Un po’ di chiarezza (e qualche informazione in più) sul Viale Buoncammino e i suoi alberi.

Diversi cagliaritani, piuttosto indignati, hanno segnalato quanto scrive sul suo profilo Facebook Claudio Maria Papoff, dirigente del Servizio parchi, verde e gestione faunistica del Comune di Cagliari a decorrere dall’1 settembre 2020.
Lo era già stato in precedenza, guadagnandosi sul campo il soprannome di manidiforbice da parte di una bella fetta di ironici kasteddai, così come, dal febbraio 2019, era direttore generale del parco naturale regionale “Molentargius – Saline”, salito agli onori della cronaca in questi giorni per il crollo – sotto un temporale con raffiche di vento a più di 100 km/h – della Torre del Sale, uno degli esempi più pregevoli di archeologia industriale dell’area naturale protetta.
Non ci occupiamo di quanto si scrive sulle pagine personali di Facebook – cose sensate o sproloqui – memori del noto insegnamento di Umberto Eco, tuttavia per il ruolo ricoperto dal dott. Papoff un paio di considerazioni sono necessarie, tralasciando toni e volgarità che utilizza nei confronti di chi non è d’accordo con la sua visione illuminata della gestione del verde pubblico: si qualifica da solo e ciò basta.

Il dott. Papoff afferma in risposta a un commento a un suo post del 10 settembre 2020 (ore 20.55), riferendosi al Viale Buoncammino, luogo del noto taglio dei Pini: “è un viale con meno di 70 anni (quindi per automatismo non diviene un bene culturale) e l’intervento, per la sua natura, non è soggetto ad alcuna autorizzazione paesaggistica; neanche la semplificata ”:
Poche parole e molte inesattezze, per non dire altro.
Il Viale Buoncammino, con le sue alberate, esiste da un bel po’: per esempio, su Sardegna Digital Library sono pubblicate numerose fotografie della Collezione Colombini (proprietà I.S.R.E.) che ritraggono il Viale agli inizi del ‘900, con il carcere e le caratteristiche alberate.

Parliamo di 120 anni fa, altro che “meno di 70 anni”.
Quindi, il Viale è tutelato con vincolo culturale, perché “le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico” sono tutelate con vincolo culturale, a meno che non sia intervenuta una verifica negativa dell’interesse culturale da parte dei competenti organi del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Quindi, in tali luoghi qualsiasi intervento dev’essere preventivamente autorizzato dei competenti organi del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (art. 21 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Ancora.
Quantomeno l’intero centro storico cittadino (compreso il Viale) è tutelato con specifico vincolo paesaggistico (artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., individuazione principalmente con D.M. 8 giugno 1977) e il D.P.R. n. 31/2017 (art. 2, comma 1°, e Allegato A) esenta dalla necessità di autorizzazione paesaggistica solo la “sostituzione o messa a dimora di alberi e arbusti, singoli o in gruppi, in aree pubbliche o private, eseguita con esemplari adulti della stessa specie o di specie autoctone o comunque storicamente naturalizzate e tipiche dei luoghi, purché tali interventi non interessino i beni di cui all’art. 136, comma 1°, lettere a, b, del Codice, ferma l’autorizzazione degli uffici competenti, ove prevista” (punto A.14).
Quindi, nel centro storico e in buona parte di Cagliari – vincolati ai sensi dell’art. 136, comma 1°, lettere a e b, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. – qualsiasi intervento del genere dev’essere necessariamente munito di autorizzazione paesaggistica con specifico parere vincolante dei competenti organi del Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Le autorizzazioni non sono necessarie soltanto in caso di comprovata esigenza di pubblica incolumità, concretizzata in specifica motivata preventiva ordinanza sindacale contingibile e urgente (art. 50 del decreto legislativo n. 267/2000 e s.m.i.). Ordinanza che non è stata rinvenuta nell’albo pretorio comunale.
Per capirci meglio, un taglio di alberi giustificato a parole in area tutelata con vincoli ambientali e/o culturali privo delle relative autorizzazioni e in assenza di specifica ordinanza contingibile e urgente per ragioni di incolumità pubblica è abusivo e fonte di responsabilità per chi lo dispone e chi lo esegue.
Non si tratta di una curiosa interpretazione ambientalista, ma di norme di legge: gli artt. 734 cod. pen. e 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. per la violazione del vincolo paesaggistico, gli artt. 733 cod. pen. e 169 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. per la violazione del vincolo culturale.
Seguono anche gli obblighi di reintegrazione e di ripristino ambientale ai sensi degli artt. 160 e 167 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.

Il dott. Papoff si lancia, poi, in apprezzamenti sui corsi di diritto ambientale del GrIG: “quelle associazioni ambientaliste pronte a (far) schierare i cittadini contro l’Ente Pubblico e, nel contempo, proporsi al medesimo Ente per tenere, a pagamento, corsi di formazione sul diritto ambientale”.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus promuove e realizza da più di 25 anni corsi e seminari di diritto ambientale, con lezioni e materiali didattici, “rivolti a tutte le persone interessate, in particolar modo a liberi professionisti, funzionari di amministrazioni pubbliche, studenti”, mentre “per la partecipazione è richiesta una quota popolare, destinata esclusivamente alle attività del GrIG per la difesa di ambiente e salute. Nemmeno un centesimo va a chi tiene i seminari, per capirci”.
Finora con più di un migliaio di partecipanti complessivi, sono più di un centinaio gli amministratori e i funzionari pubblici che li hanno frequentati.
Lo fanno per acquisire informazioni e aggiornamenti per la professione e l’attività lavorativa.
Certo, chi assomma presunzione e disinformazione non ne ha bisogno.

I tagli degli alberi non sono stati fermati per qualche strana coincidenza astrale, ma in quanto sono stati oggetto (8 settembre 2020) di argomentata segnalazione del GrIG al Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo, al Comune di Cagliari, alla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.
Cerchiamo poi di fare un po’ di informazione, per chi potrebbe essere interessato, su una metodologia decisamente più puntuale del Visual Tree Assessment (valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche; in acronimo VTA), che comunque prevede, in caso di individuazione “dei sintomi di difetto, questi devono essere confermati da metodi di analisi approfonditi e devono poi essere dimensionati”.
Insomma, la mera VTA, se non si è compreso male, non sarebbe sufficiente per abbattere gli alberi…
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Geophysical Research Abstracts
Vol. 21, EGU2019-2012-3, 2019
EGU General Assembly 2019
© Author(s) 2018. CC Attribution 4.0 license.
Uso della tomografia ultrasonica tri-dimensionale per individuare il decadimento strutturale del fusto di un albero adulto di leccio (Quercus ilex L.) in Sardegna (Italia).
Silvana Fais (1,2), Michele Puxeddu (3), Francesco Cuccuru (1), and Nicola Cau (1)
(1) Department of Civil and Environmental Engineering and Architecture (DICAAR), University of Cagliari,Via Marengo 2, 09123 Cagliari, Italy, (2) Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Ingegneria delle Georisorse, Palazzo Baleani, Corso Vittorio Emanuele II, 244 – 00186 Roma, Italy, (3) BSc (Forestry), Via Darwin 11, 09126 Cagliari, Italy
Grazie all’intervento umano molte piante di leccio (Quercus ilex L.) sono state piantate nel verde pubblico e privato in Sardegna. Attualmente molti di questi alberi sono colpiti da attacchi fungini che producono cancri corticali e decadimento strutturale del fusto. Una metodologia operativa in campo non distruttiva che utilizza la tomografia ultrasonica supportata da fotogrammetria digitale è stata sviluppata e testata per individuare la presenza di eventuale decadimento della struttura interna del fusto di un albero adulto di leccio in Sardegna. Le metodologie ultrasoniche non distruttive sono comunemente usate per individuare le caratteristiche di elasticità e dinamiche di vari materiali (rocce, cemento, legno) tuttavia l’interpretazione dei dati è sempre molto complessa perché la propagazione delle onde elastiche dipende strettamente dall’eterogenicità, dalla porosità e dalle caratteristiche dei vari materiali indagati. La presenza di fratture o zone di decadimento strutturale e di cavità sono tutte potenziali problematiche dei materiali e quindi anche del legno del fusto di un albero; queste risultano caratterizzate da basse velocità ultrasoniche. In questo senso la velocità ultrasonica può essere usata come uno dei principali parametri diagnostici per individuare l’effettivo decadimento strutturale interno del fusto di un albero e definire anche la sua stabilità così come è stato fatto nel caso di studio esaminato per un albero adulto di leccio di 32 cm di diametro a petto d’uomo. In questo studio considerando le caratteristiche e le dimensioni dell’albero investigato e l’obiettivo dello studio, una tomografia ultrasonica tri-dimensionale è stata sperimentata a 24 Khz. Le misure ultrasoniche sono state sperimentate in situ usando un tester ultrasonico portatile (non-distruttivo) digitale (PUNDIT Lab plus) della Proceq (Schwerzenbach, Switzerland) con trasduttori piezoelettrici. Come dedotto dalle molte prove sperimentali condotte il tempo di attraversamento delle onde elastiche longitudinali è stato misurato attraverso stazioni di rilevamento lungo tutto il fusto. Il volume dei dati ultrasonici è stato processato mediante uno specifico software in grado di ottenere una rappresentazione tri-dimensionale della distribuzione della velocità delle onde longitudinali dentro il fusto. I risultati hanno dimostrato che la tomografia ultrasonica tri-dimensionale può essere un efficace e preciso strumento per una valutazione estremamente accurata del decadimento interno del fusto dell’albero studiato e per monitorarne lo stato di conservazione.
PAROLE CHIAVE: Leccio, tomografia ultrasonica, individuazione decadimento, monitoraggio.

(foto da Sardegna Digital Library, E.R., S.D., archivio GrIG)
Le solite “belle personcine” a cui viene assegnata la “gestione” del verde pubblico.
Allora GrIG, ce l’avete fatta a fermarli?
..per ora, sì.
Ma fermarli soltanto non basta. Se vi e’ stato un’illecito bisogna incriminarli, se no continueranno ad essercene di personcine cosi. Tanto male che vada si viene fermati e non si rischia niente.
..valuterà chi di dovere.
Ineccepibile.
grazie anche da parte degli alberi per l’autorevole conferma 🌳🌳🌳🌳🌳
Grazie per l’intervento. È formidabile il rapporto esistente tra concezione del paesaggio e statura interiore! Queste “belle personcine” hanno una visione del mondo che a volte ha del mostruoso, eppure sono convinte di fare bene il loro dovere. Anche più del loro dovere! L’articolo riconosce correttamente la presenza in un certo modo di agire, di una volontà di sottomettere, di irregimentare la natura, che, purtroppo -lo vediamo col crescere del brutto che ci circonda- sta inesorabilmente impoverendo il mondo.
🌳🌳🌳
(…) “Per capirci meglio, un taglio di alberi giustificato a parole in area tutelata con vincoli ambientali e/o culturali privo delle relative autorizzazioni e in assenza di specifica ordinanza contingibile e urgente per ragioni di incolumità pubblica è abusivo e fonte di responsabilità per chi lo dispone e chi lo esegue.
Non si tratta di una curiosa interpretazione ambientalista, ma di norme di legge: gli artt. 734 cod. pen. e 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. per la violazione del vincolo paesaggistico, gli artt. 733 cod. pen. e 169 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. per la violazione del vincolo culturale.”
Te la dà il Grig…la curiosa interpretazione ambientalista!
(…) “Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus promuove e realizza da più di 25 anni corsi e seminari di diritto ambientale, con lezioni e materiali didattici, “rivolti a tutte le persone interessate, in particolar modo a liberi professionisti, funzionari di amministrazioni pubbliche, studenti”, mentre “per la partecipazione è richiesta una quota popolare, destinata esclusivamente alle attività del GrIG per la difesa di ambiente e salute. Nemmeno un centesimo va a chi tiene i seminari, per capirci”.
Chiarissimo e per finire…ta dà…
“Certo, chi assomma presunzione e disinformazione non ne ha bisogno.”
Peus po issus… (Non sanno quello che perdono!)
🌳🌳🌳
tutti i pini cittadini sono pericolosissimi! vanno tagliati tutti! ieri è caduta una pigna da un albero di monte urpinu! vanno abbattuti tutti comune di cagliari! meglio prevenire che curare! e rinominiamo, visto che ci siamo pure il nostro monte cittadino, non più “monte urpinu” che porta male, ma meglio “monte sgommatinu”, visto che il motorino truccato, il caos notturno e la sgommata sono “elementi culturali identitari” della nostra città!
Papoff ridicolizzato…”meno di 70 anni”. Che tranvata!
da L’Unione Sarda, 15 settembre 2020
IL CASO. Cagliari, il taglio degli alberi subito in Consiglio comunale.
Il centrosinistra si oppone: “Il verde fa parte del nostro patrimonio culturale e paesaggistico”: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/cagliari/2020/09/14/cagliari-il-taglio-degli-alberi-subito-in-consiglio-comunale-136-1059243.html
da La Nuova Sardegna, 14 settembre 2020
Cagliari e gli alberi abbattuti: il centrosinistra chiede l’apertura di un dibattito pubblico.
Le jacarande di via Dante a Cagliari.
Non si placa dentro e fuori il consiglio comunale la protesta per i nuovi provvedimenti sul verde pubblico. (Mauro Lissia): https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2020/09/14/news/cagliari-citta-delle-splendide-jacarande-ma-il-comune-decide-di-abbatterne-una-buona-parte-1.39306224
Cavolo che grandi i “compagni” di merenda, come sempre a cavalcare l’onda, dopo che quei rompi del grig hanno smosso la panna…….. Grazie grig anche se non credo piú a nulla di quello che le cricche sempre piú attente ai loro interessi che al loro mandato cercano di farci credere.
intelligente scelta da parte del dirigente del Servizio verde pubblico del Comune di Cagliari Claudio M. Papoff 😉
da La Nuova Sardegna, 18 settembre 2020
Cagliari, sospeso l’abbattimento di altre 74 piante in diversi quartieri.
L’amministrazione fa marcia indietro dopo le proteste dell’opposizione e di tanti cagliaritani. Sugli alberi in pericolo nuovi esami per poter stabilire se è possibile salvarli o meno. (Mauro Lissia): https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2020/09/18/news/cagliari-sospeso-l-abbattimento-di-altre-84-piante-in-diversi-quartieri-1.39322338
A.N.S.A., 5 ottobre 2020
Sarà abbattuto un pino pericolante in Viale Buocammino.
Comune Cagliari annuncia intervento dopo polemiche su alberi: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/10/05/sara-abbattuto-un-pino-pericolante-in-viale-buocammino_262a5d12-b6e8-4ff7-a3f4-bee6d4196378.html