Vita più complicata per i progetti eolici incombenti sul Lago di Bolsena e su Civita di Bagnoregio.
Il Ministero della Transizione Ecologica e la Regione Lazio hanno risposto all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni interventi inviata (6 giugno 2021) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) riguardo ai progetti di impianti eolici presso il Lago di Bolsena e Civita di Bagnoregio.
Sono stati coinvolti i Ministeri della Transizione Ecologica e della Cultura, la Regione Lazio, la Provincia di Viterbo, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, i Comuni di Bagnoregio e Montefiascone, informata per le opportune verifiche di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo.
Il Ministero della Transizione Ecologica – D.G. Patrimonio naturalistico, con nota prot. n. 62905 dell’11 giugno 2021 ha chiesto alla Regione Lazio, titolare della competenza, sui provvedimenti adottati in merito alla valutazione di incidenza ambientale, “considerato che i progetti segnalati, riguardanti l’installazione di più aerogeneratori in diverse località dei Comuni di Bagnoregio e Montefiascone, potrebbero interessare vari siti Natura 2000, tra cui la ZPS/ZSC ‘Calanchi di Civita di Bagnoregio’ (IT6010009), la ZPS/ZSC IT6010008 ‘Monti Vulsini’ e la ZSC IT6010007 ‘Lago di Bolsena’, con conseguenti possibili ricadute sugli habitat ivi presenti e con possibili effetti cumulativi, e tenuto conto della necessità di ottemperare all’espletamento della Valutazione di incidenza secondo quanto previsto dall’art. 6, par. 3, della Direttiva 92/43/CEE ‘Habitat’”.

La Regione Lazio – D.G. Politiche Abitative e Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica ha comunicato (nota prot. n. 586482 del 6 luglio 2021) di aver accolto l’istanza ecologista, respingendo gli atti di opposizione presentati dalle Società energetiche, in quanto trova applicazione l’art. 5, comma 2°, del decreto legislativo n. 33/2913 e s.m.i. (“Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione ai sensi del presente decreto, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall’articolo 5-bis”).
Istanza invece respinta – sbagliando – dal Comune di Montefiascone (nota prot. 15754 del 24 giugno 2021).
La Regione Lazio – D.G. Politiche Abitative e Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica rende noto:
“* Per l’aerogeneratore (altezza metri 100, diametro rotore metri 61, potenza 0,975 MWp) in località Campo Pantano, in Comune di Bagnoregio, proposto da Mc Wind s.r.l., è pervenuta … istanza con prot. n. 741455/2020, avente per oggetto ‘Provincia di Viterbo – Istanza di autorizzazione unica, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387/03, per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica e delle relative opere ed infrastrutture connesse alimentato da fonte rinnovabile eolica, sito in Bagnoregio (VT), loc. Campo Pantano snc, di potenza nominale 0,999 MWp – Società MC WIND Srl. Verifica coinvolgimento delle strutture regionali interessate’. Presso questo ufficio è tuttora in corso la fase istruttoria le cui attività sono finalizzate all’espressione per le materie di competenza;
* Per l’aerogeneratore (altezza metri 100, diametro rotore metri 61, potenza 0,975 MWp) in loc. Podere Rosignolo, in Comune di Bagnoregio, proposto da s.r.l., è pervenuta … istanza prot. 191477/2020, avente per oggetto ‘Provincia di Viterbo – Istanza di autorizzazione unica, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387/03, per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica e delle relative opere ed infrastrutture connesse alimentato da fonte rinnovabile eolico sito in Bagnoregio (VT), loc. Podere Rosignolo di potenza nominale 0,975 MWp – Società EWT Italia Development srl. Coinvolgimento delle strutture regionali interessate’. Esaminati gli atti trasmessi a corredo dell’istanza, questo Ufficio ha comunicato con nota prot. n. 213502 del 2020, che l’intervento non necessita di parere in merito agli aspetti urbanistici e paesaggistici;
* Per l’aerogeneratore (altezza metri 100, diametro rotore metri 61, potenza 0.975 MWp) in loc. Le Guardie, in Comune di Montefiascone, proposto da EWind Sviluppo s.r.l. si evidenza che presso questo Ufficio non è mai pervenuta alcuna istanza;
* Per l’aerogeneratore (altezza metri 100, diametro rotore metri 61, potenza 0.975 MWp) in loc. Strada Umbro-Casentinese, in Comune di Montefiascone, proposto da Ewt Italia s.r.l., è pervenuta, presso la scrivente Area, istanza con prot. n. 981924/2020, avente per oggetto ‘Provincia di Viterbo – Autorizzazione Unica, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387/03, per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione energia elettrica e delle relative opere ed infrastrutture connesse alimentato da fonte rinnovabile eolica, sito in Montefiascone (VT) – Via Umbro-Casentinese snc di potenza nominale 0,975 MWp – Società EWT ITALIA Srl. Indizione della Conferenza di servizi interna, individuazione del rappresentante unico regionale e fissazione del termine per le richieste di integrazioni documentali’. Presso questo ufficio è tuttora in corso la fase istruttoria le cui attività sono finalizzate all’espressione per le materie di competenza”.
Quindi, per due impianti la fase istruttoria è ancora in corso, uno “non necessita di parere in merito agli aspetti urbanistici e paesaggistici”, per l’ultimo non è pervenuta alcuna istanza alla Regione Lazio.
Tuttavia, la stessa Direzione generale afferma (nota prot. n. 213502 del 10 marzo 2020) che la Provincia di Viterbo nel rilasciare l’eventuale autorizzazione unica (art. 12 del decreto legislativo n. 387/2003 e s.m.i.) e le altre Amministrazioni pubbliche competenti nel rilasciare i pareri di legge, dovranno considerare che “nell’ubicazione di tali impianti si deve in ogni caso tener conto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale di cui alla legge 5 marzo 2001, n. 57, articoli 7 e 8, nonché del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, articolo 14. A tal riguardo i terreni oggetto di intervento non dovrebbero risultare interessati da progetti e programmi di vocazione agricola, quali ad esempio i PUA ex L.R.38/1999”, comunque “ferma restando la necessaria valutazione in merito degli impatti cumulativi che saranno effettuati dall’Area valutazione impatto ambientale, anche con considerazione della componente paesaggio”.
Quindi nessun impianto eolico in aree interessate da piani relativi a colture tradizionali o per la salvaguardia di paesaggio e biodiversità, nonché valutazione degli impatti ambientali cumulativi fra i vari progetti.
Appare piuttosto evidente che, in realtà, per almeno tre aerogeneratori ci si trova davanti a un progetto unico, spezzettato per evitare l’applicazione della normativa sulla valutazione degli impatti ambientali.
Quanto indicato dal Ministero della Transizione Ecologica e dalla Regione Lazio è quanto chiesto proprio dal GrIG con l’istanza del giugno scorso: lo svolgimento dei procedimenti di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) e di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale, nonché l’adozione di provvedimenti inibitori finalizzati provvedimenti di vincolo paesaggistico.
L’area è interessata dal vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), e da aree ricadenti nella Rete Natura 2000, di cui alle direttive n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora e n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica.[1]
La Valle dei Calanchi di Civita di Bagnoregio, centro medievale di grande suggestione noto in tutto il mondo, e le colline che digradano sul Lago di Bolsena attualmente vedono anche una richiesta di inclusione nel patrimonio dell’umanità a cura dell’UNESCO.
La speculazione energetica, purtroppo da anni, ha aggredito la Tuscia: siamo di fronte a ben 51 progetti di campi fotovoltaici presentati, in parte approvati e solo in minima parte respinti in pochi anni, complessivamente oltre 2.100 ettari di terreni agricoli e boschi. Analogamente sono ormai numerosi i progetti di centrali eoliche presentati o già in esecuzione.
Centinaia e centinaia di ettari di terreni agricoli e boscati stravolti dalla speculazione energetica, senza che vi sia alcuna assicurazione sulla chiusura di almeno una centrale elettrica alimentata da fonti fossili.
La realizzazione di questi progetti energetici snaturerebbe radicalmente alcuni dei più pregiati paesaggi agrari della Tuscia con pesanti impatti sull’ambiente e sui contesti economico-sociali locali. Stupisce, infatti, l’assenza di alcuna seria e adeguata analisi preventiva sugli impatti negativi anche sul piano economico-sociale di decine di migliaia di ettari di paesaggio storico della Tuscia sulle attività turistiche.
La Provincia di Viterbo detiene il non invidiabile primato per il consumo del suolo per abitante (rapporto ISPRA sul consumo del suolo 2019), 1,91 metri quadri per residente rispetto alla media regionale di 0,47 e nazionale di 0,80.
Oltre ad Amministrazioni comunali, come quella di Bagnoregio, sempre un maggior numero di residenti sta prendendo coscienza del gravissimo rischio che sta correndo la Tuscia, prese di posizione, contestazioni popolari, manifestazioni sono sempre più frequenti.
Legalità ed effettiva salvaguardia ambientale sono l’unica efficace garanzia anche per il turismo e il futuro del tessuto economico-sociale locale.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
[1] precisamente i siti di importanza comunitaria (S.I.C.) “Lago di Bolsena” (IT6010007), “Isole Bisentina e Martana” (IT6010041), la zona di protezione speciale (Z.P.S.) “Lago di Bolsena, Isole Bisentina e Martana” (IT6010055), il S.I.C./Z.P.S. “Monti Vulsini” (IT6010008), il S.I.C./Z.P.S. “Calanchi di Civita di Bagnoregio” (IT6010009), il S.I.C. “Fiume Marta (alto corso)” (IT6010020).

(foto M.F., S.D., archivio GrIG)
Potremmo chiamarle “furbate eoliche” ma la sostanza non cambia: 100 metri di altezza in un paesaggio collinare non sono ammissibili soprattutto se la Commissione italiana per l’Unesco ha candidato il 20 gennaio scorso Civita di Bagnoregio a Patrimonio dell’Umnaità. Cosa diranno i soloni regionali e ministeriali e i politicanti locali agli ispettori del Comitato Unesco del patrimonio mondiale?
da Tuscia Web, 8 luglio 2021
Ambiente – Interviene il Gruppo d’intervento giuridico sugli impianti al lago di Bolsena e Civita di Bagnoregio.
“Progetti eolici, stupisce l’assenza di un’adeguata analisi sugli impatti negativi”: http://www.tusciaweb.eu/2021/07/progetti-eolici-stupisce-lassenza-unadeguata-analisi-sugli-impatti-negativi/
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da On Tuscia, 8 luglio 2021
Vita più complicata per i progetti eolici incombenti sul Lago di Bolsena e su Civita di Bagnoregio: https://www.ontuscia.it/viterbo/vita-piu-complicata-per-i-progetti-eolici-incombenti-sul-lago-di-bolsena-e-su-civita-di-bagnoregio-341499
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da Le Muse News, 8 luglio 2021
Vita difficile per i progetti eolici incombenti sul Lago di Bolsena e su Civita di Bagnoregio: https://www.lemusenews.it/vita-difficile-per-progetti-eolici-incombenti-su-lago-di-bolsena-e-civita-di-bagnoregio/
da Il Corriere di Viterbo, 10 luglio 2021
Viterbo, pale eoliche: altolà ai progetti di Montefiascone e Bagnoregio. (Massimiliano Conti) (https://corrierediviterbo.corr.it/news/viterbo/27905993/viterbo-pale-eoliche-stop-progetto-montefiascone-bagnoregio.html)
Nessuna pala eolica potrà essere installata su terreni interessati da colture agricole tradizionali o da piani per la salvaguardia del paesaggio e della biodiversità. Inoltre, ci sarà una valutazione complessiva dell’impatto ambientale di più progetti eolici riguardanti lo stesso territorio. Lo afferma la Regione Lazio nella risposta fornita al Gruppo d’intervento giuridico (Grig) che aveva chiesto chiarimenti sugli impianti eolici incombenti sul lago di Bolsena e su Civita di Bagnoregio: quattro in tutto, contro i quali si è già messa in moto una mobilitazione del territorio culminata sabato scorso con il sit-in organizzato dalla consigliera del Pd Luisa Ciambella a Bagnoregio a cui ha partecipato, tra gli altri, il parlamentare e sindaco di Sutri Vittorio Sgarbi, da anni impegnato in una lotta “senza quartiere” – dalla Sicilia alla Tuscia – contro le pale eoliche.
Si complica dunque la vita per questi progetti, come sottolinea Stefano Deliperi, presidente del Grig, che ha informato, per le verifiche di competenza, anche la Procura di Viterbo. Il ministero della Transizione ecologica, interpellato dagli ambientalisti, ha girato la palla, per competenza, alla Regione Lazio, dal momento che i progetti in questione potrebbero interessare vari siti Natura 2000, tra cui le Zps/Zsc “Calanchi di Civita di Bagnoregio”, “Monti Vulsini” e “Lago di Bolsena”, “con conseguenti possibili ricadute sugli habitat presenti e con possibili effetti cumulativi”. Gli aerogeneratori previsti sono quattro, tutti di altezza pari a 100 metri: per quelli di località Campo Pantano, a Bagnoregio, e della Umbro Casentinese, a Montefiascone, proposti entrambi dalla società Mc Wind srl, è tuttora in corso la fase istruttoria; per quello di località Podere Rosignolo, sempre a Bagnoregio, proposto dalla Ewt Italia Development srl, la direzione regionale ha comunicato che l’intervento non necessita di parere in merito agli aspetti urbanistici e paesaggistici; infine per quello di località Le Guardie, a Montefiascone, proposto dalla Ewind Sviluppo srl, non risulta mai pervenuta alcuna istanza in Regione.
La stessa direzione generale, con nota numero 213.502 del 10 marzo 2020, “afferma tuttavia che la Provincia di Viterbo, nel rilasciare l’eventuale autorizzazione unica, e le altre amministrazioni pubbliche competenti nel rilasciare i pareri di legge, dovranno considerare che ‘nell’ubicazione di tali impianti si deve in ogni caso tener conto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale’”. Inoltre i terreni oggetto di intervento non dovrebbero risultare interessati da programmi di vocazione agricola, quali ad esempio i Pua, ferma restando comunque “la necessaria valutazione in merito degli impatti cumulativi che saranno effettuati dall’area valutazione impatto ambientale, anche con considerazione della componente paesaggio”. “Appare piuttosto evidente che, in realtà, per almeno tre aerogeneratori ci si trova davanti a un progetto unico, spezzettato per evitare l’applicazione della normativa sulla valutazione degli impatti ambientali – nota Deliperi -. La realizzazione di questi progetti snaturerebbe alcuni dei più pregiati paesaggi della Tuscia”.
da Il Fatto Quotidiano, 9 luglio 2021
AMBIENTE CIVITA DI BAGNOREGIO, IL MINISTERO: “L’EOLICO? IMPATTANTE”.
POTREBBERO ARENARSI sul nascere i progetti eolici presentati per l’area del Lago di Bolsena e Civita di Bagnoregio, nell’alto Lazio.
O almeno è l’auspicio dei comitati. Dopo l’articolo del Fatto Quotidiano del 1 luglio, i ministeri della Transizione ecologica e della Cultura, oltre alla stessa Regione Lazio hanno reso noti pareri che sembrano chiudere la strada ai promotori. Dei quattro impianti ipotizzati, per due “la fase istruttoria è ancora in corso”, uno “non necessita di parere in merito agli aspetti urbanistici e paesaggistici” mentre per l’ultimo “non è pervenuta alcuna istanza alla Regione Lazio”.
In particolare il ministero della Transizione ecologica reputa che “l’installazione di più aerogeneratori (pale eoliche, ndr)” potrebbe “interessare vari siti Natura 2000” tra cui la zona a protezione speciale “Calanchi di Civita di Bagnoregio”, con “conseguenti possibili ricadute sugli habitat ivi presenti e con possibili effetti cumulativi”. “La speculazione energetica – scrive Stefano Deliperi, del Gruppo d’intervento giuridico odv – purtroppo da anni ha aggredito la Tuscia: siamo di fronte a ben 51 progetti di campi fotovoltaici presentati, in parte approvati e solo in minima parte respinti in pochi anni, complessivamente oltre 2100 ettari di terreni agricoli e boschi. Analogamente sono ormai numerosi i progetti di centrali eoliche presentati o già in esecuzione”.
da Il Viterbese, 11 luglio 2021
Energie rinnovabili, Provincia e Comuni devono assumersi le proprie responsabilità: https://www.ilviterbese.it/2021/07/11/energie-rinnovabili-provincia-e-comuni-devono-assumersi-le-proprie-responsabilita/
forse la Regione Lazio si sveglia.
da Il Corriere di Viterbo, 15 luglio 2021
Viterbo, l’assessore Lombardi: “Stop a nuovi impianti rinnovabili su suoli agricoli”: https://corrierediviterbo.corr.it/news/viterbo/27976430/regione-lazio-blocco-impianti-rinnovabili-terra-agricoltura.html