specifico della Corte dei Conti su un decreto?”.

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