Salviamo il Castello di Montevarmine.
Il Castello di Montevarmine è situato nelle colline del Piceno, con un impianto del XIV secolo su una precedente fortificazione del IX secolo, di probabile origine longobarda.
E’ uno dei pochi castelli delle Marche rimasto sostanzialmente integro, con le sue mura poderose, l’alta torre dai merli ghibellini (alta ben 35 metri), munita di arciere e piombatoi..
È uno dei pochi esempi di fattoria fortificata del Piceno.
Dall’alto mastio della rocca, si può ammirare e contemplare un meraviglioso paesaggio multiforme, boschi, pascoli, terreni agricoli. Il castello è meta di visitatori e costituisce un polo di attrazione per tutta la zona e un punto di riferimento storico per i paesi circostanti, oltre ad un punto di grande suggestione paesaggistica, perché si erge su un colle tra il verde di piante secolari.
Il Castello, pur essendo nel territorio comunale di Carassai (AP), è di proprietà del Comune di fermo, insieme a ben 700 ettari di boschi e terreni agricoli, pervenuti dall’Opera Pia Brefotrofio di Fermo.
Tuttavia, nonostante il grande rilievo storico-culturale, il Castello vive anni di progressivo e crescente degrado.
Crolli di parte delle coperture e di varie strutture murarie sono, purtroppo, la realtà odierna.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su preoccupatissime segnalazioni di cittadini, ha inoltrato (17ottobre 2022) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni interventi per richiamare le amministrazioni pubbliche competenti ai loro doveri di conservazione e restauro del bene culturale, qual è – sul piano giuridico – il Castello (è tutelato fin dalla legge n. 364/1909).
Coinvolti il Ministero della Cultura, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Marche, i Comuni di Carassai e di Fermo, informate in via preventiva la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno e la Procura regionale della Corte dei conti per le Marche, nonché i Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale.
Infatti, sussistono precisi obblighi di conservazione e restauro in capo al Comune di Fermo, proprietario del bene culturale (art. 30 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), e obblighi di vigilanza e intervento in capo agli organi centrali e periferici del Ministero della Cultura (artt. 32 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Il GrIG auspica rapidi e risolutori interessamenti da parte delle amministrazioni pubbliche competenti, assicurando un impegno forte per la conservazione e la concreta tutela del Castello di Montevarmine e del patrimonio pubblico.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto da Cronache Fermane, da mailing list ambientalista, S.D., archivio GrIG)
Grazie dell’intervento, da parte della nostra associazione e di tutti i cittadini della zona.
da Cronache Picene, 18 aprile 2022
La Rocca di Monte Varmine finisce sul tavolo della Procura di Ascoli: https://www.cronachepicene.it/2022/10/18/la-rocca-di-monte-varmine-finisce-sul-tavolo-della-procura-di-ascoli/368297/
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da Riviera Ogg8i, 18 ottobre 2022
Castello di Montevarmine, un appello a salvarlo.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico, su segnalazioni di cittadini, ha inoltrato una specifica istanza per richiamare le amministrazioni pubbliche competenti ai loro doveri di conservazione e restauro del castello situato nel territorio di Carassai, ma di proprietà del comune di Fermo: https://www.rivieraoggi.it/2022/10/18/361000/castello-di-montevarmine-un-appello-a-salvarlo/