Competenze e rispetto della legalità nella gestione del patrimonio arboreo di Cagliari.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in relazione al progetto “PON METRO – Città Metropolitane 2014-2020 – Asse 6 – Ripresa verde, digitale e resiliente (REACT EU FESR) – Azione 6.1.4. Operazione CA6.1.4.b.2 – Realizzazione di nuove aree verdi, di recupero e potenziamento di aree verdi degradate e del patrimonio arboricolo e arbustivo cittadino – Intervento principale”, recentemente approvato con deliberazione Giunta municipale Cagliari n. 193 del 3 ottobre 2022.
Il progetto complessivo risulta interamente finanziato da fondi comunitari (3,5 milioni di euro) con il programma PON METRO Città metropolitane 2014-2020 (qui i progetti cagliaritani) e tuttora completamente inattuato.
Coinvolti il Ministero della Cultura, il Ministero della Transizione Ecologica, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, informati la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, la Procura regionale della Corte dei conti per la Sardegna e i Carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio culturale.
In particolare, nel progetto emergono alcuni interventi comportanti abbattimenti di alberi ad alto fusto:
* Viale Calamosca, 131 alberi, di cui 53 esemplari di Pino d’Aleppo e Pino domestico classificati in classe di propensione al cedimento D (gravità estrema) e C (gravità moderata), che richiedono interventi di messa in sicurezza, alleggerimento e potatura;
* Viale Diaz (lati della strada e spartitraffico centrale), 118 alberi e 21 cespugli. Dei 118 alberi presenti 7 esemplari di Pino d’Aleppo sono stati classificati in classe di propensione al cedimento D (gravità estrema), destinati al taglio e conseguente sostituzione. Tre alberi risultano essere già abbattuti. I restanti 111 alberi saranno interessati da interventi di alleggerimento e potatura;
* Via Borgo S. Elia, tratto compreso tra viale San Bartolomeo e via Schiavazzi, 89 alberi, con 72 esemplari di Pino d’Aleppo classificati in classe di propensione al cedimento C (gravità moderata) e richiedono interventi di messa in sicurezza;
* Viale Buoncammino, lato destro, su 31 alberi viventi nelle aiuole 8 sono classificati “gravità estrema”, 3 sono già stati tagliati, mentre gli altri richiedono interventi di messa in sicurezza (cavatura e trasporto presso il vivaio comunale con contestuale sostituzione per 6 Jacaranda mimosifolia e sola potatura di alleggerimento per 2 esemplari della stessa specie. In questo caso l’autorizzazione ex art. 21 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. è già stata rilasciata al Comune di Cagliari dalla Soprintendenza A.B.A.P. di Cagliari con nota prot. n. 10393 del 26 marzo 2021, con il taglio di alcuni esemplari di Pino d’Aleppo già effettuato in data 7 settembre 2020, mai sanzionato, per quanto si è a conoscenza.
Il Viale Buoncammino, il Viale Calamosca, il Viale Diaz, la Via Borgo S. Elia appaiono, inoltre tutelati con vincolo storico-culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), mentre il Viale Buoncammino e il Viale Calamosca sono tutelati anche con vincolo paesaggistico (artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), quindi qualsiasi intervento dev’essere preceduto dalle specifiche vincolanti autorizzazioni, in carenza sono previste sanzioni penali e amministrative e possono essere integrati estremi di danno al patrimonio pubblico.
Non si può tralasciare, inoltre, il fatto che le verifiche appropriate sullo stato di salute e la stabilità degli alberi non possono limitarsi alla metodologia V.T.A. (Visual Tree Assessment), ma ad essa deve seguire una successiva analisi più approfondita, per esempio mediante la tomografia ultrasonica tri-dimensionale, che consenta di verificare nel concreto eventuali lesioni e statica.
Il GrIG auspica un’adeguata valutazione degli interventi sul patrimonio arboreo e il più scrupoloso rispetto della legalità, necessario per la tutela dei nostri beni ambientali e culturali.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
rivista Applied Sciences, 2021, 11, 1199.
Uso della tomografia ultrasonica tri-dimensionale per individuare il decadimento strutturale del fusto di un albero adulto di leccio (Quercus ilex L.) in Sardegna (Italia).
Silvana Fais (1,2), Michele Puxeddu (3), Francesco Cuccuru (1), and Nicola Cau (1)
(1) Department of Civil and Environmental Engineering and Architecture (DICAAR), University of Cagliari,Via Marengo 2, 09123 Cagliari, Italy, (2) Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Ingegneria delle Georisorse, Palazzo Baleani, Corso Vittorio Emanuele II, 244 – 00186 Roma, Italy, (3) BSc (Forestry), Via Darwin 11, 09126 Cagliari, Italy
Grazie all’intervento umano molte piante di leccio (Quercus ilex L.) sono state piantate nel verde pubblico e privato in Sardegna. Attualmente molti di questi alberi sono colpiti da attacchi fungini che producono cancri corticali e decadimento strutturale del fusto. Una metodologia operativa in campo non distruttiva che utilizza la tomografia ultrasonica supportata da fotogrammetria digitale è stata sviluppata e testata per individuare la presenza di eventuale decadimento della struttura interna del fusto di un albero adulto di leccio in Sardegna. Le metodologie ultrasoniche non distruttive sono comunemente usate per individuare le caratteristiche di elasticità e dinamiche di vari materiali (rocce, cemento, legno) tuttavia l’interpretazione dei dati è sempre molto complessa perché la propagazione delle onde elastiche dipende strettamente dall’eterogenicità, dalla porosità e dalle caratteristiche dei vari materiali indagati. La presenza di fratture o zone di decadimento strutturale e di cavità sono tutte potenziali problematiche dei materiali e quindi anche del legno del fusto di un albero; queste risultano caratterizzate da basse velocità ultrasoniche. In questo senso la velocità ultrasonica può essere usata come uno dei principali parametri diagnostici per individuare l’effettivo decadimento strutturale interno del fusto di un albero e definire anche la sua stabilità così come è stato fatto nel caso di studio esaminato per un albero adulto di leccio di 32 cm di diametro a petto d’uomo. In questo studio considerando le caratteristiche e le dimensioni dell’albero investigato e l’obiettivo dello studio, una tomografia ultrasonica tri-dimensionale è stata sperimentata a 24 Khz. Le misure ultrasoniche sono state sperimentate in situ usando un tester ultrasonico portatile (non-distruttivo) digitale (PUNDIT Lab plus) della Proceq (Schwerzenbach, Switzerland) con trasduttori piezoelettrici. Come dedotto dalle molte prove sperimentali condotte il tempo di attraversamento delle onde elastiche longitudinali è stato misurato attraverso stazioni di rilevamento lungo tutto il fusto. Il volume dei dati ultrasonici è stato processato mediante uno specifico software in grado di ottenere una rappresentazione tri-dimensionale della distribuzione della velocità delle onde longitudinali dentro il fusto. I risultati hanno dimostrato che la tomografia ultrasonica tri-dimensionale può essere un efficace e preciso strumento per una valutazione estremamente accurata del decadimento interno del fusto dell’albero studiato e per monitorarne lo stato di conservazione.
(foto per conto GrIG, E.R., S.D., archivio GrIG)
meritevole il vs. seguire le problematiche relative all’abbattimento degli alberi citati sino a intendere un piu’ approfondito esame dello stato di salute delle piante. Grazie